Pagina 1 di 6 Materia FISICA (secondo biennio) Anno Scolastico 2015-2016 Componenti del Consiglio di Materia: Docente Prof. Serafino Maria Antonia (Coordinatore di Materia) Prof. Adobbati Mauro Prof. Baderna Anna Cristina Prof. Gullotta Carmela Prof. Gazzi Giovanna Prof. Letti Lucia Prof. Lupo Maria Grazia Prof. Mariani Mariangela Prof. Sarracino Anna Classi 1 D 2 D 4 D 5 D 2 A 3 A 4 A 5 A 1 E 2 E 4 E 5 E 3 E 4 B 5 C 1 A 2 F 3 D 4 F 4 A 1 B 2 B 3 B 5 B 5 AC 1 AC 2 AC 3 AC 3 E 1 C 2 C 3 C 4 C Risultati di apprendimento Al termine del percorso liceale lo studente dovrà essere in grado di: Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali, padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri e sarà in grado di orientarsi nel campo delle scienze applicate; Utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento Comprendere la valenza metodologica dell informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell individuazione di procedimenti risolutivi Osservare e identificare fenomeni e formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione Rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale Essere consapevole che l esperimento va inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive
Pagina 2 di 6 Comprendere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano Acquisire consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina Trovare il nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si e sviluppata Sviluppare l attitudine a procedimenti di modellizzazione della realtà Conoscere il metodo sperimentale ed essere consapevole del suo valore e dei suoi limiti Analizzare la genesi storica delle teorie fisiche evidenziando i legami culturali e le distinzioni con le altre forme del sapere Sviluppare l autonoma capacità di giudizio Nel liceo scientifico l insegnamento della fisica fornisce un efficace mezzo per conoscere ed interpretare la realtà, proponendo un metodo di ricerca che, avvalendosi dell attività di laboratorio come irrinunciabile tappa del processo conoscitivo, consente una buona formalizzazione dei contenuti teorici e l acquisizione di una metodologia generale di lavoro efficacemente applicabile anche in altri ambiti del sapere. Obiettivi Secondo Biennio Alla fine del secondo biennio del percorso liceale l alunno dovrà possedere le seguenti conoscenze. CONOSCENZE: Conoscerà i concetti e i metodi sperimentali della fisica, sia interni alla disciplina in sè considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di fenomeni, in particolare del mondo circostante Avrà acquisito una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero fisico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico Avrà approfondito i procedimenti caratteristici del pensiero fisico-matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni)
Pagina 3 di 6 Le conoscenze sono corrispondenti ai contenuti così suddivisi nel corso del secondo biennio: CLASSE TERZA La quantità di moto e il momento angolare. La gravitazione La meccanica dei fluidi La temperatura Il calore Il modello microscopico della materia I cambiamenti di stato Il primo principio della termodinamica Il secondo principio della termodinamica Entropia e disordine CLASSE QUARTA Oscillazioni e onde: le proprietà dei moti ondulatori; il suono; le proprietà ondulatorie della luce Fenomeni elettrici: la carica e il campo elettrico; il potenziale e la capacità; la corrente elettrica; la conduzione elettrica nei fluidi e attraverso il vuoto COMPETENZE: Saprà utilizzare il linguaggio specifico della disciplina e comunicare in modo chiaro e sintetico le procedure seguite nelle proprie indagini, i risultati raggiunti e il loro significato Saprà conoscere, scegliere e gestire strumenti matematici adeguati ed interpretare il significato fisico dell indagine sperimentale Saprà formulare ipotesi di lettura dei fenomeni osservati, dedurne le conseguenze e confrontarle con le verifiche sperimentali Saprà distinguere, nell esame di una problematica, gli aspetti scientifici dai presupposti ideologici, filosofici, sociali ed economici
Pagina 4 di 6 Verifica e Valutazione Il numero minimo di verifiche è rappresentato da: Due verifiche nel primo periodo Tre verifiche nel secondo periodo Le prove di verifica saranno di vario tipo: Prove orali volte ad accertare il grado di conoscenza, di comprensione e di rielaborazione dei contenuti studiati Prove scritte eseguite in classe, della durata di un ora, volte a verificare la capacità di risolvere esercizi e problemi Prove scritte di argomento teorico strutturate secondo le tipologie previste dal nuovo esame di Stato Relazioni su esperienze di laboratorio Criteri di valutazione Le prove scritte sono molto differenziate per tipologia di esercizi, numero di esercizi proposti e contenuti. Tale variazione si ha anche nel corso dello stesso anno scolastico e pertanto per ogni prova verrà predisposta una griglia specifica. Per la valutazione delle prove si procederà in questo modo: Ad ogni esercizio o parte di esercizio proposto nella traccia verrà attribuito un punteggio e il voto dell elaborato si otterrà sommando i punti totalizzati nelle varie parti che saranno così valutate: Gli esercizi o parti di esercizi svolti in modo corretto saranno valutati a punteggio pieno Gli esercizi o parti di esercizi contenenti lievi errori saranno valutati a punteggio parziale se sono corretti e coerenti il metodo risolutivo e il procedimento logico, le formule e i procedimenti di calcolo. Ulteriori elementi che valorizzano la prova sono l ordine e la completezza degli svolgimenti e l originalità dei metodi risolutivi
Pagina 5 di 6 Per quanto riguarda la valutazione delle verifiche il consiglio di materia adotta la seguente griglia: voto in decimi Indicatore 1-2 Rifiuto di affrontare la prova 3 4 5 6 7 8 9-10 Mancanza di contenuti riconoscibili e grave carenza di connessione Acquisizione lacunosa e presenza di gravi inesattezze nelle conoscenze Errata focalizzazione delle risposte Numerosi errori nell uso del linguaggio specifico e dei simboli Acquisizione parzialmente lacunosa con trattazione superficiale o generica degli argomenti Sintesi difficoltosa e non logicamente articolata Errori nell uso del linguaggio specifico e dei simboli Acquisizione di conoscenze essenziali. Esposizione manualistica e non sempre logicamente articolata Qualche errore nell uso del linguaggio specifico e dei simboli Acquisizione di contenuti generalmente corretti. Trattazione degli argomenti ordinata e nel complesso accurata. Argomentazione ordinata Uso corretto ma a volte impreciso del linguaggio specifico e dei simboli Prova sostanzialmente completa e corretta nei contenuti Argomentazione ben articolata Uso corretto del linguaggio specifico e dei simboli Prova completa, approfondita, con conoscenze sicure e rielaborate personalmente Buone capacità di sviluppare una sintesi accurata ed efficace Precisione e sicurezza nell uso del linguaggio specifico e dei simboli
Pagina 6 di 6 Attività integrative disciplinari Il Consiglio di materia propone alcune attività curricolari e/o extracurricolari con ricaduta didattica nell ambito della disciplina: Partecipazione a conferenze Visite guidate a mostre di particolare interesse scientifico Esperienze in laboratori di carattere scientifico presso enti universitari/istituti di ricerca La scelta delle attività, vagliate le proposte dei Consigli di Materia, è di competenza dei singoli Consigli di Classe (seduta di ottobre). Pioltello,15/10/2015 Il Coordinatore di Materia Maria Antonia Serafino