Storia naturale della malattia



Documenti analoghi
Igiene nelle Scienze motorie

Epidemiologia generale

Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELLE DONNE GIOVANI IN VENETO. PERIODO E ANDAMENTI TEMPORALI DAL 1990.

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione

Mortalità infantile I perché di uno studio

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni uomini e 27 ogni donne.

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario

PARTE II LA VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo

Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015

Azienda di residenza Note Codifiche ICD9-CM: Il tasso è standardizzato per età (standard: popolazione europea) Indicatore Mes Sant Anna

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005

Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche Esempi di quiz di Epidemiologia utilizzati all esame

ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori

Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia. Andamenti e Previsioni. Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori

Discarica di Ginestreto e possibili effetti sullo stato di salute dei residenti

Manca qualcosa: cosa c èc. di sbagliato nell usare l età alla diagnosi/decesso o la latenza nei casi. Farina OJC 15 maggio 2013

Epidemiologia. Prof. Tommaso Staniscia

Analisi di Mercato. Facoltà di Economia. Analisi sui consumi. Metodo delle inchieste familiari. Metodo delle disponibilità globali

DELLA RIABILITAZIONE. Indicatori sanitari

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE


n Indicatore Descrizione UdM Trend # Densità della Numero di abitanti per chilometro quadrato di A1 popolazione sul superficie urbana territorio

Introduzione all epidemiologia

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

PARTE II LA VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE

L epidemiologia del diabete senile

FONTI DEI DATI IN EPIDEMIOLOGIA

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore

DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova

Gli studi epidemiologici

TRACCIA DI STUDIO. Tassi o quozienti

Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006

Lezione 1. Concetti Fondamentali

REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Registro Tumori del Veneto

Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia

Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL

Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato

LA CRESCITA DELLE POPOLAZIONI ANIMALI

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività

R e g i o n e L a z i

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA

Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti

A.A Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE

Note per la lettura dei report

I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

La sanità in Italia: aspetti evolutivi, demografici ed epidemiologici

TUMORI IN ITALIA in Sicilia e Provincia di Caltanissetta

RAPPORTO ANNUALE SUI CASI INCIDENTI DI DIABETE MELLITO TIPO I INFANTILE-GIOVANILE

Introduzione alle relazioni multivariate. Introduzione alle relazioni multivariate

INFEZIONE DA HIV e AIDS

Esposizione ed effetto

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

ANNI POTENZIALI DI VITA PERSI (APVP) PRIMA DI 75 ANNI PER SE SSO E CAUSE PRINCIPALI

La prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Un sistema per guadagnare salute

Morbosità oncologica ed inquinamento atmosferico. Dr. Fabrizio Limonta Direttore Dipartimento PAC ASL Lecco

Sociologia del turismo

MORTALITA dal 1971 al 2006 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO

Misure della relazione di occorrenza

Le nuove tecnologie nel soccorso dei grandi eventi

La misurazione e la previsione della domanda

(dal Greco επι= sul, δηµος= popolo e λογος= discorso, studio)

3. DISTURBI DA USO DI SOSTANZE

Il rischio cancerogeno e mutageno

I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali.

STATISTICA IX lezione

IL TEST CHI QUADRATO χ 2

Grazie dell attenzione

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Medicina sociale. Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Mantova

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli ( )

A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano. Focus: area casa. Aprile 2010

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le

Report Malattie infettive situazione gennaio-maggio 2009

Gli studi caso. controlli. Obiettivi. Stime del rischio. Ne deriva la Tabella 2x2

Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana

L'eccesso di mortalità nei soggetti ricoverati per psicosi ad un anno dal ricovero: i dati della Città di Torino,

La Crisi dei Salari Crescita, Occupazione e Redditi perduti negli anni Duemila

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI

La governance regionale, i dati e le evidenze sugli stili di vita. Il progetto.

Analisi dei dati di morbosità nei comuni di Castelraimondo e Gagliole:

Metodologia epidemiologica

Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level

Le strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza

PIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE ESTATE 2007

ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA

Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute

Transcript:

Storia naturale della malattia PREVENZIONE PRIMARIA PREVENZIONE SECONDARIA PREVENZIONE TERZIARIA Istituto di Igiene e Med.Prev.

Epidemiologia descrittiva Quando il fenomeno decorre con maggiore o minore frequenza Dove si registrano i più alti o bassi tassi di frequenza del fenomeno Chi il fenomeno colpisce con maggiore o minore frequenza Istituto di Igiene e Med.Prev.

Epidemiologia descrittiva Perché la condizione studiata si presenta Qual è la condizione o la malattia che viene studiata Quindi lo studio è di rilievo, socialmente importante, attuale Grimes, 2002 Istituto di Igiene e Med.Prev.

STUDI ECOLOGICI ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE Consente di individuare le caratteristiche degli individui interessati o meno da un determinato evento. I soggetti in studio vanno ben classificati nelle differenti categorie mentre vanno spiegati i meccanismi soggiacenti biologici o sociali che potrebbero essere collegati, sul piano logico, alla patologia studiata. Istituto di Igiene e Med.Prev.

Caratteristiche individuali che influenzano mortalità e morbosità Tipologie Demografiche Caratteristica Età, sesso, razza, gruppo etnico, condizione matrimoniale Socio-economiche Stili di vita Biologiche Genetiche Ceto sociale, livello di istruzione, professione Fumo, uso di farmaci, dieta, esercizio fisico Immunità, sostanze chimiche Gruppo sanguigno, sistema di istocompatibilità Istituto di Igiene e Med.Prev.

Variazioni della speranza di vita per genere Istituto di Igiene e Med.Prev.

Andamento dei tassi di mortalità per alcuni tumori Istituto di Igiene e Med.Prev. RSSP, 2000

Andamento dei tassi di mortalità per alcuni tumori Istituto di Igiene e Med.Prev. RSSP, 2000

Istituto di Igiene e Med.Prev. Variabili socio-economiche

Istituto di Igiene e Med.Prev. Fonte: Centro Studi e ricerche salute internazionale e interculturale Università Bologna

STUDI ECOLOGICI ANALISI DELLA DISTRIBUZIONE SPAZIALE Fornisce un quadro descrittivo del fenomeno in esame secondo la sua distribuzione geografica e contribuisce alla formulazione di ipotesi etiologiche. Istituto di Igiene e Med.Prev.

Alcuni fattori associati alla distribuzione spaziale delle malattie Presenza di vettori Presenza di microrganismi Differenze genetiche Urbanizzazione Tipo di servizio sanitario Attività lavorativa Eventi disastrosi Clima Altitudine Geologia Dieta Densità di popolazione Livello di povertà Istituto di Igiene e Med.Prev.

Nolte, Mc Kee, 2008

Atlante mortalità Regione Lombardia 1989-1994

N. Cesarei per 1000 nati vivi Paesi OCSE Anno 2007 450 400 398,2 407,3 350 353,4 360 300 250 200 306 269 172,5 266,3 214,1 195,7 199,7 163 199,1 284,8 303 169,1 253,5 188 292 228,2 172 188,4 311,5 234,7 168 300 236 150 139,5 100 50 0 0 0 318 AUS35 AUT35 BEL35 CAN35 CZE35 DNK35 EST35 FIN35 FRA35 DEU35 HUN35 ICE35 IRE35 ISR35 ITA35 KOR35 LUX35 MEX35 NLD35 NZL35 NOR35 POL35 PRT35 SLK35 SLV35 ESP35 SWE35 CHE35 TUR35 GBR35 USA35 cesarei n.per 1000 nati vivi

Esempio di comportamenti difformi Fonte Osservasalute

Esempio di comportamenti difformi Fonte Osservasalute

ANALISI DELLA DISTRIBUZIONE TEMPORALE aumenti e diminuzioni a breve termine dell incidenza di malattie; andamenti temporali ricorrenti o periodici; andamenti a lungo termine o secolari.

Andamento nel tempo: raggruppamenti temporali (cluster) Decessi e media delle temperature massime per periodo: Milano 35 34,77 600 31,58 31,63 31,15 500 30 30,70 29,80 400 gradi centigradi 25 25,61 27,59 28,21 26,43 300 200 Dec 75+ 2002 Dec 75+ 2003 MAX 2002 MAX 2003 100 20 1-15 GIU 16-30 GIU 1-15 LUG 16-30 LUG 1-15 AGO Fonti: Mortalità delle persone residenti registrata dalle anagrafi comunali Temperature fornite dall'ucea periodo estivo 0 Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute - Ufficio di Statistica

The Great London Smog On December 4th 1952, however, an anticyclone settled over London. The wind dropped and the air grew damp; a thick fog began to form. The Great London Smog lasted for five days and led to around four thousand more deaths than usual.

The Relationship Between Smoke And Sulphur Dioxide Pollution And Deaths During TheGreat London Smog, December 1952, Source: Wilkins, 1954

Tipi di studi descrittivi Tipo di studio Studi di correlazione Modalità di raccolta dati Raccolta e analisi di statistiche correnti o di studi campionari su mortalità, morbosità e fenomeni sanitari connessi Caratteristiche Confronti geografici, temporali o di altre variabili per evidenziare relazioni ecologiche di causa effetto

Mortalità alcool correlata Fonte OSSFAD

Tipi di studi descrittivi Tipo di studio Descrizione di casi o di serie di casi Modalità di raccolta dati Esperienza di singoli pazienti o gruppi di pazienti con una stessa diagnosi di malattia Caratteristiche Osservazioni non sistematiche relative ad un numero limitato di soggetti in un tempo limitato Utili se malattia rara o stadio precoce di epidemia (es. primi casi di AIDS a Los Angeles)

Tipi di studi descrittivi Tipo di studio Sorveglianza Modalità di raccolta dati Rilevazione sistematica e continua dell andamento di informazioni sanitarie rilevanti Caratteristiche Programmazione di interventi sanitari, pianificazione e valutazione dell attività di assistenza sanitaria

STUDI EPIDEMIOLOGICI ECOLOGICI Analisi di dati aggregati riferiti a incidenza, prevalenza, mortalità e distribuzione fattori di rischio STUDI OSSERVAZIONALI TRASVERSALI CASO CONTROLLO Indagini istantanee su individui o popolazioni o campioni per valutare frequenza e distribuzione di variabili Selezione di soggetti malati (casi) e non malati (controlli) nei quali viene valutata l esposizione A COORTE Selezione di soggetti sani esposti e non esposti seguiti nel tempo per valutare l incidenza

Popolazione totale Casi di malattia presenti al momento della prima indagine (casi prevalenti) Soggetti esposti al fattore che pensiamo provochi la malattia Tempo di follow up Soggetti non esposti al fattore che pensiamo provochi la malattia Nuovi casi di malattia Soggetti non affetti Nuovi casi di malattia Soggetti non affetti Casi esposti Non casi esposti Casi non esposti Non casi non esposti

Definizioni Tasso di mortalità N di morti in un anno/pop residente *1000 Tasso di natalità N di nati vivi in un anno/pop residente *1000 Tasso mortalità infantile Tasso mortalità perinatale Tasso di fecondità totale N annuale di morti di età<1 anno/ *1000 N nati vivi nello stesso anno N annuale di nati morti (>180gg) + morti nella prima settimana/ N nati nello stesso anno (nati vivi + nati morti) *1000 N annuo di nati vivi/pop.femminile in età feconda (15-49) nello stesso anno.clmsio.

MISURE DI FREQUENZA RAPPORTO: una qualsiasi divisione tra un numero e un altro numero. Le due quantità a confronto possono essere disomogenee (es: rapporto maschi/femmine; n.medici/abitante; n.ricoveri per abitanti) PROPORZIONE: una rapporto in cui il numeratore è compreso nel denominatore per es la proporzione dei morti per una determinata causa sul totale delle morti. Spesso sono espresse in percentuale..clmsio.

MISURE DI FREQUENZA TASSO: un rapporto in cui al numeratore si mette il numero degli eventi (es: il numero dei casi di una malattia) e al denominatore il prodotto della popolazione a rischio per il tempo di osservazione; es: il tasso di incidenza per una data malattia è pari a n.casi/(n.soggetti a rischio x tempo di osservazione) Problemi:.CLMSIO. Numeratore: definizione di caso Denominatore: definizione di soggetti a rischio Spazio e tempo: scelta dell unità di tempo e dell area geografica

TASSO GREZZO È il rapporto tra il numero di volte in cui compare un certo evento e la popolazione-tempo, ovvero la somma dei periodi di tempo in cui ciascun individuo della popolazione può sperimentare l evento considerato. È espresso come numero di eventi (decessi) per unità di popolazione-tempo (100.000 persone-anno). Quando non è possibile misurare il tempo per ciascun individuo la popolazione tempo si stima moltiplicando il numero medio dei residenti nell area di interesse per il periodo considerato per la lunghezza di quest ultimo..clmsio.

TASSI.CLMSIO. Frequenza di nuovi eventi che si verificano in un determinato periodo di tempo, diviso per la media della popolazione a rischio. Spesso la popolazione a metà periodo è utilizzata come stima del numero medio di persone a rischio. Dal momento che un tasso il più delle volte risulta inferiore all unità viene utilizzata una costante di moltiplicazione per incrementare numeratore e denominatore e rendere il tasso più facilmente interpretabile.

TASSI TASSI GREZZI Si applicano all intera popolazione, senza distribuzione per caratteristiche dei singoli individui. I tassi grezzi in genere non sono utili per effettuare confronti, dal momento che le popolazioni possono notevolmente differire, in particolare per quel che riguarda le fasce di età..clmsio.

TASSI TASSI SPECIFICI Tassi che vengono calcolati in seguito alla suddivisione della popolazione in gruppi omogenei per una particolare caratteristica. Esempi sono i tassi età specifici e sesso specifici. In genere i tassi specifici sono utili per effettuare confronti validi tra popolazioni..clmsio.

TASSI TASSI STANDARDIZZATI (AGGIUSTATI) Tassi grezzi che sono stati modificati per controllare gli effetti dell età o di altre caratteristiche e, quindi, consentire confronti validi tra popolazioni differenti. TASSO DI MORTALITA STANDARDIZZATO (SMR).CLMSIO. Rapporto tra tasso di mortalità grezzo osservato e tasso di mortalità grezzo atteso moltiplicato per 100

Tasso mortalità M ITALIA 9.9 2001 <= 14 <= 12.8 <= 11.6 <= 10.4 <= 9.2 No dati Min = 8

Tasso std mortalità M ITALIA 10 2001 <= 12 <= 11.2 <= 10.4 <= 9.6 <= 8.8 No dati Min = 8

Tasso mortalità F ITALIA 9.3 2001 <= 14 <= 12.6 <= 11.2 <= 9.8 <= 8.4 No dati Min = 7

Tasso std mortalità F ITALIA 5.9 2001 <= 7 <= 6.6 <= 6.2 <= 5.8 <= 5.4 No dati Min = 5

La prevalenza: definizione Rapporto di prevalenza= N. di casi presenti di malattia in un dato momento Totale della popolazione in quel momento.clmsio.

La prevalenza: definizione vs incidenza Tasso di incidenza= N. di nuovi casi di malattia Soggetti a rischio (persone tempo di osservazione) P = I x D.CLMSIO.

P=IxD

.CLMSIO.

La prevalenza: definizione vs incidenza Il paradosso della prevalenza: la maggiore efficacia degli interventi terapeutici aumenta il numero di malati di quella malattia (in termini di casi presenti e non incidenti!) P = I x D.CLMSIO.