Il risultato di una nostra rilevazione sul percorso scolastico all ITAS e sul futuro immediato dopo il diploma



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Anno scolastico 1996/97 Progetto giovani Il risultato di una nostra rilevazione sul percorso scolastico all ITAS e sul futuro immediato dopo il diploma Un ringraziamento particolare per l impegno profuso agli alunni della 5^ D Lorenzoni Alessandro e Giachi Alessandro Il coordinatore Prof. Alessandro Cardarelli Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 1

INDICE INTRODUZIONE 3 DATI SUL CAMPIONE4 MOTIVAZIONI E MODALITÀ DELLA SCELTA DELL ITAS 4 GRADO DI SODDISFAZIONE DELLA SCELTA COMPIUTA E DELLA PREPARAZIONE CONSEGUITA 6 Carenze scolastiche e pregi riscontrati 7 ATTIVITÀ DOPO IL DIPLOMA_10 Attività in agricoltura 11 Specializzazione e concorsi 12 Esercizio della libera professione di Perito Agrario 13 Attività lavorativa 14 LA SCUOLA E IL LAVORO 19 Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 2

Introduzione Nell ambito del Progetto Giovani, durante l anno scolastico 1996/97, in un gruppo di lavoro composto di alunni e insegnanti, è nata l iniziativa di individuare una serie di dati significativi per il dibattito sulla nostra scuola. In particolare l indagine conoscitiva tra i diplomati ITAS è stata svolta con un duplice obiettivo: dare un contributo all analisi del processo formativo dell ITAS Leopoldo II Di Lorena, dato che ormai da tempo si parla di valutazione degli interventi didattico educativi (PEI, Carta Dei Servizi). fare una prima verifica per analizzare le reali possibilità di impiego dei P.A. ed il settore interessato. Il primo aspetto è senza dubbio molto impegnativo da affrontare in un gruppo di lavoro di questo tipo. Nonostante ciò abbiamo lavorato con entusiasmo: l intento era dare un piccolo contributo al dialogo nella nostra scuola. Ci siamo serviti di un questionario di rilevamento sull occupazione dei Periti Agrari che è stato fatto circolare tra i Periti Agrari diplomatisi presso il Leopoldo II di Lorena negli anni dal 1990 al 1996. I questionari, compilati spontaneamente, sono stati poi raccolti dagli alunni che hanno partecipato al gruppo di lavoro del Progetto Giovani. In un arco di tempo di circa tre mesi sono stati compilati 52 questionari su un totale di circa 250 diplomati in quegli anni. Il numero dei neodiplomati intervistato viene da noi considerato adeguato per avere una indicazione, anche se limitata, dei seguenti aspetti che intendevamo analizzare: le motivazioni che hanno indotto i ragazzi alla scelta dell Istituto Tecnico Agrario; il grado di soddisfazione rispetto alla scelta a suo tempo compiuta; la percezione rispetto alla preparazione raggiunta alla fine del corso di studi; la disponibilità a partecipare ad iniziative di specializzazione; gli indirizzi universitari successivi; la capacità dei neodiplomati di conseguire una occupazione ed il settore lavorativo interessato; la rispondenza tra corso di studi e le necessità tecniche riscontrate nel lavoro. Il coordinatore Prof. Alessandro Cardarelli Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 3

Numero dei questionari compilati Dati sul Campione Votazione media di diploma conseguita Sesso Maschi Femmine 52 47,96 44 8 84,6 % 15,4 % Il campione considerato, se rapportato al valore percentuale di femmine e maschi dei diplomati negli ultimi anni, può essere considerato in qualche modo significativo. Questo, selezionatosi autonomamente in base allo spirito collaborativo, era così composto: Motivazioni e modalità della scelta dell ITAS 1) MOTIVAZIONI DELLA SCELTA: E stato chiesto direttamente ai P.A. perchè hanno scelto l ITAS, fornendo come opzione risposte chiuse, come riportato nel grafico, con in più la possibilità altro. Questa prima domanda ha lo scopo di evidenziare quali sono state le motivazioni principali che hanno indotto gli intervistati a scegliere l'istituto Tecnico Agrario. Allo stesso tempo ci consente di capire cosa si aspettavano e quali risultati volevano raggiungere con la scelta della scuola. Motivazioni della scelta della scuola Per amore dell'agricoltura 12% 12% Per amore della natura Altro 4% Consigliato da amici e parenti 22% Per amore della natura e agricoltura 49% Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 4

Dai dati ottenuti si è accertato che l'interesse verso lo studio dell'agricoltura e della natura è preponderante, essendo stata la motivazione principale per quasi il 70% del campione. Ciò dimostra che l'istituto è visto come una scuola prettamente specializzata nella preparazione di tecnici con conoscenze nel settore agrario e naturalistico. E' interessante notare che coloro i quali hanno scelto l'itas per il solo interesse verso la natura sono pari a quelli che lo hanno scelto per l'interesse che nutrivano per lo studio dell'agricoltura; ciò evidenzia una sorta di divisione, forse anche per quanto riguarda gli obbiettivi occupazionali. Questo aspetto però accomuna gli studenti in un comune destino AGRICOLTURA-NATURA, considerando poi che oggigiorno agricoltura e ambiente vengono sempre più a costituire un unico comparto (vedi le funzioni di tutela ambientale degli agricoltori riconosciute dalla U.E.) Un interpretazione, un po' forzata, è che il 24% ha ritenuto che nel mondo del lavoro sarebbe stata richiesta una certa specializzazione nell'ambito dello studio naturalistico o dell'agricoltura. E elevata anche la percentuale di coloro che si sono lasciati guidare da amici o parenti nella scelta: questo dato è comprensibile considerando la giovane età dei ragazzi, che sono chiamati a scegliere la scuola da frequentare, e si affidano per questo alle indicazioni dei genitori, sia per la scarsa cognizione che possono avere delle reali caratteristiche della scuola e delle prospettive di lavoro sia per le possibili pressioni dei genitori stessi. 2) CONSAPEVOLEZZA DELLA SCELTA COMPIUTA: è stato chiesto se la scelta è stata consapevole e decisa oppure poco meditata. Volevamo cioè conoscere come gli intervistati siano giunti alla decisione di frequentare questa scuola e come ciò abbia influenzato la loro carriera scolastica sintetizzata nel voto di maturità. Consapevolezza della scelta Tipologia scelta Numero risposte Percentuale Scelta consapevole e sicura 44 84,62 Scelta poco meditata 8 15,38 Obbligata 0 0 La stragrande maggioranza ha dichiarato che la scelta è stata consapevole e sicura. Ciò evidenzia una forte determinazione degli studenti nel frequentare questa scuola, scelta maturata probabilmente nel corso degli anni, guidata dall'interesse per il settore col quale molti sono stati a contatto, per le prospettive di lavoro o di un proseguimento degli studi in campo agricolo in cui è utile un diploma di perito agrario. Gli aspetti naturalistico ambientali hanno forse giocato un ruolo preminente nella scelta di una scuola legata a questo tipo di studio. Coloro che hanno dichiarato che la scelta è stata poco meditata sono la minoranza, intorno al 15%: questi si sono trovati probabilmente a dover decidere frettolosamente senza avere le idee chiare. Nessuno ha dichiarato che la scelta è stata obbligata: ciò, se si esclude una possibile reticenza ad ammettere che altri hanno scelto per loro, evidenzia un buon grado di maturità sia dei ragazzi sia dei genitori. Si rileva, confrontando queste risposte con le votazioni, che coloro la cui scelta è stata poco meditata, hanno avuto una valutazione media di 42.4/60 contro il 47.9/60 della media globale. Ciò porta a ritenere che coloro che hanno fatto una scelta poco meditata non hanno ben valutato le reali caratteristiche della scuola e si sono trovati impreparati ad affrontare le materie. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 5

Grado di soddisfazione della scelta compiuta e della preparazione conseguita 3) SODDISFAZIONE DELLA SCELTA COMPIUTA E RAGIONI DI SODDISFAZIONE: abbiamo semplicemente chiesto al campione se era soddisfatto - valutandolo a posteriori - della scelta fatta. Si è voluto cioè un giudizio sulla scelta a suo tempo compiuta: se gli studenti sono soddisfatti, e perché, della loro scelta, per poi vedere se vi è un rapporto con il modo in cui tale scelta è stata fatta (domanda n.2). Sei soddisfatto di aver scelto l ITA? Opzione Numero risposte Percentuale SI 47 90,38 NO 5 9,62 Come si evidenzia dal risultato, emerge un dato importante e confortante: i ragazzi, in misura maggiore al 90%, sono soddisfatti della scuola scelta. Il confronto tra questi dati e quelli precedenti (consapevolezza della scelta) rivela che la percentuale di insoddisfatti tra coloro la cui scelta è stata poco meditata è del 25% contro il 7% di coloro che hanno scelto con consapevolezza. Ciò conferma le conclusioni del punto precedente. Abbiamo poi tentato di capire ed evidenziare meglio quali fossero le ragioni di tanta soddisfazione. Abbiamo cioè chiesto di esprimere una valutazione in positivo sulla scuola. Le risposte sono state 32 ed i giudizi, raggruppati in numero di dieci per omogeneità, con la frequenza delle risposte fornite, sono riportate nel grafico seguente. Ragioni di soddisfazione Belle materie E' formativa Prepara bene per l'università Fornisce una visione ampia Fornisce una buona preparazione Ha risposto alle aspettative E' completa Permette sbocchi di lavoro E' stata bella E' stata interessante 0 1 2 3 4 5 6 7 Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 6

4) PERCEZIONE DELLA PREPARAZIONE OTTENUTA: abbiamo voluto chiedere agli ex-studenti un giudizio sulla preparazione che la scuola ha dato loro. Questi dati rappresentano un vero e proprio "voto" alla scuola intesa nel suo complesso: programmi e metodi di insegnamento. Gli alunni reputano la preparazione ottenuta: Insufficiente 12% Buona 33% Adeguata 55% Bisogna però considerare che i risultati sono influenzati anche dall'impegno che gli studenti hanno messo nello studio. L 88% ha dato un giudizio positivo alla preparazione ottenuta con una preponderante maggioranza di coloro che hanno giudicato la preparazione "adeguata". Ciò indica nel complesso, nonostante il non trascurabile 12% di insufficiente, che la scuola è riuscita a raggiungere un buon risultato formativo. Carenze scolastiche e pregi riscontrati 5-6) RISPONDENZA ALLE ASPETTATIVE E CARENZE: si è chiesto se la scuola avesse risposto alle aspettative e, in caso contrario, quali fossero stati gli aspetti carenti riscontrati. Si è cioè voluto rilevare, con queste domande, se nel complesso la scuola ha risposto alle aspettative che gli studenti avevano quando hanno fatto la loro scelta. In caso di risposta non pienamente positiva, abbiamo voluto evidenziare quali sono state le carenze denunciate. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 7

La scuola ha risposto alle aspettative? Abbastanza 48% Si 46% No 6% Per una netta maggioranza degli intervistati la scuola ha risposto, almeno in parte, alle loro aspettative, mentre solo il 6% si ritiene deluso. Il fatto che questo dato sia pari alla metà di coloro che nella domanda precedente hanno giudicato insufficiente la preparazione fa forse concludere che alcuni di coloro che si sono espressi in tal senso non si aspettassero molto di più. Nel tentativo di portare alla luce le effettive problematiche da risolvere all interno dell Istituto abbiamo poi provato a chiedere di esplicitare meglio i punti deboli dell azione formativa dell ITAS. Ecco cosa è stato risposto a proposito delle carenze riscontrate: Carenze ricontrate nella scuola Nella preparazione teorica Nel raccordare la scuola al mondo del lavoro; Nella preparazione pratica; In una o più discipline; 0 2 4 6 8 10 12 14 Numero di risposte Tra coloro che hanno dichiarato che la scuola non ha risposto assolutamente o solo in parte alle loro aspettative la maggioranza ritiene che l'istituto non abbia saputo raccordare la scuola al mondo del lavoro, dimostrando che esso è ancora lontano dal creare lavoratori capaci di inserirsi senza problemi nella realtà lavorativa. Di poco inferiore è stata la percentuale di coloro che si sono lamentati per la mancanza di una adeguata preparazione pratica, richiesta Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 8

evidentemente ai periti dal mondo del lavoro. Ancora, una cospicua percentuale ritiene che la preparazione sia stata carente in una o più materie. Tale dato si analizza più nel dettaglio con la seguente domanda. 7) PREPARAZIONE CONSEGUITA: si chiede qui ai Periti di dare un giudizio sulla preparazione che hanno avuto nelle singole materie. La risposta ci consente di capire quali sono, ad avviso degli intervistati, le discipline che dovrebbero essere approfondite nel programma. Percezione della preparazione conseguita nelle varie materie agronomia e coltivazioni; discipline letterarie; lingue; chimica agraria e industrie agroalimentari; Buona Adeguata fitopatologia ed entomologia; topografia,costruzioni e meccanica discipline economico estimative Insufficiente 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% insufficiente adeguata buona Il grafico a barre esprime, in valori percentuali, la preparazione ottenuta nelle discipline riportate in ordinata. Si è chiesto al campione se la preparazione in quella disciplina è stata insufficiente, adeguata o buona. Si è registrata una differenziazione tra le varie materie anche consistente, spessodovuta, ma non solo, alla tipologia del piano di studi. Sulla maggior parte delle discipline il giudizio complessivo è buono: su agronomia, materie letterarie, chimica e fitopatologia, la percentuale che ritiene di aver avuto una preparazione insufficiente è appena dell 11,2%. Tra queste materie, il giudizio migliore è quello dato su chimica e fitopatologia, dove più della metà degli intervistati ritiene di aver avuto una buona preparazione. In topografia, costruzioni e meccanica le insufficienze sono circa il 25%: la maggioranza ritiene la preparazione in queste materie adeguata, mentre solo il 3.7% la ritiene buona. Il giudizio più negativo è quello espresso sulla preparazione nella lingua straniera: ben l'85% la ritiene insufficiente ed il restante 15% la ritiene solamente adeguata. 8) PREPARAZIONE PER IL PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI: abbiamo chiesto se la preparazione ottenuta era idonea per affrontare l università. Questa domanda ha avuto lo scopo di rilevare se l'itas è stata considerata dai diplomati più una scuola di formazione professionale o un istituto capace di preparare gli studenti ad affrontare studi successivi. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 9

Pensi di aver conseguito una preparazione adeguata per il proseguimento degli studi? Risposta fornita Numero di risposte Percentuale SI 17 32.7 NO 9 17.3 NON SO 26 50.0 Una larga percentuale di intervistati ritiene di avere avuto una preparazione adeguata per il proseguimento degli studi. Esaminando nel dettaglio i questionari compilati (incrociando le risposte fornite), ci accorgiamo che, mentre coloro che non hanno proseguito ritengono di avere avuto una buona preparazione (82.6%), chi ha continuato gli studi ha questa convinzione per l 81.5%. Variazione, questa, quasi impercettibile, che non ci permette di esprimere conclusioni sul fatto che all'interno dell università ci si renda meglio conto, o meno, delle difficoltà che portano a valutare la preparazione ottenuta alla scuola superiore. Rimane poi una forte indecisione di valutazione (50%) sull argomento, che forse è da imputare ad una mancata riflessione od inesperienza degli studenti, oppure ad un orientamento effettuato nelle classi quinte non troppo approfondito. Attività dopo il diploma 9) PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI: questo quesito è servito per stabilire quanti hanno proseguito gli studi e quanti si sono accontentati del diploma, e contemporaneamente per vedere verso quali studi si sono indirizzati coloro che hanno scelto l'università. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 10

Veterinaria Sc. Politiche Matematica Infermiere Fisioterapia Farmacia Economia e commercio Cult. Amb.li Geologia T. Faunistica Giurisprudenza Scienze forestali Biologia Agraria Facoltà o corsi di specializzazione frequentati 0 1 2 3 4 5 6 7 Numero degli alunni iscritti Una percentuale relativamente alta di diplomati all'itas ha deciso di iscriversi all'università. Il 55,77% del campione ha proseguito gli studi indirizzandosi verso varie facoltà. Le più frequentate, in ordine decrescente, sono: agraria, biologia e scienze forestali. Questo dato ci fa capire che i ragazzi non hanno visto l I.T.A.S. solo come una scuola professionale, ma come un istituto preparatore al proseguimento degli studi. Si può anche confermare che i campi di studio prediletti continuano ed essere in gran parte quello naturalistico e agrario che si era evidenziato nella scelta dell ITAS. Attività in agricoltura 10) Con questa domanda abbiamo cercato di capire se nei Periti è rimasto vivo l'interesse per l'agricoltura. Riguardo a questo la scuola ha sicuramente contribuito positivamente. Ti occupi attualmente (anche per puro interesse) di agricoltura? Risposta fornita Numero di risposte Percentuale SI 34 65,4 NO 18 34,6 Dalle risposte risulta che un'alta percentuale di diplomati, nonostante si sia indirizzati verso scelte di studio e attività professionali in settori diversi, continua ad interessarsi di agricoltura. Ciò può derivare dal fatto che permangono le motivazioni che hanno spinto gli studenti a scegliere l'istituto Tecnico Agrario. Si può ritenere anche, come affermavamo sopra, che l esperienza dell ITAS ha fatto sì che rimanesse vivo l'interesse per quella che è stata la materia di studio per 5 anni. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 11

Specializzazione e concorsi 11-12) CORSO POSTDIPLOMA E RELATIVA PARTECIPAZIONE: abbiamo chiesto se fosse opportuno istituire corsi postdiploma nella nostra provincia e se i diplomati fossero interessati a parteciparvi. Le risposte ci hanno permesso di valutare l'interesse dei periti agrari verso corsi di specializzazione e quindi l'opportunità di organizzarne in questo istituto. Come giudicheresti un corso post diploma di specializzazione tenuto in Provincia di Grosseto? Risposta Numero Percentuale Positivamente; 43 82.7 Negativamente; 0 00 Indifferentemente; 9 17,3 Ti interesserebbe partecipare ad un corso post-diploma presso l ITA di Grosseto? Tipo di risposta Numero risposte Percentuale si 34 65,4 no 18 34.6 E` evidente da questi dati che la grande maggioranza dei Periti Agrari sarebbe favorevole all'istituzione di un corso post-diploma; probabilmente essi si sono resi conto che tra l'uscita dalla scuola e l'entrata nel mondo del lavoro occorre un corso che prepari meglio ad affrontare tale passaggio. Il corso dovrebbe approfondire aspetti del corso di studi più vicini alle effettive possibilità lavorative presenti e assicurare una preparazione tecnica da spendere direttamente sul terreno. E da tenere in considerazione, da parte dei responsabili del mondo della scuola, della formazione professionale e del collegio dei Periti Agrari, che più del 65% degli intervistati ha dichiarato che, se si svolgesse presso l'itas di Grosseto un simile corso, sarebbero interessati a parteciparvi. Partecipazione a concorsi 13) abbiamo poi voluto valutare se i neodiplomati hanno partecipato a concorsi. Con questa sezione si tenta di approfondire l aspetto relativo ai canali privilegiati per la ricerca di un occupazione: si valuta se i neodiplomati hanno cercato lavoro con questo strumento e se esso ha dato buoni risultati. Come sempre, viene valutato a parte il settore dell agricoltura, da noi ovviamente privilegiato. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 12

Hai partecipato a concorsi? Tipo di risposta Numero risposte Percentuale si 19 36.5 no 33 63.5 Numero di Periti che ha partecipato a concorsi nei vari settori In campo agrario 11 in altri settori 16 Il 36.5% degli intervistati ha partecipato ad almeno un concorso, dimostrandosi attivo nella ricerca di un impiego, potendo affermare anche di averne trovato utilità: tra coloro, infatti, che hanno sostenuto concorsi, il 44% ha un occupazione fissa contro il 33% di quelli che non hanno mai partecipato a concorsi. Si può, quindi, cpncludere che c è una correlazione positiva. Va considerato poi che molti di coloro che non hanno mai partecipato a concorsi non lo hanno fatto perchè non ne hanno avuta la possibilità (i concorsi non sono stati indetti) oppure perchè stanno frequentando l'università. Esercizio della libera professione di Perito Agrario 14) Abbiamo chiesto semplicemente se i Periti erano iscritti oppure no all albo professionale. Questa domanda è servita per determinare l'importanza che i ragazzi danno all'iscrizione all'albo e se questa aiuta nella ricerca di un lavoro oppure permette di cominciare ad effettuare la libera professione. Iscrizione all'albo dei periti agrari Tipo di risposta fornita Numero di risposte Percentuale SI 6 11.5 NO 46 88.5 I diplomati all'itas che si sono iscritti all`albo dei periti agrari sono appena l 11,5%, una percentuale abbastanza bassa, dovuta probabilmente alla convinzione che l`iscrizione non aiuti a trovare lavoro. Il dato ottenuto con la nostra indagine non rivela una relazione diretta tra iscrizione all albo e ottenimento di una occupazione. Si ipotizza poi che i ragazzi, una volta trovato un lavoro dove l iscrizione all`albo non è necessaria, non trovano più motivo per iscriversi. L'alta percentuale di laureandi, partecipa anch'essa ad abbassare il numero di iscritti. L attuale modalità di iscrizione, dopo il periodo di pratica biennale presso studi avviati, pur tutelando i futuri clienti, è poi un altro impedimento per l immissione nel mondo del lavoro di nuovi tecnici. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 13

Attività lavorativa 15) TASSO DI OCCUPAZIONE: si valuta qui la capacita e le possibilità che effettivamente i periti agrari hanno avuto di trovare un lavoro fisso o anche di entrare nel mondo del lavoro anche attraverso occupazioni stagionali. Questa è la domanda che più di tutte è in grado di evidenziare le effettive prospettive di lavoro per i periti agrari, e le capacità di questi di trovarlo. Impiego dei Periti Agrari Solo lavori stagionali generici 8% Solo lavori stagionali agricoltura 8% Tempo indeterminato 42% Senza impiego 42% A conferma di quanto già rilevato, questi dati testimoniano la buona possibilità dei diplomati all I.T.A.S. di trovare un impiego: il 47% ha un lavoro fisso e ben il 58% ha avuto esperienze lavorative. Considerando poi che il 73% di coloro che sono senza impiego sono studenti, coloro che sono effettivamente disoccupati e non hanno mai avuto esperienze lavorative sono l 11,5%. Settore di impiego 16) Si valuta qui nel particolare in quali settori lavorativi e in che percentuale si sono orientate le scelte professionali dei periti. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 14

Settore di impiego Servizi 19% Commercio; 23% Settore pubblico; 14% Artigianato; 10% Libera professione di Perito Agrario 10% Agricoltura; 23% E' l'agricoltura il settore che impiega il maggior numero di periti agrari, ma sono molti coloro che hanno trovato uno sbocco lavorativo in altri settori. Ciò rivela la richiesta di periti agrari anche in campi diversi dal primario, dove le loro conoscenze sono ritenute utili e allo stesso tempo si rivela l adattabilità dei periti a svolgere diversi lavori. E da ritenere, comunque, che molti periti si sono collocati, se non propriamente nel settore agricolo, all'interno del suo indotto. Bisogna considerare che la nostra scuola è ormai una scuola che licenzia diplomati che in gran parte andranno a lavorare in altri settori (76%) e questo non è un dato di poco conto, dovendo farci riflettere sul tipo di preparazione da impartire. Tempo necessario per ottenere una occupazione fissa 18) Abbiamo voluto valutare anche dopo quanto tempo dalla data del diploma i periti sono riusciti a trovare un'occupazione e se tale tempo è in relazione con la votazione conseguita alla maturità. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 15

Tra 0 e 6 mesi (voto medio 48) 47% Mesi sintercorsi tra il diploma e la prima occupazione e votazione (media conseguita dal gruppo) Oltre 12 mesi (voto medio 45,5) 21% Tra i 6 e i 12 mesi (voto medio 44,5) 32% I periti con stabile occupazione hanno avuto il posto di lavoro in gran parte entro i sei mesi dalla data del diploma. La maggior parte di questi ha trovato lavoro nei primi 6 mesi dalla data del diploma; tra i sei e i dodici mesi si sono occupati circa un terzo dei ragazzi, mentre circa il 20 % dopo un anno almeno. Analizzando la media delle votazioni conseguite da coloro che sono nel primo gruppo, si evidenzia che essa è superiore rispetto a quella degli altri due gruppi. Questo non significa però che il tempo impiegato per trovare lavoro risponda ad un criterio di proporzionalità inversa rispetto alla votazione conseguita agli esami: infatti, si può osservare, anche dai dati del grafico, che questo non è sempre valido, visto che la media di coloro che hanno trovato lavoro dopo più di dodici mesi è maggiore di quella di coloro che lo hanno trovato. In altre parole, non si riesce ad esprimere una valutazione chiara sulla correlazione tra il voto di diploma ed i tempi di entrata nel mondo del lavoro. La correlazione senza dubbio esiste, perchè appare innegabile che conseguendo una votazione più alta si ha una maggiore probabilità di impiego in un tempo più breve rispetto a chi ha conseguito una valutazione minore. Tuttavia, è importante in questa sede considerare che del 42% degli impiegati stabilmente almeno la metà attende più di 6 mesi per lavorare. Il periodo di inattività dei diplomati è, infatti, lungo per molti di loro, e questo è importante per lo svolgimento di corsi postdiploma che faciliterebbero una transizione ancor più indolore e che permetterebbe l approfondimento di problematiche cruciali per il mondo del lavoro. Infine, in questa sezione c è da ricordare che sarebbe opportuno confrontare i dati del nostro questionario con altri provenienti da altre scuole di tipo tecnico della provincia. Modalità di accesso al lavoro 19) Quali sono le vie principali di accesso al mondo del lavoro per i periti agrari e qual è la loro rilevanza numerica percentuale? La risposta a questi interrogativi può servire ai futuri diplomati per valutare com'è più facile trovare lavoro, e allo stesso tempo ci fornisce un ulteriore dato sul grado di sviluppo del mercato del lavoro. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 16

Modalità di reperimento del lavoro Per concorso (titoli ed esami); 14% Tramite conoscenze; 14% Altro 53% Domande, richieste, inserzioni. 19% Le modalità seguite per trovare un occupazione sono varie e confermano le capacità dei Periti Agrari di attivarsi in più direzioni. La grande predominanza della voce altro si ritiene sia dovuta al fatto che molti diplomati abbiano cominciato o continuato a lavorare nell'azienda di famiglia, cosa che appare probabile considerando la provenienza rurale di molti diplomati. Impiego per area geografica 20) Più specificatamente volevamo valutare se e quanto sono presenti possibilità di lavoro per i periti agrari in provincia di Grosseto, in Toscana o al di fuori della regione. Dove lavori? Grosseto (Provincia); Toscana; Altro Numero occupati 15 3 3 Percentuale 71,4 14,3 14,3 Provincie di impiego dei Periti Agrari Reggio Emilia Viterbo Reggio Emilia Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 17

E positivo vedere che gran parte dei periti agrari hanno trovato lavoro nella Provincia di Grosseto. Ciò rende evidente che la richiesta di lavoro nella provincia è apprezzabile e non sono necessari trasferimenti per trovare un impiego. Lo scarso allontanamento dal luogo di studi non deve essere però considerata una debolezza. E infatti comprensibile che un Istituto Tecnico Agrario sia legato più di un altro alla realtà territoriale in cui opera. E anche evidente che la professionalità che esso crea sia propria del territorio su cui insiste, riuscendo comunque ad imporsi anche in altri luoghi, come rivela il 14.29% di periti che hanno trovato lavoro al di fuori della Toscana. Grado di soddisfazione sul lavoro svolto 21 22) Con queste domande abbiamo voluto indagare sul lavoro dei Periti Agrari per capire se esso li abbia soddisfatti e se questi dati siano in qualche modo relazionabili alla votazione conseguita agli esami di maturità. Soddisfazione del lavoro trovato? Risposta fornita Numero di risposte Percentuale SI 17 80.9 NO 4 19.1 La stragrande maggioranza ha dichiarato di essere soddisfatta del lavoro trovato. La maggior parte dei ragazzi è riuscita a trovarsi un lavoro che li soddisfa sotto il profilo economico e/o professionale. C è poi da osservare che la media dei loro voti è pari a 44.5/60, più alta di quella degli insoddisfatti, che è pari a 42/60. Questo fa ritenere che una votazione più alta dia la possibilità, entro certi limiti, di scegliersi un lavoro più gratificante. Tra gli insoddisfatti solo uno lo è per motivi economici, gli altri sette, invece, per il settore lavorativo, diverso da quello a cui miravano. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 18

La scuola e il lavoro 23) PREPARAZIONE PER IL LAVORO: In questa domanda si chiedeva ai PA di esprimere una valutazione sulla preparazione che la scuola ha dato ai periti agrari specificatamente per ciò che gli è richiesto dal lavoro. Ritieni di aver avuto una preparazione adeguata per le competenze richieste dal tuo settore di lavoro? Risposta fornita Numero di risposte Percentuale SI 16 76.2 NO 5 23.8 Più del 76% ritiene la preparazione ottenuta adeguata per le richieste del proprio lavoro, dato questo che va a favore della scuola. Resta, tuttavia, il non trascurabile 23.8% che non si ritiene competente per il lavoro che ha intrapreso: ciò può derivare sia dal fatto che tale gruppo lavora in un settore completamente diverso sia da una effettiva insufficienza di preparazione ottenuta all'itas. 24) MATERIA DEL CORSO DI STUDI PIU IMPORTANTE PER IL LAVORO: questa domanda ha lo scopo di far vedere quali sono le materie più professionalizzanti secondo i ragazzi, delle quali, cioè, è richiesta una buona conoscenza nel mondo del lavoro in cui si trovano ad operare. Insieme ad altre domande si continua così a definire il panorama lavorativo dei Periti Agrari. Materie importanti per il lavoro zootecnia diritto scienze chimica matematica agronomia estimo italiano economia 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 19

Appare chiaro quali sono le materie che il mondo del lavoro richiede che siano ben conosciute dai Periti Agrari: l'agronomia, la chimica e l'economia guidano la classifica, ma anche le altre materie degli ultimi anni di corso dell'itas sono ritenute importanti, cosi come le materie letterarie e la matematica, che hanno però minore seguito. Con queste risposte gli intervistati hanno anche inteso il lavoro in termini generali e non solo nel settore agricolo. 25) MATERIE DA APPROFONDITE O DA AGGIUNGERE AL PIANO DI STUDI: abbiamo chiesto ai diplomati di suggerire quali materie dovrebbero essere approfondite o aggiunte al piano di studi, quali cioè il mondo del lavoro richiede e che non sono state prese in considerazione abbastanza dalla scuola. Materie da aggiungere al piano di studi o da approfondire musica esercitazioni pratiche lingue visite guidate informatica diritto agronomia estimo italiano 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 E qui evidenziato più chiaramente in che direzione devono cambiare i programmi di studio, quali sono insomma le materie che devono essere aggiunte e quali quelle a cui va riservato più spazio. E interessante notare come le due materie più quotate, cioè inglese e informatica, non vengano menzionate nella precedente risposta. Ciò mette in chiaro che la scarsa conoscenza delle due materie ha precluso la strada ai periti verso occupazioni dove queste servirebbero. Progetto Giovani Periti Agrari tra scuola e lavoro Pag. 20