II) TRATTO (con valenze ambientali per una lunghezza 3,5 Km circa)



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Percorso di mobilità ciclabile e cicloturistico : Ravenna-Zona industriale Bassettepineta S.Vitale-Porto Corsini (terminal passeggeri e collegamento AdriaBike) Premessa: Questo percorso è stato inserito dalla Regione Emilia-Romagna nell aggiornamento della RETE PREVISIONALE DELLE CICLOVIE REGIONALI approvata con Delibera della Giunta regionale n. 1157/2014, e che fra, l altro prevede: Finalità e obiettivi strategici La Rete Previsionale delle Ciclovie Regionali ha la finalità di individuare, pianificare e promuovere una rete di percorsi ciclabili estesa e continua, riconoscibile e di ampia scala, con le relative infrastrutture e servizi, che attraverso la propria articolazione risponda: alla esigenze di fruizione delle principali risorse culturali, naturali e paesaggistiche, nel migliore rispetto delle caratteristiche ambientali del territorio. alle esigenze di collegamento tra i principali centri urbani, integrandosi e favorendo la mobilità ciclabile locale; Tale Rete: integra il sistema regionale della mobilità e si inserisce all interno delle principali reti o percorsi ciclabili Europei e Nazionali; costituisce un quadro di riferimento regionale per orientare la pianificazione e la progettualità degli Enti territoriali, oltre che le risorse che sono o si renderanno disponibili. Da un punto di vista trasportistico l obiettivo strategico è la promozione dell uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, favorendo l avvicinamento anche dei non ciclisti. Tale Rete fa parte del sistema della mobilità lenta e deve essere tenuta adeguatamente in conto nell ambito della pianificazione locale, che dovrà meglio definirne le interazioni con la mobilità urbana e la rete ciclabile locale, di cui potrà farne parte anche al fine di rafforzarla.. Da un punto di vista più territoriale risulta importante il ruolo turistico e/o di conoscenza e fruizione del territorio., e l obiettivo strategico è la promozione del cicloturismo come migliore pratica di turismo sostenibile. Può quindi contribuire anche allo sviluppo di economie locali, consentendo e anzi spesso necessitando di servizi quali sistemi di ospitalità e assistenza tecnica. Un ruolo importante può essere svolto anche per la conservazione del territorio. Infatti la realizzazione della Rete può prevedere, oltre all utilizzo di viabilità minore, anche il recupero di percorsi o sedimi dismessi (ex-ferrovie) o riservati (argini di canali e fiumi, strade e sentieri forestali, rurali o storici) con la necessità di riaffermare e/o ripristinare connessioni e usi pubblici. La presente relazione definisce una serie di requisiti minimi infrastrutturali (caratteristiche tecniche, segnaletica,..), prestazionali (servizi intermodalità, servizi turistici, ) e di sicurezza della Rete. Da un punto di vista tecnico, l accessibilità degli itinerari dovrà, in genere, essere consentita, oltre a chi va a piedi, a tutti i mezzi di trasporto non-motorizzati quali ad esempio i pattini, la bicicletta (sia tradizionale sia elettrica), altri mezzi a pedali di sagoma differente dalle biciclette comuni, carrozzine anche elettriche per persone disabili, ecc.. In generale sulle piste non dovrebbe invece essere ammessa la circolazione di cavalli o animali da traino, che dovrebbero essere previsti in sedi differenziate.7 La Rete dovrà essere interconnessa con il sistema dell intermodalità, in particolare treno-bici, e i relativi servizi (parcheggi scambiatori, noleggio bici, carta integrata della mobilità regionale Mi muovo ), oltre che relazionarsi ai sistemi dei servizi territoriali. Particolare attenzione dovrà essere posta alla sicurezza, alla segnaletica e riconoscibilità degli itinerari. Quanto sopra è stato condiviso dalla Provincia di Ravenna che lo ha fatto proprio con propria deliberazione provinciale n 234 del 6-11-2014 già perfezionata con la Regione In questo contesto, il percorso in oggetto rientra fra quelli denominati con valenza prioritaria provinciale ma si collega al percorso di interesse primario regionale denominato AdriaBike Di contro l aggiornamento del piano traffico del Comune di Ravenna, che prevede uno specifico capitolo sulla mobilità ciclabile, sottostima, erroneamente, questo collegamento (al pari di tutti i collegamenti col forese ) ponendolo al punto 8 delle proprie priorità e dando invece particolare peso alla risoluzione dei punti di cucitura della rete cittadina. 1

La provincia di Ravenna settore politiche comunitarie ritiene, invece molto importante questo collegamento, tant è che in un recente incontro con il Comune di Ravenna e stata valutata la possibilità di inserire tra le opere da finanziare con la prossima fase di programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020 questo percorso ciclabile che da Ravenna vada in direzione Nord al fine di servire sia le Bassette sia le aree del Parco del Delta del Po della Pineta S. Vitale e della Pialassa Baiona fino al Capanno Garibaldi, all'intersezione con l' attuale percorso di Adriabike e al Terminal Crociere. Tale intervento arricchirebbe anche il progetto Adriabike in Comune di Ravenna e potrebbe godere di varie opportunità di finanziamento per la sua realizzazione, magari a stralci A tal fine la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bici) che, sulla tematica relativa alla mobilità ciclabile, da sempre collabora con gli enti pubblici territoriali, ha elaborato una ipotesi di tracciato, da sottoporre, quale fattivo contributo, alle necessarie verifiche tecniche dagli uffici competenti. In questo contesto, la FIAB, d intesa col Settore Politiche Comunitarie della Provincia di Ravenna può lavorare insieme al Comune di Ravenna per presentare uno o più progetti sui prossimi bandi dei Programmi CTE per favorire tale realizzazione nei termini da concordare Descrizione del percorso Il percorso della lunghezza complessiva di circa 10,00 Km è da ritenersi fondamentale e di primaria importanza per valorizzare tutta la parte del territorio posto a Nord di Ravenna, che è ancora privo di un itinerario cicloturistico capace di mettere in relazione realtà tra loro molto diversificate e collegare così la città ai luoghi di lavoro commerciali e artigianali delle Bassette, ai luoghi ricchi di valenze paesaggistiche, ambientali e storiche (pineta, valle, pialassa, capanno Garibaldi, fiumi, spiagge, mare), fino alle località turistiche. E un territorio dove la terra, continuamente modellata e scolpita dalla forza dell acqua, offre un susseguirsi di scenari dinamici e continuamente differenti nell arco di pochi chilometri di distanza. Questo aspetto consente ai singoli tratti che compongono il tracciato del percorso di poter assumere ruoli distinti con funzioni autonome. Si possono individuare: I) TRATTO (a valenza urbana, per una lunghezza 2,5 Km circa) Collega la città al quartiere San Giuseppe (ex villaggio Anic) e al centro commerciale/artigianale delle Bassette (con successivo approfondimento progettuale potrebbe collegare anche gli uffici HERA e la prevista APEA). Il tratto consente di intercettare flussi di mobilità riconducibili alle funzioni casa lavoro. II) TRATTO (con valenze ambientali per una lunghezza 3,5 Km circa) Si entra nella strada sterrata che porta verso la pineta S.Vitale, da sempre considerata la pineta storica dei ravennati. La strada alberata è molto suggestiva e consente alcune 2

diramazioni verso l interno della pineta stessa dove è possibile incontrare un ambiente ricco di flora spontanea mediterranea e fauna selvatica, e raggiungere le case pinetali Cà Vecchia e Cà Nova. Il percorso prosegue lungo un argine immerso nelle aree umide. III) TRATTO (con valenze storico-ambientali per una lunghezza 3,2 Km circa) Dopo aver attraversato il canale degli Staggi, il percorso si snoda sul lato sinistro di via Baiona, su strada esistente sterrata separata dal traffico, e ci si trova a contatto col paesaggio naturale della pialassa, un intreccio di canali d acqua salmastra, interrotti da cordoni di terra dove emergono piccole e modeste costruzioni in legno o in canna palustre i capanni, il più famoso dei quali, il Capanno Garibaldi, ripropone una pagina del Risorgimento italiano collegata alla caduta della repubblica Romana e alla trafila garibaldina. (foto n 18) La presenza di questa architettura spontanea dei capanni ha origine lontane ed è databile al periodo in cui alcuni ceti sociali ravennati vedevano nella pineta, nelle valli, nelle piallasse e nei fiumi una risorsa ambientale da cui trarre sostentamento vitale. Rappresenta pertanto un patrimonio unico che tramandatosi fino a noi merita di essere portato a conoscenza di una platea più vasta, più internazionale che locale. A completamento dell offerta esplorativa di questo particolare sito, a poca distanza dal capanno Garibaldi, si trova l imbarco per il battello a propulsione elettrica che consente visite guidate dentro l ambiente vallivo e all Isola degli Spinaroni (foto n 25) a testimonianza degli eventi storici legati alla liberazione di Ravenna nel secondo conflitto mondiale (battaglia delle valli e capanno curato dall ANPI di Ravenna). IV) TRATTO (a valenza turistica per una lunghezza 1,2 Km circa) Ha un punto di forza nella località turistica di Porto Corsini, che sempre più si stà confermando importante scalo passeggeri di navi da crociera. Il percorso potrà continuare verso Nord con innesto nella ciclabile Adriabike che consente di raggiungere la vicina Marina Romea esempio di armonico inserimento di un centro urbano all interno di un contesto ambientale pinetato e vallivo, e può proseguire fino a Casal Borsetti, Mandriole, Sant Alberto, Comacchio ecc entrando nel collegamento più vasto del corridoio Adriatico europeo Romagna- Slovenia. Nella planimetria sono evidenziati questi tratti 3

4

PERCORSI DI RITORNO Una volta arrivati a Porto Corsini, possono presentarsi diverse possibilità di rientro. - Ritornare sui propri passi (pedali) - Anello con Marina Romea, Valle della Canna, Punta Alberete (passando all interno della pineta San Vitale), Ravenna. - Anello con Porto Corsini, traghetto, Marina di Ravenna, Ravenna (lungo il percorso Adriabike). Le eccellenze che questo territorio è in grado di esprimere nella tratta Ravenna Bassette Porto Corsini, rendono auspicabile che si possa portare a compimento il percorso in tempi molto brevi perchè rappresenta quell anello mancante in grado di mettere in connessione e quindi a sistema, una vasta trama ciclabile già esistente e fruibile che può garantire una percorribilità locale, ma anche internazionale. Una internazionalità che può essere garantita sia dai flussi turistici provenienti dalle località balneari di Casal Borsetti, Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna; oppure dai flussi provenienti dalla città di Ravenna, che possono intercettare un territorio in grado di offrire molteplici valenze dall ambiente alla storia. E qui che la politica deva fare la sua parte; se il mare, le spiagge sono un patrimonio di tante località, quello di poter navigare in bicicletta dentro la città e ai paesi, oppure all interno di ambienti naturalistici unici come pinete, piallasse, valli; magari ripercorrendo episodi che appartengono alle pagine più eroiche dell unità d Italia è invece, patrimonio di pochi territori, fra questi, il nostro, quello ravennate. Conclusioni Tutto questo, che a Ravenna c è, lo può mettere a disposizione dei singoli cittadini, o a gruppi organizzati di persone e/o di turisti che amano muoversi nel rispetto dell ambiente naturale, ma in piena libertà, e che nella bicicletta trovano il mezzo ideale per questi spostamenti. Per ottenere questo obiettivo bisogna mettere in campo un processo operativo dove la volontà di perseguirne l idea, la progettualità per le soluzioni, i finanziamenti, il coinvolgimento di tutti gli operatori interessati (turistici, ambientalistici, ecc ) possano portare alla piena valorizzazione e gestione di questo territorio che fra l altro presenta eccellenze uniche fra le quali -la tomba ed il parco di Teodorico -la trafila garibaldina (capanno Garibaldi, casa Guiccioli a Mandriole, valli di Comacchio, Ravenna (borgo S.Rocco) - l ambiente della Pineta di S.Vitale - l ambiente della pialassa della Baiona con i capanni da pesca e le visite guidate su barca elettrica all interno della pialassa stessa ed all isola degli Spinaroni 5

Le regole e la progettualità dovranno portare alla scelta dei materiali più idonei e più naturali possibile, alla cura dei dettagli per realizzare ponti, attraversamenti, stradelli, piazzali per la sosta e il ristoro capaci loro stessi di diventare elementi di paesaggio nel paesaggio. Analisi progettuale Dal punto progettuale, si sono individuate le seguenti tipologie di interventi strutturali necessarie alla realizzazione dell intervento, e come meglio specificate ai punti seguenti. Si precisa come il punto di partenza sia assunto sulla via Chiavica Romea all altezza della rotonda con l Hotel Mattei, perchè verso la città non si vuole interagire con le scelte del piano traffico del Comune di Ravenna ed anche perchè questo punto è facilmente raggiungibile sia dalla stazione FS di Ravenna, sia dalla zona Ovest della citta (via Zalamella) utilizzando il sottopasso esistente in prossimità dell Istituto Agrario), sia dal Parco Teodorico punto di eccellenza del Comune in nella zona Nord della città. 1. Da Ravenna si utilizzerà la viabilità comunale esistente (via Chiavica Romea) a basso traffico partendo dalla rotonda Hotel Mattei fino all innesto con la SS. 309 Romea (foto n 1) 2. Successivamente si prevede la razionalizzazione dell innesto con modeste opere di intervento ed utilizzando residui di strada esistente fino alla nuova rotonda tra la SS.309 e la nuova viabilità di collegamento con la zona Sud delle Bassette che consente l attraversamento in sicurezza della medesima strada statale. (foto n 2-3-4) 3. A questo punto si prevede un tratto ex novo di percorso protetto in fregio alla SS.309 dall area bassette-sud al canile municipale e per tutta l estensione dei parcheggi fronte strada fino al ponte sui tre canali (Cupa, Valtorto e Canala). Questo tratto necessita di adeguamento del ponte sul canale Fagiolo o con attraversamento ciclabile in sede propria o ricavando un percorso protetto sull attuale ponte. (foto n 5-6-7-8) 4. Adeguamento/rifacimento per il profondo degrado del ponte della SS.309 sui predetti canali Cupa, Valtorto e Canala. Questo adeguamento è già previsto dal Comune di Ravenna (vedere stato attuativo) ma va verificato se questo adeguamento tiene già conto della necessaria esigenza per il percorso ciclabile. (foto n 9). 5. Svoltando a Dx lungo la via alberata che porta all impianto idrovoro Ponticelle e prosegue fino alla pialassa non sono necessarie opere rilevanti se non la normale manutenzione ordinaria della strada sterrata (riduzione delle buche con misto stabilizzato) grazie anche alla grande intuizione per la realizzazione del sottopasso sotto la nuova viabilità che porta alle Bassette via Canale Magni. (foto n 10-11) 6. Al termine della viabilità sterrata all altezza delle opere idrauliche, il percorso utilizza il tratto di argine di recente sistemazione che si snoda sulla valle. in questo tratto saranno necessarie delle opere di consolidamento del fondo mediante misto stabilizzato ed 6

eventualmente una protezione laterale mediante staccionata in materiale compatibile con l ambiente che in questo tratto è di notevole pregio. (foto n 12). 7. In prossimità del fronte antistante lo stabilimento Marcegaglia verrà realizzato un attraversamento del canale degli Staggi della lunghezza di circa 50,00 m. per collegarsi allo stradello in fregio ai capanni lato via Baiona. (foto n 14). Detto attraversamento potrà essere realizzato mediante passerella ciclo-pedonale, o mediante sistemi alternativi galleggianti. Le specifiche considerazioni per la scelta dell attraversamento sono riportate in allegato. 8. Lungo tutto lo stradello in fregio ai capanni lato via Baiona non si rendono necessarie particolari opere se non la normale manutenzione ordinaria della strada sterrata mediante riduzione delle buche con misto stabilizzato. (foto n 16-17-19). 9. Al termine dello stradello, si dovrà rientrare in strada sulla via Baiona ma a quel punto si è fuori dal traffico pesante, per cui può essere accettato il passaggio su strada di norma a basso traffico. In alternativa potranno essere valutate opere rilevanti, per via dei ponti esistenti di recente realizzazione, ma che non prevedono la mobilità ciclabile protetta (foto n 20-21-22-23-24). 10. In prossimità dell innesto con la viabilità che porta all abitato di Porto Corsini (via Volano.) sono necessari alcuni piccoli interventi di pista ciclabile in sede propria per collegarla a quella esistente e che (all altezza di via Valle Giralda) diventa il percorso ciclabile AdriaBike verso Marina Romea-Casalborsetti-S.Alberto-Comacchio-Slovenia. (foto n 26-27). Svoltando a Dx sulla via Molo S. Filippo, invece, si raggiunge lo scalo passeggeri e ci si ricollega anche al percorso ciclabile AdriaBike verso Marina di Ravenna-Punta Marina- Ravenna. In questo tratto non sono necessari interventi sulla viabilità. Il tutto dovrà essere segnalato da apposita segnaletica che, nelle more della regolamentazione regionale (che ci si auspica venga realizzata a breve), potrà essere assimilata a quella attualmente in uso per già citato percorso internazionale AdriaBike seguono allegati Ravenna, li 12-01-2015 7