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Transcript:

BOLLETTINO TECNICO OLIVICOLO N : 25 DATA: 25 luglio 2019

AREALE DI RIFERIMENTO ACUTO - FIUGGI ANAGNI - VICO NEL LAZIO - TREVI NEL LAZIO - FUMONE - ALATRI - VEROLI - ARPINO - TRIVIGLIANO - GUARCINO - BOVILLE ERNICA - COLLEPARDO - MONTE S. GIOVANNI CAMPANO - PIGLIO - SERRONE FINALITA (Regg. UE 611 e 615/2014 - Annualità 2019-2020) Miglioramento della qualità nella produzione dell olio di oliva e di olive da mensa Ambito 4 Miglioramento delle condizioni di coltivazione, di raccolta, di consegna e di Misura 4A magazzinaggio delle olive prima della trasformazione, in connessione con l assistenza tecnica. Miglioramento dell impatto ambientale dell olivicoltura Ambito 2 Misura 2B Ambito 2 Misura 2C Ambito 3 Misura 3A Elaborazione di buone pratiche agricole per l olivicoltura basate su criteri ambientali adatti alle condizioni locali e loro diffusione presso gli olivicoltori con monitoraggio della loro applicazione pratica. Dimostrazione pratica di tecniche alternative all impiego di prodotti chimici per la lotta alla mosca dell olivo nonché progetti di osservazione dell andamento stagionale. Miglioramento della competitività dell olivicoltura attraverso la modernizzazione Miglioramento dei sistemi di irrigazione e delle tecniche colturali. La direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (con rettifica pubblicata il 29 giugno 2010), recepita in Italia con il decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari, prevedendo, tra l'altro, che gli Stati membri adottino piani d'azione nazionali per definire gli obiettivi e individuare le misure per la riduzione dell'impatto e dei rischi per la salute umana e l'ambiente conseguenti all'utilizzo dei prodotti fitosanitari e per incoraggiare lo sviluppo e l'introduzione della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi al fine di ridurre la dipendenza dall'utilizzo dei prodotti fitosanitari. Nella G.U. n. 35 del 12 febbraio 2014 è stato pubblicato il decreto interministeriale 22 gennaio 2014 "Adozione del Piano di azione nazionale (PAN) per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 che ha previsto azioni volte a favorire un'agricoltura sostenibile fondata sul rispetto dell'ambiente, finalizzata alla tutela dei consumatori e degli operatori e guidata da un uso consapevole dei prodotti fitosanitari. Le indicazioni del presente Bollettino sono relative all applicazione della Difesa Biologica e della Difesa integrata obbligatoria e forniscono indicazioni per il rispetto dei vincoli stabiliti dalla Difesa integrata volontaria e degli ulteriori vincoli previsti in applicazione delle seguenti norme: Regg. 1698/2005/UE; 1305/2013/UE; 1308/2013/UE e s.m. Il presente Bollettino è dedicato alla tecnica olivicola ed è strutturato in due sezioni fuse tra loro: la prima è relativa alla Difesa biologica e/o integrata (obbligatoria - Allegato III Dir. 2009/128/C ), la seconda contiene informazioni sulle Tecniche agronomiche in Olivicoltura. 2

Agro-Meteorologia Le misure sono relative alla Stazione di riferimento. Altrove, sono da considerare indicative. Prov Stazione Data TMin TMed TMax UMed Pioggia PMed FR ALATRI Basciano 22/07/2019 20,7 28,8 38,9 50 0 1.022 FR ALATRI Basciano 23/07/2019 22,2 29,2 39,9 48 0 1.020 Prov Stazione Data RS VVmed VVmax GG_A GG_0 ET0 FR ALATRI Basciano 22/07/2019 6.936 0,6 3,1 13,2 28,8 5,6 FR ALATRI Basciano 23/07/2019 7.064 0,7 4,8 13,4 29,2 5,9 Valore Descrizione Unità di misura RS Radiazione solare giornaliera W/mq VVmed Velocità media del vento m/s VVmax Velocità massima del vento m/s GG A Gradi giorno Allen (0 C-30 C) C GG 0 Gradi giorno (soglia 0 C) C ET0 Evapotraspirazione potenziale (metodo Penman Montheit) Mm L anticiclone nord-africano in elevazione fino alla Penisola Scandinava si indebolirà man mano. Giovedi avrà temperature elevate e bel tempo diffuso, mentre da venerdì arriveranno le prime infiltrazioni umide occidentali - preludio di una vera e propria perturbazione che interesserà l Italia nel fine settimana. Quindi instabilità dapprima come fenomeni pomeridiani circoscritti ai rilievi appenninici centrali poi, in particolare da domenica, maltempo con fenomeni diffusi e anche intensi previsti al centro-nord. Significativo calo dei valori termici da sabato e da nord-ovest. Tecnica Colturale Le elevate temperature del periodo delineano una situazione di carenza idrica. Intervenire con irrigazioni di supporto nelle fasi più critiche può essere decisivo per aumentare la produttività dell oliveto. Come ogni altro tipo di vegetazione, anche la pianta di olivo ha la necessità di acquisire attraverso gli stomi fogliari la massima quantità di CO 2 necessaria per la fotosintesi, ma nello stesso tempo limitare al massimo la perdita di vapore acqueo. 3

La maggior parte delle specie vegetali agiscono aprendo al massimo gli stomi vegetali e in questo modo accettano anche tassi di evaporazione elevati. L olivo e le piante nate nel microclima mediterraneo è in grado di bilanciare perfettamente fotosintesi e evaporazione: nelle prime ore della mattina si ha la massima apertura degli stomi (massima conduttanza), riducendola man mano che le ore procedono. Questo comportamento ha una grande importanza in caso di situazioni limitative di acqua: al mattino, quindi, a fronte di una maggiore apertura degli stomi, si ha un maggior assorbimento di CO 2 con un costo traspirativo minore. Questa situazione di apertura degli stomi permette all olivo di massimizzare la fotosintesi per unità di acqua traspirata. Ciò vuol anche dire che la parziale chiusura degli stomi nelle ore più calde abbia come conseguenza una minore attività fotosintetica rispetto alla maggior parte delle specie vegetali, ma anche una protezione contro la disidratazione, situazione particolarmente favorevole in caso di limitazione idrica. Misurando il Potenziale idrico delle foglie, le altre piante - che non hanno un meccanismo regolatore - hanno un MPa di -1,5; l olivo invece può arrivare anche a -8 MPa. In annate siccitose o con temperature elevate, irrigare gli olivi può migliorare le produzioni sia in termini quantitativi che qualitativi, come si è avuto modo di ribadire più volte. Questa tecnica agronomica va effettuata tenendo presente che la sensibilità dell olivo alla carenza idrica nel suolo varia in funzione dello stadio fenologico e quindi occorrerà prestare maggiore attenzione durante la fioritura, l allegagione, la crescita iniziale del frutto e il periodo d inoliazione. Con apposite formule è possibile stimare il quantitativo d acqua da somministrare agli olivi: si tratta alla fine di calcolare l evapotraspirazione dell olivo, tenendo comunque presente che questa risente sia della posizione geografica che delle condizioni climatiche. La tendenza attuale è quella di una irrigazione in deficit, ovvero un irrigazione che non soddisfa pienamente le richieste idriche della pianta: il ricorso a questa tecnica è determinato dal fatto che così facendo si ottiene un risparmio idrico, mantenendo la produzione a livelli sovrapponibili a quella degli alberi perfettamente irrigati. Inoltre, si ottengono miglioramenti qualitativi dell olio. Per quanto riguarda poi le modalità con le quali distribuire l acqua, l irrigazione localizzata è il metodo più diffuso e proprio in questa categoria la sub-irrigazione sta avendo una certa espansione. Ma, qualora non ci fossero 4

impianti di irrigazione, sarà opportuno prevedere alcuni interventi di soccorso per distribuire l acqua con un carro-botte. L oliveto funziona come una fabbrica di assimilati, in cui la superficie verde usa la radiazione solare, la CO 2 dell atmosfera e l acqua del suolo per produrre biomassa attraverso la fotosintesi. La produzione di bio-massa è direttamente proporzionale alla radiazione intercettata dalla superficie verde. Quando gli stomi delle foglie sono aperti per permettere l ingresso della CO 2, il vapore acqueo che satura gli spazi intercellulari nelle foglie si disperde nell atmosfera seguendo un preciso gradiente di pressione. Questa perdita di acqua, messa a disposizione dei tessuti dalle radici che la traggono dal suolo, è nota come traspirazione ed è lo scotto che l olivo paga per produrre bio-massa. L aggiustamento osmotico (attivo e passivo) nelle foglie di olivo rappresenta uno dei meccanismi più importanti per la resistenza alla carenza idrica. Tale meccanismo permette alla pianta di instaurare un elevato gradiente di potenziali tra foglie, radici e terreno e di utilizzare le risorse idriche del suolo fino a valori di -25 bar. Il punto di perdita di turgore per la foglia è stato stimato a valori di -3,0 / -3,5 MPa di potenziale idrico. Quando il contenuto di acqua nel suolo non è sufficiente per compensare la perdita di acqua che viene traspirata, l oliveto o l olivo soffre di deficit idrico che a sua volta incide su una serie di parametri che, in finale, portano ad una riduzione di produzione. Dunque, se si vuole ottenere la massima produzione 5

possibile, è necessario assicurare che il suolo dell oliveto disponga di una sufficiente quantità di acqua, in modo che l olivo possa far fronte alla domanda di acqua che l atmosfera richiede attraverso l evapotraspirazione. Questa quantità di acqua, unita a quella che si perde per evaporazione dal suolo, è quella che viene indicata con Evapotraspirazione massima della coltura (ET c ): è quella che stagionalmente, con le piogge o attraverso l irrigazione, deve essere ricostituita. Il modo migliore per calcolare l Evapotraspirazione è quello suggerito dalla FAO: ET c = ET 0 x K c, dove ET 0 indica l evapotraspirazione di riferimento, quella in pratica richiesta dall atmosfera anche in base al clima e corrisponde alla traspirazione di un prato di graminacee che cresce senza problemi di acqua o di nutrienti e senza incidenza di fitopatie: la situazione dunque ideale. In realtà, il calcolo dell ET c adottato dalla FAO e indicato da Penman-Monteith è molto più complesso, anche se in oliveto per fortuna non è necessario farlo ET 0 = 0,408 Δ (Rn G) + γ (900 / T k ) U2 (e a e d ) : Δ + γ (1 + 0,34 U2) dove: ET 0 = evapotraspirazione di riferimento (mm d -1 ) Δ = pendenza della curva che esprime la tensione di vapore saturo in funzione della temperatura (kpa C -1 ) Rn = radiazione netta (MJ m -2 d -1 ) T k = temperatura assoluta media a 2 m dal suolo ( K) U 2 = velocità del vento a 2 m dal suolo (m s -1 ) G = flusso di calore dal suolo (MJ m -2 d -1 ) e a -e d = deficit di pressione di vapore dell aria (kpa) γ = costante psicrometrica (kpa C -1 ) Effetti del deficit idrico sui processi di accrescimento e produzione dell olivo in relazione alla fase fenologica in cui si manifesta Fase fenologica Effetti del deficit idrico Accrescimento vegetativo Ridotto sviluppo di gemme fiorali e dei germogli dell anno successivo Formazione di gemmea fiore Riduzione del numero di fiori e aborto dell ovario Fioritura e allegagione Diminuzione dell allegagione Accrescimento del frutto Diminuzione della dimensione dei frutti Accumulo di olio Minore contenuto di olio/frutto 6

La stima dei consumi idrici attraverso i metodi indiretti risulta dunque alquanto complessa considerando che il concetto di ET, così come espresso in precedenza, è soggetto ad una estrema variabilità dovuta ad alcuni fattori: - Colturali: Specie e varietà: varietà diverse, a parità di condizioni, consumano quantitativi di acqua differenti; Stadio di crescita della coltura: una coltura nella fase di massimo accrescimento consuma molta più acqua rispetto alla stessa coltura allo stadio di giovane olivo; Investimento unitario o fittezza (n. di piante m -2 ): all aumentare del numero di piante per metro quadrato, aumentano i consumi idrici. - Pedologici: Contenuto di umidità del terreno: maggiore è il contenuto idrico del suolo, maggiore sarà, a parità di stadio di sviluppo, il consumo idrico. Man mano che l acqua nel suolo diminuisce, gli olivi riducono il loro consumo, mettendo in atto meccanismi di risparmio idrico attraverso la chiusura parziale o totale degli stomi. - Climatici: Intensità di radiazione e, quindi, di temperatura; Tenore di umidità relativa e ventosità: determinano entrambi una notevole variabilità del livello di evapotraspirazione. La stima dell evapotraspirazione di riferimento (ET 0 ), rappresenta la base per capire i fabbisogni idrici del nostro oliveto. A tale scopo bisogna adottare un coefficiente di correzione dell ET 0 definito come Coefficiente colturale (K c ), specifico per ogni coltura e diverso per ogni suo stadio vegetativo ET c = ET 0 x K c dove: ET c = Evapotraspirazione potenziale di una data coltura ad un determinato stadio vegetativo. ET c, così come affermato per ET 0, può essere considerata come la domanda evapotraspirativa dell ambiente imposta in un dato momento o periodo o durante una determinata fase del ciclo biologico, dalle condizioni meteorologiche (radiazione, temperatura, vento e umidità relativa), ad una specifica coltura (es. olivo). Poiché ET c aumenta con l aumentare della superficie fogliare traspirante, cioè con l accrescimento della coltura, il K c aumenta dall inizio del ciclo colturale 7

fino a quando questa raggiunge il massimo sviluppo; in seguito a fitopatie il K c diminuisce per l ingiallimento e caduta delle foglie. I coefficienti colturali, stabiliti dalla FAO, sono determinati sperimentalmente come rapporto ET c /ET 0 per le diverse colture e sono modificati in funzione delle caratteristiche ambientali. Riassumendo: l olivo resiste molto bene agli stress idrici per una serie di fattori, alcuni dei quali sono di seguito elencati Numero ridotto di stomi che limita le perdite di acqua durante il processo traspirativo. Diametro ridotto dei vasi xilematici (flusso traspirativo ad elevati potenziali idrici). Elevata funzionalità delle foglie (attività fotosintetica e traspirativa a potenziali idrici fogliari anche di 6/-7 MPa). Incremento di volume di suolo esplorato dall apparato radicale in condizioni di deficit Elevata efficienza dell uso dell uso dell acqua (minore consumo di acqua per unità di sostanza secca prodotta rispetto ad altre specie, ad esempio vite e pesco). L utilizzo di acqua in olivicoltura tuttavia si impone per i seguenti aspetti: Accelerazione dello sviluppo della pianta nei primi anni Aumento del rapporto polpa/nocciolo Riduzione del fenomeno dell alternanza Possibilità di adottare la tecnica dell inerbimento che svolge un ruolo importante nel contenimento dell erosione Aumento, a parità di altre condizioni, della quantità di olio per olivo e per ettaro in relazione all aumento del numero di frutti per albero L acidità dell olio, il numero di perossidi, gli indici spettrofotometrici non sono influenzati dalla pratica irrigua, cosi come il rapporto tra acidi grassi saturi e insaturi Esiste una relazione inversa tra concentrazione di composti fenolici e lo stato idrico della pianta durante lo sviluppo del frutto; la maggiore disponibilità idrica incide negativamente sulla dotazione polifenolica. 8

E stato comunque visto che non è necessario apportare tutto il fabbisogno idrico colturale attraverso l irrigazione, ma è possibile invece utilizzare strategie agronomiche di deficit controllato con effetti produttivi e qualitativi comparabili alla piena irrigazione. La minore somministrazione di acqua può essere utilizzata durante tutta la stagione irrigua. In particolare, una riduzione pari al 66% del fabbisogno idrico colturale non comporta diminuzioni significative della produzione rispetto ad olivi pienamente irrigati. Le strategie di irrigazione in deficit risultano applicabili in oliveti adulti, dal momento che nei giovani impianti uno stress idrico, anche se di lieve entità, influisce sullo sviluppo vegetativo, ritardando il completo accrescimento della chioma e conseguentemente rallentando il raggiungimento del periodo di massima produzione. Le recenti disposizioni comunitarie (PSR 2014-2020) assegnano tuttavia al risparmio idrico in agricoltura un ruolo di primaria importanza, al fine di ridurre gli sprechi e di contenere gli effetti negativi della lisciviazione dei nitrati. Tali obiettivi si inseriscono in un contesto ambientale caratterizzato dai cambiamenti climatici che hanno investito il continente europeo, per i quali il PSR 2014-2020 impone strategie di mitigazione e adattamento. Nell ambito di un progetto di riqualificazione olivicola dell intero Areale, lo studio climatologico sui fabbisogni irrigui netti dell olivo nel Territorio è stato effettuato utilizzando i dati termo-pluviometrici giornalieri rilevati dal Servizio Idrografico Regionale. I dati sono stati sottoposti ai normali controlli di consistenza interna e persistenza temporale prima di essere impiegati per i calcoli successivi. La temperatura media giornaliera (Tmed) è stata calcolata come Tmin+Tmax:2. I fabbisogni irrigui netti dell olivo nelle diverse località sono stati determinati facendo ricorso ad un bilancio idrico semplificato a scansione giornaliera applicato, per ciascuno anno della serie storica, nel periodo 1 aprile 30 settembre. L equazione utilizzata è la seguente: Ri= Ri-1 + Pu+Ii Et c dove: Ri = Riserva idrica in mm. Ri-1= Riserva idrica del giorno precedente in mm. Ii = Irrigazione in mm. 9

Pu = Piogge utili in mm. Et c = evapotraspirazione della coltura La stima delle variazioni del contenuto idrico è stata effettuata considerando uno strato di suolo pari a 1 metro, in condizioni di Capacità di campo a inizio bilancio (es. 1 aprile). L acqua eccedente la Capacità di campo è stata considerata persa per percolazione. L evapotraspirazione massima della coltura (Et c ) costituisce, nel suddetto bilancio idrico, l unica voce passiva ed è stata determinata con la seguente equazione: Et c = Et o x K c x K r dove: Et o = evapotraspirazione di riferimento in mm/d K c = coefficienti colturali mensili K r = coefficiente di copertura del suolo da parte della chioma considerato pari a 1 ipotizzando una percentuale superiore al 50%. Il coefficiente di copertura del suolo (K r ) tiene conto sia del numero delle piante che del diametro della chioma ed è stato determinato con la seguente formula: K r = 2 Sc/100 Sc = π x D^2 x N 100 dove: Sc = superficie coperta D = diametro della chioma N = numero di piante per ettaro Esempio: Con un diametro della chioma pari a 4.80 m e 277 piante per ettaro (sesto 6x6) la % suolo coperta è pari al 50,1 %, di poco superiore alla soglia del 50% al disotto della quale il K r è minore di 1. L evapotraspirazione di riferimento è stata determinata con la formula di Hargreaves, per la quale occorrono solo le temperature massime e minime giornaliere Et o = 0.0023 x Rad x (T +17.8 ) Td dove: Et o = evapotraspirazione di riferimento in mm/d Rad= radiazione solare extraterrestre espressa in mm. di evaporato Td = escursione termica giornaliera T = temperatura media giornaliera. 10

In un suolo olivetato lavorato, i coefficienti colturali mensili (K c ) risultano essere i seguenti, con valori più bassi nei mesi estivi a causa della parziale chiusura degli stomi a fronte dell aumentata richiesta evapo-traspirativa: Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre 0,65 0,55 0,55 0,50 0,50 0,55 I metodi che si basano sulla conoscenza delle variabili agro-climatiche sono generalmente di più facile applicazione e possono essere utilizzati a livello di singolo oliveto o trovare applicazione in Associazioni di produttori o essere utilizzati dai servizi di assistenza tecnica. In molti areali di coltivazione, specialmente in zone collinari dove gli impianti si trovano su suoli in pendenza (problemi di erosione), si può infatti realizzare una copertura vegetale nell interfila: questa tecnica limita l erosione e migliora il contenuto di sostanza organica nel suolo. In questo caso, al calcolo dei volumi idrici si deve applicare una correzione della stima del K c che consideri il consumo aggiuntivo della vegetazione di copertura. In presenza di un cotico erboso, il valore del K c sarà diverso e va calcolato con la seguente formula: K c = K c e x S : 10.000 + K c x (olivo) x K r dove: K c e = coefficiente colturale del cotico erboso S = superficie inerbita (mq/ha). Le tipologie di suolo considerate sono le seguenti: Suolo CIC % PA % Acqua disponibile % Acqua disponibile a 100 cm. (mm) Franco-sabbioso 21 9 12 10 Franco 31 14 17 170 Argilloso-limoso 40 20 20 210 I volumi irrigui netti giornalieri sono stati determinati mantenendo il contenuto idrico del suolo tra il 25% e il 30% dell acqua disponibile. Essi sono stati ridotti applicando strategie di deficit idrico controllato, restituendo il 66% della dose ottimale. Gli apporti idrici di falda non sono stati considerati. Laddove le condizioni climatiche siano più fresche all interno dell Areale, i fabbisogni irrigui scendono anche del 30% nei suoli franco rispetto ai francosabbiosi e del 70% in quelli argillo-limosi. 11

Le date medie di inizio della stagione irrigua si collocano nel mese di giugno per i suoli sabbiosi, e nel mese di luglio per le altre tipologie. Per la determinazione del consumo idrico è indispensabile conoscere le dimensioni della chioma e lo sviluppo dell apparato radicale. Negli impianti non ancora adulti la chioma varia notevolmente in funzione della vigoria della pianta, dell età dell impianto, della forma di allevamento, della densità di piantagione, della fertilità e struttura del suolo, delle tecniche agronomiche utilizzate e delle caratteristiche climatiche. In seguito, le variazioni dello sviluppo della chioma dipendono quasi esclusivamente dalla carica produttiva e dall intensità della potatura. Il sistema radicale è molto diffuso e sviluppato, pur essendo superficiale: ciò gli consente di sfruttare l umidità contenuta in un grande volume di terreno. Ai fini del calcolo del consumo idrico soprattutto per i giovani impianti - è utile conoscere la percentuale della superficie di suolo coperta dalla chioma degli alberi (Sc) Sc = (p x D 2 x N) / 400 dove: D = Diametro medio della chioma N = Densità di olivi / ha. L irrigazione non riduce l accumulo di olio nel frutto. La minore resa in olio registrata sembra legata alla minore estraibilità dell olio dalla polpa durante il processo di trasformazione, come già detto nel Bollettino precedente. Pioggia cumulata (Stazione meteo Alatri - Basciano) 12

Giorni di pioggia cumulata nel periodo 2004-2018 (idem) In olivicoltura fare qualità non è semplice e ancora meno semplice è fare produzione se non si è in grado di accettare e utilizzare le nuove tecnologie rapportandole al contesto in cui si opera e ponendosi sempre un obiettivo finale. Ridurre i costi di gestione, nell olivicoltura da reddito, vuol dire: RIDUZIONE DELL ALTERNANZA PRODUTTIVA AUMENTO DELLA PRODUZIONE E DELLA QUALITA In entrambi questi casi, l irrigazione ha una sua specifica valenza. MOSCA DELL OLIVO Una maggiore suscettibilità verso la mosca è data dalla dimora degli oliveti su terreni mal drenati e con ristagno idrico: queste problematiche vanno dunque risolte, laddove presenti. 13

Fase fenologica: ingrossamento delle drupe con inizio indurimento del nòcciolo (BBCH 75). Dai controlli effettuati presso Aziende rappresentative dell area olivicola del Territorio, si rileva che le catture sono in aumento e con una situazione modificata rispetto ad una settimana fa, con punture in aumento e fase di ovideposizione in atto. Le osservazioni compiute con il microscopio bi-oculare hanno evidenziato molte uova appena deposte e alcune larve di prima età. L'infestazione sembra per ora circoscritta e soprattutto riguarda la Rosciola, che probabilmente è più tenera e con le recenti piogge si è ingrossata ed ulteriormente intenerita. Sn: uovo appena deposto; dx: larva di I età (Foto: A. Ciolli, 21-07-2019). Considerato che le condizioni atmosferiche sono molto favorevoli allo sviluppo dell infestazione, nelle Aziende che adottano il metodo adulticida (in particolare quelle in regime di olivicoltura biologica) è necessario intervenire con trattamenti adulticidi. Si ricorda che con il metodo preventivo, fondamentale per la difesa nel metodo biologico, nel momento in cui le olive raggiungono la fase fenologica di indurimento del nòcciolo, si deve effettuare il trattamento al più presto con Spinosad e/o con gli altri prodotti ammessi in biologico (Caolino), per non correre il rischio che l infestazione divenga non più controllabile. 14

N.B.: I Prodotti fitosanitari classificati con la vecchia classificazione tossici e molto tossici debbono essere esclusi ai sensi della sottomisura 10.1 del PSR 2014-2020. In particolare si segnala che non possono essere utilizzati i prodotti che contengono in etichetta le indicazioni di pericolo H300, H310, H330, H301, H311, H331, H340, H350, H360, H370, H372, H334, H304. Al momento, le indicazioni fitosanitarie sono le seguenti: Subito: EPIK SL, soluzione a 50 gr/lt di Acetamiprid, un derivato di sintesi della nicotina (agisce a livello del sistema nervoso degli insetti con un meccanismo di tipo acetilcolino-mimetico. La molecola è dotata di attività sistemica e traslaminare ed è traslocata per via floematica; il prodotto è assorbito principalmente per via fogliare), esteso DM 13 novembre 2017 - come uso su olivo contro Bactrocera Oleae (mosca dell olivo). Dosaggio: 150 ml/hl = 1,5 lt/1000 lt/ha (solo 2 volte / anno) Intervallo di sicurezza: 21 gg. LMR: 3 mg/kg (nuovo valore in vigore dal 13 febbraio 2019 a seguito del Reg UE 2019/88 che modifica l All. II del Reg CE 396/2005 - https://eurlex.europa.eu/legal-content/it/txt/pdf/?uri=celex:32019r0088&from=en) pag. 13 N.B. L agrofarmaco è particolarmente indicato in queste prime fasi di infestazione e con le drupe in accrescimento. NON usare altro. Distribuire entro sabato. Dopo 2 gg: SPINTOR FLY (Corteva), a base di Spinosad (0,24 gr/lt) 15

Dosaggio: 1 lt in 4 lt acqua (fino a 8 volte / anno). Non nebulizzare ma distribuire a gocce, localizzandolo su aree ristrette della chioma (30-40 cm. diametro) poste a sud e a file alterne. Dilavabile. Intervallo di sicurezza: 7 gg. Poi (dopo 2 gg): CAOLINO Dosaggio: 3-5 kg/hl. Attenzione: usare solo Prodotti con diametro medio < 1 micron e con basso peso specifico (= 0,4 Kg / dm 3 ). Distribuire con copertura uniforme subito dopo la fase di indurimento nòcciolo. Dilavabile. La copertura uniforme va mantenuta nel tempo. Intervallo di sicurezza: non ha carenza. La consultazione dei prodotti commerciali disponibili sul mercato contenenti i principi attivi di volta in volta indicati nei diversi numeri del Bollettino è possibile effettuarla sul portale FEDER-BIO, alla Banca Dati corrispondente: https://feder.bio/mezzi-tecnici/ oppure sul portale SIAN, alla Banca Dati corrispondente: https://www.sian.it/biofito/gohomepage.do?tab=1&numaccessi=2187&dataagg DB=20/05/2014 16

Marketing e Olivicoltura Seguire attentamente le prescrizioni in etichetta dei prodotti eventualmente utilizzati, ricordiamo che in fase di controlli essendo l'etichetta autorizzata con decreto ministeriale è la prima e più importante fonte di riferimenti per l'uso in conformità dei prodotti fitosanitari. Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell'uso leggere sempre l'etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l'attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta. Chi impiega il prodotto è responsabile degli eventuali danni che possono derivare da un uso improprio del preparato. Il rispetto delle istruzioni è condizione essenziale per assicurare l efficacia del trattamento e per evitare danni alle piante, alle persone ed agli animali. E' OBBLIGATORIO L'USO DI IDONEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DI ATTREZZATURE DI LAVORO CONFORMI (D. Lgs. 81/2008 e ss. mm.) 17

Questo Bollettino è stato chiuso: mercoledi 24 luglio 2019 alle ore 23.00. E stato distribuito: giovedi 25 luglio 2019. E offerto da Olivicola degli Ernici - Frantoio Culturale e redatto a cura di: Massimo Baldacci (cell. 366/2647642 ; mf.baldacci@gmail.com) La diffusione parziale o totale dei testi, dei dati o delle illustrazioni è vietata ai termini di Legge (LdA 633/1941; DL 196/03). La violazione dei diritti previsti comporta l applicazione delle sanzioni penali o amministrative previste dagli art. 171, 171-bis, 171-ter, 174-bis e 174-ter della Legge 22 aprile 1941, n. 633, oltre alle sanzioni previste dal Codice Civile italiano. E consentita la riproduzione solo citando la fonte e previa autorizzazione scritta dei Proprietari dei Diritti d Autore. Ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003 e successive modifiche vi informiamo che i vostri dati personali comuni sono acquisiti e trattati nell ambito e per le finalità della fornitura, dietro vostra richiesta, del presente servizio informativo, nonché per tutti gli adempimenti conseguenti. Il titolare del trattamento è: OLIVICOLA DEGLI ERNICI Via Pratone Località Pitocco, Vico nel Lazio FR, a cui rivolgersi per esercitare i diritti di legge. L eventuale revoca del consenso al trattamento comporterà, fra l altro, la cessazione dell erogazione del servizio. info@olivicoladegliernici.it 18