Università di Bologna Scuola di Economia, Management e Statistica Corso di laurea CLEF Economia pubblica a.a. 2013-14 14 (8 crediti, 60 ore insegnamento) I beni pubblici Alberto Zanardi
Fallimenti del mercato La teoria economica (I teorema del economia del benessere) giustifica l intervento pubblico nei casi in cui il mercato fallisce, cioè non funziona in modo efficiente fallimenti del mercato Il t f lli Il mercato fallisce per: difficoltà delle parti a realizzare un accordo potenzialmente vantaggioso mancanza di controllo pieno sui beni mancanza o incompletezza delle informazioni
Beni pubblici Un bene pubblico è un bene che presenta congiuntamente due caratteristiche (tecniche) 1) è non escludibile nel consumo 2) è non rivale nel consumo Non è di per sé bene pubblico un bene che viene prodotto dal settore pubblico
Beni pubblici non escludibilità Un bene è non escludibile quando non è possibile escludere un soggetto dal consumo del bene (a meno di costi elevatissimi) In una logica di mercato dovrebbero essere esclusi gli individui che non sono disponibili a pagare il prezzo Es. beni non escludibili: difesa nazionale parco nazionale La non escludibilità di un bene è collegata alla indivisibilità i ibilità dei benefici derivanti da quel bene: tutti consumano la stessa quantità del bene non è possibile determinare in che misura ciascun individuo beneficia del bene
Beni pubblici non rivalità Un bene è non rivale quando il consumo di ciascun individuo id non comporta alcuna sottrazione del consumo dello stesso bene da parte di un altro individuo non desiderabilità dell esclusione esclusione perché il costo marginale di un consumatore aggiuntivo è uguale a 0 Es. bene non rivale lezione universitaria difesa nazionale L offerta di un bene non rivale è disponibile in modo congiunto a tutti gli individui Vincolo di scarsità Bene rivale: X = X A + X B Bene non rivale: X = X A = X B
Beni pubblici beni privati beni misti Escludibili Non escludibili Rivali Beni privati Beni comuni Non rivali Beni tariffabili Beni pubblici
Efficienza e beni pubblici Due questioni fondamentali: 1) La considerazione dei beni pubblici modifica la condizione di efficienza paretiana? 2) In presenza di beni pubblici il mercato è in grado di realizzare questa condizione di efficienza? Vale ancora il primo teorema dell economia del benessere?
1) Condizione di efficienza Nel punto di ottimo: costo marginale = prezzo = SOMMA dei benefici marginali ovvero: SMT a b x, y SMS x, y SMS x, y Regola di Samuelson che è condizione diversa da quella con beni rivali (privati): a SMS b SMTx, y x, y SMS x, y la non rivalità modifica la condizione di allocazione efficiente valida per i beni privati
Condizione di efficienza con beni pubblici Dimostrazione della curva residuale In corrispondenza di E: SMT a b x, y SMS x, y SMS x, y
2) Efficienza del mercato in presenza di beni pubblici Problema della fornitura privata (volontaria) di beni pubblici: gli individui privati lasciati liberi di contribuire in modo volontario al finanziamento del bene pubblico riusciranno a realizzare l allocazione efficiente (sotto l ipotesi che la disponibilità a contribuire al finanziamento del bene pubblico da parte degli altri individui sia data - congettura di Nash-Cournot)?
2) Efficienza del mercato in presenza di beni pubblici Si può dimostrare che data funzione di produzione di x funzione di produzione di y ogni individuo id massimizzerà i la propria funzione obiettivo (utilità per i consumatori, profitti per i produttori) se: analoga alla condizione di efficienza con soli beni privati Pertanto la soluzione efficiente non è raggiungibile mediante le scelte decentrate individuali in termini di contributi volontari (il primo teorema dell economia del benessere non vale)
p Bene pubblico (non rivale): domanda di mercato come somma verticale domande individuali q* efficiente ma la produzione sarà al massimo q b sottoproduzione D a +D b =SMS a +SMS b p* S D b =SMS b p* b D a =SMS a p* a 0 q a q b q* q
p Bene privato (rivale): domanda di mercato come somma orizzontale domande individuali Da Da+Db S p* Db 0 qa qb q* q
Equilibrio di Lindahl Se il meccanismo decentrato fondato sui contributi volontari non garantisce con beni pubblici un equilibrio efficiente, quali sono i meccanismi di allocazione alternativi? Un meccanismo competitivo che risponde sia a requisiti di efficienza paretiana sia di ottimalità individuale è l equilibrio di (Wicksell-)Lindahl L equilibrio di Lindahl è un insieme di prezzi personalizzati (cioè differenziati per individuo) tali che, in corrispondenza di questi prezzi, ciascun individuo domanda il medesimo livello di bene pubblico (diversità da equilibrio walrasiano: quel prezzo, unico per tutti gli individui, tale che in corrispondenza domanda ed offerta aggregata si eguagliano) Ogni unità del bene pubblico g è finanziata con: una quota h a carico degli individui id i a una quota 1-h a carico degli individui b
Equilibrio di Lindahl In corrispondenza di L (con prezzi personalizzati h L e 1-h L ): sia a che b stanno ottimizzando in g L (punto di tangenza tra curva di indifferenza e linea di prezzo personalizzato) a e b scelgono la stessa quantità di bene pubblico g L che è anche quantità efficiente (essendo lungo la curva dei contratti C C )
Equilibrio di Lindahl Dal punto di vista dei processi decisionali l equilibrio di Lindahl è quindi una scelta potenzialmente unanime: tutti gli individui in corrispondenza dei prezzi (h L, 1-h L ) e della quantità g L massimizzano la loro utilità Il problema fondamentale dell equilibrio di Lindahl è che il comportamento degli individui deve essere veritiero
Free riding Se la collettività è sufficientemente ampia nessuno ha convenienza a rivelare correttamente le proprie preferenze in quanto: alla preferenza rivelata è collegato il prezzo personalizzato per il bene pubblico il bene pubblico, una volta reso disponibile, sarà comunque consumabile da tutti senza possibilità di esclusione (non escludibilità) free riding Samuelson: esiste un egoistico interesse di ciascuna persona Samuelson: esiste un egoistico interesse di ciascuna persona a fornire falsi segnali, a manifestare meno interesse per un bene pubblico di quello che in realtà ha
Free riding Gioco non cooperativo tipo dilemma del prigioniero : matrice dei pay-off altri individui altri individui contribuisco non contribuisco (bene prodotto) (bene non prodotto) individuo a contribuisce 5-5 Individuo a non contribuisce 10 0 Non contribuire i è la strategia t dominante per l individuo id a (quella più vantaggiosa qualsiasi sia la scelta degli altri) il bene pubblico non viene prodotto
Soluzioni pubbliche e soluzioni private In presenza di beni pubblici i è pertanto t necessario configurare meccanismi istituzionali diversi dal mercato per indurre gli individui a rivelare le loro preferenze soluzione pubblica La rivelazione delle preferenze per i beni pubblici è di fatto realizzata attraverso regole di decisione politica: il voto Si tratta però di meccanismi molto imperfetti Se invece un bene è parzialmente non rivale ma escludibile sono possibili anche soluzioni private (beni tariffabili, beni di club)
Regole di decisione politica Quale dovrebbe essere la regola di decisione i politica nell ambito dell offerta di beni pubblici? Quali risultati di efficienza allocativa possono derivare dai diversi meccanismi di decisione politica? Consideriamo: voto all unanimità voto a maggioranza
Voto all unanimità Certamente efficiente (diritto di veto riconosciuto ad ogni votante) ma elevati costi di transazione Trade-off modello di Buchanan-Tullock Rimando
Voto a maggioranza ed efficienza Il meccanismo del voto a maggioranza è compatibile con l efficienza paretiana? Modello di Bowen-Bergstrom H individui che devono decidere la quantità prodotta q del bene pubblico finanziata mediante un imposta capitaria uguale per tutti dove è il costo medio di produzione di q
Voto a maggioranza ed efficienza Ciascun individuo desidera il livello di q tale che benefici marginali = costi marginali a livello individuale: Ma se tutti gli individui hanno preferenze unimodali (si applica il teorema dell elettore mediano) il livello di q scelto mediante il voto a maggioranza coincide con quello preferito dall elettore l mediano: Ma è efficiente? In generale NO
Voto a maggioranza ed efficienza Consideriamo un caso particolare con 3 individui: le domande degli individui sono distribuire simmetricamente intorno a quella dell elettore mediano: a = b; c = d
Voto a maggioranza ed efficienza In questo caso per qualsiasi livello di q vale che: Ad es. in In generale: Dato che l elettore mediano sceglie: cioè Condizione di efficienza paretiana Ma al di fuori di questo caso particolare di preferenze simmetriche: i voto a maggioranza inefficiente
Soluzioni decentrate Quando i beni sono pubblici soltanto in un ambito territoriale limitato (beni pubblici locali) sono proponibili alcune soluzioni decentrate: voto con i piedi (Tiebout) beni di club (Buchanan) teorema del decentramento (Oates) Collegamento con il cd federalismo fiscale
Bene pubblico locale Un bene pubblico locale è un bene pubblico impuro le cui caratteristiche di non rivalità e non escludibilità sono limitate territorialmente (es. servizio di illuminazione stradale, servizi antincendio) La parziale rivalità nel consumo assume la forma di congestione (aumento del numero di consumatori in un area territoriale limitata)
Il voto con i piedi (Tiebout) Con preferenze eterogenee con perfetta mobilità degli individui tra giurisdizioni territoriali gli individui scelgono la giurisdizione dove risiedere in funzione del mix beni pubblici locali/imposte da questa fornita rivelazione veritiera delle preferenze attraverso la rivelazione veritiera delle preferenze attraverso la mobilità ( voto con i piedi ); superamento del free-riding livello efficiente di fornitura dei beni pubblici locali
Il voto con i piedi (Tiebout) Critiche: assunzioni restrittive non ci sono costi di mobilità perfetta informazione sui differenti mix spesa pubblica/imposte offerti dalle singole giurisdizioni locali numero illimitato di giurisdizioni locali in modo da garantire un continuum di mix spesa pubblica/imposte assenza di esternalità territoriali nella produzione di beni pubblici locali assenza di economie di scala nella produzione di beni pubblici locali
Il voto con i piedi (Tiebout) Critiche: effetti redistributivi indesiderati comunità locali stratificate rispetto al reddito (i ricchi con i ricchi, i poveri con i poveri) se correlazione tra domanda di servizi pubblici e reddito incentivi alla migrazione dei poveri nelle comunità dei ricchi con conseguente instabilità sociale
I beni di club (Buchanan) Nel modello dei beni di club l efficienza allocativa è determinata dalla libera aggregazione degli individui in giurisdizioni che hanno l obiettivo di fornire un determinato bene pubblico locale (parzialmente rivale ed escludibile: bene di club) agli aderenti Qual è il livello ottimale di fornitura di un bene di club? Due dimensioni: la popolazione degli aderenti alla giurisdizione/club il livello di bene fornito a tale popolazione trade-off tra congestione e condivisione dei costi
I beni di club (Buchanan) Dati n individui identici con dotazione iniziale w utilizzabile sia per consumo di un bene privato x sia nella produzione di un bene di club g (nella quantità z/n), il problema sociale è: s.t. nw = nx+z g = f(z) Per sostituzione: Foc in z ed n: 1) da cui: Condizione di efficienza paretiana con beni pubblici
I beni di club (Buchanan) 2) Nella situazione di ottimo il numero degli aderenti n* è tale che sono eguagliati: a) a sinistra il sacrificio marginale per l individuo in termini di congestione derivante da un aderente addizionale b) a destra il beneficio marginale per l individuo derivante dalla riduzione dell impiego di w per la produzione del bene di club (consentita dall aderente addizionale) e quindi dall aumento del consumo del bene privato x
I beni di club (Buchanan) Pertanto: la libera aggregazione degli individui nelle giurisdizioni locali consente una soluzione ottimale per entrambe le dimensioni della fornitura del bene di club: 1) la quantità fornita del bene (efficiente in senso paretiano) 2) la numerosità della popolazione della giurisdizione anch essa ottimale
Teorema del decentramento (Oates) In presenza di preferenze territorialmente differenziate una soluzione che consenta livelli differenziati di beni pubblici è superiore in termini di efficienza a una soluzione con offerta uniforme giustificazione i del decentramento t fiscale che consente generalmente la differenziazione dell offerta Due giurisdizioni 1 e 2 con preferenze tra loro differenti ma identiche che al proprio interno esprimono le rispettivamente le domande D 1 e D 2 per il bene pubblico locale q
Teorema del decentramento (Oates) Nella soluzione decentrata: 1 sceglie q1*, 2 sceglie q2* Nella soluzione centralizzata: il governo centrale sceglie k (es: per elettore mediano) perdita di benessere A per la giurisdizione 1 + perdita di benessere B per la giurisdizione 2
Teorema del decentramento (Oates) Critiche: assunzioni restrittive preferenze identiche all interno di ciascuna comunità il governo centrale non è in grado di offrire quantità differenziate assenza di economie di scala assenza di effetti di traboccamento