Convegno: Biblioteche e libri d'artista per bambini, Merano 3-5 giugno 2014 Modena: Biblioteca d'arte Luigi Poletti e Biblioteca Antonio Delfini. Diversamente sensibili verso i libri d'artista Carla Barbieri La Biblioteca civica d'arte Luigi Poletti di Modena si occupa in modo continuativo di libri d'artista dal 1998. Questa biblioteca è stata aperta nel 1872 grazie al lascito di Luigi Poletti (1792-1869) che a lungo fu un importante architetto dello Stato pontificio ma che, essendo di nascita modenese, volle dotare la sua città di una biblioteca pubblica utile per gli studi dell' arte e dell'architettura, pensando soprattuto a quelli che allora erano gli studenti dell'accademia atestina di belle arti (adesso Istituto d'arte Adolfo Venturi). Si tratta quindi di una biblioteca specializzata che conserva, oltre ai libri moderni e antichi, anche circa 4000 stampe ed altrettanti disegni di figura e di architettura, un migliaio di mappe e carte geografiche, circa 20000 fotografie, diversi archivi privati e di enti riguardanti la storia dell'arte e dell'architettura e oltre 1000 libri d'artista. Una biblioteca che è nata dalla biblioteca di un architetto, che si è arricchita mediante lasciti di importanti personalità e studiosi d'arte modenesi e che come tale ha mantenuto un carattere di biblioteca specializzata e di conservazione, pur essendo comunale e mettendo a prestito gran parte dei libri moderni. La biblioteca comunale Antonio Delfini ha caratteristiche completamente diverse. Si tratta una biblioteca generale di pubblica lettura, nata all'inizio degli anni Settanta, originariamente come biblioteca del quartiere centro storico. Nel 2005 è stata integralmente ristrutturata ed è divenuta la biblioteca comunale più grande del sistema bibliotecario del Comune di Modena. In essa la parte dedicata ai ragazzi occupa circa un terzo dello spazio. Si tratta quindi di una tipica biblioteca di pubblica lettura, in cui tutto il materiale è prestabile. Tra la fine degli anni Sessanta e l inizio dei Settanta a Modena è stata una città in cui un nutrito gruppo di artisti, (Giuliano Della Casa, Franco Vaccari, Luigi Ghirri, Carlo Cremaschi, Franco Guerzoni, Claudio Parmiggiani, Adriano Spatola per non citare che i più importanti), si è concretamente incontrato a lavorare sull'oggetto libro, spesso intervenendo sullo stesso volume contemporaneamente, nell'ambito del più ampio clima di sperimentazione artistica di quegli anni. Questa clima raggiunse uno dei momenti più alti nelle due a Fiumalbo, paesino dell'appennino modenese, dove nel 1967 e 1968 si svolsero i due incontri Parole scritte sui muri, tra le più importanti manifestazioni internazionali di quegli anni, che portò in quel piccolo paese di montagna, una folta rappresentanza degli artisti più significativi della sperimentazione artistica. Di questo clima culturale, e dei libri prodotti dagli artisti che partecipavano a questa effervescenza culturale, materiali librari quasi sempre al di fuori della normale distruzione libriaria, non c'era traccia nelle biblioteche modenesi, ad eccezione forse del Laboratorio di poesia gestito, non a caso, da uno dei protagonisti di quella stagione, Carlo Alberto Sitta. È dalla constatazione di questa assenza che è nata, nel dicembre del 1998, la prima mostra dedicata ai libri di Giuliano Della Casa con la conseguente costituzione del primo nucleo di libri d artista donati dall autore modenese alla Biblioteca Poletti. figura 1 Pag. 1 di 5
Da allora al 2014 abbiamo realizzato 14 mostre con relativo catalogo per la rassegna In forma di libro, per la quale abbiamo adottato come logo un disegno creato appositamente da Giuliano Della Casa (figura 1). Abbiamo poi continuato con i libri d artista di Giosetta Fioroni, Franco Vaccari, Pablo Echaurren, Andrea Chiesi, Luca Maria Patella, Luciano Caruso, Eugenio Miccini, Arrigo Lora-Totino, Lamberto Pignotti, Ben Vautier e Jean-François Bory, Franco Guerzoni. L'ambito che abbiamo cercato di approfondire è stato quello meno evidente ad un occhio non esperto. I libri delle Edizioni Geiger o Tèchne o Sampietro, per fare solo alcuni esempi, è molto facile che vengano scambiati per semplici libri da mettere a scaffale aperto, senza alcuna consapevolezza del loro valore artistico ed anche economico. Così La scultura buia di Franco Vaccari, (figura 2) pubblicato nel 1968 in occasione dell'omonima mostra tenuta a Piacenza, potremmo quasi sicuramente trovarlo, nella migliore ipotesi, dentro un faldone di opuscoli. figura 2 Sono state realizzate anche numerose altre mostre senza catalogo, tra le altre quelle ideate appositamente per alcune di verse edizioni del Festival Filosofia di Modena: Pagine, dedicata ai libri d'artista di Giulio Paolini, nel 2002; Parole ai margini degli occhi. Il libro nell'opera di Claudio Parmiggiani, nel 2005. Da se gnalare anche a mostra del 2007 Arturo Schwarz poeta, anche. Essendo la nostra una biblioteca ed essendo stati promotori di un gruppo specifico di lavoro sulla catalogazione di questi particolari materiali librari, abbiamo scelto di catalogarli nella maniera più ap profondita possibile, dandone un'accurata descrizione nell'area del le note. Venendo al tema di oggi, specificamente dedicato ai libri d'artista per bambini, ci sembra di poter dire che non ci sia una grande diffe renza tra i libri pensati per adulti e quelli pensati per i bambini. Se guardiamo un Libro illeggibile di Bruno Munari (figura 3) e Domini Bizzarri di Franco Guerzoni (figura 4 ), ci verrebbe da dire che il primo è sicuramente un libro per adulti e il secondo un libro gioco per bambini. figura 3 Pag. 2 di 5
figura 4 C'è poi così tanta differenza tra Sessanta verdi naturali di Maurizio Nannucci (figura 5) e Au jardin di Katy Couprie e Antonin Louchard (figura 6)? figura 5 figura 6 O tra Il racconto dei numeri di Paladino (figura 7) e Uno, cinque, tanti di Kveta Pacovska (figura 8)? figura 7 figura 8 Pag. 3 di 5
Sono tutti libri davanti ai quali chi li guarda, piccolo o grande che sia, non può esimersi dall'esprimere un giudizio estetico, anche senza saperlo. Per un bambino sono senz'altro il miglior modo per abituarsi all'arte, per avvicinarla in modo non nozionistico ma con stupore e meraviglia. Che differenza c'è, quindi, tra la Biblioteca Poletti ela Biblioteca Delfini? Nessuna e tantissime, insieme. La Poletti è una biblioteca per adulti, specializzata in arte e con un fondo speciale di libri d'artista, consultabili solo se richiesti. Si trattano con i guanti (letteralmente) e si catalogano nel modo che ho detto. Alla Biblioteca Delfini questi libri bellissimi si trovano nella sezione ragazzi (che occupa quasi un terzo della struttura), si toccano liberamente ed in gran parte si possono portare a casa. Sono sempre usati quando ci sono delle visite guidate per bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni, e sempre "accalappiano" con grande successo. Per cercarli tutti è stata inserita la dicitura «Grandi Illustratori» in un campo del catalogo che così permette di farne una lista completa. Si tratta di quiei libri che, come diceva Munari, potrebbero fare a meno delle parole, dove il leggere è secondario rispetto al guardare, al toccare, all'agire. Così come i pop up, a volte semplici a volte complicatissimi, funzionano solo se si sfogliano, se le finestre si aprono, se si tirano o si spingono le leve, se si alzano o si abbassano i fili, allo stesso modo La scultura buia di Franco Vaccari risponde alla stessa logica: dev'essere agito, dalla prima pagina all'ultima, dall'entrata all'uscita: si deve sentire la differente consistenza della materia, passando dalle pagine di carta a quelle di plastica; niente di più semplice e niente di più geniale. Anche attraverso i libri d'artista, siano pensati per grandi o piccini o per grandi che vogliono restare piccini, passa il piacere per il libro e non più solamente il piacere per la lettura come in questi ultimi decenni noi bibliotecari ci siamo detti tante volte. Libri fisici, oggetti multisensoriali, che non solo si guardano e si leggono, ma che si debbono toccare, sentire, odorare. A volte verrebbe voglia di mangiarli. Oggetti che stimolano la creatività e non finiscono mai di stupirci. Perchè un libro può essere anche un oggetto «di comunicazione plurisensoriale, oltre che visiva. Fu così che nacquero i libri illeggibili di Munari così chiamati perchè non c era "niente da leggere ma molto da conoscere attraverso i sensi» (B. Munari, Libri senza parole, in R. Pittarello, Per fare un libro, Milano, edizioni Sonda, 1993). Per quanto riguarda l'attività laboratoriale la Biblioteca Poletti ha tenuto corsi di costruzione di libri d'artista indirizzati agli insegnanti partecipanti all'iniziativa "Librianch'io", organizzata dal Settore istruzione del Comune di Modena dal 1998 al 2006. Ha anche lavorato con gli insegnanti e gli studenti dell'istituto d'arte Adolfo Venturi di Modena nel 2001 e nel 2003. Nel 2001 questa collaborazione ha reso possibile la pubblicazione del volume Lasciate una traccia del vostro passaggio. Un percorso di ricerca sul libro e la scrittura. Nel 2003 il volume Immagine>parola ha dato conto del lavoro fatto da alcuni studenti di questo istituto sul libro d'artista, allora non ancora pubblicato, Vi_aggio di Luca Maria Patella, in occasione della mostra dedicata dalla biblioteca ai suoi libri d'artista. Oltre alla pubblicazione vennero prodotti dai ragazzi alcuni video molto interessanti e apprezzati dall'artista. Parallelamente la Biblioteca Delfini, che già in parte cominciava a subire il blocco del turn-over del personale, sul versante bambini ha potuto lavorare soprattutto sulla lettura, sugli incontri con gli autori soprattutto di testi. Una considerazione a parte meritano i ragazzi/adolescenti, per i quali una biblioteca del sistema bibliotecario comunale, quella del quartiere Crocetta, ha lavorato molto sull' illustrazione. Questa biblioteca, infatti, organizza dal 2011 una mostra concorso sull illustrazione dedicata ai giovani disegnatori. Ogni concorso si conclude con la realizzazione di un e-book che contiene tutte le opere partecipanti insieme ad alcune illustrazioni di autori professionisti invitati come relatori o come esperti nella giuria del concorso. Gli e-book sono scaricabili da http://www.comune.modena.it/biblioteche/ebook/ dida Pag. 4 di 5
L edizione 2014 intitolata Che fine ha fatto Lupo Solitario? ha voluto rendere omaggio a Gary Chalk autore e illustratore della prima e più famosa serie di libri game pubblicati in Italia (Lupo solitario appunto), in occasione della sua visita a Modena per partecipare alla manifestazione nazionale PLAY festival del gioco. Tema della mostra-concorso sono state le atmosfere del fantasy classico: spada e magia, draghi, mostri, guerrieri, maghi e creature fantastiche. Ringrazio chi mi ha invitato a questo convegno, perché mi ha dato l'occasione di interagire con la collega della sezione ragazzi della Biblioteca Delfini, insieme alla quale abbiamo pensato alle differenti problematiche e scelto parte dei libri che vi ho mostrato. Mi auguro che questa possa essere, per entrambi i nostri istituti, l'avvio di un lavoro comune per riflettere su quanto i libri siano belli, in tutti i sensi. Pag. 5 di 5