Notiziario HIV Puglia

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Notiziario HIV Puglia n.1/18 Aggiornamento delle nuove diagnosi di infezione da HIV in Puglia al 31.12.17 1

Gruppo di lavoro Documento a cura di: Maria Chironna*, Daniela Loconsole, Angela Metallo, Viviana Bruno, Simona Baldacci, Michele Quarto * Responsabile del Sistema di Sorveglianza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV Puglia Centri Clinici di Malattie Infettive che aderiscono alla Sorveglianza e referenti: Bisceglie (Losappio R, Altamura M); Bari Policlinico (Angarano G, Locaputo S, Signorile F, Saracino A, Fico C, Carbonara S, Monno L, Ladisa N, Maggi P); Triggiano (Federico DM, Iacovazzi T); Acquaviva delle Fonti (Longobardo V, Formoso M, Laricchia R); Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII (Larovere D, Giannini A, Brindicci G); Foggia SSD Malattie Infettive Emergenti AIDS (Grisorio B, Ferrara S, Tartaglia A, Sica S); Foggia U.O. Malattie Infettive, OORR (Santantonio T); Brindisi (Chiriacò P, Minniti S); Lecce (Congedo P); Galatina (Grima P, Tundo P); Taranto (Resta F, Cristiano L). 2

Sintesi Nel periodo 7-17 sono state segnalate complessivamente 1762 nuove diagnosi di infezione da HIV (1639 residenti e 123 non residenti) con una media di 16,2 all anno Nel 17, il tasso di incidenza nei residenti è risultato di 4,1 casi per. abitanti, in lieve risalita rispetto al 16 (3,6) L incidenza maggiore è stata riscontrata nella fascia d età 25-29 anni (8,8 casi per. abitanti) con un valore significativo anche nella fascia -24 anni (7,6) Nei residenti italiani, la maggior parte delle infezioni è attribuibile a rapporti sessuali non protetti Il maggior numero di nuove diagnosi HIV è in MSM (maschi che hanno rapporti sessuali con maschi); negli stranieri prevale, invece, la via eterosessuale Diminuisce il numero di nuove infezioni nelle donne residenti italiane Complessivamente la quota di stranieri con nuova diagnosi di infezione da HIV è risultata del 21,3%, con un trend in aumento negli ultimi 4 anni (29,3% nel 17) Rimane significativa la quota di persone con nuova diagnosi di infezione da HIV in fase clinica avanzata (Late Presenters e Advanced HIV Disease) 3

La sorveglianza Il Sistema di Sorveglianza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in Puglia è attivo dal 1 Gennaio 9 (D.M. del 31 marzo 8 recepito dal Prot.n. 24/16943/1 del 18/11/8 della Regione Puglia). Sono stati raccolti, in modo retrospettivo, anche i dati relativi agli anni 7-8. Dal 1 Aprile 12, le nuove diagnosi/infezioni da HIV vengono segnalate dai referenti dei centri clinici mediante inserimento sull apposita piattaforma web dell OER Puglia (http://www.oerpuglia.org/hiv/accesso_login.asp). Numero di nuove diagnosi di infezione da HIV per anno di segnalazione Nel periodo 7-17 sono state segnalate complessivamente 1762 nuove diagnosi di infezione da HIV (Tabella 1) con una media di 16 all anno. Il numero di notifiche comprende anche i casi identificati in soggetti residenti in Puglia ma diagnosticati fuori regione fino all anno 17. Dei casi segnalati, 1639 (93%) erano residenti e 123 (7%) non residenti. La Tabella 2 riporta il numero di nuove diagnosi di infezione da HIV per provincia di residenza e anno di diagnosi. La provincia che complessivamente ha segnalato il maggior numero di casi è quella di Bari (639 casi), seguita da Lecce (262) e da Taranto (26). 4

Tabella 1. Nuove diagnosi/infezioni da HIV in Puglia, anni 7-17. 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 TOTALE TOTALE M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M e F Italiani 71 19 98 18 99 16 124 22 116 19 8 16 112 115 112 9 2 14 122 5 1179 168 1347 NON RESIDENTI RESIDENTI Stranieri 7 11 5 13 9 11 22 12 19 8 15 5 11 16 14 16 29 129 164 293 Totale 78 3 3 28 9 29 133 33 136 41 119 35 1 3 13 15 123 29 118 28 138 34 137 332 1639 Totale M e F 8 131 138 166 177 154 15 145 152 146 172 1639 1639 Italiani 2 6 6 1 5 1 4 1 3 3 2 2 2 2 1 37 4 41 Stranieri 2 2 9 3 3 2 7 6 2 2 1 2 4 2 4 2 7 2 47 35 82 Totale 4 2 16 9 9 4 7 1 11 11 9 2 5 1 2 2 6 2 6 2 9 3 84 39 123 Totale M e F 6 25 13 8 22 11 6 4 8 8 12 123 123 TOTALE NOTIFICHE 114 156 151 174 199 165 156 149 16 154 184 1762 1762 5

Tabella 2. Numero di nuove diagnosi/infezioni da HIV per provincia di residenza e anno. 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 TOTALE Bari 45 69 69 56 7 69 57 44 62 46 52 639 Foggia 23 35 18 26 14 17 18 24 235 BAT* 14 12 9 13 13 13 15 21 1 Taranto 21 21 12 27 17 28 29 25 37 23 26 Brindisi 4 8 17 15 12 17 15 9 8 18 133 Lecce 15 13 27 24 35 21 21 27 23 22 34 262 TOTALE 8 131 138 166 177 154 15 145 152 146 172 1639 * I casi della BAT negli anni 7-9 sono sommati ai casi della provincia di Bari. 6

Incidenza delle nuove diagnosi di infezione da HIV L incidenza delle nuove diagnosi di infezione da HIV ha raggiunto un picco massimo di 4,3 casi per. residenti nel 11 (Figura 1). Dal 12 al 16 sono state osservate piccole oscillazioni dei tassi di incidenza. Nel 17, invece, essa si è attestata su 4,1 casi/. residenti, con un lieve aumento rispetto agli anni precedenti. Tra le regioni italiane, la Puglia si colloca, comunque, tra quelle con una incidenza di nuove diagnosi/infezioni da HIV al di sotto della media nazionale. In Italia, le regioni con la più alta incidenza di nuove diagnosi/infezioni da HIV sono il Lazio (8,5 casi/. nel 16), le Marche (7,2 casi/. nel 16) e la Toscana (7,1/. nel 16) (Supplemento del Notiziario dell Iss (Volume 3 - Numero 9, Supplemento 1-17) Aggiornamento delle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 16). Le figure da 2 a 7 riportano l andamento dell incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV nelle province pugliesi. La provincia che ha registrato l incidenza maggiore nel 17 è la BAT, seguita dalla provincia di Brindisi. Il valore di incidenza più elevato è stato registrato nella provincia di Foggia nel (,8 casi su.). In tutte le province, tranne Taranto, nel 17 si è registrato un aumento dell incidenza rispetto al 16. 7

Figura 1. Numero di casi e incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in soggetti residenti in Puglia per anno di notifica. 18 9 Numero di casi 16 14 1 8 6 4 2,6 3,2 3,4 4,1 4,3 3,8 3,7 3,5 3,7 3,6 4,1 8 7 6 5 4 3 2 1 Incidenza (per. residenti) 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Casi Incidenza 8

Figura 2. Incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in soggetti residenti nella provincia di Bari per anno di notifica. Numero di casi 8 7 6 5 4 3 BARI 4,1 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 18 16 14 12 8 6 4 2 Incidenza (per. abitanti) Numero di casi Incidenza Figura 3. Incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in soggetti residenti nella provincia di Foggia per anno di notifica. Numero di casi 4 35 3 25 15 5 FOGGIA 3,8 18 16 14 12 8 6 4 2 Incidenza (per. abitanti) 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Numero di casi Incidenza 9

Figura 4. Incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in soggetti residenti nella provincia BAT per anno di notifica. BAT Numero di casi 25 15 5 5,3 11 12 13 14 15 16 17 18 16 14 12 8 6 4 2 Incidenza (per. abitanti) Numero di casi Incidenza Figura 5. Incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in soggetti residenti nella provincia di Brindisi per anno di notifica. Numero di casi 18 16 14 12 8 6 4 2 BRINDISI 4,5 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 18 16 14 12 8 6 4 2 Incidenza (per. residenti) Num casi Incidenza

Figura 6. Incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in soggetti residenti nella provincia di Taranto per anno di notifica. TARANTO Numero di casi 4 35 3 25 15 5 4,1 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 18 16 14 12 8 6 4 2 Incidenza (per. residenti) Numero di casi Incidenza Figura 7. Incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in soggetti residenti nella provincia di Lecce per anno di notifica. Numero di casi 4 35 3 25 15 5 LECCE 4,2 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 18 16 14 12 8 6 4 2 Incidenza (per. abitanti) casi incidenza 11

Età alla diagnosi di infezione da HIV L andamento dell età mediana alla diagnosi è riportato in Figura 8. Nel 17, l età mediana nei maschi è risultata di 34,3 anni (IQR: 29,-48,6 anni), mentre nelle femmine è di 3,5 anni (IQR: 22,-47,6), valore più basso rispetto agli anni precedenti. Infatti, è possibile osservare come nelle femmine, dopo un aumento tra il 11 e il 14 (picco 42,8 anni), il trend risulti in discesa negli anni successivi. Nei maschi, invece, sono state osservate oscillazioni negli anni recenti. Figura 8. Andamento dell età mediana delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in soggetti residenti in Puglia per sesso e anno di notifica. 45 4 35 3 Età mediana 25 15 5 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Ma schi Femmine La Figura 9 mostra la distribuzione delle nuove diagnosi di infezione da HIV e l incidenza per classe di età. Le classi di età numericamente più rappresentate sono risultate quella di 3-39 anni (3,1% dei casi) e di 4-49 anni (21,5% dei casi). Nella 12

classe di età 25-29 è stata registrata l incidenza più elevata, pari a 8,8 nuovi casi per. residenti. Un incidenza significativa è stata riportata anche nella fascia di età -24 (7,6 casi per. residenti). Figura 9. Numero e incidenza di nuove diagnosi/infezioni da HIV in residenti in Puglia per classe d età, anni 7-17. 5 Numero di casi 45 4 35 3 25 15 8,8 18 16 14 12 8 6 4 Incidenza (per. residenti) 5 2-2 3-14 15-19 -24 25-29 3-39 4-49 5-59 6-69 >7 Classi d'età Numero di casi Incidenza Rapporto maschi/femmine (M/F) Il rapporto maschi/femmine nelle diagnosi tra i residenti italiani e stranieri nel periodo 7-17 è di 3,9 (137 M/332 F). Il valore minimo (2,6) è stato registrato nel 7 (78 M/3 F), mentre il valore massimo (8,7) nel 14 (13 M/15 F). 13

Analizzando separatamente la popolazione italiana e quella straniera è emersa una profonda differenza nella distribuzione delle infezioni da HIV tra i due gruppi (Figure e 11). Nei residenti italiani è possibile osservare un trend in aumento della proporzione di nuove diagnosi HIV nei maschi. Nella popolazione straniera risulta prevalente la quota di femmine (tranne nel 14), con notevoli fluttuazioni negli anni. Figura. Proporzione di nuove diagnosi di infezione da HIV nei maschi e nelle femmine italiani residenti in Puglia, anni 7-17. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % % Residenti italiani % 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Ma schi Femmine 14

Figura 11. Proporzione di nuove diagnosi di infezione da HIV nei maschi e nelle femmine stranieri residenti in Puglia, anni 7-17. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % % Residenti stranieri % 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Ma schi Femmine 15

Modalità di trasmissione La distribuzione delle nuove diagnosi di infezione da HIV per modalità di trasmissione in Puglia è mostrata in Figura 12. La maggiore proporzione di casi risulta attribuibile a trasmissione per via sessuale. In particolare, la trasmissione tra MSM, nell intervallo di tempo considerato, risulta prevalente e ha mostrato un trend variabile. Il valore minimo (3,5%) è stato registrato nel 7, mentre il picco (56,5%) è stato raggiunto nel 14. Nel 17 la quota di MSM è risultata pari al 43,%. Per quanto riguarda la trasmissione per via eterosessuale, a partire dal 15 si è registrato un aumento dei casi nelle femmine. La proporzione di IDU (utilizzatori di droghe per via endovenosa), mostra un trend in diminuzione nel periodo di sorveglianza, con un piccolo incremento nel 17. Figura 12. Distribuzione delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in residenti in Puglia per modalità di trasmissione, anni 7-17. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % % % 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 MSM Eterosessuali M Eterosessuali F IDU Verticale Altro/ND 16

Numero di linfociti CD4 alla prima diagnosi di infezione da HIV e arrivo tardivo alla diagnosi Si definiscono Late Presenters (LP) i soggetti che al momento della diagnosi presentano un numero di linfociti T CD4 <35/µL o patologie indicative di AIDS (secondo la classificazione CDC del 1993) indipendentemente dal numero di CD4, e Advanced HIV Disease (AHD) i soggetti che al momento della diagnosi presentano un numero di linfociti T CD4 </µl o patologie indicative di AIDS (secondo la classificazione CDC del 1993) indipendentemente dal numero di CD4. Negli ultimi anni si è osservato un aumento della proporzione di pazienti che giungono tardivamente alla diagnosi di infezione da HIV. Nel 16, in Italia, il 76,3% dei soggetti con nuova diagnosi di AIDS ha scoperto la propria sieropositività meno di 6 mesi prima (Supplemento del Notiziario dell Iss (Volume 3 - Numero 9, Supplemento 1-17) Aggiornamento delle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 16). In Puglia, nel periodo di sorveglianza, la proporzione di tutte persone arrivate ad una nuova diagnosi di infezione da HIV come LP (residenti e non residenti) è stata del 49,3% mentre i soggetti in AHD sono stati il 34,5%. Nei residenti la quota di LP è risultata del 48,8%. La proporzione di AHD, invece, del 34,4%. L andamento negli anni degli LP e degli AHD per modalità di trasmissione nei residenti è mostrato nelle figure 13-14. 17

Figura 13. Late presenters (LP) in residenti in Puglia per modalità di trasmissione, anni 7-17. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % 59,1% 53,7% 4,2% 57,5% 54,5% 48,2% 48,9% % % Eterosessuali M Eterosessuali F MS M IDU Late presenters Verticale Modalità di trasmissione Altri/ND Totale Figura 14. Advanced HIV Disease (AHD) in residenti in Puglia per modalità di trasmissione, anni 7-17. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % % % Eterosessuali M 43,9% % Eterosessuali F 36% 26,2% 45% 54,5% % MS M IDU Verticale Modalità di trasmizzione Advanced HIV Disease Altri/ND 35,9% 34,4% Totale 18

Gli LP sono prevalentemente eterosessuali maschi (59,1%), seguiti da IDU (57,5%) e da soggetti con trasmissione verticale (54,5%). Per quanto riguarda gli AHD, è possibile evidenziare come la quota maggiore di casi è stata registrata tra gli 11 casi di infezione trasmessa per via verticale nel periodo di sorveglianza. La proporzione minore di AHD è stata riscontrata negli MSM (26,2%). Dal 7 al 16 la proporzione degli LP e degli AHD è rimasta stabile nel tempo. Nel 17 si è registrata una diminuzione sia del numero degli LP che degli AHD (dati non mostrati). 19

Caratteristiche della popolazione straniera con nuova diagnosi di infezione da HIV La proporzione delle nuove diagnosi/infezioni da HIV negli stranieri sul totale delle notifiche negli anni 7-17 è risultata complessivamente del 21,3%. Il valore minimo è stato registrato nel (12,6%), mentre il valore massimo nel 11 (29,7%) (Tabella 4). Tabella 4. Proporzione delle nuove diagnosi/infezioni da HIV tra gli stranieri, anni 7-17. Casi negli stranieri Totale notifiche % 7 22 114 19,3 8 34 156 21,8 9 29 151 19,2 22 174 12,6 11 59 199 29,7 12 39 166 23,5 13 21 156 13,5 14 22 149 14,5 15 37 16 23,1 16 36 154 23,4 17 54 184 29,3

Dal 7 al 17 la proporzione di notifiche di nuove diagnosi in stranieri maschi rispetto al totale delle notifiche nei maschi è rimasta pressoché stabile (Figura 15), con un valore complessivo di 12,6%. Nelle femmine, invece, ha mostrato oscillazioni notevoli, variando dal 32,4% nel all 83,8% nel 17 (Figura 16). Complessivamente, nel periodo di sorveglianza le femmine straniere rappresentavano il 53,6% dei casi delle femmine totali. Figura 15. Distribuzione delle nuove diagnosi/infezioni da HIV nei maschi, anni 7-17. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % % 11% % 12,6% 11% 7,9% 18,4% 14,1% 8% 11,4% 11,6% 16,1% 15,6% % 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Maschi stranieri 21

Figura 16. Distribuzione delle nuove diagnosi/infezioni da HIV nelle femmine, anni 7-17. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % % % 4,6% 51,4% 48,5% 32,4% 61,5% 56,8% 35,5% 41,2% 71% 53,3% 83,8% 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Femmine straniere Negli anni di sorveglianza (7-17) il 46,9% dei casi negli stranieri era costituito da maschi e il 53,1% da femmine. L età mediana al momento della diagnosi era di 32,2 anni (IQR: 26,2-37,9) per i maschi e di 29,9 anni (IQR: 23,9-35,3) per le femmine. L andamento dell età mediana delle nuove diagnosi/infezioni da HIV negli stranieri in Puglia per sesso e anno di notifica è riportato in Figura 17. 22

Figura 17. Andamento dell età mediana delle nuove diagnosi/infezioni da HIV negli stranieri in Puglia per sesso e anno di notifica. 45 4 35 3 Età mediana 25 15 5 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Ma schi Femmine Nel periodo di sorveglianza, i rapporti eterosessuali rappresentavano la modalità di trasmissione più frequente tra gli stranieri: il 45,9% era costituito da eterosessuali femmine e il 3,1% da eterosessuali maschi. Gli MSM rappresentavano l 8% e gli IDU l 1,9% del totale delle nuove diagnosi di infezione da HIV in stranieri. Per l 1,9% dei casi era riportata una trasmissione verticale e nel 12% dei casi una modalità diversa o non determinata. L andamento delle nuove diagnosi di infezione da HIV negli stranieri per modalità di trasmissione e anno di diagnosi è riportato in Figura 18. 23

Figura 18. Andamento delle nuove diagnosi/infezioni da HIV negli stranieri per modalità di trasmissione, anni 7-17. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % % % 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Altro/ND Verticale IDU MSM Eterosessuali M Eterosessuali F Incidenza delle nuove diagnosi di infezione da HIV nella popolazione straniera Nel periodo 7-17 l incidenza media delle nuove diagnosi di infezione da HIV negli stranieri è risultata di 37,6 nuovi casi per. stranieri residenti. L andamento dell incidenza negli anni è riportato in Figura 19. Un picco nell incidenza si è avuto nel 11. Va sottolineato, comunque, come il dato dell incidenza negli stranieri sia fortemente condizionato sia dalla variabilità dei flussi migratori nella regione sia dalla variabilità degli stranieri residenti che rappresentano il denominatore per il calcolo dei dati di incidenza. 24

Figura 19. Andamento dell incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV in soggetti stranieri in Puglia per sesso e anno di notifica. Incidenza (per. residenti) 7 6 5 4 3 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Maschi Femmine Totale Numero di linfociti CD4 alla prima diagnosi di infezione da HIV e arrivo tardivo alla diagnosi negli stranieri La proporzione di stranieri giunti ad una nuova diagnosi di infezione da HIV come LP era del 53,2%, mentre i soggetti in AHD erano il 37,9%. Nella Figura è mostrato l andamento percentuale degli LP stranieri per modalità di trasmissione. I soggetti stranieri con fattore di rischio noto che arrivano alla diagnosi di infezione in stadio avanzato di malattia sono prevalentemente eterosessuali, sia maschi che femmine (56,6% e 51,2% rispettivamente). Nella Figura 21 è mostrato l andamento percentuale degli AHD per modalità di trasmissione. La quota di AHD negli stranieri per modalità di trasmissione varia dal 34,3% (eterosessuali femmine) al 44,4% (altro/nd). 25

Figura. Late presenters (LP) negli stranieri in Puglia per modalità di trasmissione, anni 7-17. % 8% 6% 4% 56,6% 51,2% 43,3% 42,9% 42,9% 62,2% 53,2% % % Eterosessuali M Eterosessuali F MSM IDU Verticale Modallità di trasmissione Altro/ND Totale Late presenters Figura 21. Advanced HIV Disease (AHD) negli stranieri in Puglia per modalità di trasmissione, anni 7-17. % 8% 6% 4% % 39,8% 34,3% 4% 42,9% 42,9% 44,4% 38% % Eterosessuali M Eterosessuali F MSM IDU Verticale Modalità di trasmissione Altro/ND Totale Advances HIV Disease 26

Modalità di trasmissione Confronto tra residenti italiani e residenti stranieri Per quanto riguarda le modalità di trasmissione dell infezione da HIV è possibile evidenziare una notevole differenza tra la popolazione residente italiana e la popolazione residente straniera. In particolare, nei residenti italiani prevale nettamente la trasmissione MSM, mentre negli stranieri la trasmissione per via eterosessuale (soprattutto nelle femmine) (Figure 22-23). Figura 22. Distribuzione delle nuove diagnosi di infezione da HIV negli italiani residenti in Puglia per modalità di trasmissione e anno di diagnosi. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % % % 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Altro/ND Verticale IDU Eterosessuali F Eterosessuali M MSM 27

Figura 23. Distribuzione delle nuove diagnosi di infezione da HIV negli stranieri residenti in Puglia per modalità di trasmissione e anno di diagnosi. % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% % % % 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 Altro/ND Verticale IDU MSM Eterosessuali M Eterosessuali F 28

Motivo di effettuazione del test HIV Su tutti i casi notificati nel periodo 7-17, il 3,8% ha eseguito il test HIV per la presenza di sintomi HIV-correlati (Tabella 5); il 17,1% per screening volontario; il 16,5% in seguito a un comportamento a rischio; il 12,3% in seguito ad accertamenti per altra patologia o in occasione di un ricovero; il 3,3% in seguito a controlli di routine eseguiti presso i Centri Accoglienza Richiedenti Asilo (CARA), presso i Servizi per le Dipendenze/Servizi per le Tossicodipendenze (Ser.D/Ser.T) e presso strutture extrasanitarie o istituti penitenziari; il 2,8% ha eseguito il test nell ambito dello screening pre-donazione di sangue/organo/tessuto/sperma; il 2,7% in seguito alla diagnosi di una malattia sessualmente trasmessa (MST); il 2% in seguito a controlli specialistici legati alla riproduzione; lo,3% perché nato da madre HIV positiva; lo,1% in seguito ad esposizione accidentale. Il 12,1% riferiva altri motivi o motivi non specificati. 29

Tabella 5. Motivo di esecuzione del test HIV, anni 7-17 (tutte le notifiche). Numero % Test offerto dal CARA/SerT/Istituti penitenziari 59 3,3 Sintomi suggestivi di infezione da HIV 543 3,8 Comportamenti a rischio 291 16,5 Esposizione accidentale 2,1 Test correlato a controllo per sospetta MST 47 2,7 Controlli legati alla riproduzione 35 2 Nati da madre HIV positiva 5,3 Ricovero ospedaliero/intervento 216 12,3 chirurgico/controlli per altra patologia Donazione sangue/organo/tessuto/sperma 5 2,8 Screening 31 17,1 Altro/ND 213 12,1 TOTALE 1762 3

Considerazioni In Puglia, i dati della sorveglianza raccolti nell arco di 11 anni (dal 7 al 17), evidenziano come l incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV si sia attestata tra i 2,6 e i 4,3 casi per. residenti (anni 7 e 11 rispettivamente). Tuttavia, si deve considerare che i dati relativi agli anni 7-8 sono stati raccolti retrospettivamente e, pertanto, le incidenze potrebbero essere sottostimate. Nel 17 l incidenza è risultata di 4,1 casi per. residenti, in aumento rispetto ai valori registrati nei 5 anni precedenti. Comunque, i tassi di incidenza in Puglia si collocano al di sotto dei valori medi nazionali nel corso degli stessi anni. Per quanto riguarda le fasce d età con incidenza più elevata (25-29 e -24 anni), il dato pugliese risulta in linea con quello nazionale e suggerisce la necessità di implementare nuove campagne di informazione ed educazione sanitaria in età scolare e nelle fasce d età giovanili, al fine di prevenire le nuove infezioni in questo target di popolazione. La bassa percezione del rischio e la scarsa attitudine ad effettuare il test di screening hanno portato, nel tempo, all aumento della quota di soggetti che arriva tardivamente alla diagnosi di HIV. Alla luce di questo dato, risulta fondamentale implementare l offerta attiva e gratuita del test HIV, in particolare alle key population (MSM, sex workers, IDU, popolazione carceraria, ecc.). 31

Note metodologiche Tutti i calcoli sui residenti sono stati effettuati considerando al numeratore il numero di residenti in una determinata area con una determinata caratteristica (ad esempio i residenti in una determinata provincia con nuova diagnosi di infezione da HIV) e al denominatore il numero di residenti nella stessa area. Il numero di residenti diviso per italiani e stranieri nelle singole province di residenza è riportato annualmente dall Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ed è disponibile online. Per calcolare l incidenza dell infezione da HIV negli stranieri sono state prese in considerazione le nuove diagnosi di infezione riportate in persone straniere al numeratore e il numero di stranieri residenti in Puglia, riportato dall ISTAT, al denominatore. Per le incidenze per età e genere e sono stati utilizzati i denominatori specifici, cioè i residenti stratificati per la variabile di interesse. Ad esempio, è stato utilizzato il numero dei residenti maschi come denominatore per l incidenza in maschi o il numero dei residenti di -24 anni di età come denominatore per l incidenza -24 anni. L età mediana è associata al range interquartile (IQR). La modalità di trasmissione è stata attribuita secondo un ordine gerarchico che risponde a criteri definiti a livello internazionale. In particolare le categorie di esposizione sono MSM (maschi che hanno rapporti sessuali con maschi), Eterosessuali Maschi, Eterosessuali Femmine, IDU (utilizzatori di droghe per via endovenosa), Verticale, Altro/Non Determinata (Altro/ND). Ogni nuova diagnosi è stata classificata in un solo gruppo e coloro che presentavano più di una modalità di trasmissione sono stati classificati nel gruppo con rischio di trasmissione più elevato (in ordine decrescente di rischio: IDU, MSM, eterosessuali, non riportato). 32