PER BOLOGNA. Un contributo degli imprenditori. Bologna Marzo 2011 1



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PER BOLOGNA Un contributo degli imprenditori Bologna Marzo 2011 1

PREMESSA Alla indiscussa centralità di Bologna come nodo infrastrutturale non corrisponde una analogo rango strategico nel Sistema Territoriale regionale. Ciò significa che occorre riprogettare la sua centralità. Occorre un Piano Strategico che, declinando obiettivi condivisi di sviluppo, valorizzi la sua centralità geografica ed economica ed il patrimonio territoriale che già possiede. Solo in questa prospettiva Bologna potrà essere il punto di aggregazione territoriale per la costituzione della Città Metropolitana in tempi compatibili con la legislazione vigente. Solo una chiara visione strategica potrà consentirle di riscoprire, e valorizzare, le capacità professionali, imprenditoriali, culturali della città; di liberare cioè quelle energie oggi inutilizzate e quel potenziale creativo che inneschino un nuovo rinascimento urbano e ricreino l attrattività del nostro territorio. Le presenti riflessioni, e proposte, riguardano non solo gli aspetti più strettamente economici, ma anche quegli ambiti che possono condizionare l attività economica: mobilità e cultura, vivibilità e formazione, edilizia e territorio. ASSETS STRATEGICI: FIERA, AEROPORTO, HERA E UNIVESITA. La valorizzazione delle realtà economiche che fanno già attualmente da catalizzatore e da volano per l economia bolognese può consentire alla nostra città di realizzare le condizioni preliminari delle città creative, la cui principale qualità è di saper attrarre e trattenere i talenti. In un futuro proiettato sulla internazionalizzazione, il ruolo di Fiera e Aeroporto sarà sempre più centrale. Entrambi necessitano dunque di investimenti consistenti e mirati che li connettano in modo efficiente, mettendoli in rete con le realtà trainanti del territorio bolognese. Quanto ad Hera, le scelte operate (trasformazione in multiutility e quotazione in borsa), l hanno fatta divenire già da alcuni anni un esempio apprezzato, citato e studiato in tutto il Paese, nonché un eccellente investimento per le Amministrazioni pubbliche. In questi ultimi anni ci sono stati, però, segnali di calo di efficienza nei servizi forniti a favore di politiche tutte tese alla remunerazione del capitale. Per quanto riguarda l Aeroporto, potenziale fattore di grande sviluppo per la nostra città, occorre predisporre politiche che non premino solo il low cost, ma che sappiano farlo divenire un polo aeroportuale inserito a pieno titolo PER BOLOGNA Un contributo degli imprenditori 2

nella rete business europea, accessibile da tutto il territorio regionale attraverso il Sistema Ferroviario Regionale. Per la Fiera, occorre venga esplicitata una chiara definizione del suo futuro. Soprattutto per chi, come Unindustria, ha mantenuto il proprio impegno nel capitale sociale, è indispensabile un salo di qualità nella sua progettazione strategica. Parimenti, non ci possiamo nascondere i pericoli di crisi del sistema fieristico bolognese, a causa di una forte concorrenza persino nella nostra stessa regione. E necessario quindi attivare politiche fieristiche che prevedano effetti economie di scala attraverso l organizzazione contemporanea di più manifestazioni fieristiche di nicchia pur legate secondo il principio della filiera. Per l Interporto occorre un impegno maggiore nella qualificazione dell assetto infrastrutturale, completando il sistema della viabilità e la tutela dei servizi interni fondamentali: ad esempio l Ufficio Postale, che deve essere valutato non semplicemente in base a costi e ricavi, ma come elemento di competitività più generale dell Interporto stesso. E inoltre fondamentale un coordinamento tra Provincia, Regioni ed il Comune di riferimento per l accelerazione delle procedure di approvazione delle progressive fasi di sviluppo. Per quanto riguarda il Centergross, l area di influenza raggiunta e la qualità degli operatori presenti ne fanno una realtà fondante il sistema economico bolognese. La sua localizzazione a Bologna, unitamente ad altre realtà specifiche del commercio e della logistica, è motivata dal posizionamento della città e dalle dotazioni territoriali, che devono essere rinvigorite e completate per rafforzare e ricreare la capacità di attrazione di queste tipologie di realtà economica. E fondamentale riprendere i tentativi, falliti nel passato, di rimettere in rete questa realtà con le altre eccellenze del territorio, come l Interporto, l Aeroporto, il Centro Agroalimentare. Da ciò può derivare un valore aggiunto a ciascuna di esse, importante per la loro competitività. Il Polo sanitario Bolognese, che ha il vertice nel Policlinico Sant. Orsola, va ripensato in una dimensione metropolitana, che ne riveda gli elementi di specializzazione e di diffusione territoriale, per perseguire contemporaneamente due obiettivi: la qualità della specializzazione e la diffusione del servizio offerto sul territorio metropolitano. La Capacità di governo regionale e di valorizzare Bologna come metropoli si misurerà proprio sul terreno della capacità di coordinare e di introdurre chiare gerarchie nei sistemi a rete (Aeroporti, Interporti, ecc.). PER BOLOGNA Un contributo degli imprenditori 3

PER L UNIVERSITA DELLA CITTA L Amministrazione Comunale che uscirà dalle consultazioni amministrative, dovrà avere coscienza che l Università può divenire il grande vantaggio competitivo della città. Centro di produzione di talenti e di ricerca, deve essere rimesso in rete con la città e con il sistema produttivo per alimentare un processo virtuoso di continua innovazione creatività. Occorrerà un Piano Universitario che sappia rilanciare l Università in una dimensione nazionale, attraverso la revisione del sistema dei trasporti, la definizione di un piano di Housing Sociale ed il collegamento con il futuro tecnopolo. EDUCATION E FORMAZIONE Il nostro territorio è caratterizzato da un tessuto industriale molto importante in termini quantitativi e qualitativi, che grazie anche alla sua organizzazione in distretti, ha saputo conquistare posizioni di leadership mondiale in molti settori. Unindustria ritiene che la competitività del sistema produttivo locale debba essere sostenuta puntando all organizzazione e al sostegno alle attività formative con una duplice missione: Preservare quelle competenze, soprattutto tecniche, che hanno storicamente caratterizzato il nostro territorio e la cui sopravvivenza è messa in crisi dall insorgere di nuovi stili di vita, resi peraltro possibili dal livello di benessere, che quelle competenze hanno, nel tempo generato; Accompagnare le aziende nel lungo e difficile processo di acquisizione delle nuove capacità culturali, tecniche ed organizzative, indispensabili per conseguire quei diversi vantaggi competitivi, necessari per conservare una posizione di leadership, sempre più minacciata dall irruzione di produzioni provenienti da paesi emergenti; Scuola, formazione e ricerca sono le leve fondamentali per il conseguimento di questi obiettivi, che già vedono un forte impegno di Unindustria, in particolare con le partecipazioni al consorzio Cofimp, alla Fondazione Aldini- Valeriani e ad Almagratuate, nonché con il sostegno fornito al Programma Quadrifoglio. A questi fini, Unindustria ritiene strategico che si debba operare con la consapevolezza che la dimensione e la qualità del sistema manifatturiero, presente nella nostra area metropolitana, sottolineano l importanza dell Istruzione tecnica, che va sostenuta, valorizzata, qualificata con il coinvolgimento dello stesso Sistema Manifatturiero. PER BOLOGNA Un contributo degli imprenditori 4

Trattenere i talenti L Università è un grande centro di produzione di talenti: trattenerli nel nostro territorio è fondamentale per quegli investimenti in risorse umane necessari ad un industria ad alta specializzazione come quella bolognese. E necessario potenziare l edilizia universitaria residenziale, anche attraverso la realizzazione di campus, residences e interventi di housing sociale rivolti anche a nuove tipologie di utenti come i giovani talenti laureati e occupati nelle aziende o giovani assistenti universitari. Unindustria ha proposto all Amministrazione Comunale un progetto di Housing Sociale, che è stato recepito dalla stessa Amministrazione all interno di uno schema di bando per le future assegnazioni di aree comunali. Chiediamo un attento proseguimento dell iniziativa. TERRITORIO E MOBILITA Bologna: Mater-polis regionale I competitors di Bologna sono le altre città medie europee, che in questi anni hanno mostrato una maggior vivacità nell adeguare e valorizzare le proprie qualità territoriali attraverso Grandi Progetti che hanno innescato processi di rinnovamento urbano, economico e sociale. La prima condizione affinché Bologna possa inserirsi in questo contesto è la condivisione su scala metropolitana di un Piano Strategico rispetto al quale identificare gerarchie e priorità nelle scelte. Bologna Città Metropolitana Sarebbe però riduttivo pensare che Bologna possa svolgere il ruolo che le spetta utilizzando surrogati amministrativi, seppur importanti ed utili in situazioni transitorie, come la Consulta Metropolitana dei Sindaci. Occorre pervenire ad un assetto amministrativo di scala superiore per svolgere la funzione di metropoli regionale, che si può ottenere solo con la costituzione della Città Metropolitana. Bologna da anni non riesce più a produrre una visione strategica che funga da cornice a grandi progetti ed opere di alta qualità architettonica. In questa prospettiva, la dimensione metropolitana avrebbe un effetto rilevante sia dal punto di vista della programmazione di area vasta, sia dal punto di vista del ruolo strategico che assumerebbero le grandi realizzazioni. La semplificazione delle normative E necessario razionalizzare e semplificare, le normative e le loro procedure di attuazione, facendo valere il principio che, quando un problema è il PER BOLOGNA Un contributo degli imprenditori 5

medesimo, deve essere richiesta la medesima procedura e deve essere prescritta la stessa soluzione indipendentemente dal richiedente e dal Comune. Una città di zone integrate e non somma di zone monofunzionali E tempo di estendere a tutto il territorio metropolitano una cultura di programmazione economica ed urbanistica che (partendo dalle periferie) privilegi il concetto di integrazione tra le attività, anziché per zone specializzate. In questo modo si rafforza l identità della città ed il senso di appartenenza dei cittadini, che costituisce anche un elemento per la sicurezza urbana. Centro storico distribuzione delle merci e parcheggi Il degrado del centro storico va contrastato favorendo il ritorno degli abitanti. E necessario, altresì, un impegno tanto per aumentare la disponibilità di parcheggi pubblici e privati, quanto per rendere la città facilmente accessibile anche ai mezzi commerciali di rifornimento delle attività del centro, attraverso la creazione di City logistics (Centri Urbani di Distribuzione delle Merci). In materia di traffico, se si vuole ottenere il rispetto di norme, regole, e divieti, occorre fornire opportunità di sosta diffuse ed a costo variabile in funzione della vicinanza al centro della città. Ciò significa che occorre accrescere le opportunità di sosta tramite la realizzazione di parcheggi. Il metrò e la Stazione Ferroviaria Bologna deve dotarsi di un sistema di trasporto di massa per il suo cuore metropolitano, che sia connesso con le opere che si stanno eseguendo, il Civis ed il People Mover. Il rischio che si sta profilando all orizzonte per l area bolognese è quello di realizzare un sistema di trasporto di massa ma deficitario nei punti di interscambio. Per quanto riguarda la rete di Trasporto Pubblico, come avviene nelle altre metropoli europee, le linee dovranno essere organizzate in modo da attestarsi nel centro e non essere passanti. La Stazione ferroviaria è uno dei punti dove si esprime l effetto Gate, porta di entrata alla città. La nuova stazione di Bologna, che nascerà anche dalla realizzazione dell Alta Velocità, non può ridursi unicamente ad una questione di complessi immobiliari. Vanno affrontati contestualmente anche tutti gli aspetti, strettamente connessi, che riguardano l accesso, la sosta ed ogni altro PER BOLOGNA Un contributo degli imprenditori 6

problema di tipo logistico, affinché sia un luogo vivo per i bolognesi e per chi vi arriva. LE INFRASTRUTTURE DI AREA VASTA Particolare attenzione va posta all assetto viario attuale di Bologna, che ha diverse criticità sia nel sistema anulare che radiale. Per quanto riguarda il sistema anulare, la Tangenziale è ormai al collasso. E troppo vicina al cuore metropolitano, ed ha dunque perduto il ruolo iniziale di collettore del traffico di attraversamento dell area metropolitana, per divenire sempre più un sistema di collegamento tra quartieri e zone della città. Il suo impatto sulla città è poi aggravato dal fatto che al suo interno corre l autostrada A14. La Tangenziale e l Autostrada si scaricano reciprocamente effetti negativi e congiuntamente li scaricano sulla città. Passante Nord Per la soluzione dei problemi di congestione di Bologna è fondamentale la realizzazione del Passante Autostradale a Nord che prevede lo spostamento dell Autostrada A14 dalla attuale sede all interno della Tangenziale verso un percorso ad anello rispetto al cuore metropolitano, dedicando, nel contempo, le corsie attuali ad ampliamento della Tangenziale stessa. Quanto al sistema radiale, gli assi di accesso da Sud dalle vallate del Savena e del Reno sono da tempo in stato di collasso, mettendo in forte difficoltà, soprattutto nelle ore di punta, l accesso sia agli abitati che alle attività produttive. Nodo di Rastignano e Nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno E fondamentale la realizzazione di queste due opere che consentiranno la creazione della Lungo Savena e della Lungo Reno, completando con il Passante Nord un assetto di viabilità che potrà risolvere i problemi di congestione del cuore metropolitano bolognese. La realizzazione di queste infrastrutture è fondamentale per il funzionamento dell Area Metropolitana Bolognese. Ma per questo occorre che il sistema degli Enti Locali (Regione, Provincia e Comuni) faccia quadrato con il Sistema della Politica, affinché la voce di Bologna risuoni univoca e non frammentata e divisa a Roma. PER BOLOGNA Un contributo degli imprenditori 7

AREE INDUSTRIALI: COME RENDERLE MAGGIORMENTE EFFICIENTI Occorre riprogettare le Aree industriali, che, per numero e qualità delle persone che le popolano, devono divenire parte integrante della città. La parola d ordine dovrebbe divenire trasformare le aree industriali, da zone marginali e a volte emarginate rispetto ai centri urbani, perché ritenute poco attraenti, in parti di città qualificate, per il mix di servizi e per loro identità. I servizi presenti devono avere un raggio di utenza che coinvolga anche la città di riferimento: ad esempio i servizi sportivi e ricreativi che hanno, tra l altro, un tempo di fruizione prevalentemente serale, che non confligge quindi con quello prevalente di svolgimento delle attività produttive. La localizzazione di attività nelle aree industriali, anche in immobili di proprietà pubblica, deve essere coordinata e condivisa con gli insedianti in modo da sortire effetti di valorizzazione e non di potenziale degrado. LA SICUREZZA La sicurezza dei luoghi, comprese le Aree Industriali, deve divenire la norma e non una eccezione. Unindustria ha elaborato e condiviso con la Prefettura e le altre associazioni imprenditoriali un Protocollo che ha prodotto azioni di informazione e formazione svolte da parte delle Forze dell Ordine, l elaborazione di un opuscolo sulla sicurezza nelle Aree Industriali redatto unitamente alle Forze dell Ordine, l applicazione graduale ma progressiva di sistemi di videosorveglianza a livello di insediamento, l integrazione tra le aziende per ottimizzare il servizio si sorveglianza svolto dalle Società Private. Terminata la fase di sperimentazione ancora in corso, il progetto verrà esteso all intera area metropolitana. LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E indispensabile introdurre sia semplificazioni strutturali per quanto riguarda i rapporti tra le imprese e la burocrazia locale, sia rapporti di collaborazione Pubblico-Privato: Unindustria ha ad esempio siglato, con la Provincia un Protocollo per l istituzione di un Osservatorio per le aziende a maggior impatto ambientale. E altrettanto importante introdurre una maggiore semplificazione del sistema degli Enti Locali. Unindustria Bologna sta seguendo con interesse i tentativi di semplificazione per aggregazione di più Comuni e la creazione di PER BOLOGNA Un contributo degli imprenditori 8

organismi (Unioni Comunali) che, razionalizzando, producono maggiore qualità e minori costi dei servizi offerti. In questa prospettiva auspichiamo inoltre una maggiore digitalizzazione dei rapporti tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. CONCLUSIONI Chi sarà chiamato ad amministrare avrà da parte di Unindustria Bologna la piena collaborazione, con proposte e partecipazione attiva. E questo lo spirito che ci contraddistinguerà nei rapporti con la nuova Amministrazioni Comunale e che abbiamo già attivato con quella Provinciale. PER BOLOGNA Un contributo degli imprenditori 9