Milioni Risposte Turismo per Camera di Commercio di Livorno La rilevanza e gli impatti economici dell attività crocieristica per il territorio livornese ll fenomeno crocieristico, seppur associabile in prima battuta ad una delle forme di vacanza e divertimento che coinvolge destinazioni turistiche, può essere letto quale attivatore economico in grado di riflettersi su numerose attività e settori generando ricadute economiche (ed occupazionali) a beneficio delle imprese e delle comunità dei territori che da esso vengono interessati. Il lavoro di ricerca condotto da Risposte Turismo su incarico della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Livorno ha avuto come obiettivo quello di valutare le ricadute economiche che si generano nella provincia di Livorno a partire dall arrivo e presenza delle navi da crociera nel porto. Per raggiungere l obiettivo è stato necessario raccogliere e ricostruire un ampia gamma di dimensioni quali-quantitative che hanno come punto di partenza la presenza del traffico crocieristico a Livorno. I risultati sono stati ottenuti con audit mirati ai principali attori della crocieristica livornese: il soggetto che ha in gestione il traffico crocieristico (la società Porto di Livorno 2000 srl ), l Autorità Portuale, gli agenti marittimi, oltre che numerose realtà del territorio, pubbliche e private, anche della più ampia filiera turistica, che lavorano all interno del porto o che beneficiano dell incoming dei crocieristi. CROCIERISTI E TURISTI A LIVORNO La città labronica ha conquistato un ruolo nella geografia dei principali porti crocieristici europei (nei primi dieci per traffico movimentato fino al 2012, poi tredicesimo nel 2013) forte della sua localizzazione nella parte occidentale del bacino mediterraneo, tra le principali aree della crocieristica mondiale, così come tra le numerose motivazioni che condizionano le scelte di itinerario degli armatori per il fatto di rappresentare la porta d accesso per la scoperta della Toscana: un area a forte vocazione ed appeal turistico internazionale sia dal punto di vista paesaggistico che artistico-culturale. Le prime stime sul 2014 del traffico crocieristico del porto di Livorno non permettono di invertire un trend in calo delle toccate iniziato dal 2010 (-30% nei 5 anni) e che dovrebbe far registrare Grafico 1 - Andamento del traffico crocieristico a Livorno, 2000-2013 e stime 2014 0.98 1.04 1.00 Passeggeri movimentati 0.85 0.80 0.61 0.71 0.82 Toccate nave 0.75 0.50 0.25 0.23 0.26 0.30 0.36 0.39 286 321 322 316 318 0.46 387 445 510 564 458 508 497 465 0.74 0.73 0.00 200 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Nota: le stime 2014 sono state fornite dalla società Porto Livorno 2000 nel mese di febbraio del corrente anno. 420 350 800 700 600 500 400 300
350 call nel 2014 rispetto alle 420 del 2013. Più stabile il traffico in termini di passeggeri movimentati tra le stime 2014 e l anno appena concluso. L arco temporale 2000-2014 mostra ad ogni modo un andamento in decisa crescita quasi costante fino al 2012 per movimenti passeggeri, quando si superò la soglia del milione, per poi scendere ed attestarsi su livelli comunque più che tripli rispetto a quelli di inizio millennio. A rafforzare la constatazione dell importante crescita fatta registrare a Livorno dalla crocieristica, si mostra nel grafico che segue un confronto con l andamento di quest ultima con quello degli arrivi turistici complessivi registrati presso le strutture ricettive tanto nel comune e nella provincia di Livorno che nel totale regionale e in tutta Italia. Appare evidente come l andamento riferito alla crocieristica abbia segnato tassi di crescita decisamente non paragonabili con le altre curve: la provincia, la regione e l intera Italia hanno avuto andamenti simili nel periodo preso in considerazione, con gli arrivi aumentati del 25% circa. Se gli arrivi turistici nel comune di Livorno sono cresciuti del 70%, la crescita della crocieristica ha fatto registrare una variazione positiva del 185%. Grafico 2 - Serie indicizzata degli arrivi turistici nel Comune di Livorno, Provincia di Livorno, Regione Toscana, Italia e dei crocieristi nel porto di Livorno, 2003-2012 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2.85 1.71 1.25 COMUNE LI PROVINCIA LI TOSCANA ITALIA CROCIERE LI LA SPESA DIRETTA Per addivenire all obiettivo dell approfondimento e dunque cogliere la rilevanza dell attività crocieristica per il territorio livornese si è operato un processo di scomposizione della spesa per direttrici, rappresentate dalle tre voci espressione dei comportamenti di acquisto di altrettanti soggetti: la spesa dei crocieristi e la spesa dei membri dell equipaggio a terra e, chiaramente, la spesa delle compagnie di crociera quando approdano, sempre riferite al 2013. A queste è possibile aggiungere ulteriori spese ed investimenti in servizi ed infrastrutture nel porto di Livorno finalizzati ad attrarre e servire le navi da crociera. Prima e meno scontata tra le voci è quella relativa ai turisti crocieristi. Il ricorso alle varie soluzioni di visita e le relative intensità di impatto economico sono state ricostruite integrando due indagini realizzate nel 2010 e nel 2011 a Livorno ad ulteriori informazioni raccolte nel corso delle numerose interviste realizzate sul territorio. Informazioni quali-quantitative non sempre del tutto convergenti che hanno portato il gruppo di lavoro ad assegnare da un lato un peso alle diverse formule di scoperta del territorio, dall altro a quantificare la ricaduta locale per ognuna di esse. Secondo il procedimento seguito e le stime realizzate per questo studio 1, i 736.000 crocieristi movimentati nel porto di Livorno nel 2013 avrebbero speso a terra a prescindere dal dove - oltre 47 milioni di euro (un valore medio di 65, frutto dell alto ricorso ad escursioni organizzate che hanno un costo medio di circa 80 ). Considerando le sole spese nella provincia di Livorno, dunque una sola parte del totale appena evidenziato, la stima porta ad indicare in circa 10 milioni di euro il contributo che arriva a Livorno dalle spese dirette dei crocieristi a terra (il 21% sul totale di quanto speso dai crocieristi in transito, che, tenuto conto del totale dei crocieristi movimentati nel 2013, significa un valore di spesa media catturato dal territorio provinciale pari a 13 procapite, 15 se si considerano solo i passeggeri scesi). 1 Si rimanda allo studio integrale per i dettagli relativi alla metodologia seguita. Risposte Turismo per Camera di Commercio di Livorno Marzo 2014 2
Figura 1 - Stima della ripartizione dei crocieristi per modalità di fruizione del territorio Con analogo procedimento, e dunque sfruttando valori di riferimento tratti dalle indagini disponibili, si è stimato quanti membri degli equipaggi delle navi che hanno fatto scalo a Livorno siano effettivamente scesi a terra, quanto abbiano speso così come quanto di tale valore sia stato trattenuto in provincia di Livorno, arrivando ad attribuire al territorio provinciale una ricaduta diretta delle spese dei membri dell equipaggi pari a quasi 1,7 milioni di euro. Se con le precedenti voci si è posta al cuore dell'analisi la spesa media sostenuta dalle persone a terra, dove le persone possono essere, appunto, crocieristi e membri dell'equipaggio, non si possono trascurare sia i costi dei servizi tecnico-nautici sostenuti durante l itinerario dalle compagnie che riconoscono altresì agli scali le tariffe portuali e terminalistiche previste, sia le spese sostenute direttamente o indirettamente dalla compagnia per acquisire i beni e servizi necessari a comporre il prodotto turistico offerto ai crocieristi. Sono stati attribuiti dei valori di spesa ricostruiti grazie all ascolto di molti operatori impegnati nelle attività sopracitate, sia livornesi (in particolare le agenzie marittime con i relativi disbursment account) che nazionali e internazionali, compagnie di crociera e fornitori vari ascoltati da Risposte Turismo nello sviluppo di questo ed altri lavori che hanno permesso di accumulare un articolato bagaglio informativo e punti di riferimento anche quantitativi. Attraverso un analisi delle variabili che incidono nella ricostruzione dello scenario di presenza navi e compagnie nel porto di Livorno e relative spese dirette, a partire da quattro tipologie di navi da crociera, il valore di spesa delle compagnie di crociera per Livorno nel 2013 è di poco superiore agli 11 milioni di euro. Ulteriori considerazioni realizzate nello sviluppo del lavoro hanno permesso la raccolta di dati ed informazioni relativi ad investimenti in infrastrutture e servizi, di natura pluriennale e prevalentemente sostenuti dal porto e dalla società terminalista che concorrono alla produzione crocieristica a Livorno nelle diverse aree e banchine in cui essa si realizza. Sono valori che non sono stati inseriti nel vettore di spesa poiché l imputazione della parte relativa all attività crocieristica (si pensi ad opere di dragaggio di cui beneficia l intera operatività portuale) così come l attribuzione temporale (generalmente si tratta di investimenti pluriennali) lo hanno reso impossibile, ma è corretto far notare come la spesa diretta qui riferita alla produzione crocieristica rappresenti senz altro una sottostima della dimensione reale. Considerando le tre direttrici appena citate, la rilevanza dell attività crocieristica per il territorio livornese nel 2013 è stimabile in una spesa diretta di 22,3 milioni di euro. Risposte Turismo per Camera di Commercio di Livorno Marzo 2014 3
GLI EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI Per arrivare a determinare una stima dell impatto complessivo sul sistema economico è corretto considerare anche ulteriori effetti che si generano a partire dalla spesa diretta. Attraverso la costruzione del vettore di spesa complessivo prima, e l utilizzo di modelli input-output poi, sulla base delle tavole intersettoriali dell economia in Italia si è giunti alla stima degli effetti diretti (di primo livello), indiretti e indotti sull intero territorio nazionale. All interno di quest ultimi emerge l importante quota di valore aggiunto creato a partire dalla presenza di navi e passeggeri a Livorno. La tabella successiva mostra i principali valori ottenibili quali risultati di questa elaborazione: a partire dalle spese dirette si giunge ad una stima della produzione diretta di primo livello e a quella indiretta. Le elaborazioni realizzate dal gruppo di lavoro portano ad indicare in 70 milioni di euro il contributo totale generato a livello nazionale nel 2013 dalle spese dirette a Livorno dell attività crocieristica. Per calcolare infine il numero di unità di lavoro attivate e i redditi generati, necessari alla quantificazione dell impatto indotto, si è proceduto ancora una volta affidandosi all Istat e ad una serie di tavole nazionali. In termini occupazionali l attività crocieristica che ha luogo a Livorno attiva 502 unità di lavoro complessive (che implicano oltre 11 milioni di euro in redditi). Si ricorda ancora come i valori cui si arriva attraverso la metodologia utilizzata compreso l ultimo appena richiamato sull occupazione - non sono da attribuire al territorio livornese ma all intera nazione, con, quindi, una sola parte che è lecito immaginare di pertinenza locale. Tabella 1 Stima degli impatti economici nazionali generati dall attività crocieristica livornese, 2013 Spesa diretta dei crocieristi 9.525.890 Spesa diretta crew 1.684.680 Spesa diretta compagnie di crociera 11.092.000 Vettore di spesa iniziale 22.302.570 Produzione diretta di primo livello ed indiretta 43.638.108 di cui valore aggiunto 16.957.551 Produzione indotta 27.358.845 Produzione totale nazionale (diretta + indiretta + indotta) 70.996.953 unità di lavoro attivate complessivamente 502 redditi attivati complessivamente 11.689.034 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE In un contesto crocieristico mondiale che continua a registrare come totale complessivo incrementi di traffico, laddove a livello di singola macroarea le variazioni sugli anni precedenti assumono segni alterni, Livorno, che ha registrato una impetuosa crescita fino a superare il record del milione di passeggeri movimentati nel 2012, ha subito un netto calo di navi e passeggeri nel 2013 e la prospettiva per il 2014 non sembra migliore. Ma navi e passeggeri sono solo la parte evidente del fenomeno, che implica una ramificazione di relazioni economiche capaci di coinvolgere anche settori meno scontati. All'interno della parte occidentale del Mediterraneo, tra le principali aree della crocieristica, il porto di Livorno ha trovato ragione di affermazione in particolare nel suo potersi proporre come accesso dal mare ad una regione ricca di risorse turistiche e particolarmente attraente per i crocieristi e, quindi, per le compagnie, che nella costruzione degli itinerari guardano sempre, come prima variabile, alle preferenze espresse dai loro clienti. Tale caratteristica, però, se da un lato ha consentito di affermare lo scalo livornese come tappa di itinerari, dall'altro ha comportato una dinamica escursionistica da parte dei crocieristi che nella maggior parte dei casi "salta" la città di Livorno e spesso anche la sua provincia. Si tratta dunque di comprendere al meglio come il vantaggio logistico di Livorno e del suo porto possa tradursi Risposte Turismo per Camera di Commercio di Livorno Marzo 2014 4
non solo in termini di performance dell'azienda portuale ma di ricadute per l'intero territorio, in particolare per gli operatori della macroindustria turistica. Lo studio ha palesato come a comporre la spesa diretta sul territorio siano in primis tre soggetti: le compagnie, i crocieristi e gli equipaggi. Come agire per massimizzare le ricadute locali generate dalle spese dirette dei tre soggetti richiamati? Senza dubbio un lavoro determinante è quello che la società terminalista e l'autorità Portuale, molto spesso con il supporto non marginale di alcuni agenti marittimi, sviluppano per attirare le compagnie e convincerle ad inserire Livorno con frequenza nei propri itinerari. Un simile obiettivo può essere traguardato attraverso investimenti materiali e immateriali, ed attraverso scelte in grado di palesare come la crocieristica venga considerata una priorità per lo sviluppo del porto e della città tutta. Ed ecco allora che interventi infrastrutturali, ad esempio, attivano altra domanda di beni e servizi a ricaduta quantomeno parziale sul territorio, e delibere, protocolli e in generale decisioni prese a livello aziendale o politico possono essere in grado di dare una spinta determinante al fenomeno. Con queste leve Livorno e il suo porto potranno senz'altro guardare con fiducia al prossimo futuro e ai risultati conseguibili in termini di attrazione delle compagnie e delle loro navi. Quando però il ragionamento si sposta sui crocieristi (ed in parte sui membri degli equipaggi), sulle loro abitudini, scelte e consumi, la partita si fa un po' più complessa laddove l'obiettivo volesse essere quello di massimizzarne i vantaggi in termini di "conquista" della loro capacità di spesa. La distribuzione delle scelte in termini di escursioni, organizzate o meno, privilegia oggi nettamente mete diverse dalla città e dalla provincia di Livorno, con la conseguenza di poter imputare al territorio solo una minima parte (21%) del volume complessivo di spese dirette. Al netto della forza attrattiva di Firenze e Pisa, che porterà sempre e comunque la maggior parte dei crocieristi a decidere di raggiungerle nel corso delle ore di sosta della nave in porto, la città di Livorno e la sua provincia, gli amministratori pubblici e gli operatori privati, possono lavorare per ridurre quella forbice tra quote di spesa con destinazione provinciale ed extraprovinciale. Le risorse attrattive non mancano, le ragioni di una sosta in loco anche solo per una parte del tempo speso a terra possono essere più d'una, a patto che il territorio sappia porsi e mostrarsi come ospitale e agisca dunque attivamente nella conquista delle preferenze e consumi dei crocieristi, magari scegliendo di impegnarsi maggiormente per attrarre alcuni segmenti di essi, quelli che per profilo ed abitudini di consumo possano più facilmente decidere di spendere il tempo a terra in modo diverso da come sembra orientata a fare la maggior parte di essi (un occhio di riguardo potrebbe andare ad esempio verso passeggeri dal più elevato profilo culturale, così come ai repeaters che hanno probabilmente visitato altre attrazioni e mete della Toscana nel corso di altre crociere). Già oggi, ad ogni modo, la crocieristica è un fenomeno in grado di apportare al territorio livornese significative ricadute dirette attraverso le sue componenti produttiva e di turismo, pari ad oltre 22 milioni di euro nel 2013, a loro volta in grado di attivare effetti indiretti e indotti, anche occupazionali. Bisogna partire da qui, da un dato ad ogni modo già di rilievo, per disegnare il percorso strategico ed operativo capace di portare in dote al territorio un vantaggio ancor più significativo. Risposte Turismo per Camera di Commercio di Livorno Marzo 2014 5