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Transcript:

L industria assicurativa italiana fornisce un contributo significativo all economia e alla società, mettendo a disposizione una vasta gamma di servizi per la protezione dei rischi: dall assicurazione auto all assicurazione di protezione del patrimonio per danni subiti ai propri beni (abitazione, attività industriali) o causati a terzi (responsabilità civile generale), dai prodotti previdenziali alle coperture assicurative sulla vita. L industria assicurativa aiuta così gli individui, le famiglie e le imprese a gestire i propri rischi e a recuperare le perdite in caso di danni. Complessivamente il settore dà impiego a circa 300 mila persone.

INDICE L INDUSTRIA ASSICURATIVA NEL MONDO 3 LE ASSICURAZIONI DANNI 5 LE ASSICURAZIONI VITA 10 LA SITUAZIONE PATRIMONIALE 14 IL RISULTATO DI GESTIONE DEL SETTORE ASSICURATIVO 16 LE ASSICURAZIONI ITALIANE E LE RISORSE UMANE 17 COME I CLIENTI ACQUISTANO UNA COPERTURA ASSICURATIVA 19 I grafici riportati nella brochure sono stati realizzati utilizzando i dati di bilancio delle imprese nazionali e delle rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi non facenti parte dello Spazio Economico Europeo; per l anno 2014 i dati riportati sono stimati e pertanto sono da ritenersi provvisori. I grafici che riportano l acronimo fanno riferimento al lavoro diretto italiano. 2

L INDUSTRIA ASSICURATIVA NEL MONDO L Italia è al quarto posto in Europa e al settimo posto nel mondo per raccolta premi, con una quota di mercato pari al 3,6%. Distribuzione dei premi mondiali incassati per paese, anno 2013 raccolta premi mondiale: 3.500 mld altri paesi 34,0% U.S.A. 27,1% Italia 3,6% Giappone 11,5 Germania 5,3% Francia 5,5% Fonte: Swiss Re, Sigma n 3/2014 - dati 2013 Cina 6,0% Gran Bretagna 7,1% L Italia, nel 2014, registra un incidenza dei premi (danni e vita) sul Prodotto Interno Lordo pari a 8,9%. L aumento rispetto al 2013 (7,4%) è dovuto essenzialmente alla crescita della raccolta vita (+30%). Premi (danni e vita) su Prodotto Interno Lordo 11,7 Gran Bretagna 11,1 9,3 8,9 7,5 Giappone Francia Italia U.S.A. 6,6 Germania Fonte: Insurance Europe ed Eurostat - dati provvisori 2014 per l Europa (2013 per la Gran Bretagna); Swiss Re, Sigma n 3/2014 - dati 2013 per Cina, Giappone e U.S.A. 3,0 Cina 3

Il premio medio per abitante (danni e vita) in Italia è pari a 1.954 euro, inferiore a quello registrato negli altri principali paesi industrializzati. Premi (danni e vita) per abitante, anno 2013 Valori in 3.421 Gran Bretagna 3.155 Giappone 2.985 U.S.A 2.802 Francia 2.233 Germania 1.954 Italia 151 Cina Fonte: Swiss Re, Sigma n 3/2014 - dati 2013 Il peso delle riserve tecniche vita rispetto al Prodotto Interno Lordo vede l Italia al quinto posto tra i principali paesi europei. Riserve vita su Prodotto Interno Lordo, confronto europeo, anno 2013 90,0 67,8 46,4 30,6 28,2 15,4 Gran Bretagna Francia Olanda Germania Italia Spagna Fonte: Insurance Europe - dati 2013; dati 2012 per Gran Bretagna. 4

LE ASSICURAZIONI DANNI Nel 2014 i premi del lavoro diretto italiano () del settore danni sono stati pari a 32,8 miliardi (-2,7% rispetto al 2013): premi quota variazione rami danni diretti di mercato 2014/2013** ( mld) (%) (%) responsabilità civile auto e natanti 15,2 46,4-6,5 property* 5,1 15,5 2,5 infortuni e malattia 5,0 15,3 0,0 responsabilità civile generale 2,8 8,6-0,6 corpi veicoli terrestri 2,4 7,3-1,1 credito e cauzione 0,5 1,4-2,3 trasporti* 0,4 1,4-6,8 altri rami* 1,4 4,2 9,2 TOTALE 32,8 100,0-2,7 Rappresentanze UE***: responsabilità civile auto e natanti 0,8 18,0-15,8 rami danni (esclusa la resp. civile auto e natanti) 3,7 82,0 4,7 Totale 4,5 100,0 0,3 Premi danni del lavoro diretto italiano per ramo, 2005-2014 Valori in mld 40 35 30 25 20 15 10 5 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 responsabilità civile auto e natanti rami danni (esclusa la responsabilità civile auto e natanti) 2014 * Property comprende i rami incendio e altri danni ai beni; trasporti comprende i rami corpi veicoli ferroviari, corpi veicoli aerei, corpi veicoli marittimi, merci trasportate e responsabilità civile aeromobili; gli altri rami comprendono perdite pecuniarie, tutela legale e assistenza. ** Le variazioni percentuali sono calcolate a perimetro di imprese omogeneo. *** Il dato si riferisce alle sole rappresentanze stabilite in Italia di imprese europee che forniscono i dati ad ANIA e che rappresentano circa il 95% del totale. 5

Il rapporto di cessione a premi (ceded ratio) nei rami danni, definito come incidenza dei premi ceduti e retroceduti in riassicurazione sui premi totali raccolti (diretti e indiretti), è stato nel 2014 pari a 8,8%, così distribuito: Ceded ratio danni (premi ceduti e retroceduti/premi contabilizzati), anno 2014 14,5 2,2 8,8 altri danni (escl. la responsabilità civile auto e natanti) responsabilità civile auto e natanti totale rami danni Nel 2014, gli oneri per sinistri, che rappresentano i costi dei risarcimenti, sono stati pari a 21,2 miliardi, in diminuzione del 5,4% rispetto al 2013. Oneri per sinistri danni, 2005-2014 Valori in mld 30 25 20 15 10 5 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 responsabilità civile auto e natanti rami danni (esclusa la responsabilità civile auto e natanti) 6

Le riserve tecniche (sinistri e premi), in diminuzione rispetto al 2013, sono state nel 2014 pari a 60,0 miliardi. Circa 28 miliardi erano relative ai rami responsabilità civile auto e natanti. Riserve tecniche* danni, 2005-2014 Valori in mld 75 65 55 45 35 25 15 5 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 responsabilità civile auto e natanti rami danni (esclusa la responsabilità civile auto e natanti) Il combined ratio, indicatore che rapporta il costo dei sinistri e delle spese di gestione ai premi, è risultato nel 2014 pari a 90,1% (come nel 2013); vi ha contribuito l aumento del rapporto delle spese ai premi e la diminuzione dell incidenza degli oneri per sinistri sui premi. Combined ratio danni (loss ratio + expense ratio), 2005-2014 92,7 94,0 94,7 98,7 103,7 100,2 97,9 95,9 90,1 90,1 23,1 23,3 24,4 24,5 24,7 24,4 24,1 24,0 25,0 26,2 69,6 70,7 70,3 74,2 79,1 75,8 73,8 71,9 65,0 63,9 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 loss ratio expense ratio * Le riserve tecniche comprendono sia le riserve premi sia le riserve sinistri. 2013 2014 7

Nel 2014, il loss ratio di esercizio del totale danni risulta in miglioramento rispetto al 2013 (da 65,0% a 63,9%), anche se in alcuni rami si registra un deterioramento dell indicatore: in particolare per il settore trasporti (da 56,8% a 68,9%), per la r.c. auto e natanti (da 68,7% a 69,5%), per i rami property (da 58,6% a 62,8%) e per il credito e cauzione (da 71,2% a 77,4%). Loss ratio (oneri per sinistri/premi di competenza) rami danni, 2013-2014 Valore medio 2014: 63,9 Valore medio 2013: 65,0 39,1 32,4 54,4 53,8 66,4 60,9 62,8 58,6 83,9 67,4 68,9 56,8 68,7 69,5 71,2 77,4 altri rami* infortuni e malattia corpi veicoli terrestri property* r.c. generale trasporti* r.c. auto e natanti credito e cauzione 2013 2014 Generalmente, i rami con un loss ratio più basso registrano un expense ratio (spese di gestione/premi contabilizzati) più elevato. Expense ratio (spese di gestione/premi contabilizzati) rami danni, 2013-2014 Valore medio 2014: 26,2 Valore medio 2013: 25,0 30,8 31,3 33,9 30,6 31,5 29,0 29,7 30,1 30,6 27,4 19,5 21,0 22,0 23,0 37,2 37,2 r.c. auto e natanti trasporti* corpi veicoli terrestri infortuni e malattia property* r.c. generale credito e cauzione altri rami* 2013 2014 8

Il risultato tecnico del totale danni è stato positivo per 3,6 miliardi; vi ha contribuito, in particolare, il risultato del ramo r.c. auto e natanti (2,1) e del settore infortuni e malattia (0,8). È stato negativo il risultato dei rami property, credito e cauzione (entrambi per 0,1 miliardi). Composizione del risultato tecnico nelle assicurazioni danni, anno 2014 Valori in mld 4,8 4,4 4,0 3,6 3,2 2,8 2,4 2,0 1,6 1,2 0,8 0,4 0,0 2,1 r.c. auto e natanti 0,8 infortuni e malattia 0,3 altri rami* 0,2 corpi veicoli terrestri 0,2 0,0 r.c. generale trasporti* -0,1 credito e cauzione -0,1 property* 3,6 risultato tecnico Considerando insieme al risultato tecnico anche la gestione non tecnica, il settore danni ha registrato nel 2014 un utile pari a 2,5 miliardi che determina un indice di redditività del settore (Roe) positivo e pari al 10,4% (9,8 nel 2013). Risultato d'esercizio e Roe del settore danni, 2005-2014 Valori in mld, % 14,7 14,6 11,6 9,8 10,4 2,8 2,4 2,8-0,9 0,3 3,1 0,6 2,1 2,5-0,2 0,1 2005 2006 2007 2008 2009 utile/perdita ( mld) -1,0-1,0-4,6-4,7 2010 2011 2012 2013 2014 roe danni (%) * Property comprende i rami incendio e altri danni ai beni; trasporti comprende i rami corpi veicoli ferroviari, corpi veicoli aerei, corpi veicoli marittimi, merci trasportate e responsabilità civile aeromobili; gli altri rami comprendono perdite pecuniarie, tutela legale e assistenza. 9

LE ASSICURAZIONI VITA Nel 2014 i premi del lavoro diretto italiano () del settore vita sono stati pari a 110,5 miliardi (+29,9% rispetto al 2013): premi quota variazione rami vita diretti di mercato 2014/2013** ( mld) (%) (%) ramo I - tradizionali 82,6 74,7 27,1 ramo III - linked 21,8 19,8 40,8 ramo V - capitalizzazione 4,6 4,2 40,8 altri rami* 1,5 1,3 9,9 TOTALE 110,5 100,0 29,9 Rappresentanze UE**: ramo III - linked 2,7 83,8 8,6 altri rami vita 0,5 16,2 17,4 Totale 3,2 100,0 9,9 L aumento dei premi contabilizzati relativo alle polizze di ramo I - tradizionali è stato pari a 27,1% mentre sono aumentati del 40,8% i premi delle polizze di ramo III - linked (per un volume di 21,8 miliardi). Le polizze di ramo V - capitalizzazione hanno raccolto 4,6 miliardi di premi, in aumento del 40,8%. Premi del lavoro diretto italiano vita, 2005-2014 Valori in mld 120 100 80 60 40 20 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 tradizionali e capitalizzazione linked altri rami* * Gli altri rami comprendono il ramo IV malattia e il ramo VI fondi pensione. ** Il dato si riferisce alle sole rappresentanze stabilite in Italia di imprese europee che forniscono i dati ad ANIA e che rappresentano circa il 70% del totale. 10

Gli oneri per sinistri, che comprendono le somme pagate e la variazione delle riserve per somme da pagare, sono stati nel 2014 pari a 64,6 miliardi in diminuzione di circa il 3% rispetto al 2013. Oneri per sinistri vita, 2005-2014 Valori in mld 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 tradizionali e capitalizzazione linked altri rami* Le riserve tecniche nel 2014 sono state pari a 515 miliardi, in aumento del 13,6% rispetto al 2013. Nel 2014 il rapporto tra le riserve e i premi (c.d. cover ratio) è stato pari a 4,7 (5,3 nel 2013). Riserve tecniche vita e cover ratio (riserve/premi), 2005-2014 600 7 500 6 riserve tecniche ( mld) 400 300 200 100 5 4 3 2 1 cover ratio 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 riserve tecniche 2011 2012 2013 2014 cover ratio 0 11

La raccolta netta, definita come la differenza tra i premi e gli oneri (somme pagate e variazione delle riserve per somme da pagare), nel 2014 è stata particolarmente positiva e pari a 45,9 miliardi (era positiva e pari a 18,3 miliardi nel 2013). Raccolta netta rami vita, 2005-2014 Valori in mld 45,9 29,8 23,9 23,3 18,3 11,6-12,9-11,0 2005 2006 2007 2008 2009-0,1-5,3 2010 2011 2012 2013 2014 L expense ratio del settore vita, che rapporta le spese di gestione ai premi, è stato pari nel 2014 al 3,4%, in diminuzione rispetto al 4,8% del 2012 e al 4,2% del 2013. Expense ratio (spese di gestione/premi contabilizzati) vita, 2005-2014 5,9 6,6 7,6 7,4 5,0 4,8 5,2 4,8 4,2 3,4 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 12

Nel complesso il settore vita ha registrato nel 2014 un risultato tecnico positivo e pari a 2,8 miliardi, a cui ha contribuito principalmente il risultato positivo delle polizze tradizionali e di quelle di capitalizzazione. Composizione del risultato tecnico nelle assicurazioni vita, anno 2014 Valori in mld 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 2,0 0,7 0,0 2,8 1,0 0,0 tradizionali e capitalizzazione linked altri rami* risultato tecnico Considerando insieme al risultato tecnico anche la gestione non tecnica, il settore vita ha registrato nel 2014 un utile pari a circa 3,5 miliardi che determina un indice di redditività del settore (Roe) pari al 10,1% (era stato positivo e pari a 9,7% nel 2013). Risultato d esercizio e Roe del settore vita, 2005-2014 Valori in mld, % 12,6 11,3 10,6 15,2 17,3 9,7 10,1 2,9 2,7 2,5 3,8 1,1 0,3 5,1 3,1 3,5-1,8-2,6-7,8 2005 2006 2007 2008 2009 utile/perdita ( mld) -8,8 2010 2011 2012 2013 2014 roe vita (%) * Gli altri rami comprendono il ramo IV malattia e il ramo VI fondi pensione. 13

LA SITUAZIONE PATRIMONIALE Il patrimonio netto pari a 64,4 miliardi è aumentato nel 2014 dello 0,8% ed è stato pari al 9% del passivo di bilancio. Le riserve tecniche complessive (lavoro italiano ed estero, diretto e indiretto) sono state pari a 592 miliardi e in aumento dell 11,4% rispetto al 2013; le riserve vita, che hanno un peso del 75,1% sul totale passivo, sono aumentate del 13,3%, mentre le riserve danni (sinistri e premi), con un peso del 9%, sono diminuite di oltre il 2%. Gli investimenti dell industria assicurativa sono stati pari a 630 miliardi e rappresentano circa il 90% del totale attivo. Composizione % investimenti, anno 2014 investimenti totali (danni e vita): 630 mld azioni e quote 9,0 terreni e fabbricati 1,0 finanziamenti e depositi 7,6 investimenti a beneficio degli assicurati e fondi pensione 17,3 titoli e obbligazioni 65,1 L investimento principale del settore assicurativo è rappresentato dai titoli e dalle obbligazioni (oltre il 65%). 14

Gli investimenti nel settore vita sono stati, negli ultimi tre anni, mediamente pari a sei volte quelli del settore danni. Investimenti vita e danni, 2005-2014 Valori in mld 549,9 383,7 398,7 388,5 358,2 410,8 442,6 437,3 451,3 483,9 75,8 78,8 77,9 76,5 78,7 74,4 74,0 75,6 79,0 79,7 2005 2006 2007 2008 2009 danni 2010 2011 2012 vita 2013 2014 Alla fine del 2014 le imprese di assicurazione disponevano di un margine di solvibilità pari a 46,7 miliardi; il margine posseduto rispetto a quello minimo da possere (c.d. rapporto di copertura) è stato pari a 1,6 nel settore vita e a 2,7 nel settore danni, valori in lieve diminuzione rispetto a quelli dell anno precedente (2,6 nel danni e 1,7 nel vita). Solvibilità - rapporto di copertura, 2005-2014 3,4 3,3 2,7 2,6 2,9 2,9 2,7 2,8 2,6 2,7 2,1 2,0 1,9 1,7 2,0 1,9 1,7 2,0 1,7 1,6 2005 2006 2007 2008 2009 danni 2010 2011 vita 2012 2013 2014 15

IL RISULTATO DI GESTIONE DEL SETTORE ASSICURATIVO Il settore assicurativo ha registrato nel 2014 un utile complessivo (danni e vita) pari a 6 miliardi (5,2 miliardi l utile nel 2013). Composizione del risultato di esercizio del mercato assicurativo, anno 2014 Valori in mld 14,0 12,0 10,0 9,5 1,0 8,0 6,0 4,0-2,1-2,4 6,0 2,0 - risultato intermedio di gestione* saldo proventi straordinari saldo altri proventi imposte risultato d esercizio Tale risultato genera un indice di redditività (Roe), nel 2014, pari a 10,2% (era pari a 9,7% nel 2013). Risultato d'esercizio e Roe del settore assicurativo, 2005-2014 Valori in mld, % 13,8 11,4 12,5 5,9 5,2 5,3 8,5 3,9 11,5 5,8 9,7 5,2 10,2 6,0-2,0-0,7-2,0-4,7 2005 2006 2007 2008 2009 2010 utile/perdita ( -1,4 mld) -3,7-7,1 2011 2012 2013 2014 roe (%) * Il risultato intermedio di gestione comprende il risultato tecnico della gestione assicurativa e i proventi netti da investimenti non afferenti alla parte tecnica del bilancio. 16

LE ASSICURAZIONI ITALIANE E LE RISORSE UMANE Alla fine del 2014, risultavano operanti 226 imprese di assicurazione, di cui 125 aventi sede legale in Italia e 101 rappresentanze di imprese estere, per la maggior parte (99) comunitarie. Esercitavano esclusivamente i rami vita 69 imprese (di cui 22 rappresentanze) ed esclusivamente i rami danni 124 (di cui 59 rappresentanze); le imprese multiramo erano 26 e, infine, vi erano 7 imprese che esercitavano esclusivamente la riassicurazione. Alla fine del 2014, risultavano socie dell ANIA 167 imprese. Erano 999 le imprese con sede legale in uno Stato membro operanti in Italia in regime di libera prestazione di servizi. Numero delle imprese di assicurazione stabilite in Italia, 2012-2014 235 232 226 100 100 101 135 132 125 2012 2013 2014 imprese nazionali rappresentanze di imprese estere Al 31 dicembre 2014 i dipendenti del settore assicurativo erano, nel complesso, pari a 47.452. Questo valore è ottenuto come somma di: - 42.199 amministrativi (che comprendono circa 4.000 dipendenti di enti controllati da imprese di assicurazione a cui è applicato il contratto assicurativo e 1.252 dirigenti); - 5.253 produttori. 17

Complessivamente però il settore assicurativo dà impiego a circa 300 mila persone, includendo tutti gli addetti alle reti di vendita e alla distribuzione dei prodotti. In particolare, dai dati contenuti nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi (RUI) risulta che, al 31 dicembre 2014, erano iscritti 244.235 soggetti (tra persone fisiche e società), così suddivisi per le rispettive sezioni: Registro Unico Intermediari, 2012-2014 sezione forma giuridica 2012 2013 2014 A (agenti) persone fisiche 26.987 26.331 25.533 società 9.735 9.611 9.515 B (broker) persone fisiche 3.663 3.822 4.015 società 1.374 1.463 1.558 C (produttori diretti) persone fisiche 14.050 8.563 7.252 D (banche, intermediari fin. ex art. 107 del Testo Unico Bancario, Sim e Poste società 676 653 642 italiane divisione servizi di bancoposta) E (collaboratori degli intermediari A, B e D) che operano al di fuori dei locali di tali intermediari persone fisiche 175.430 180.706 183.488 società 13.342 12.350 12.232 Elenco annesso (intermediari con residenza o sede legale soggetti 7.513 8.022 7.833 in un altro Stato membro SEE) Fonte: Ivass Il RUI contiene altresì un elenco concernente le informazioni relative agli intermediari persone fisiche e società con residenza o sede legale in altri Stati della UE o appartenenti allo Spazio Economico Europeo ammessi a svolgere l attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa sul territorio italiano in regime di stabilimento o di libera prestazione di servizi. Alla fine dell anno 2014, in tale sezione risultavano iscritti 7.833 intermediari comunitari (erano 8.022 nel 2013). 18

COME I CLIENTI ACQUISTANO UNA COPERTURA ASSICURATIVA Nel 2014, il 79,3% delle polizze nel settore danni è stato venduto attraverso il canale agenziale; l Ania stima, però, che una quota importante, pari al 25,5% dei premi del canale agenziale, è effettivamente originata dal canale broker. La quota di mercato degli agenti scenderebbe perciò circa al 53,8%, mentre raggiungerebbe il 34,2% quella dei broker. I canali di distribuzione danni, anno 2014 agenti 79,3 promotori finanziari 0,2 sportelli bancari 3,9 vendita diretta 7,9 broker 8,7 Composizione % della raccolta danni per canale di vendita, anno 2014 100 50 0 agenti broker vendita diretta promotori finanziari sportelli bancari responsabilità civile auto e natanti rami danni (esclusa la responsabilità civile auto e natanti) 19

Nel 2014, il principale canale di distribuzione nel settore vita rimane il canale bancario che, peraltro, registra un ulteriore incremento della relativa quota di mercato (dal 59,3% del 2013 al 62,4% del 2014). Il secondo canale di vendita è rappresentato dai promotori finanziari che hanno originato oltre il 16% dei premi contabilizzati dal settore; segue il canale degli agenti con una quota in lieve flessione e pari al 12,8%; meno utilizzati sono risultati i canali di vendita diretta (7,9%) e i broker (0,6%). I canali di distribuzione vita, anno 2014 sportelli bancari 62,4 promotori finanziari 16,3 vendita diretta 7,9 broker 0,6 agenti 12,8 Composizione % della raccolta vita per canale di vendita, anno 2014 100 50 0 agenti broker vendita diretta promotori finanziari tradizionali e capitalizzazione linked altri rami* * Gli altri rami comprendono il ramo IV malattia e il ramo VI fondi pensione. sportelli bancari 20