LA SPESA SOCIALE IN EUROPA Franco Chittolina
IL MODELLO SOCIALE EUROPEO - cultura dei diritti + solidarietà tra i gruppi sociali, le generazioni e i territori della comunità cui si appartiene = il MSE avrebbe dovuto garantire a tutti livelli minimi di sicurezza sociale, di assistenza in caso di malattia e contro la povertà - il MSE nacque e si affermò prima in UK e poi in Germania, per arrivare a quello che oggi chiamiamo WELFARE STATE: insieme della spesa destinata a previdenza, sanità, ammortizzatori sociali, assistenza, istruzione e politiche per la casa
IL MODELLO SOCIALE EUROPEO - la crisi economica-finanziaria ha generato una crisi sociale caratterizzata da più disoccupazione, impoverimento della popolazione, vulnerabilità ed esclusione sociale accompagnata da una riduzione delle prestazioni di protezione sociale - siamo a un momento di svolta per i paesi dell UE e per il progetto di Unione Europea: se è fondamentale la sostenibilità economico-finanziaria, altrettanto fondamentale è la sostenibilità sociale, basata su coesione e solidarietà, tramite una adeguata salvaguardia dei sistemi di protezione sociale
ALCUNI NUMERI SULLA SPESA SOCIALE IN EUROPA - Oltre la metà della spesa pubblica è dedicata alla protezione sociale e all assistenza sanitaria (i cardini del MSE): in diminuzione tra il 2003 e il 2007, ha ricominciato a crescere nel 2010. - La spesa pubblica dei paesi UE nel 2010 è stata di 6.182 miliardi di euro = 50,3 del. Il 54 di essa ha riguardato protezione sociale e sanità = alla protezione sociale è mediamente destinato il 26,4 del nei Paesi dell UE
ALCUNI NUMERI SULLA SPESA SOCIALE IN EUROPA Le differenze tra i Paesi: da Danimarca (25,4 del ), Finlandia (23,9) e Francia (23,5) a Cipro (10,9) e Slovacchia (12,2). L Italia è nella media ma distribuisce diversamente la sua spesa sociale Se in media (2008) le due voci più consistenti di spesa sociale nell UE ( vecchiaia e sussistenza e assistenza sanitaria ) assorbono il 45,4 e il 29,7. In Italia la voce per vecchiaia e sussistenza (le pensioni) sale al 60,7. Risultano di conseguenza più basse tutte le altre spese per prestazioni quali la famiglia/infanzia, la disoccupazione, la disabilità, l alloggio, l esclusione sociale.
LA SPESA SOCIALE IN EUROPA E IN ALCUNI PAESI VECCHIAIA E SUSSISTENZA ASSOSTENZA SANITARIA DISABILITÀ FAMIGLIA/I NFANZIA DISOCCUPAZIONE ALLOGGIO ED ESCLUSIONE SOCIALE presta zioni sociali del presta zioni sociali del prest azioni social i del prest azio ni socia li del prestazion i sociali del prestaz ioni sociali UE 27 45,4 11,5 29,7 7,5 8,1 2,0 8,3 2,1 5,2 1,3 3,4 0,9 ITALIA 60,7 16,1 26,4 7,0 5,9 1,6 4,7 1,3 1,9 0,5 0,3 0,1 GERMANI A GRAN BRETAGNA 43,0 11,5 30,5 8,1 7,8 2,1 10,6 2,8 5,4 1,4 2,8 0,7 39.7 9,0 33,3 7,6 11 2,5 7,3 1,7 2,5 0,6 6,1 1,4 FRANCIA 45,8 13,4 29,8 8,7 6,0 1,7 8,4 2,5 5,8 1,7 4,2 1,2 del
L OMBRA DELLA POVERTA - Le persone a rischio povertà (con un reddito disponibile < 60 del reddito medio nazionale) sono il 16,3 della popolazione UE-27. In Italia questa percentuale sale al 18,4 - Le stime fatte in occasione dell Anno europeo di lotta alla povertà e all esclusione sociale dicono che sono 81 milioni le persone a rischio povertà in Europa e circa 42 milioni quelle che vivono in una condizione di seria deprivazione materiale. 34 milioni di persone vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa. Complessivamente un quarto della popolazione europea (116 milioni di persone) vive una situazione di esclusione sociale -La Strategia Europa 2020 mira a perseguire una crescita economica e sociale sostenibile con l obiettivo di ridurre di almeno 20 milioni le persone in situazione di povertà entro il 2020
COME SALVARE IL WELFARE EUROPEO? - Occorre ridurre la spesa pubblica garantendo adeguati livelli di protezione sociale: questo potrà avvenire tramite un miglioramento dell efficienza della spesa sociale e tramite azioni di prevenzione a nuove povertà e forme di esclusione sociale - Le strategie di inclusione attiva devono contemplare supporti adeguati al reddito, e politiche efficaci di accesso al mercato del lavoro e ai servizi sociali - Servono politiche di accesso alla formazione e agli altri servizi per l impiego - Vanno migliorate l efficacia e l efficienza dei sistemi di reddito minimo - Combattere le conseguenze che la crisi può avere sulla salute mentale e fisica delle persone
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