Parte V - PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE SINDROMI GERIATRICHE. Elisabetta Tonon, Maria Chiara Cavallini, Irene Fedi, Iacopo Iacomelli



Documenti analoghi
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALLA SANITA RETE DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA

RUOLO DELL AMBULATORIO GERIATRICO NELLA RETE DEI SERVIZI PER L ANZIANO: UN ESPERIENZA NELLA ASL 3 GENOVESE

SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO

S. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA

Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza

L ASSISTENZA SANITARIA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI

Cosa intendiamo per fragilità

RELAZIONE TRA DELIRIUM E STATO FUNZIONALE DOPO INTERVENTO PER FRATTURA DI FEMORE

Il delirium II/II. Firenze 1 dicembre Corso Multiprofessionale di Nursing

LA CADUTA ACCIDENTALE NELL ANZIANO: Rischio di cadute in ambito domestico. 12/06/2015 Dott. Antonio Mascio

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA

IL RUOLO DELL INFERMIERE

X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con

OBIETTIVI, AZIONI, OPPORTUNITA. Firenze 5 ottobre Ministero della Salute - CCM Area Sostegno a progetti strategici di interesse nazionale

La cura del dolore nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedaleterritorio

CEDEM. Dal CeDeM alla ReteDem. Stefano De Carolis. Centro della Memoria Ospedale «Infermi» Scala B Piano VI

La prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza

Il contributo dei Centri di servizio per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale

L alimentazione nell anziano non autosufficiente: strategie nutrizionali. Claudio Pedone Università Campus Biomedico Roma

Pio Albergo Trivulzio - Milano

Indagine sulla prevalenza di alcune condizioni patologiche a rilevante impatto sociale

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE. Linee Guida Nutrizionali in ambito Chirurgico SERVIZIO DIETETICO

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia

IL GOVERNO CLINICO IN RSA. Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014

I processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari

Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: PROGETTO INTEGRATO DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL CAREGIVER

Bologna 29 Giugno 2015

La cura del dolore nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedale-territorio

Parte IV - TRATTAMENTO PSICO-SOCIALE

Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006

Presentazione. Strategie europee contro il cancro 3

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE IN AMBITO CHIRURGICO

Cure Domiciliari. Dott.Mario R. Santone.

MACROPROGETTAZIONE - PIANO FORMATIVO ANNO 2015 DIPARTIMENTO /U.O./UFFICIO PROPONENTE

Ulteriori criteri di qualità e prestazione per la riabilitazione geriatrica in regime stazionario. Criterio. 1. Requisiti di base

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer

la riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014

PDTA Per gestire le demenze dal domicilio all RSA. Dr. Guido Barberis SC di Geriatria ASL To5

CURE PRIMARIE E L ASSISTENZA AL MALATO CRONICO La prospettiva della Medicina Generale. G.Carriero, FIMMG - Siena

Operatore socio sanitario

APPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI SANITARI IN WOUND-CARE: SUPERFICI ANTIDECUBITO. IL MIGLIOR RAPPORTO TRA COSTO ED EFFICACIA CLINICA

Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella

Modulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI

IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA

WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 2 Edizione

ASL 3 Genovese Via Bertani Genova. CURRICULUM VITAE DOTT. Marina MENICUCCI MENICUCCI MARINA

Il sistema di Incident reporting

La PEG nel paziente anziano demente: il punto di vista del Geriatra

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

4 novembre a cura di Antonio d'amore, Psicologo e Psicoterapeuta

Fisioterapista Laura Caravelli scrf Moncalieri Direttore dott Gaffuri Andrea

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie

LA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO E LE SINDROMI CARENZIALI

La psichiatria geriatrica è un campo in rapida crescita in quanto la popolazione anziana è in aumento.

Le Cure Palliative e la Terapia del Dolore in IEO

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

Programma Interventi Innovativi

La tecnologia mobile, le nuove applicazioni disponibili su smartphone e tablet, valenze scientifiche e futuri sviluppi

-Gruppo 1 -Gruppo 2 -Gruppo 3 -Gruppo 4 -Gruppo 5

IRCCS AOU San Martino IST Genova. Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica.

La malnutrizione dell anziano

Anziani e rischio nutrizionale

PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE CONTINUA PER L INTEGRAZONE SOCIO SANITARIA E LA CONTINUITA DEI PROCESSI ASSISTENZIALI, RIFERITE AGLI ANZIANI

Calcolare l altezza dalla lunghezza dell avambraccio BAPEN

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara Dipartimento Medico

Il diabete nell anziano e il rischio di. Claudio Marengo Marco Comoglio

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

I Sessione ore 9,30. La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G.

Il nursing riabilitativo nell ictus. Angela Venturino Firenze 2007 Riabilitazione geriatrica:realtà e prospettive

Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE EMILIA ROMAGNA AZIENDA OSPEDALIERA DI REGGIO EMILIA PERSONA E ORGANIZZAZIONE ESPERIENZE DI UN RAPPORTO POSSIBILE


24 e 31 Gennaio 2013 A.S.P. Pio Albergo Trivulzio Milano

La nutrizione clinica nella continuità Ospedale-Territorio: il punto di vista della SINPE

AL PAZIENTE CON MIELODISPLASIA E AI SUOI FAMILIARI

LE DEMENZE Il nuovo quadro normativo, implementazione sul territorio della ASL RMf

SEGNALAZIONE/PROPOSTA RICOVERO HOSPICE

SOSTENIBILITA DELL ASSISTENZA A DOMICILIO: RUOLO DEL CAREGIVING FAMILIARE

PROGETTO SPERIMENTALE «ERICA» Programmi di Educazione, Riabilitazione, Integrata, Comunitaria Adattata

Evento Fad Ecm GLI STILI DI VITA NELLE MALATTIE CRONICHE: BPCO

PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO

Indice. Presentazione. Unità 1 Essere anziani oggi in Italia 1

Nome completo del Corso d insegnamento. Docente titolare del Corso d insegnamento Lingua d insegnamento. Conoscenze e abilità da conseguire

Malattie Dimenticate e Salute Globale

Archivio Corsi. Area clinica/medica/specialistica

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano

POSITION PAPER: RUOLO DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile?

FVG: L ESPERIENZA DEL REPARTO DISABILI GRAVI DELLA CASA DI CURA PINETA DEL CARSO

I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO. Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011

Transcript:

Parte V - PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE SINDROMI GERIATRICHE Elisabetta Tonon, Maria Chiara Cavallini, Irene Fedi, Iacopo Iacomelli

INTRODUZIONE (1) SINDROMI GERIATRICHE condizioni patologiche, tipiche dell anziano, che tendono a presentarsi in maniera ricorrente e riconoscono una genesi multifattoriale. Da considerare SEMPRE nel paziente affetto da demenza perché: - parte del quadro clinico (fase di malattia; eziologia); - co-morbosità (OA, deficit sensoriali, ) La loro conoscenza e gestione nel CDA costituisce un elemento/strumento indispensabile per ottimizzare l'assistenza, migliorare la prognosi funzionale e la qualità di vita dell'ospite.

INTRODUZIONE (2) Le principali sono: cadute; lesioni da pressione; malnutrizione; delirium; incontinenza urinaria; dolore cronico e ricorrente.

INTRODUZIONE (3) Figure coinvolte: Infermiere; Geriatra; Medico di Medicina Generale; Fisioterapista; OSS.

Cadute (1) Elevata incidenza (in RSA europee: incidenza di cadute d i 2,18 episodi/anno/persona negli uomini e di 1,49 nelle donne). Prognosi spesso grave: fratture, trauma cranico, ospedalizzazione, istituzionalizzazione, disabilità, sviluppo di depressione, paura di cadere, aumentato rischio di nuova caduta. frattura di femore: fattore di rischio indipendente di disabilità e mortalità.

J Am Med Dir Assoc. 2012 Feb;13(2):187.e1-6. doi: 10.1016/j.jamda.2011.06.011. Epub 2011 Aug 4. Epidemiology of falls in residential aged care: analysis of more than 70,000 Rapp K, Becker C, Cameron ID, König HH, Büchele G. Department of Clinical Gerontology, Robert-Bosch-Hospital, Stuttgart, Germany. kilian.rapp@rbk.de Abstract OBJECTIVE: Falls and fall-related injuries are leading problems in residential aged care facilities. The objec DESIGN/SETTING/PARTICIPANTS: Prospective recording of all falls over 1 year covering all residents from MEASUREMENTS: Falls were reported on a standardized form that included a facility identification code, da RESULTS: More than 70,000 falls were recorded during 42,843 person-years. The fall rate was higher in m CONCLUSION:The differing fall risk patterns in specific subgroups may help to target preventive measures. Copyright 2012 American Medical Directors Association, Inc. Published by Elsevier Inc. All rights reserved

Cadute (2) obiettivi del CDA: ridurre il rischio di caduta e di frattura mediante la messa in atto di strategie di prevenzione primaria/secondaria; sensibilizzare i familiari rispetto al rischio di caduta cercando di estendere anche a domicilio adeguate misure comportamentali e ambientali.

Cadute (3) valutazione del rischio di caduta sarà discussa dall'infermiere, dal fisioterapista e dal geriatra dopo raccolta anamnestica, esame obiettivo e valutazione della performance degli arti inferiori. piano assistenziale (strategie assistenziali e riabilitative mirate, prescrizione di ausili, modificazioni terapia farmacologica, approfondimenti diagnostici). valutazione del rischio di frattura (FRAX index) terapie per l'osteoporosi (vitamina D, adeguato apporto di calcio,...).

Lesioni da pressione (1) iatrogene indicatore prognostico negativo. All ingresso nel CDA: valutazione del rischio di lesioni da pressione (strumenti specifici) quantificazione, stadiazione, trattamento, monitoraggio delle lesioni prevalenti e/o incidenti.

Lesioni da pressione (2) Per definizione, l ospite del CDA non è allettato. nel paziente a rischio elevato (Braden score > 16): programma di prevenzione delle lesioni da pressione basato sui seguenti punti : protezione e cura della cute; prevenzione-trattamento dell incontinenza sfinterica e corretto utilizzo dei presidi di assorbenza; corretto posizionamento e programma di mobilizzazione; utilizzo di presidi antidecubito; corretta nutrizione e idratazione.

Malnutrizione (1) elevata prevalenza (30 all 85 % dei soggetti ospedalizzati o istituzionalizzati). prognosi negativa (perdita di massa muscolare con conseguente aumentato rischio di cadute e di disabilità, rallentata guarigione delle ferite, ridotta risposta alle infezioni ed incremento di mortalità).

obiettivi del CDA: Malnutrizione (2) identificazione del soggetto a rischio o già malnutrito: indici antropometrici (controllo PC, Mini Nutritional Assessment), screening sistematico della disfagia (Water Swallow Test); trattamento: programmi di arricchimento della dieta o eventuale utilizzo di integratori calorico-proteici e monitoraggio nel tempo

Malnutrizione (3) valutazione del comportamento alimentare (Eating Behavior Scale) accorgimenti specifici (es. piatti e posate di colore vivace e in contrasto visivo rispetto a quello del cibo,...). rilievo calo ponderale involontario (>3 Kg in 3 mesi): valutazione specifica (infermiere: MMG, geriatra, famiglia). malnutrizione per eccesso

Delirium Elevata prevalenza in RSA (6% al 60%). Non vi sono dati relativi ai CDA. obiettivi del CDA: prevenire (ambiente, relazione, stimolazione cognitiva, terapia, dolore) individuare e gestire (approfondimento diagnostico, trattamento farmacologico e non).

Incontinenza urinaria obiettivi del CDA (dopo valutazione della continenza sfinterica): prevenire, riconoscere e trattare le forme transitorie correggendo i fattori reversibili; trattare/gestire efficacemente le forme permanenti (classificazione fisiopatologica, corretto uso dei presidi assorbenti e del catetere vescicale).

Dolore cronico e ricorrente elevata prevalenza in RSA (44-45% sogg. con demenza): ~ 30% obiettivi del CDA: individuare il dolore: comportamento, indicatori comportamentali del dolore (scala PAINAD); trattare (infermiere, MMG) cause e sintomo.