Morlacchi Editore University Press
LA RETE Ricerca/Pedagogia Collana diretta da Gaetano Mollo È costituendo reti relazionali che si può comprendere. È creando reti concettuali che si può conoscere. È costruendo reti istituzionali che si può crescere. La riflessione umana si arricchisce, se si scoprono nessi fra ambiti di sapere relazionabili, convergenti sull educazione e sulla formazione. A questo serve il produrre reti di pensiero, intrecciate dalla comune intenzionalità di considerare ciò che possa consentire all umanità di crescere, rinnovarsi e migliorare. Con questa collana s intende indagare su tutti quei processi formativi, rivolti a generare consapevolezza ed evoluzione. Comitato scientifico Giuseppe Bertagna, Sante Bucci, Loretta Fabbri, Floriana Falcinelli, Riccardo Pagano, Cesare Rivoltella, Bruno Rossi, Miguel Zabalza.
In copertina: Piero della Francesca, Veduta di città ideale, Walters Art Museum, Baltimora, particolare. Prima edizione: 2017 Impaginazione e copertina: Jessica Cardaioli ISBN: 978-88-6074-915-4 copyright 2017 by Morlacchi Editore, Perugia. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, non autorizzata. redazione@morlacchilibri.com www.morlacchilibri.com Stampato nel mese di ottobre 2017 da Digital Print-Service, Segrate, Milano.
Gaetano Mollo Paolo Coletti DIALOGO TRA UN FILOSOFO E UN OPINIONISTA Una nuova governance per il quotidiano Morlacchi Editore U.P.
Non permettiamo che sia un uomo a governare ma la ragione, giacché egli lo fa per il suo interesse e diviene un tiranno. Invece, chi esercita il potere è custode del giusto, e se del giusto lo è anche dell uguale. Aristotele, Etica nicomachea
*** In un estiva notte stellata, sopra una collina, fra un bosco e un uliveto, un filosofo, con l amorevole tensione verso la formazione umana, e un opinionista, con la passione socio-politica, dialogano. Sotto l ampia volta del cielo, nel reciproco ascolto, pensieri, come improvvisi lampi di luce, illuminano la notte. Per non stare solo a guardare stelle cadenti ma per una visione del mondo con stelle nascenti.
1. Le virtù sorgono in noi, che per natura siamo atti a riceverle, mediante l abitudine. Aristotele Gaetano, sotto queste stelle mi vengono in mente, nella confusione di orientamento di questo nostro mondo, due immagini. Una è quella di Kant: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me. L altra è di Leopardi, quella del Pastore errante dell Asia, che di fronte all immensità del cielo stellato si pone la domanda sul senso dell esistenza. È vero, la ricerca del senso è ciò che illumina la nostra vita. Ma il senso lo troviamo non solo nella vita privata ma anche nella nostra vita sociale e politica, oltre che in quella spirituale. E allora, mi potresti dare una definizione semplice e sintetica di Etica? Caro Paolo, l Etica non è un semplice sapere. Si tratta di un atteggiamento mentale: un dover essere verso cui ogni persona ben formata dovrebbe tendere. Sarebbe più corretto, quin- 11
di, parlare di senso etico. Per questo, è facile vedere persone che si comportano eticamente, pur non sapendone esprimerne perfettamente il significato e, diversamente, persone che ne parlano con pertinenza e talvolta anche con enfasi, vivere invece tranquillamente in totale contraddizione con i principi professati. Il senso etico è la percezione interiore del giusto e del corretto, rispetto alle situazioni che la vita ci presenta. Tutto ciò può essere colto anche in contrapposizione alla morale dominante. Spesso, infatti, i condizionamenti sociali e culturali come lo è stato per l epoca dei totalitarismi inducono a comportamenti alienati e succubi. Per questo, è nelle concrete situazioni dell esistenza che il senso etico può venir fuori, quale criterio per individuare e scegliere ciò che può risultare più adatto e pertinente alle diverse condizioni ed esigenze, nel rispetto di sé e di tutti gli altri esseri viventi. 12
2. Se vorrai amministrare rettamente e bene le faccende pubbliche, quello che devi comunicare agli altri è la virtù. Tuttavia, non si può comunicare ciò che non si ha e quindi devi per prima cosa acquisire la virtù tu stesso. Platone Pensi, per questo, che l Etica sia qualcosa di soggettivo? Sì e no. L Etica si riferisce alla libertà di ogni persona. Da questo punto di vista è soggettiva. Riguarda, però, anche la responsabilità verso gli altri e ciò che abbiamo in comune, come l ambiente in cui viviamo. Da questo punto di vista deve essere anche oggettiva. In tale prospettiva il senso etico è alla continua ricerca di ciò che deve risultare equo, rispetto ai problemi in gioco ed ai bisogni del momento. In tal senso, ha sempre a che fare con le diverse culture e le particolari condizioni ambientali. 13
3. Se la vecchia morale era individualista e separatista, oggi la nuova morale è di tipo collettivista unitario. Pietro Ubaldi Questo vuol dire, allora, che il senso etico è un atteggiamento essenzialmente pratico? Giusto! Il senso etico, riguardando l equità, è sempre pratico. Pensiamo alle fondamentali forme di mediazione, come lo sono le situazioni di separazione, di divisioni di beni, di conflitti aziendali o di cause di lavoro. Ci vuole sempre un Salomone, in mezzo. Che si chiami genitore, insegnante, arbitro, magistrato, istituzione o altro: in ogni caso, si tratta sempre della figura di un equilibrato e imparziale mediatore. È nelle situazioni concrete della vita che si deve scoprire ciò che pensiamo sia giusto. E questo è l equo. È in tal senso che seguendo Aristotele il giusto richiede sempre l istituire una proporzione. Una proporzione è sempre un 15
rapporto di equità : si tratta di tener presente le diversità di condizioni sociali, sensibilità culturali, disponibilità personale e quant altro. Appunto perché pratica, l Etica deve misurarsi con le problematiche del momento, quelle vissute da un gruppo, una comunità, un popolo, una nazione o, come sta avvenendo oggi, l umanità intera. La stessa democrazia come evidenziò anche Gandhi in quanto istituzione complessa deve essere tenuta sempre sotto costante controllo, per non abusarne e farla degenerare. Oggi, le problematiche fondamentali sono per l appunto quelle etico-sociali. In senso ampio, si tratta della pace e la cooperazione fra tutti i popoli, dell energia rinnovabile, del fabbisogno d acqua, dell inquinamento, della sovrappopolazione e del surriscaldamento globale. In senso stretto, riguarda il lavoro per tutti, il rispetto dei diritti umani, la lotta alla corruzione, il riconoscimento del merito, le opportunità di volontariato e di formazione intellettuale, sociale e affettiva. 16
4. Tutte le comunità sono manifestamente parte di quella politica e alle comunità di questa specie seguiranno le amicizie di questa specie. Aristotele Questo l ho sempre pensato e sostenuto. Ho visto, tuttavia, tante persone professarlo e poi perdersi lungo il percorso. Magari, solo per far carriera o restare inserito in un gruppo di potere. Com è possibile che ciò non avvenga? L Etica è cresciuta assieme alle civiltà e al progresso. In verità, il secolo passato ha dovuto registrare anche grossi regressi, con tanta violenza, intolleranza e sopraffazioni. Per questo, l Etica è sempre a tante dimensioni, quante sono le diverse posizioni dell uomo lungo la scala dell evoluzione. Si può, quindi, parlare di un etica evolutiva e relativa: evolutiva, in quanto diventa più ampia con il progredire etico-sociale; relativa, in riferimento alla processo di maturazione delle singo- 17
le persone, delle varie culture e dei diversi popoli. L Etica evolve con l evolversi dell umanità. Da tutto ciò lo stretto legame che deve poter esistere fra l Etica, la Politica e l Educazione. In tale prospettiva l Etica deve poter essere il riferimento basilare di una necessaria educazione alla convivenza e alla legalità. Come pure, il senso etico è all origine dell assunzione dei compiti di vita quali possono essere quelli affettivi e lavorativi e dell evoluzione sociale. Oggi, per questo, c è bisogno di maggiore coscienza sociale e di una comune coscienza planetaria. 18