IL PROCESSO DI REVISIONE. Procedure di revisione in merito a Disponibilità liquide, debiti verso banche e rimanenze Universita di Roma Facolta di Economia Corso di Revisione Aziendale - anno 2014-2015 Prof. Umile Iacovino 27 maggio 2015
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE SOMMARIO > Classificazione di Bilancio > Principi Contabili e Principi di Revisione di riferimento > Obiettivi della revisione > Principali procedure di revisione 2 3
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE ( CLASSIFICAZIONE DI BILANCIO C. IV DISPONIBILITÀ LIQUIDE 1. DEPOSITI BANCARI E POSTALI 2. ASSEGNI 3. DENARO E VALORI IN CASSA
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE CLASSIFICAZIONE DI BILANCIO (con separata indicazione importi esigibili oltre l esercizio successivo) 1. OBBLIGAZIONI 2. OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI 3. DEBITI VERSO SOCI PER FINANZIAMENTI 4. DEBITI VERSO LE BANCHE 5. DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI 6. ACCONTI 7. DEBITI VERSO FORNITORI 8. DEBITI RAPPRESENTATI DA TITOLI DI CREDITO
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE PRINCIPI CONTABILI E PRINCIPI DI REVISIONE Principi Contabili: > N. 14 Disponibilità liquide > N. 19 Fondi per rischi ed oneri, TFR, Debiti Principi di Revisione: > N. 315 Controllo interno > N. 500 Elementi probativi DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE Principio contabile N. 14 (Rilevazione) 1 Le disponibilità liquide devono essere costituite da fondi realmente esistenti 2 Non è corretto considerare come disponibilità liquide le rimesse di numerario ricevute in cassa od in banca in data posteriore a quella di chiusura dell'esercizio, anche se il loro giorno di valuta è anteriore a quella data.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE Principio contabile N. 14 (Rilevazione) 3. Non è corretto diminuire i fondi liquidi per rimesse di numerario uscite dalla cassa o disposte con assegni o bonifici bancari in data posteriore a quella di bilancio. 4. I saldi dei conti bancari devono tener conto di tutti gli assegni emessi e dei bonifici disposti entro la data di chiusura dell'esercizio e degli incassi effettuati dalle banche od altri istituzioni creditizie ed accreditati nei conti prima della chiusura dell'esercizio, anche se le contabili bancarie sono pervenute nell'esercizio successivo
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE Principio contabile N. 14 (Valutazione) 1 Le disponibilità liquide costituite da depositi bancari, postali, assegni, costituendo crediti, sono valutati secondo il principio generale del presumibile valore di realizzo, che normalmente coincide con il valore nominale. 2 Le disponibilità liquide si presumono essere immediatamente utilizzabili per qualsiasi scopo. Principio contabile N. 19 (Rilevazione) Il saldo da esporre in bilancio esprime l effettivo debito per capitale, interessi ed oneri accessori maturati ed esigibili alla data di bilancio. I mutui passivi sono esposti in bilancio al loro valore nominale; gli oneri accessori per l ottenimento dei mutui sono differiti, se di ammontare rilevante, ed ammortizzati in base al periodo di durata del prestito.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE Elementi probativi. Documento n. 500 Acquisizione degli elementi probativi della revisione Le informazioni di bilancio devono essere verificate con riguardo alle seguenti categorie di asserzioni: 1. Esistenza 2. Diritti ed obblighi 3. Manifestazione 4. Completezza 5. Valutazione 6. Misurazione 7. Presentazione e Informativa
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE PRINCIPIO DI REVISIONE N. 501 Elementi probativi considerazioni addizionali STRUMENTI FINANZIARI E DERIVATI Il revisore deve acquisire dalla società evidenza di TUTTE le posizioni in essere in strumenti finanziari, sia proprie che di terzi, ivi comprese quelle in contratti derivati. Tali posizioni comprendono gli impegni per operazioni o contratti non ancora scaduti o liquidati alla fine dell esercizio Il revisore deve effettuare il riscontro di dette evidenze mediante conferma ai depositari e alle controparti alla data di chiusura dell esercizio
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE PRINCIPIO DI REVISIONE N. 505 Situazioni in cui si puo ricorrere a conferme esterne YBanche, YCrediti, YDebiti, YDepositari, YLegali/Fiscalisti Obiettivi di revisione 1. Accertamento dell'esistenza e della libera disponibilità: ii revisore deve accertare che le giacenze di cassa ed i crediti e debiti verso banche esistano, che derivino da operazioni effettivamente avvenute e correttamente rilevate e che gli eventuali vincoli alla libera disponibilità per l'azienda siano evidenziati in bilancio. Obiettivi di revisione 2. Verifica della competenza di periodo delle operazioni da cui derivano le giacenze di cassa ed i crediti/debiti verso banche: Il revisore deve accertare che le giacenze di cassa ed i crediti e debiti verso banche esposti in bilancio siano originati da operazioni (incassi e pagamenti) rilevate, per competenza, entro la data di riferimento del bilancio.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE Obiettivi di revisione 3. Accertamento della corretta esposizione in bilancio: il revisore deve accertate che le giacenze di cassa ed i crediti e debiti verso banche siano rappresentati in bilancio in conformità con gli statuiti principi contabili uniformemente applicati nel tempo. (in particolare: classificazione dei crediti e dei debiti, completezza delle informazioni integrative relative alla libera disponibilità dei crediti, garanzie date e ricevute, ecc.) Procedure di revisione 1. Esistenza e disponibilità a) Conteggio fisico delle giacenze di cassa. b) Richiesta di informazioni scritta alle banche c) Analisi delle riconciliazioni tra le risultanze contabili dell azienda e quella delle banche.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE Procedure di revisione 2. Verifica della competenza (manifestazione) a) Raffronto tra i dati rilevati nel conteggio fisico di cassa e le registrazioni contabili. b) Raffronto, con riferimento alle riconciliazioni bancarie, tra le risultanze contabili dell azienda e quelle delle banche c) Controllo dei movimenti tra le banche avvenuti in un periodo immediatamente precedente e successivo alla data di bilancio. Procedure di revisione 3. Corretta esposizione in bilancio Accertare: a) eventuali compensazioni tra crediti e debiti verso banche. b) esistenza di vincoli sulle disponibilità dei crediti bancari
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE c) garanzie fornite alle banche d) importo degli effetti scontati o accreditati dalle banche e) corretta contabilizzazione interessi di periodo
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE Step Operativi: a) Invio lettera alle banche b) Richiesta ed esame estratti conto bancari al 31/12 c) Richiesta ed esame riconciliazioni al 31/12 tra saldo e/c e saldo contabilità d) Richiesta ed esame estratti conto successivi al 31/12 e) Ottenimento ed esame Modulo ABI
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - BANCHE Milestones: - Riconciliazioni bancarie - Incassi: data operazione - Pagamenti: data disposizione - Giroconti: evitare duplicazioni di cassa - Rispetto piani di scadenza finanziamenti - Rispetto Covenants finanziamenti - Verificare con estrema accuratezza il modulo ABI.
Rimanenze Principi contabili OIC 13 Le rimanenze di magazzino includono i beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella normale attività dell'impresa. Generalmente comprendono le seguenti classi: a) Merci (prodotti acquistati per la rivendita) e prodotti finiti (manufatti dall'impresa) b) Semilavorati (parti finite d'acquisto e di produzione) c) Prodotti in corso di lavorazione (materiali, parti e prodotti in fase di avanzamento) d) Materie prime e) Materie sussidiarie e di consumo (costituite da materiali usati indirettamente nella produzione)
Rimanenze Principi contabili OIC 13 Le rimanenze di magazzino si espongono: A) nello stato patrimoniale seguendo quanto previsto dall'art. 2424 C I del Codice Civile: 1. Materie prime d), sussidiarie e di consumo e). 2. Prodotti in corso di lavorazione c) e semilavorati b). 3. Lavori in corso su ordinazione 5. 4. Prodotti finiti e merci a). 5. Acconti B) nel conto economico comprendendo nel valore della produzione le variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti, mentre le variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci sono comprese nei costi della produzione
Rimanenze Principi contabili OIC 13 Normalmente il passaggio del titolo di proprietà, da un punto di vista sostanziale e non solo formale, determina l'inclusione o meno dei beni nelle rimanenze di magazzino ad una certa data, in quanto con lo stesso vengono trasferiti i rischi relativi al bene. PRINCIPI: - RILEVAZIONE DELLE QUANTITÀ DA VALORIZZARE - VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE DI MAGAZZINO
Rimanenze Principali procedure di revisione Verifica esistenza magazzino Procedure inventariali Inventario fisico e differenze inventariali Conferme depositari Tracing di magazzino Verifica accuratezza magazzino Tabulato di magazzino Quadratura con bilancio Utilizzo software specifici per somme/coerenza tabulato di magazzino movimentazione magazzino
Rimanenze Principali procedure di revisione Analisi competenza magazzino Cut-off Stanziamento fatture da ricevere Trend di acquisti/vendite carichi/scarichi di magazzino Resi di magazzino Analisi valutazione magazzino Pricing (Costo medio ponderato l.i.f.o.- f.i.f.o.- costo specifico) Obsolescenza Magazzino in aumento Magazzino in diminuzione Market test
Rimanenze - Accuratezza Ottenere le liste inventariali valorizzate (quantità X valore unitario = valore totale del codice), quadrare il totale con il bilancio Per i codici controllati durante l inventario fisico comparare le quantità valorizzate con quelle contate Controllare l accuratezza matematica delle liste inventariali valorizzate, eventualmente tramite l utilizzo di software specifici Controllare l accuratezza matematica delle movimentazioni dei codici (giacenze iniziali ù carichi scarichi = giacenze finali), eventualmente tramite l utilizzo di software specifici (e/o di esperti IT)
Rimanenze - Cut-off Controllare la registrazione per competenza (cut-off) delle principali transazioni a cavallo della data di bilancio (sia di vendita che di acquisto) tramite verifica di ordini, bolle, fatture Analizzare le procedure della società per l accantonamento delle fatture da ricevere/emettere (bolle per cui non è ancora pervenuta/emessa una fattura) Analizzare i trend delle vendite ed acquisti nell ultimo periodo dell anno e nel primo periodo dell anno successivo comparate con l anno precedente
Rimanenze - Cut-off A) Sales/Purchasing (source rappresentata dalle fatture) B) Shipping/Receiving (source rappresentata dai documenti di trasporto) Si considerano gli ultimi documenti dell esercizio e i primi dell esercizio successivo Si deve estendere l analisi se c è l evidenza/il sospetto di pre- fatturato o di carichi errati Si devono collegare le informazioni ottenute durante l inventario (es. merce separata, non contata e non caricata a magazzino) Importanza delle clausole di trasporto per definire il passaggio di proprietà della merce.
Rimanenze - Cut-off Elementi di analisi : SALES (data fatt., data scarico mag., data uscita merce, data scarico mag.) PURCHASING (n protocollo, data fatt., data reg. fatt., n e data doc. di trasporto, data entrata merce, data carico mag.) SHIPPING (n e data doc di trasporto, data uscita merce, data fatt., data scarico mag.) RECEIVING (n e data doc di trasporto, data entrata merce, data carico mag., data fatt., data registraz. fatt. in Co.Ge. - anche come fatt. da ric.) Nei fogli di lavoro inserire solo le copie dei documenti a cui corrispondono eccezioni.
Rimanenze - Cut-off (Esempi) N Bolla Entrata Data Ordine Data Bolla Entrata Data Fattura Data Registr. Fattura Verificati tutti gli ordini, bolle,fatture 1.520 11-10-2010 24-12-2010 27-12-2010 31-12- 2010 1.521 10-11-2010 31-12-2010 5-1-2010 15-1-2011 Verificata inclusione nelle fatture da ricevere 1.522 5-12-2010 31-12-2010 7-1-2010 15-1- 2011 Verificata inclusione nelle fatture da ricevere Ultimo numero bolle del 2010:1.522 Cut - off 31/12/2010
Rimanenze - Pricing PRINCIPIO GENERALE - le rimanenze di magazzino devono essere valutate al minore tra il costo storico e il valore di mercato. COSTO STORICO - è costituito dal complesso dei costi sostenuti per ottenere la proprietà delle rimanenze di magazzino nel loro attuale sito e condizione. Sarà principalmente un costo d acquisto per i prodotti acquistati per la rivendita, ovvero di fabbricazione per i prodotti già trasformati e per i materiali in corso di trasformazione industriale.
Rimanenze - Pricing COSTO D ACQUISTO - si intende il prezzo effettivo d acquisto più gli oneri accessori (trasporto se non già incluso nel costo dei beni, dogana/dazi,.) COSTO DI FABBRICAZIONE O INDUSTRIALE - si intende il costo d acquisto, come precedentemente definito, più le spese industriali di produzione o di trasformazione. Esso include tutti i costi diretti e i costi indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto relativamente al periodo di fabbricazione.
Rimanenze - Pricing Materie prime e prodotti d acquisto: Ottenere le liste valorizzate delle rimanenze di materie prime e prodotti d acquisto e quadrare il totale con il bilancio Selezionare un campione di codici e verificare la loro corretta valutazione al costo d acquisto + oneri accessori tramite il controllo degli ordini, fatture, bolle d entrata Confrontare il ricalcolo effettuato con la valorizzazione di bilancio ed eventualmente, in caso di differenze, approfondire le cause e ribaltare l errore trovato sul totale della popolazione
Rimanenze - Pricing Prodotti finiti: Ottenere dalla società tutti gli elementi di dettaglio del calcolo del costo di trasformazione per poter accertare che i costi applicati derivano da un sistema di contabilità analitica dei costi affidabile ed accurato Per un campione di codici verificare con la documentazione di supporto il costo risultante dalla contabilità analitica (MP, MDO, spese di produzione) Per un campione di codici verificare l applicazione del criterio del costo e confrontare gli elementi di costo (MP, MDO e spese generali di produzione) per verificare che derivino dalla contabilità analitica Quadrare la contabilità analitica con la contabilità generale
Rimanenze - Pricing Il costo deve includere: Tutti i costi d acquisto Costi di trasformazione Altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali I costi d acquisto devono includere: Prezzo d acquisto Dazi d importazione e altre tasse Trasporto, costi di movimentazione Altri costi direttamente attribuibili all acquisto
Rimanenze - Pricing I costi di trasformazione devono includere: Costi di materiale diretto Costi del lavoro diretto Altri costi direttamente attribuibili Overheads (attribuzione sistematica di costi generali di produzione fissi e variabili) Altri costi, esclusi: Sprechi anormali di materiali, lavoro e altri costi di produzione Costi di magazzinaggio, a meno che tali costi siano necessari nel processo di produzione prima di un ulteriore stadio di produzione Spese amministrative che non contribuiscono a portare le rimanenze nel luogo e e nelle condizioni attuali, spese di vendita Pricing 31/12/2009
Rimanenze - Obsolescenza Discutere con il personale responsabile le procedure per rilevare e valutare i prodotti finiti obsoleti o a lenta movimentazione. Stabilirne l adeguatezza e la coerenza con i criteri seguiti in passato Sulla base delle evidenze disponibili (ad es. liste del turnover di magazzino calcolato sulla movimentazione storica o prevista a budget), di discussione con la società e dei rilievi emersi in sede di inventario fisico, accertare che i prodotti finiti obsoleti o a lenta movimentazione siano stati valutati al presunto valore di realizzo
Rimanenze - Obsolescenza STEP OPERATIVI a) Ottenere (e verificare) la stratificazione dei codici sulla base dell indice di rotazione ed analizzare la congruità del fondo obsolescenza/lento rigiro a) Ottenere (e verificare) tutti i dati necessari a calcolare la rotazione dei codici di magazzino b) Analizzare con attenzione le rotazioni ottenute c) Discutere i prodotti a lenta movimentazione d) Calcolare un fondo obsolescenza e confrontarlo con quello stanziato in bilancio
Rimanenze - Obsolescenza Dobbiamo tenere presente che posso avere vari categorie di codici di magazzino diversi gradi di rischio: a cui corrispondono codici nuovi (spesso movimentati solo in entrata); codici movimentati solo in uscita (generalmente codici in esaurimento); codici non movimentati né in entrata né in uscita (l obsoleto ); codici di normale commercializzazione; magazzino in aumento in diminuzione.
Definizione di valore di mercato: Costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e semilavorati (parti o componenti) di acquisto. Valore netto di realizzo delle merci, prodotti finiti, semilavorati di produzione e prodotti in corso di lavorazione Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita nel corso della normale gestione al netto di costi di completamento e delle spese dirette di vendita (imballaggio, provvigioni, trasporti, ). Il costo di sostituzione rappresenta il costo con il quale in normali condizioni di gestione una determinata voce di magazzino può essere riacquistata o prodotta.
CONCETTO DI MERCATO: deve venire considerato l andamento dei prezzi non solo dell ultima parte dell esercizio in chiusura, anche del periodo che intercorre fra la data di bilancio e quella della sua preparazione. Se le cause che avevano determinato l abbattimento del costo per adeguamento del mercato vengono meno, tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci.
Discutere con la società il metodo seguito e i supporti utilizzati per individuare eventuali voci di magazzino per le quali, indipendentemente da eventuali problemi di obsolescenza o lento rigiro, il valore di mercato, come definito dai principi contabili, è inferiore al costo, e che pertanto richiedono una svalutazione al mercato (prezzo di vendita meno costi di vendita) Se il problema esiste (es. eventuali ribassi significativi verificatisi nel prezzo di mercato) verificare a campione che le necessarie svalutazioni siano state effettuate
Rimanenze - Analisi Resi Verifica andamento resi storici Verifica cut-off resi Verifica prodotti oggetto di reso Verifica qualità vendite effettuate durante il close to period Verifica Necessità di stanziare un fondo resi Analisi storica Probabilità di reso (Incidenza su fatturato) Lag time reso Analisi specifica