ISTITUTO COMPRENSIVO CAPANNOLI SCUOLA DELL INFANZIA DI TERRICCIOLA (PISA) A.S. 2011/2012 DIARIO DI BORDO



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ISTITUTO COMPRENSIVO CAPANNOLI SCUOLA DELL INFANZIA DI TERRICCIOLA (PISA) A.S. 2011/2012 DIARIO DI BORDO PERCORSO ALBERI Cosa si pensa di fare: le attività - Osservazione delle foto fatte agli alberi del giardino nello scorso novembre per ritrovare il filo della memoria. - Conversazione d ipotesi: Come si troveranno ora gli alberi del giardino? - Uscita in giardino per vedere i cambiamenti degli alberi alla fine dell inverno. Si cerca di creare un momento di silenzio per ascoltare i rumori (fruscii...) per osservare l albero: il fico, il gelso il...per osservare i rami, il tronco, la terra che è sotto l albero. (Cosa notate di diverso rispetto a quando li abbiamo visti con le foglie? Cosa gli è successo? Perchè alcuni alberi sono senza foglie? Riprendere la conversazione in sezione. - Raccolta di materiali: rametto... - Disegno con lapis e matite di uno o più alberi del giardino. - In classe: osservazione del rametto (dell albero senza nome e del fico): Cos è questo? Com è? Il rametto è morto (secco) o vivo? Da che cosa si può riconoscere se è morto o vivo? Cos è che ti fa pensare che è vivo o morto? I rametti sono tutti uguali? Com è fatto dentro? Perchè è così dentro? - Mettere i rametti nell acqua di un vaso e dopo una settimana (per alcune settimane)ripetere l osservazione: Cosa è successo? Vedete qualcosa di cambiato, cosa? Perchè? - Fare disegno in sequenza con il foglio diviso in tre parti e rappresentare con un simbolo i giorni trascorsi. - Fare il rametto con la plastilina cercando di trovare il colore più simile. Modellaggio del rametto cercando di rispettare le caratteristiche (Ti sembra dello stesso colore? Ti sembra della stessa forma? Cosa gli manca? Cosa puoi aggiungere? - Uscita in giardino per vedere gli alberi sempre verdi: Si nota qualcosa di cambiato? Perchè questi alberi non perdono le foglie? - Proviamo a fare l albero con la plastilina ma si osserverà che non si regge. Cosa fa reggere l albero? (Le radici...) - Proviamo a fare un albero con la carta arrotolata (tipo tubo) e potrebbe stare in piedi, si possono aggiungere i rami (fatti sempre con la carta arrotolata o cartone più consistente. - Osservazione di alberi con i fiori e dopo che il fiore non c è più: Come mai non c è più? Dove è andato? Cosa c è ora? - La mattina, uscita per osservare il sole e l ombra dell albero. Qual è la parte al sole e la parte all ombra? Il sole e l ombra rimarranno sempre uguali dalla stessa parte? Il pomeriggio andiamo a verificare cosa è successo: ora dove è il sole e dove è l ombra? Come mai si è spostato? Da che cosa dipende? Disegno dell esperienza. Le aspettative rispetto alle risposte dei bambini: Ci aspettiamo che i bambini siano coinvolti nelle attività proposte (attenti, che ascoltano, interessati, che cercano di ragionare sulle cose e che sviluppino competenze). Condizioni di lavoro create:

Gruppo di 29 bambini con 1 o 2 insegnanti a seconda della compresenza. Alcune attività saranno fatte con la totalità del gruppo, altre attività con 2 gruppi di 14 15 bambini con 1 insegnante. Al termine di ciascun elaborato verrà fatta un intervista individuale sull esperienza. L attività verrà presentata sotto forma di gioco cercando il massimo coinvolgimento del gruppo attraverso strategie metodologiche varie ed accativanti (es.: la sorpresa, una cosa nuova...). Capacità dei bambini da mettere in gioco: - Sviluppare la capacità di porre attenzione, ascoltare e osservare. - Sviluppare la capacità di ragionare sulle cose, fare ipotesi, porsi delle domande e ricercare delle risposte ai quesiti. - Utilizzare i sensi per esplorare, conoscere, verbalizzare le caratteristiche senso percettive. - Arricchire il vocabolario e la capacità di esprimersi attraverso il linguaggio verbale. - Sviluppare competenze per spiegare i fatti. - Costruire processi d apprendimento e di conoscenza scientifica. Prodotti attesi: - Conversazioni, disegni, modellaggio, interviste, foto delle insegnanti sulle attività fatte. Motivi di incertezza: - Difficoltà nel tenere alta l attenzione dei bambini. - Trovare sempre strategie nuove per coinvolgere i bambini. - Trovare il tempo e le modalità giuste per sostenere i bambini che si dimostrano in difficoltà. I FATTI (Fatti significativi che colpiscono l attenzione mentre si svolge il lavoro) 24/2/12 ore 10,30 I bambini sono nell angolo conversazione, in posizione di ascolto. Sono presenti entrambe le insegnanti: una prende nota degli interventi dei bambini, l altra conduce l attività. Un insegnante mostra ai bambini alcune foto fatte in autunno agli alberi del giardino e chiede ai bambini se si ricordano in che stagione eravamo...perchè gli alberi erano così...come si troveranno ora. Lo scopo dell attività è quello di ricreare un collegamento, il filo della memoria da cui ripartire. I bambini rispondono interessati ed hanno voglia di parlare della neve, delle loro esperienze e raccontare quello che era successo ad alcuni alberi di casa (Conversazione: Come saranno gli alberi del giardino) ore 11 Usciamo in giardino, prima dietro e poi davanti. I bambini si dispongono in cerchio intorno all albero, come era stato richiesto dall insegnante, per osservare meglio. In aula viene eseguito il disegno dei due alberi osservati. Le insegnanti mettono in evidenza la differenza di struttura dei due alberi: l albero senza nome ha il tronco grosso, corto, i rami marroni lunghi e diritti, il fico ha il tronco e i rami grigi e contorti. Imprevisti Abbiamo osservato due alberi anzichè tre perchè l attenzione dei bambini era già molto diminuita. Fuori, in giardino erano irrequieti e non riuscivano a stare fermi. Per le insegnanti è stato un po difficoltoso tenere la loro attenzione sull albero da osservare. I bambini erano distratti dal fatto di essere all aperto e non vedevano l ora di poter correre e giocare. 27/2/12 ore 14,30 E presente Silvia. I bambini disposti in circolo, come sempre, per la conversazione sono un po irrequieti e non tutti sono disposti a partecipare. L insegnante ha messo i rametti dell albero senza nome, raccolti in mattinata, in terra al centro dello spazio perchè i bambini li osservino. Lo scopo è attirare la loro attenzione sulle gemme

per iniziare una serie di osservazioni sulla formazione delle foglie. La conversazione viene condotta da un insegnante su una traccia concordata in precedenza, l altra prende appunti ed ogni tanto interviene ponendo delle domande. Silvia ascolta, prende appunti e poi interviene con domande molto stimolanti (E morto anche l albero o solo i rami? Quell albero resterà sempre così? Come vi accorgerete che l albero sarà guarito?) Durante la conversazione parlano sempre i soliti, gli altri si distraggono (Vedere conversazione: Osserviamo i rametti dell albero senza nome). La conversazione si interrompe quando i bambini non riescono più a stare fermi. Alle insegnanti e a Silvia è venuto in mente di mettere i rametti nell acqua di un vaso per osservare cosa succederà nei giorni successivi. Sul calendario abbiamo segnato, con un disegno, in che giorno abbiamo messo nel vaso i rametti. 28/2/12 ore 11 I bambini sono nell angolo conversazione in posizione d ascolto, abbastanza calmi e disponibili. Come risulta dalla conversazione: Osserviamo i rami del fico, i bambini colgono le differenze tra i rami osservati ieri e quelli di oggi. Sono sorpresi dal fatto che il ramo odora di fico e sono curiosi di vedere come è fatto dentro e comprendono che quello che c è dentro il ramo è fondamentale, come dice Bianca... per far esistere il fico. 6/3/12 ore 10,40 Bianca richiama l attenzione al fatto che il giorno precedente non è stata fatta l osservazione del ramo senza nome come avevamo programmato. L insegnante porta il vaso contenente i rami su un tavolo posto al centro dello spazio conversazione. I bambini notano subito che l acqua ha cambiato colore perchè i rametti l hanno fatta diventare marrone...verduccia...giallina. Si passano i rami, li toccano e le osservazioni diventano più particolareggiate, scoprono che ci sono le gemme...foglioline appena nate. Non tutti i bambini seguono la conversazione, alcuni tendono a distrarsi, non tutti parlano. Al tavolino con il foglio davanti, l insegnante insegna loro a piegare il foglio in tre per suddividerlo in tre spazi e disegnare nel primo spazio il vaso con i rami come li hanno visti. Tutti riescono ad eseguire la consegna. Poi tutti insieme, con il calendario, contano i giorni che sono passati da quando i rami sono stati messi nell acqua. Diego suggerisce di rappresentare gli 8 giorni con dei pallini colorati. I bambini eseguono quasi tutti bene il comando. La maggior parte è interessata ai numeri. 7/3/12 ore 10,45 Si osservano i rami del fico nel vaso dell acqua. Le piccole protuberanze del ramo del fico suggeriscono che potrebbero essere dei parassiti...così il discorso si sposta su cosa sono i parassiti. L insegnante riporta l attenzione sull osservazione dei rami. Leila vede che ci sono dei cosini verdi...saranno delle foglie. Pietro nota che sono tondi...saranno i fichi! E probabile che siano i fichi, non ci resta che aspettare per verificare. I bambini a tavolino eseguono lo stesso lavoro fatto ieri con il foglio piegato in tre per suddividerlo in tre spazi su cui disegnare l evoluzione del ramo. Si ripete il conteggio dei giorni e la rappresentazione grafica fatta con dei pallini. I bambini sono più sicuri e tutti eseguono le consegne. 13/3/12 ore 10,45 Si tornano ad osservare i rami dell albero senza nome ed i bambini notano subito che sono spuntate delle foglioline verdi (Vedere conversazione Ai rami dell albero sono cresciute delle foglioline verdi). I bambini si sono dimostrati interessati, hanno notato che ad un terzo rametto, non ancora preso in considerazione, non sono spuntate le foglie verdi. Alcuni si chiedono se è morto o se è vecchio. Lo terremo d occhio per la prossima volta. I bambini dopo l osservazione hanno eseguito il disegno sulla seconda parte del foglio diviso in tre ed hanno contato i giorni rappresentandoli con dei tondini. Alcuni, che erano assenti la volta precedente, hanno avuto difficoltà a comprendere il compito anche se seguiti individualmente.

14/3/12 Si torna ad osservare i rami del fico. Bianca scopre che la bollicina verde... è un piccolo fico. Ci sono alcune piccole foglie che stanno spuntando in cima al ramo. Quando i bambini si passano il ramo sentono anche il profumo o il puzzo, il bagnato, la ruvidezza del ramo. Le loro percezioni si sono affinate. Alcuni bambini chiedono la parola, vogliono intervenire, altri vanno sollecitati. Dopo la conversazione i bambini riprendono la loro scheda disegno individuale dove segnano e contano i giorni che sono trascorsi e disegnano dal vero i rami del fico. Tutti hanno compreso il meccanismo di segnare i giorni e la raffigurazione dei rami nell acqua. 19/3/12 ore 14,30 L insegnante fa notare ai bambini il cambiamento dell albero che si vede dalla finestra della zona conversazione. Sono molto incuriositi. L insegnante prende un piccolo rametto e invita i bambini ad osservarlo ed a passarselo per notare da vicino come sarà fatto. I bambini parlano liberamente e notano i fiori, il profumo, i colori, le foglie piccole, lisce, morbide... le righe rosse e un po marroni, i fiori col rigo verde... i filini rosa e bianchi dentro ai fiori... Quasi subito Gaia capisce che è un ramo di ciliegio. Le loro osservazioni sono molto particolareggiate. Difficoltà incontrate: L insegnante non può condurre una vera conversazione perchè è sola ed è difficile prendere nota delle osservazioni, fare domande e controllare il loro comportamento. 21/3/12 ore 10.45 Si torna ad osservare i rami dell albero senza nome. I bambini non sono annoiati, anzi fanno notare all insegnante il giorno che si deve osservare e quando non si può va giustificato e rimandato al primo giorno utile. Osservano che le foglie che prima erano chiuse, ora si sono aperte. Pietro introduce una parola nuova: schiuse...vuol dire che si sono aperte. L ha imparato dalla sua sorella più grande. Bianca arriva alla conclusione che è l acqua che ha fatto crescere le foglie perchè se i rami non erano nell acqua morivano. Alessandro P. dice che il ramo assorbe l acqua. L insegnante chiede cosa vuol dire assorbe. Bianca risponde: prende. Gianni suggerisce che per vedere se un ramo è morto o vivo bisogna vedere dentro se il legno è verde. Viene fatta una prova su un rametto che sembra morto: viene messo nell acqua. I bambini sono particolamente interessati a fare ipotesi, a sperimentare, a scoprire quello che succede... 22/3/12 ore 10,45 Si torna ad osservare i rami del fico nell acqua. I bambini mostrano il lore entusiasmo perchè è evidente che stanno nascendo i fichi... il fico prima era piccino, ora è più grosso. Un bambino nota la corteccia si è rotta nella parte che sta nell acqua... in fondo è un po marcito perchè sta nell acqua. E marcito perchè sta nell acqua dentro la scuola... Qualcuno ricorda che dentro ai fichi c è il latte...e si può vedere quando si stacca il fico... Ricordano la loro esperienza di aver staccato il fico dal ramo. Dopo la conversazione completano la scheda disegno già avviata segnando e contando i giorni che sono passati e rappresentando graficamente i rami del fico dal vero. 23/3 ore 10,30 Si prova a costruire un albero di carta insieme ai bambini. Non siamo sicure se l attività li coinvolgerà. Il fatto di chiedere a loro come si potrebbe fare li stimola a stare attenti, a seguire le varie fasi, a dare suggerimenti. Bianca è la più attiva ma anche gli altri sono interessati. Alla domanda come fa a stare in piedi? Diego dice che sta attaccato alle radici e Bianca suggerisce e si propone di fare le radici di carta a zigo, zago. Gianni suggerisce anche di colorare un foglio tutto marrone per fa la terra e poi sotto si mettono le radici. I bambini sono entrati nella rapresentazione cartacea dell albero. Proporre di fare individualmente un albero tridimensionale di carta ci sembra troppo difficile per loro perchè devono usare anche strumenti (spillatrice o scoch) non alla loro portata. Si propone loro di colorare un foglio marrone con la matita a cera e con l uso di forbici e colla fare un albero da attaccare su un foglio bianco. Tutti si impegnano a farlo con buoni risultati. Lo completano, a piacimento, con le foglie o i fiori disegnati.

5/4 ore 10,40 Si propone ai bambini di osservare i cambiamenti degli alberi. Dalla finestra si può vedere che il ciliegio da giardino non ha più i fiori ma ha messo le foglie rosse e marroncine. Al dove saranno finiti i fiori rispondono che l ha portati via il vento. Si esce per osservare l albero senza nome... sono nate le foglie verdi...l albero si è fatto un vestito di foglie. E stato preso un rametto per osservarlo da vicino, notano che ci sono i fiori...come il grano le infiorescenze e che le foglie sono a forma di vela di barchetta...che ci sono un po di righine...che sono le vene... che dentro c è il liquido per far crescere le foglie. Si riprendono i rami dell albero che sono stati messi nell acqua e notano che le foglioline sono mosce... piegate...quasi morte. Si guarda il rametto che abbiamo messo nell acqua tardi e notano che non è nata nemmeno una fogliolina...che è morto o che era morto quando lo abbiamo messo nell acqua. Alla domanda come mai l albero fuori ha messo le foglie ed i rami nell acqua sono morti o quasi morti? Cosa li fa vivere? rispondono che gli serve l acqua...il sole e la terra. Attraverso l attività i bambini hanno compreso quali sono gli elementi fondamentali che determinano la vita dell albero. 11/4 ore 10.50 Ora che l albero senza nome ha messo le foglie e le infiorescenze è più facile scoprire il nome. Una bambina spontaneamente ha portato da casa un libro di botanica e attraverso questo, ed un altro portato dall insegnante, si è scoperto che l albero è un CARPINO. Ci è voluta tanta pazienza per cercare il nome come ha detto Ylenia, si è dovuto guardare le righe e le foglie, sono indizi per scoprire l albero...che sono delle tracce che servono per sapere...scoprire e... si è visto che sono uguali le foglie del libro, quelle del ramo e anche le vene e i fiori lunghi. E stata una ricerca ed un metodo che hanno dato molta soddisfazione ai bambini ed anche alle insegnanti. ore 11,20 L insegnante ha portato a scuola un ramo di melo fiorito ed i bambini lo osservano e verbalizzano le caratteristiche dei fiori. Quando poi se lo passano le loro osservazioni si fanno più specifiche: sentono il profumo, vedono i particolari. Alla domanda: perchè fioriscono i fiori, rispondono perchè è primavera... a primavera si svegliano...sentono la primavera... notano che a alcuni alberi gli nascono i fiori, a alcuni, no...il pino non li mette i fiori. Sono osservazioni molto importanti, intuiscono che c è qualcosa di non spiegabile nella natura perchè in un determinato momento avvengono dei cambiamenti fondamentali: spuntano le foglie, i fiori...ma non a tutti gli alberi. 17/4 ore 10,50 Andiamo fuori in giardino ad osservare il fico che ora ha messo le foglie ed i fichi. I bambini notano che l albero ha tantissime foglie...e tantissimi fichi... che non si riescono a contare, sono più grandi di quello del rametto nell acqua. Dicono che per far crescere le foglie ed i fichi ci vuole il ramo...il tronco...le radici... e la terra. Dicono che... i fichi fuori sono più grandi perchè c è venuta la pioggia. Lorenzo, un bambino che di solito parla poco, osserva che... i rami se non stanno attaccati all albero muoiono e che i rami...un po vivono nell acqua e poi muoiono. Ha compreso che è il sistema albero a dare la vita, l acqua può solo tenere temporaneamente in vita il ramo ma poi muore. E una scoperta importante che viene socializzata a tutti. 24/4 ore 11 L insegnante ha portato a scuola un ramo del melo fiorito che ora è sfiorito ed ha messo le foglie. I bambini notano subito che sono nate come delle meline piccine...i fiori si sono trasformati in mela...i petali sono cascati e sono cresciute le mele...è il pallino in fondo del fiore...che è cresciuto...è diventato tondo. I bambini hanno scoperto e capito la trasformazione del fiore in frutto. RIFLESSIONE All inizio è stato difficile condurre le conversazioni e far mantenere l attenzione. Gradatamente, i bambini, si sono abituati cercando di rispettare le regole: parlare uno per volta e alzare il braccio ogni volta che c è da dire qualcosa. Con fatica siamo arrivate all ascolto reciproco dei bambini, cercando di ripetere al gruppo le osservazioni più interessanti e stimolanti. Ma questa condizione non è mai data per scontata, ogni volta è una conquista. Il vedere cosa succederà tiene vivo l interesse, la curiosità e la

motivazione per quello che si sta facendo. I bambini si sono abituati ad osservare con la vista, con l olfatto, con il tatto. Le domande, soprattutto quelle difficili, li tiene più concentrati e motivati per trovare una risposta. Molti cercano di attingere alle loro conoscenze, fanno collegamenti e associazioni con le loro esperienze e con i loro saperi. Dall osservazione periodica dei rami si è capito che l acqua li può tenere in vita ma non per sempre, dopo un po muoiono. Gli alberi del giardino, invece, sono vivi perchè sono piantati in terra da cui assorbono le sostanze di cui hanno bisogno ma usufruiscono anche del sole e della pioggia. Il confronto tra i rami nell acqua e gli alberi in giardino è stato determinante per far comprendere ai bambini cosa serve a una pianta per vivere. I livelli di conoscenza si sono ampliati, alcuni bambini hanno fatto da traino per gli altri, tutti sono stati coinvolti nelle attività. Siamo rimaste molto soddisfatte dell interesse e del coinvolgimento dei bambini per le esperienze e per le attività proposte anche se ha richiesto fatica e compresenza per le insegnanti. Non tutte le attività programmate sono state svolte (per es: l osservazione degli alberi sempre- verdi...) per mancanza di tempo e per impedimenti climatici. Le osservazioni periodiche dei rami ci hanno richiesto perseveranza e coerenza per l impegno assunto. Un altro momento significativo è stato quando insieme ai bambini si è scoperto il nome dell albero senza nome. Hanno capito che per sapere una cosa bisogna documentarsi sui libri adatti, bisogna confrontare elementi o indizi come hanno detto e ci vuole tanta pazienza. E proprio questo il metodo della ricerca, grande o piccola che sia!