Cosa sono e come utilizzare le reti solidali



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Freebook è un progetto di libro libero. L Edup dona ai suoi lettori dei veri e propri libri, prodotti editoriali completi rispetto all opera da cui sono tratti. Possono essere letti, stampati, citati, riprodotti sul proprio blog, con la sola raccomandazione di indicare sempre la fonte: www.edup.it Euclides André Mance Cosa sono e come utilizzare le reti solidali Tratto da Organizzare reti solidali Tratto da FREEBOOK

Euclides André Mance Cosa sono e come utilizzare le reti solidali FREEBOOK

Freebook è un progetto di libro libero. L Edup dona ai suoi lettori dei veri e propri libri, prodotti editoriali completi rispetto all opera da cui sono tratti. Possono essere letti, stampati, citati, riprodotti sul proprio blog, con la sola raccomandazione di indicare sempre la fonte: www.edup.it EUCLIDES ANDRÉ MANCE (San Paolo, 1963), filosofo, antropologo e pedagogista, studioso della realtà brasiliana, ha collaborato all elaborazione di politiche pubbliche di sviluppo territoriale realizzato attraverso strategie di economia e collaborazione solidale. Sul sito www.edup.it è possibile scaricare integralmente questo volumetto e tutti gli altri FREEBOOK desiderati. Collezionali tutti. Cosa sono e come costituire le reti solidali Cosa sono le reti solidali? Come si possono realizzare? Le reti solidali possono combattere lo sfruttamento dei lavoratori, l alienazione dei consumatori e altre forme di oppressione politica e culturale presenti nelle nostre realtà sociali? In questo capitolo si cerca di fare chiarezza su questi punti e si elencano alcune azioni concrete per partecipare alle reti solidali. COSA SONO LE RETI SOLIDALI? COME SI POSSONO ORGANIZZARE Edup S.r.l. FREEBOOK, 2009 Via Quattro Novembre, 157-00187 Roma Tel. +39.06.69204371 www.edup.it info@edup.it Prima edizione Freebook aprile 2010 Qual è l obiettivo di una rete solidale? L obiettivo principale di una rete solidale è creare lavoro e reddito per persone disoccupate e marginalizzate o che desiderino costruire nuove relazioni produttive, migliorare i modelli di consumo di tutti i componenti della rete stessa, proteggere

l ambiente e costruire una nuova società in cui non ci sia sfruttamento degli esseri umani e distruzione dell equilibrio ecologico. Come funziona? La rete di collaborazione solidale riunisce in una stessa organizzazione gruppi di consumatori, di produttori e di erogatori di servizi. Tutti si propongono di praticare il consumo solidale, cioè di comprare prodotti e servizi dalla propria rete, per garantire lavoro e reddito ai suoi membri e proteggere l ambiente. Una parte del valore aggiunto ottenuto dai produttori e dai fornitori di servizi attraverso la vendita nella rete dei loro prodotti e servizi viene reinvestito nella rete stessa per far nascere altre cooperative, gruppi di produzione e micro-imprese, per creare, quindi, nuovi posti di lavoro e aumentare l offerta solidale di prodotti e servizi. Questo permette di incrementare i consumi di tutti e, contemporaneamente, di diminuire il volume e il numero dei prodotti che la rete compra ancora dal mercato capitalista, evitando, così, che la ricchezza prodotta nella rete divenga parte dell accumulazione capitalista. L obiettivo della rete è produrre tutto quello di cui le persone hanno bisogno per realizzare il bem-viver di ognuno in modo ecologico e socialmente sostenibile. 4 Perché l integrazione solidale dei produttori e dei consumatori può creare lavoro, distribuire reddito e proteggere l ambiente? Quando i consumatori si servono del consumo solidale, una volta usati i prodotti di un impresa (per esempio un panificio comunitario) che non sfrutta i lavoratori e protegge l ambiente, si crea un valore aggiunto che nella logica capitalistica sarebbe profitto. Questo valore aggiunto, nella logica solidale viene invece reinvestito nella costruzione di nuove imprese (fattorie, fabbriche di pasta, produzione di sapone, di abbigliamento, ecc.), creando nuovi posti di lavoro, diversificando la produzione e migliorando il tipo di consumo di tutti quelli che partecipano alla rete. Come è organizzata? Si può organizzare in vari modi. È fondamentale mettere insieme consumatori e produttori solidali. Dove non ci sono gruppi di produttori solidali, la rete può essere avviata a partire dai consumatori. Come avviare una rete a partire da consumatori solidali? Famiglie, comunità ecclesiali, gruppi di vicini di casa o sindacati possono, per esempio, organizzare gruppi di acquisto collettivo. Con il risparmio che ottengono comprando all ingrosso, oltre che continuare ad acquistare le medesime quantità di prodotto, possono dar vita ad un fondo per crea- 5

re cooperative di produzione e far fronte alle proprie esigenze. Così, tutto quello che questi gruppi comprano nel mercato e che può essere prodotto dagli aderenti alla rete, comincia ad essere prodotto e commercializzato all interno della comunità. Questo genera sia opportunità di lavoro per le persone disoccupate sia la possibilità di soddisfare vari bisogni (pane, dolci, pasta, gelati, uova, verdura, sapone, vestiti, birra artigianale, marmellata, lavori di sartoria, riparazioni elettriche e idrauliche, costruzioni, corsi, lezioni di informatica e altro ancora). Il valore aggiunto prodotto in queste attività, che nella società capitalista sarebbe considerato profitto, viene reinvestito per creare altre cooperative popolari e così la rete cresce. Immaginiamo, ad esempio, che duecento famiglie di un quartiere decidano di fare acquisti solidali. A fronte di un acquisto mensile di 5 chili di pasta per ciascuna famiglia in diversi supermercati, tutte insieme potranno effettuare un unico acquisto direttamente dal grossista, acquistando una tonnellata di pasta! Il volume dell acquisto permetterà loro un buon risparmio. Così, acquistando insieme, le famiglie pagheranno un costo più basso. La stessa cosa può essere fatta con tutti gli altri prodotti della lista della spesa. Quindi, tra quelle famiglie si potranno organizzare gruppi di produzione di pasta, di prodotti per la pulizia e di tutto ciò che si può produrre, sia esso nella lista degli 6 acquisti o costituisca domanda di consumo da parte dei membri della rete. Perché sia garantito il bem-viver dei consumatori i prodotti dovranno essere di buona qualità. In caso contrario, la rete non deve usarli. Come avviare una rete a partire da produttori solidali? Per produrre qualsiasi bene o servizio è necessario comprare materie prime, ricambi, ecc. Se i produttori e i fornitori di servizi organizzano in modo solidale le loro imprese in rete, potranno comprare insieme ciò che serve alla produzione, condividere attrezzature e impianti, riducendo i costi e aumentando il valore aggiunto prodotto. Una parte di questo verrà reinvestito per creare nuove imprese che rispondano alle loro esigenze. Per esempio, se un gruppo di venditori di panini avvia una rete, potrà anche dar vita ad un panificio per produrre il pane, ad una cooperativa per produrre patate fritte, salsa di pomodoro e altri prodotti commercializzati dai venditori di panini. Così, considerando ciò che serve alla produzione e gli altri materiali utilizzati, nasceranno altre cooperative per rispondere alle relative domande. Per esempio i panifici comunitari che facessero parte della rete e producessero pane per panini, torte, dolci, ecc, potrebbero rifornirsi di uova presso un impresa creata con l appoggio della rete per rifornire produttori e consumatori solidali. Ancora, per rispondere alle esigenze di avicoltori e pro- 7

duttori di uova, sarà necessario produrre mangimi, eccetera. Le rete locale, quindi, può essere avviata in modi diversi? Sì. Bisogna partire dalla realtà concreta di ogni luogo. Per dare avvio ad una rete locale è possibile, ad esempio, invitare tutte le cooperative popolari, i gruppi di donne, gli orti comunitari, i gruppi di produzione o servizi, i lavoratori autonomi della zona e coloro che vogliono praticare il consumo solidale in vista del bem-viver di tutti. Quante più persone parteciperanno alla rete come consumatori e come produttori e quanto più ampia sarà la varietà dei servizi e dei prodotti commercializzati nella rete, tanto maggiore sarà la crescita di ricchezza per tutti. Allo stesso modo, è possibile organizzare magazzini solidali o negozi che vendano i prodotti della rete nei vari quartieri. Questi negozi, magazzini e minimarket solidali favoriscono il commercio dei prodotti realizzati nelle reti solidali di diversi territori allargando il bem-viver di tutti. I negozi, inoltre, facilitano il consumo solidale di quanti, per qualche motivo, non vogliono far parte di una cooperativa di consumo. Oltre a vendere i prodotti della rete, poi, potrebbero comprare all ingrosso ciò che la rete ancora non produce e rivenderlo con un piccolo margine di valore aggiunto, che sarebbe a sua volta reinvestito per ampliare la pro- 8 duzione nella rete, cercando di produrre i beni ancora acquistati nel mercato capitalista. Comprare in negozi, magazzini e minimarket della rete di collaborazione solidale, può contribuire ad espandere il bem-viver di tutti. Come posso partecipare?... 9

SOLIDARIUS (www.solidarius.com.br) è il portale di economia solidale che Euclides Mance e il gruppo di Solidarius hanno lanciato in Brasile come strumento tecnologico per sostenere esperienze di economia e collaborazione solidale, come luogo di transazioni attraverso il Fondo Mondiale Solidarius ma, soprattutto, come luogo di incontro delle comunità di utenti che in molti paesi si stanno costituendo in gruppi associativi o in microimprese. Solidarius Italia è l associata italiana del gruppo. È nata per promuovere l organizzazione e il consolidamento di reti collaborative per la diffusione e il rafforzamento dell economia e della collaborazione solidale anche nel nostro Paese. Per questo intende: offrire il proprio contributo allo sviluppo di reti di economia e collaborazione solidale a livello na-

zionale e internazionale attraverso lo sviluppo di partenariati nazionali e internazionali; organizzare percorsi formativi, seminari, convegni ed eventi in campo culturale e scientifico; realizzare e diffondere documentazione, studi, ricerche e progetti in ambito editoriale, multimediale e comunicativo in genere, anche attraverso la collaborazione con Università e altre agenzie formative; tradurre ed elaborare testi. Solidarius Italia può contare sull esperienza acquisita da soci e collaboratori all interno di grandi reti associative, attività di ricerca, formazione e gestione in diversi ambiti (imprenditoria sociale, promozione sociale, editoria, cooperazione allo sviluppo). FREEBOOK www.edup.it 12