Commento periodico sul mercato dei cambi 30 novembre 2018 A cura del Servizio Internazionale/Sala Cambi Tel. 0342.227.111 Mail: salacambi@popso.it 1 P a g e
EUR/USD Il calo dei prezzi del petrolio (sceso di circa il 30% negli ultimi due mesi) ha portato ad un calo delle stime di crescita dell inflazione sia in Unione Europea che negli Stati Uniti. Se questo rallentamento dovesse ripercuotersi anche sula crescita economica globale l unica banca centrale che al momento potrebbe entrare in una politica economica più espansiva è la Federal Reserve, che ha rialzato i tassi del 2.00% negli ultimi 2 anni, mente Banca Centrale Europea e Bank of Japan sono ancora ferme sui livelli ai minimi storici Negli USA si parla sempre più spesso di un rallentamento della velocità di rialzo dei tassi, probabilmente la FED continuerà la sua politica di rialzo ma presterà sempre maggiore attenzione ai dati macroeconomici. Diversi analisti prevedono la fine del ciclo di rialzo dei tassi per la fine del 2019 o al più tardi per il 2020. I commenti di Richar Clarida, Vice Governatore della FED, lasciano chiaramente intuire come la Federal Reserve ritenga i tassi di interesse statunitensi ormai prossimi al livello di equilibrio (il mercato ritiene che tale livello sia situato tra il 2.5% e il 3.5%). Sul fronte europeo sembrano parzialmente rientrate le tensioni tra UE e Italia sulla finanziaria. La manovra presentata è stata bocciata dalla commissione, ma entrambe le parti si sono dette disponibili ad un dialogo che potrebbe portare ad una soluzione entro fine anno. Restano invece attuali i timori legati al rallentamento della crescita che, qualora non si invertisse il trend, potrebbe rendere difficile vedere un rialzo dei tassi nella zona euro nel corso del 2019. Grafico Giornaliero EUR/USD Supporti 1.1150 1.1000 1.0850 Resistenze 1.1450 1.1600 1.1800 2 P a g e
EUR/GBP Nelle ultime settimane la questione Brexit sembra essersi incamminata finalmente verso una soluzione. Dopo un lungo consiglio dei ministri a metà novembre la May ha annunciato di aver ottenuto il supporto dei ministri chiave alla sua proposta di separazione dall Europa, con la speranza di riuscire a passare ora il test parlamentare programmato per l 11 dicembre. La notizia, pur essendo positiva, non è stata salutata con euforia dal mercato e con un certo scettiscismo, comprensibile dopo quasi un anno e mezzo di andirivieni, soluzioni, accordi smentiti e dimissioni. L accordo raggiunto con l Europa prevede per il Regno Unito una situazione simile a quella attuale ma con meno diritti e minore forza contrattuale nella definizione del futuro assetto dei rapporti con la UE. La sterlina si è anzi indebolita di un penny portandosi a cavallo degli 89 pence dove è rimasta nelle ultime due settimane. Teoricamente i numeri non sono in favore della May ma è certo che i giorni che ci separano dal voto parlamentare vedranno un intensa attività politica per facilitare l approvazione da parte del parlamento, agevolata anche dallo spauracchio dell eventuale no-deal e dalla pressione degli attori del mondo imprenditoriale. Al momento nel caso in cui la (difficile) ratifica parlamentare non si raggiunga, le alternative possibili prevedono un no-deal, nuovo referendum o elezioni. Nell ultimo weekend i paesi dell Unione hanno approvato l accordo e la dichiarazione di intenti sul rapporto futuro tra Regno Unito e Unione europea. Ora non rimane altro che rimanere in attesa della decisione parlamentare con la sterlina che farà da barometro della situazione politica dei prossimi 10 giorni. Grafico Giornaliero EUR/GBP Supporti 0,8850 0,8820 0,8740 Resistenze 0,8900 0,8940 0,8980 3 P a g e
EUR/CHF Nelle ultime due settimane i movimenti del franco svizzero sono stati dettati dagli sviluppi della questione sulla legge finanziaria italiano e la Guerra commerciale sino-americana con forti acquisti di franco che hanno spinto la divisa elvetica fino a 1.1260, livelli di fine settembre. BNS continua a monitorare attentamente i livelli di franco senza comunque intervenire direttamente sul mercato.i movimenti del franco rimangono comunque guidati dalle notizie politiche ed economiche a livello internazionale Supporti 127.50 126.70 124.95 Resistenze 128.90 130.10 131.15 4 P a g e
EUR/JPY La divisa nipponica continua ad oscillare in un range relativamente stretto (130.00-127.50) ed a essere pilotata dalle tensioni geo-politiche che stanno caratterizzando i mercati negli ultimi mesi. Oltre a ciò una variabile che potrebbe incidere nel rafforzamento dello JPY è da individuare nel rimpatrio di valuta locale entro fine dell anno. Da un punto di vista economico il Superindice è stato rivisto in rialzo (104.3) rispetto alla lettura preliminare (103.9) mentre la BOJ non dovrebbe sorprendere il mercato nella prossima riunione del 20 dicembre; così come dovrebbe mantenere inalterata la sua politica ultra espansiva nel corso del 2019 mettendo a rischio le posizioni lunghe di JPY. Grafico Giornaliero EUR/JPY Supporti 127.50 126.70 124.95 Resistenze 128.90 130.10 131.15 5 P a g e
EUR/CAD L economia canadese continua a crescere in modo solido nonostante la BOC abbia rialzato per ben cinque volte i tassi di riferimento portandoli dallo 0.50% (giugno 2017) all 1.75% livello attuale. La Bank of Canada continuerà nel suo percorso di rialzo graduale dei tassi nonostante le guerre commerciali in atto ed al corso del petrolio che dopo aver toccato i suoi massimi ad inizio ottobre è collassato in modo del tutto inaspettato fino a raggiugere i livelli di settembre 2017. Nonostante l attuale trend dell oro nero il dato sull inflazione, pubblicato venerdì scorso, è risultato ben superiore alle attese sostenendo l attuale politica monetaria; dubitiamo che nella prossima riunione del 5 dicembre la Banca Centrale rialzi i tassi sia per la variabile petrolio sia per evitare un repentino apprezzamento della divisa locale Grafico Giornaliero EUR/CAD Supporti 1.5190 1.5290 1.5370 Resistenze 1.4950 1.4850 1.4760 6 P a g e
MERCATI EMERGENTI EUR/MXN Ad inizio settimana il cross EUR/MXN ha rimbalzato sulla resistenza posta a 23,40, attestandosi a ridosso dell area 23 in cui quota al momento. A determinare il deprezzamento di 80 figure del Peso Messicano dalla metà di ottobre è stata in buona parte la controversa decisione del neo-presidente Andres Manuel Lopez Obrador (a.k.a. AMLO) d interrompere i lavori per la costruzione del nuovo mastodontico ed avveniristico aeroporto di Città del Messico. Tale misura ha spiazzato completamente i mercati, gettando un ombra d incertezza sulla capacità del Paese di attirare investimenti esteri vitali per la crescita economica, sempre più attratti dai rendimenti sui Tresuries che permangono elevati. La svalutazione del Peso, accompagnata ad un tasso d inflazione che persiste in area 5%, al di sopra della soglia target del 3% individuata dal Banco de Mexico, hanno convinto l istituto centrale ad aumentare il tasso d interesse di riferimento di 25 punti base lo scorso 15 novembre, portandolo all 8%. La stessa banca centrale ha contestualmente lasciato la porta aperta ad un ulteriore rialzo tassi a dicembre, prevedendo il protrarsi di tali condizioni sfavorevoli. Ciò che potrebbe dare un po di sollievo alla divisa locale è la ratifica del NAFTA, che dovrebbe avvenire in questi mesi, in seguito alla firma dell accordo con Stati Uniti e Canada avvenuta oggi. Ovviamente al netto di eventuali ripensamenti da parte di uno dei tre Paesi coinvolti, che andrebbero sicuramente a pesare maggiormente sulla divisa emergente. Grafico Giornaliero EUR/MXN Supporti 22.9500 22.5000 22.0000 Resistenze 23.4000 24.4000 ---- 7 P a g e
EUR/ZAR Prosegue il trend positivo del Rand Sudafricano, con il cross EUR/ZAR che al momento quota in area 15,60-15,70, ben lontano dal picco di 18,10 toccato a settembre. Un ulteriore spinta è arrivata dalla South African Reserve Bank che il 22 novembre ha operato il rialzo del tasso d interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo al 6,75%. La decisione è stata presa per evitare un ulteriore aumento dell inflazione, che permane al 5,1%, al di sopra del target di 4,5% e che la banca centrale stima possa crescere ulteriormente nel 2019 e 2020. Proprio in virtù di tali proiezioni la SARB ha previsto ulteriori strette monetarie negli anni a venire, dimostrando un inedita attenzione alla stabilità economica del Paese e rafforzando così la propria credibilità agli occhi dei mercati. Questo aspetto è cruciale vista l incertezza che aleggia attorno al Sud Africa e la sua capacità di riprendere la crescita economica dopo due trimestri consecutivi di contrazione e l ingresso in una fase di recessione. Grafico Giornaliero EUR/ZAR Supporti 15.6000 15.3500 14.6500 Resistenze 16.4000 16.8000 17.2000 8 P a g e
Tassi di cambio: proiezioni Valute Spot Q4 18 Q1 19 Q2 19 Q3 19 2019 2020 EURUSD 1,1338 1.1500 1.1600 1.1800 1.2000 1.2000 1.2500 EURGBP 0,8898 0.8800 0.8800 0.8800 0.8800 0.8800 0.8800 EURCHF 1,1328 1.1400 1.1500 1.1600 1.1700 1.1800 1.2000 EURJPY 128,76 130.00 130.00 131.00 133.00 135.00 133.00 EURCNY 7,8858 7.9900 8.1000 8.2000 8.3000 8.2200 8.4100 EURBRL 4,3804 4.2900 4.4100 4.5100 4.4900 4.4500 4.7300 EURRUB 75,7627 77.0800 76.6700 78.8100 79.6900 81.9000 83.9000 EURAED 4,1634 4,1770 4,1877 4,1977 4,2319 4,3034 4,4483 USDCNY 6,9538 6.9500 6.9800 6.9500 6.9200 6.8500 6.7300 USDBRL 3,8635 3.7300 3.8000 3.8300 3.7400 3.7100 3.7800 USDRUB 66,8140 66.6600 67.2000 67.0000 67.0000 67.0000 64.5000 Tassi di cambio: punti forward Valute Spot 1M 2M 3M 6M 1Y 2Y EURUSD 1,1338 36 65 92 185 381 768 EURGBP 0,8898 10 20 29 61 129 267 EURCHF 1,1328-6 -10-14 -24-49 -101 EURJPY 128,76-2 -1 1 4 9-22 EURCNY NDF 7,8858 241 440 613 1204 2361 4859 EURBRL NDF 4,3804 190 397 602 1265 2777 6297 EURRUB 75,7627 5447 9589 14108 28910 63725 129600 EURAED 4,1654 131 236 337 712 1434 2982 USDCNY NDF 6,9538-12 -17-31 -82-242 -430 USDBRL NDF 3,8635 46 131 214 481 1113 2847 USDRUB 66,8140 2732 4713 6988 14825 32418 66039 Tassi di cambio forward Valute Spot 1M 2M 3M 6M 1Y 2Y EURUSD 1,1338 1,1374 1,1403 1,1430 1,1523 1,1719 1,2106 EURGBP 0,8898 0,8908 0,8918 0,8927 0,8959 0,9027 0,9165 EURCHF 1,1328 1,1322 1,1318 1,1314 1,1304 1,1279 1,1228 EURJPY 128,76 128,74 128,75 128,77 128,80 128,85 128,54 EURCNY NDF 7,8858 7,9099 7,9298 7,9471 8,0062 8,1219 8,3717 EURBRL NDF 4,3804 4,3994 4,4201 4,4406 4,5069 4,6581 5,0101 EURRUB 75,7627 76,3074 76,7216 77,1735 78,6537 82,1352 88,7227 EURAED 4,1654 4,1785 4,1890 4,1991 4,2366 4,3088 4,4636 USDCNY NDF 6,9538 6,9526 6,9521 6,9507 6,9456 6,9296 6,9108 USDBRL NDF 3,8635 3,8681 3,8766 3,8849 3,9116 3,9748 4,1482 USDRUB 66,8140 67,0872 67,2853 67,5128 68,2965 70,0558 73,4179 Le operazioni in BRL e CNY vengono contabilizzate come NDF (Non Deliverable Forward) Fonte Bloomberg/Thomson Reuters Elaborazioni BPS 9 P a g e
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