Piano Strategico
LA VISIONE La Banca d Italia si impegna, attraverso la pluralità delle competenze di cui dispone, a svolgere le proprie funzioni istituzionali con efficienza e indipendenza per il Paese e per la comunità internazionale. Nei prossimi anni - in sintonia con l evoluzione del contesto - vogliamo accrescere il nostro contributo all Eurosistema, intensificare la cooperazione con le altre istituzioni nazionali e internazionali, fornire ai cittadini servizi di valore, ampliare e rendere più accessibile alla collettività il patrimonio informativo di cui disponiamo. Intendiamo fare ogni sforzo per utilizzare in modo ottimale le risorse, contenere le spese di funzionamento, valorizzare le diversità, migliorare la nostra organizzazione e indirizzare alla miglior qualità dei servizi offerti il contributo di ogni persona che in questa Istituzione presta la propria opera. GLI OBIETTIVI STRATEGICI 1. Rafforzare il ruolo della Banca nell Eurosistema 2. Migliorare i servizi alla collettività 3. Rivedere costi, norme e procedure per incrementare l efficienza 4. Diversità come valore aziendale 2
PIANI D AZIONE I piani d azione definiscono le concrete modalità con cui vengono perseguiti gli obiettivi strategici e rappresentano lo strumento per l attuazione e la verifica dello stato di avanzamento delle attività. 1. RAFFORZARE IL RUOLO DELLA BANCA NELL EUROSISTEMA 1.1 Partecipazione attiva al meccanismo unico di supervisione bancaria; in particolare: - affinamento dei meccanismi di coordinamento e di cooperazione - adeguamento delle norme, delle procedure e dei processi di vigilanza - rafforzamento delle competenze specialistiche Responsabile: Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria 1.2 Servizi condivisi per il sistema dei pagamenti e i mercati; in particolare: - ampliamento dell offerta di servizi della Single Shared Platform - ruolo attivo nella definizione delle regole dei sistemi di pagamento europei Responsabile: Capo del Dipartimento Mercati e sistemi di pagamento 2. MIGLIORARE I SERVIZI ALLA COLLETTIVITÀ 2.1 Tutela dei consumatori dei servizi bancari; in particolare: - affinamento delle modalità di funzionamento di strumenti di tutela ex-post (esposti e Arbitro Bancario Finanziario) - valorizzazione degli strumenti di tutela ex-ante (educazione finanziaria, comunicazione e indicazioni al sistema, verifica del funzionamento degli uffici reclami) - iniziative per accrescere la qualità dei servizi offerti dai prestatori di servizi di pagamento Responsabile: Capo del Servizio Tutela dei clienti e antiriciclaggio 2.2 Qualità delle statistiche e loro diffusione e comunicazione agli utenti finali esterni; in particolare: - adeguamento delle statistiche ai nuovi standard internazionali - standardizzazione e documentazione dei processi di monitoraggio, controllo, 3
valutazione e comunicazione della qualità - adeguamento delle modalità di diffusione al pubblico dei dati e revisione delle pubblicazioni - adeguamento del patrimonio statistico disponibile al pubblico - revisione delle modalità di erogazione del servizio flussi di ritorno statistici agli intermediari - raccolta sistematica delle valutazioni da parte degli utenti Responsabile: Capo del Dipartimento Economia e statistica 3. RIVEDERE COSTI, NORME E PROCEDURE PER INCREMENTARE L EFFICIENZA 3.1 Verifica della congruità di compiti, risorse e costi aziendali e conseguenti interventi; in particolare: - costruzione di un quadro informativo integrato - individuazione delle aree critiche di intervento - monitoraggio degli interventi e sistematizzazione del processo di valutazione Responsabile: Capi dei Dipartimenti Risorse umane e organizzazione e Bilancio e controllo 3.2 Integrazione dei sistemi informativi aziendali a supporto della gestione e delle decisioni; in particolare: - censimento e armonizzazione dei dati aziendali - definizione delle linee guida per lo sviluppo e l evoluzione degli ambienti ERP - realizzazione di cruscotti direzionali Responsabile: Capo del Dipartimento Informatica Tempi di attuazione: II semestre 2015 3.3 Semplificazione normativa e decentramento; in particolare: - razionalizzazione del corpus normativo interno - decentramento di responsabilità ai diversi livelli organizzativi - rafforzamento del modello di governance del sistema di produzione e gestione della normativa interna Responsabile: Capo del Servizio Organizzazione 4
4. DIVERSITÀ COME VALORE AZIENDALE 4.1 Diversità di genere, anagrafiche, di abilità, di competenza/esperienza Responsabile: Capo del Dipartimento Circolazione monetaria 5