Valerio Giaccone Università di Padova
Oggi Le carni equine pongono al Veterinario ispettore vecchi e nuovi problemi
Storia Cavalli oggetto di caccia fin dalla Preistoria Cavalli fonte di carne, prima che di moto
Domesticazione Finalizzata a produzione di carne e latte POI viene il cavallo come veicolo o motore
Storia Cavalli oggetto di allevamento soprattutto di popoli nomadi (Mongoli)
Ippofagia Accettata da alcuni popoli e rifiutata da altri (Ebrei e Musulmani)
Ippofagia Presente tra i Romani Vietata dai primi Papi (pratica pagana)
Ippofagia Rifiutata da alcuni come posizione etica
Dati produzione e consumi
Decaduto l obbligo di vendere carni equine in macellerie separate
Restano le macellerie equine come negozi specializzati
Cadute le remore di carni equine più a rischio di Salmonella
Dati personali Analizzati oltre 500 cavalli macellati riscontro di Salmonella in soli 5 capi
Destino carni Consumate fresche o come prodotti a base di carne (puri o misti)
Commercio Oggi si scambiano soprattutto sotto forma di carni confezionate sotto vuoto
Le atmosfere Se lasciate all aria le carni si alterano in pochi giorni MA
ma più lentamente se ph <5,8 (10 8 ufc/g) più rapidamente se ph >5,8 (10 6 ufc/g)
Sotto vuoto Carni con lunga shelf-life a patto che si lavori molto bene
Lavorare bene Carni di buona qualità microbiologica Carni con buone scorte di glicogeno muscolare
Glicogeno Se alto, buona sintesi di acido lattico (ph <5,8) Se basso, rischio di miopatia (carni DFD)
Nel muscolo Acido lattico = 9 mg/g Glucosio > 0,1 mg/g
Caso contrario Rischio elevato di carni DFD e di crescita di Clostridium psicrotrofi gasogeni
Gonfiore da Clostridium psicrotrofi
Miopatie Possibili le carni DFD Eccezionali i casi di PSE
Carni equine Uguali a tutte le altre carni, anzi persino meglio come aspetti igienici
Carni equine Basse prevalenze di Salmonella enterica Nessun rischio di teniasi/cisticercosi
Carni equine Bassissime prevalenze di Campylobacter e di E. coli STEC
Carni equine 20-30% dei cavalli a macello sono portatori sani di Yersinia enterocolitica
Carni equine Listeria monocytogenes modesta prevalenza (6-7%) in carni fresche e in preparati e macinati
In compenso Rischio moderato / alto di trichinellosi
In compenso Rischio moderato / alto di trichinellosi
Trichinella 15 focolai censiti in Europa con 3.300 colpiti (Italia e Francia)
A rischio carni importate da Est Europa ma anche da USA, Canada e Messico
Cadmio Cavalli a forte predisposizione per accumulare residui di Cd ambientale
Cadmio I livelli aumentano con l età del capo Rischi concreti per capi >5 anni
Cadmio Organi a rischio reni e fegato fino a 350 ppm di Cd
Conseguenza Obbligo sequestro di reni e fegato in Ispezione post mortem
Fenilbutazone NON classificato come cancerogeno per l uomo Problemi ematici nell uomo da residui?
Fenilbutazone Presenza occasionale di residui non è un serio problema di salute pubblica
Diagnostica Test immunoenzimatici (ELISA) Analisi in PCR
Validi anche NIRS UPLC (Ultra Performance Liquid Chromatography)
Nutrizionale Ottima qualità carni ricche di ferro e relativamente magre
Troppa Mb Troppo mioglobina nel muscolo e problema serio di rapido inscurimento
Soluzioni Confezionamento in ATM A norma è confezionate in atmosfera protettiva
Atmosfere Per il momento solo O, CO e azoto 2 2 Il problema CO (monossido di carbonio)
CO = NO Per il momento CO è vietato per legge Propongo l uso del CO
Perché? Ottima stabilizzazione del colore per 35 giorni Nessun problema di sicurezza del prodotto
Perché? Basta usarlo in basse concentrazioni (<0,5%) Non superare una shelf-life di 10 giorni
Tradizione L Italia ha una lunga tradizione alimentare di consumi di carne equine
Qualità Carni di ottima qualità sensoriale e nutrizionale Ci sono problemi di conservabilità
Sicurezza Nessuna grande differenza con le altre carni Si tratta solo di lavorare bene e igienicamente
Indispensabile Attenti a impostare e gestire bene tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti
Necessari conoscenza dei problemi passione per il proprio lavoro