Gaddi Graziano
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testo/bio
Sono nato cinquantasette anni fa a Inzago,un piccolo paesino della provincia di Milano.Mi ricordo che uno dei regali che piu ho apprezzato da bambino e stata una scatola di pastelli caran d ache che io regolarmente ciucciavo per poter sfumare meglio i colori.mi sembrava che in quel mischiare e fondere i colori ci fosse qualcosa di magico,la possibilita di creare tonalita che prima non esistevano. Cosi col passare del tempo ho sempre cercato di sperimentare tecniche e materiali diversi che mi permettessero di inventare, di far apparire cio che non c era. Oggi,quello che piu mi interessa e che ricerco e il rapporto fra artista e opera d arte,un momento in cui la separazione fra i due soggetti scompare lasciando solo quello che io chiamo l esperienza pittorica.l istante dove e possibile vivere il qui e ora, la vera realta della nostra vita.
Graziano Gaddi, Percezione tra astratto e concreto Nelle opere di Graziano Gaddi viene fatta una profonda riflessione, declinata su diversi livelli, intorno alla percezione. Questa intensa meditazione confluisce nell elaborazione di opere molto complesse che possono essere definite astratte e concrete allo stesso tempo. Infatti l artista di Inzago, paese in provincia di Milano, ha trovato una propria formula compositiva che cerca di esplorare entrambi i poli percettivi più significativi delle sperimentazioni contemporanee. Questo sodalizio tra astratto e concreto è la cifra stilistica più peculiare di Graziano Gaddi e va ad informare la gran parte delle sue opere, soprattutto l interessantissima serie degli Haiku. La parte concreta, nelle opere di Graziano Gaddi, viene costituita dalla grande base di legno, fatta di tavole lavorate in maniera grezza, vissute, consumate dal tempo. È la dimensione del reale che entra prepotentemente nel processo artistico seguendo tipiche istanze estetiche degli anni 60, come quelle New Dada o della nostrana Arte Povera. I materiali di scarto della società industriale vengono utilizzati come supporti al fine di ottenere stimoli percettivi più elaborati e concreti appunto. La base di legno viene così ricontestualizzata ed elevata a mezzo artistico pronto ad accogliere le altre componenti di quello che può essere definito un assemblaggio. Anche lo stesso foglio di carta sul quale il pittore interviene direttamente va considerato parte di questo discorso sulle percezioni e sulla concretezza. Gaddi, infatti, usa della carta di riso che crea delle increspature in rilievo in un gioco percettivo che si pone, per la sua leggerezza, in una dialettica contrapposta con quello del legno. Senso di leggerezza ed ineffabilità che non solo si mantiene, ma viene anche accresciuto nell intervento pittorico. Qui siamo nel regno dell astrazione e la percezione della realtà fenomenica viene interpretata tramite una gestualità delicata e soave. Il fulcro dell opera è costituito da un informale liquido e impalpabile, fatto di velature trasparenti che, a volte, sembrano rincorrere le sembianze di una farfalla, ma viene subito smentito dal colore diluito. Un tocco minimale e di estrema raffinatezza (come un Haiku giapponese) conclude l opera in questo gioco delle percezioni, in questa continua riflessione sulle modalità di comunicazione tra concreto e astratto.
opere
Haiku 1 Dimensione: 50x50
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Haiku 4 Dimensione: 50x50
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Tit Sati 2 Dimensione: 100x70
Mandala Imperfetti 1 Dimensione: 70x70
Mandala Imperfetti 2 Dimensione: 70x70
Mandala Imperfetti 3 Dimensione: 70x70
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