MILANO L INTERVISTA ALL ASSESSORE AL BILANCIO GIACOMO BERETTA. Bilancio di mandato.



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MILANO Collocazione politica della Giunta: Centrodestra Partito cui appartiene il sindaco: Popolo delle Libertà Anno di insediamento della Giunta: 2006 Primo o secondo mandato del sindaco: Primo Collocazione politica della Giunta precedente: Centrodestra Bilancio di mandato. L INTERVISTA ALL ASSESSORE AL BILANCIO GIACOMO BERETTA Il mandato iniziale prevedeva diversi progetti, alcuni dei quali, poi, ci siamo trovati a dover modificare strada facendo. E questo soprattutto per la crisi finanziaria ed economica generale. In particolare, il problema è quello del Patto di stabilità, che non è problema nuovo, ma che, associato alla crisi, si è fatto sentire ancora di più. Va detto che il punto non è tanto il Patto di stabilità in sé: anzi, i Comuni comprendono bene che ci sono dei paletti fissati dalla Ue per la stabilità generale e che anche l Italia deve rispettarli, ma i criteri con cui il Patto è stato rivisto sono insensati. Innanzitutto, perché ingabbiano in modo uniforme realtà che sono molto diverse: l Italia è un Paese a velocità disomogenee. Abbiamo cercato di ottenere una ulteriore revisione di quei criteri, con un nulla di fatto. Il Patto impone tagli in percentuale: quando l economia andava bene, i Comuni ne risentivano meno, ma ora come si fa a tagliare e via? Con la crisi il Comune di Milano ha visto esplodere la spesa sociale: sono i Comuni, infatti, che hanno fatto da ammortizzatori sociali, ad esempio con il bonus bebé, il bonus libri, il bonus affitto, la moratoria sui mutui, et cetera. Sono state fatte delle scelte precise di fronte alla crisi: il Comune di Milano ha preferito aumentare la spesa sociale e sacrificare ad esempio la cultura. Ora, invece, con i vincoli del Patto, lo Stato ci chiede di tagliare anche quella spesa sociale che avevamo salvato con fatica. I Comuni hanno chiesto a Roma di smettere di tagliare e basta, e anche di smettere di far spendere solo per la spesa corrente. Come si deve fare? Agendo sulle entrate. Che non vuol dire mettere nuove tasse e tributi, ma combattere l evasione, il cui ammontare è stato calcolato in 50 miliardi di euro, cioè l importo di due finanziarie. Come si fa a combattere l evasione? Ci sono Comuni che hanno una buona capacità di riscossione: alcuni arrivano al 75% a fronte di altri che non superano il 40%. È chiaro che quelli che hanno minore capacità di riscossione devono essere stimolati a fare di più. In sintesi, i Comuni chiedono, come Anci: 1. che il criterio dei tagli si basi sulla capacità di riscossione dei tributi di un Comune; 2. che le spese per il personale di un Comune non siano oltre un terzo del bilancio; 3. che il parametro sia il seguente: chi ha rispettato il Patto di stabilità negli ultimi tre anni sia sacrificato meno dei Comuni non virtuosi, che meno hanno fatto nella lotta all evasione. L abolizione dell Ici prima casa. In teoria, l abolizione dell Ici prima casa poteva essere un incentivo alla lotta all evasione (seconde case denunciate come prime case). Ma anche su questo occorre fare chiarezza. C è stato, infatti, un lungo contenzioso tra Comuni e il Ministero dell Economia sul valore dell Ici. Infatti, i Comuni indicano il valore a consuntivo, cioè quello realmente riscosso a fine anno, ma alcuni di essi hanno indicato il valore previsionale, naturalmente più alto. Per cui ci si è trovati a discutere sull ammontare effettivo dell entrata globale da Ici da compensare con i trasferimenti statali. I Comuni sostenevano che il totale Ici fosse di 3,6 miliardi, il Mef (Ministero dell Economia e delle Finanze) ne ha riconosciuti di meno, con i problemi che ne sono seguiti anche in termini di liquidità, a causa dei riconoscimenti a posteriori. La prima abolizione dell Ici con Prodi si è sentita molto meno?

In realtà, Milano aveva già deciso di fare quello che Prodi, poi, ha introdotto a livello nazionale. Milano, infatti, è stata il primo Comune in Italia ad avere abbassato l Ici prima casa al 4 per mille a favore della fascie di anziani e degenti. Questo subito dal 2007 (Consiglio comunale rinnovato nella primavera 2006). Prodi aveva fatto la stessa cosa in tutta Italia, compensando con trasferimenti statali il mancato introito. Va detto che i Comuni, escluso Roma, hanno contribui-to al Patto di stabilità per 8 miliardi di euro in tre anni. Roma va esclusa perché sono stati riconosciuti i 13 miliardi di debito che la Giunta Alemanno aveva ereditato da quella precedente. Quindi, è stata considerata nuovo comune, e, come tale, non ha vincoli del Patto di stabilità. Ad esempio, i Comuni riscuotono i proventi degli oneri di urbanizzazione: il Patto li obbliga a reinvestire in capitale il 50% e in spesa corrente il restante 50%. Invece, Roma può spendere il 100% in capitale, così come può imporre nuove imposte, et cetera. Su quegli 8 miliardi «dati» dai Comuni, soltanto 1,3 vengono dall Ici: il resto viene dal sacrificio dei Comuni derivante dal Patto di stabilità. In altre parole, quest ultimo è il vero problema e non l abolizione dell Ici. Come è cambiata la politica di bilancio. Nel proprio bilancio di previsione Milano ha lasciato inalterati i servizi alla persona. Come ha potuto farlo? Razionalizzando i costi interni e organizzativi della struttura (ad esempio, gli assessori comunali girano con le «Punto» del Comune). Milano, del resto, ha ottime entrate dai tributi locali: Tarsu, Ici seconda casa e uffici, et cetera. Poi, ci sono le tariffe, ad esempio i biglietti degli autobus. Anche qui ci sono da fare distinguo: la spesa per Atm la copre al 45% il Comune e al 55% il contributo della Regione e dello Stato. Il fatto è che ci sono Comuni che ricevono il 75% e coprono solo il 25%. Per il Previsionale 2011 Milano ha agito così: «vediamo quanto ci costano i servizi alla persona (agli anziani, et cetera) e tagliamo sul resto in base a quanto rimane». Questo vuol dire che Milano preferisce tenere bassa la retta degli asili nido e avere qualche luce in meno accesa in città; più sicurezza e meno feste, et cetera. Investimenti. Dopo la Giunta Albertini, il problema era coprire Milano con la Metro. Come fare? Milano spende molto in manutenzione perché ha molti immobili, spazi verdi, tantissimi chilometri di rete stradaria, et cetera. Se in un anno deve spendere 400 milioni per la Metro, vorrà dire che potrà spendere meno per la manutenzione per un periodo, ma poi guadagnerà in miglioramento della viabilità, del clima, oltre al fatto che avrà 65.000 nuovi posti di lavoro. Quello della Metro è un investimento di 3,5 miliardi in quattro anni, che prevede l estensione della linea esistente e la realizzazione di una nuova. Dovrebbe essere pronta per l Expo, nel 2015. Proposta per il futuro. Sul futuro, come Anci abbiamo ragionato così: siamo disponibili a riconoscere le imposizioni della Ue, ma chiediamo la revisione del Patto di stabilità e la Imu (imposta municipale unica). In altre parole, le nostre richieste sono: 1. i sacrifici non devono farli solo i Comuni (revisione del Patto); 2. i sacrifici che dobbiamo fare noi Comuni chiediamo di poterli gestire noi medesimi (con imposta locale). Se siamo noi a lottare contro l evasione, i frutti di quella evasione vogliamo amministrarli noi. Il federalismo demaniale non serve a niente: mi danno una cosa da mantenere e non i soldi per mantenerla. La percezione dei cittadini. I cittadini non hanno percepito altro se non questo: risparmiano l Ici personalmente, ma poi non distinguono se i tagli ai servizi da parte del Comune dipendono dall abolizione dell Ici o dal Patto di stabilità. Quello che controllano è se il Comune garantisce loro i servizi oppure no. Quando c è crisi, poi, c è anche intolleranza: i cittadini che hanno lavoro e casa non protestano se il Comune assegna le case ai Rom, mentre ora tutto diventa un pretesto per criticare e scontrarsi. Ecco perché è importante il ruolo sociale del Comune.

I dati di bilancio Milano è il Comune più grande del campione considerato e, quindi, quello che ne influenza maggiormente i valori medi. Sul fronte delle entrate tributarie, tra il 2005 e il 2008 si è avuto un dimezzamento della pressione tributaria pro-capite, dovuto alla scomparsa della compartecipazione Irpef e alla contrazione dell Ici (da 307 a 224 euro). Il Comune ha scelto di rinunciare all addizionale Irpef e questo ha fatto sì che il valore di tale tributo, già nullo nel 2005, lo sia anche nel 2008. In leggera crescita, invece, la Tarsu, passata da 165 a 178 euro. Le entrate tributarie di Milano, quindi, sono concentrate attorno a due imposte: l Ici (48,7% del totale) e la Tarsu (38,6%): in entrambi i casi, si tratta di valori superiori a quelli medi del campione. La spesa corrente non evidenzia particolari livelli di concentrazione e si distribuisce tra amministrazione (25%), sociale (21%), territorio e ambiente (21%) e istruzione pubblica (12%), percentuali sostanzialmente in linea con quelle del 2005 e con quelle medie del campione. L unico incremento di spesa sul totale delle uscite correnti è per la spesa sociale coerentemente con quanto dichiarato dall assessore al Bilancio nell intervista che supera così il dato medio degli undici Comuni, andando a incidere sulle risorse per l amministrazione, che infatti diminuiscono. La quota maggiore di investimenti è riservata a viabilità e trasporti (39% nel 2008) anche qui a riscontro delle dichiarazioni dell assessore voce diminuita rispetto al 2005 ma in linea con il campione (39,8%), rispetto al quale, invece, è più che doppia la spesa per i servizi produttivi (14% contro 5,8% della media) e inferiore quella per l ambiente (14,4% contro 18,8%) e quella per l amministrazione (13% contro 22%). I valori degli indicatori scelti sono in linea con quelli del campione: 0,33 per l autonomia impositiva (0,32 campione) e il grado di copertura tributaria della spesa corrente (0,33 campione), 0,66 per il grado di finanziamento della spesa corrente con entrate proprie (0,59 il dato campionario) e 34,1% la spesa corrente per il personale (34,4%). Da sottolineare la forte contrazione degli indicatori finanziari tra 2005 e 2008: dimezzate l autonomia impositiva (da 0,63 a 0,33) e il grado di copertura tributaria della spesa corrente (da 0,67 a 0,33), in frenata il grado di finanziamento della spesa corrente con le entrate proprie (da 0,97 a 0,66). Nel 2009 il Comune di Milano ha aumentato le proprie entrate di 647 euro pro-capite: tale aumento è riconducibile ad alienazioni e trasferimenti di capitale (Titolo IV) e all accensione di prestiti (Titolo V). La spesa corrente pro-capite è rimasta sostanzialmente invariata (poco più di 1.400 euro pro-capite sia nel 2008 che nel 2009), mentre quella in conto capitale è aumentata di oltre 500 euro a livello procapite. Si sono confermati anche gli indicatori relativi all autonomia impositiva e alla pressione tributaria. Il programma elettorale È stato possibile reperire il programma elettorale della coalizione vincente a Milano nel 2006 non su web né sul sito del partito di riferimento del sindaco, bensì tramite contatto via posta elettronica con lo staff del sindaco stesso, che ha provveduto a inviarlo per e-mail. Esso conta 42 pagine. PREMESSA (PRESUPPOSTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI ALLA BASE DEL PROGRAMMA) «Famiglia, società civile, solidarietà, sussidiarietà e modernizzazione»: sono le parole-chiave del programma elettorale. Strumentali al raggiungimento degli obiettivi sono: la promozione della libertà, la responsabilità e la partecipazione nelle decisioni strategiche tra Istituzioni e attori sociali (terzo settore, no profit, cooperative). In questa direzione vanno anche il rafforzamento della collaborazione con la Regione e la Provincia per la condivisione delle politiche ambientali, di sviluppo del territorio e per la mobilità e i trasporti, nonché la proposta di una legge speciale per Milano Capitale della Lombardia, al fine di reperire nuove risorse economiche per la città. Di fondamentale importanza è l istituzione di una Consulta della famiglia, di una Consulta dei giovani e di una Consulta delle comunità (con i gruppi etnico-religiosi più rappresentativi nel territorio urbano), tutte a carattere elettivo, a supporto e controllo delle politiche di settore, sempre nell ottica della corresponsabilità.

POLITICHE DI BILANCIO (INTERVENTI SU ADDIZIONALE IRPEF, ALIQUOTA ICI, TARIFFE SERVIZI, VENDITA IMMOBILI, ET CETERA) Azzeramento dell Ici sulla prima casa per gli alloggi più piccoli e riduzione del 18% per gli appartamenti medio-grandi (prima della riforma Prodi). Imposizione fiscale a scarichi di tipo industriale. SVILUPPO LOCALE, TERRITORIO E AMBIENTE (POLITICHE E INTERVENTI PER LO SVILUPPO, SOSTEGNO ALLE IMPRESE, COMMERCIO, ET CETERA) Introduzione a livello sperimentale di applicazioni tecnologiche per la realizzazione di centrali di teleriscaldamento; utilizzo di antenne a microcelle per la telefonia mobile; estensione della fibra ottica alle strutture scolastiche, universitarie e Pubblica amministrazione. Promozione dello sviluppo delle aree contadine confinanti con i parchi e le aree agricole all interno della città (Piano di cintura urbana); valorizzazione delle cascine, delle aree agricole e verdi intorno alla città. Incentivazione del riciclaggio dei rifiuti urbani e dell uso delle tecnologie innovative per lo sfruttamento delle energie pulite. Aumento del numero di piste ciclabili. Istituzione di un pedaggio (pollution charge) per i veicoli dei non residenti in ingresso, in linea con gli standard europei (sperimentazione iniziale di due anni). Diminuzione del 30% dei veicoli in entrata a Milano e aumento dei fruitori dei mezzi pubblici, con parallela riduzione di circa 50-60 mila vetture in circolazione (40% circa). Aumento del 50% del verde pubblico in dieci anni e del 50% delle aree ricreative protette. Apertura al verde delle aree dismesse e rafforzamento dei collegamenti pubblici tra centro e parchi urbani. Riqualificazione dell area dei Navigli. INFRASTRUTTURE RESIDENZIALI E POLITICHE ABITATIVE Incremento di 45.000 unità abitative di edilizia residenziale per meno abbienti, giovani coppie, studenti, lavoratori atipici, forze dell ordine, operatori dei servizi pubblici, in forma convenzionata per coloro che intendono acquistare la prima abitazione. Riduzione del canone di affitto da 500 a 350 al mese per un bilocale non centrale e da 2.230 a 1.720 al metro quadro per l acquisto. Elaborazione di Nuovi piani di area per la riqualificazione dei quartieri e la diversificazione abitativa, per la creazione di alloggi di edilizia residenziale temporanea, a canone moderato; di un Piano di riqualificazione patrimoniale ed edilizio nei quartieri popolari a forte degrado («contratti di quartiere»); di Piani strategici di valorizzazione e sviluppo residenziale e commerciale del demanio di Ferrovie dello Stato, Difesa, Stato, Comune. Istituzione di Fondi di garanzia comunale per mutui ai bisognosi. MOBILITÀ E TRASPORTI Costruzione di parcheggi esterni. Realizzazione dei progetti del Secondo passante ferroviario, delle linee 4 e 5 della metropolitana, dell anello sotterraneo sotto i Bastioni. Accelerazione della costruzione della Tangenziale Est esterna, Bre.Be.Mi, Pedemontana, nuovi collegamenti con la Fiera Rho-Pero e realizzazione di parcheggi in corrispondenza di tali arterie (in raccordo con Regione e Provincia). Realizzazione di vie di scorrimento veloci, aumento delle corsie preferenziali per taxi, regolazione e fluidificazione del traffico, con controllo delle soste selvagge. Rafforzamento dell integrazione tra mezzi pubblici in superficie e metropolitana. Estensione del car sharing e del car pooling. Mantenimento delle tariffe dei mezzi pubblici bloccate per cinque anni. Introduzione di sconti per le famiglie e gratuità per gli over 65 al minimo di pensione. CULTURA, TURISMO, PROMOZIONE DEL TERRITORIO, EVENTI E SPORT

Programmazione di un Grande progetto culturale sulla contemporaneità con la creazione di un Museo dell arte contemporanea. Erogazione di adeguate risorse al Teatro La Scala e maggiori risorse per i teatri di prosa. Completamento dei lavori per il primo lotto di interventi del Museo del 900 all Arengario, del Museo delle culture e della Sala delle Cariatidi. Creazione di un Museo del design. Creazione di un Centro europeo di produzione cinematografica, di una Scuola europea della fiction e comunicazione d impresa e di un nuovo Centro multimedia nella ex Manifattura Tabacchi. Realizzazione del progetto della Biblioteca europea insieme a Regione e Provincia; istituzione di un Festival annuale della musica. Avvio di un piano di interventi di edilizia sportiva, con nuove strutture (Stadio dell acqua e impianto per il tennis); riqualificazione di quelle esistenti e costruzione di impianti polivalenti per ogni quartiere. Realizzazione della Città dello sport e del tempo libero al Lido. Introduzione di agevolazioni finanziarie per attività di ricreazione sportiva, con utilizzo di strumenti di project financing e sponsorizzazioni private per alleggerire i costi. LAVORO E CAPITALE UMANO (SOSTEGNO ALL OCCUPAZIONE, FORMAZIONE, ISTRUZIONE, ET CETERA) Aumento del 10% delle presenze di studenti e ricercatori stranieri e relativa creazione di nuovi alloggi a essi destinati; creazione di quattro poli tecnologici-formativi e distretti high-tech. Avvio di dieci progetti pilota nei settori dell informazione e della comunicazione. Realizzazione del Progetto Milano Capitale della scienza e della salute con il completamento del nuovo Istituto europeo di oncologia (Ieo) e del Cerba (Centro europeo di ricerca biomedica avanzata). Insediamento dell Agenzia per l innovazione tecnologica e avanzamento della candidatura di Milano per ospitarne la sede europea. Ampliamento del Progetto città dell innovazione. Sostegno alla candidatura di Milano a sede di grandi eventi (Olimpiadi 2020, Universiadi, Expo mondiale). Aumento del 10% dell occupazione femminile, dei giovani e degli over 50, con aumento del 15% di quanti trovano lavoro grazie alla rete dei servizi per l impiego. Diminuzione del 5% della quota di lavoro nero e di disoccupazione tra i gruppi sociali a rischio di esclusione. Incremento del 50% dell utenza degli sportelli Rosa del Comune. Redazione annuale del Bilancio sociale. SOCIALE (ASILI NIDO, GIOVANI, ANZIANI, EMARGINAZIONI, ET CETERA) Ampliamento della capienza ricettiva degli asili nido e diversificazione delle forme di sostegno alla genitorialità. Promozione di misure per la creazione di asili nido aziendali, miniasili e servizi di nursery, al fine di conciliare i tempi di lavoro e quelli della famiglia (work-life balance). Potenziamento della rete di sostegno per l infanzia e la famiglia nelle varie zone della città e della rete dei servizi per la gestione del quotidiano (trasporto scolastico, servizi di animazione e supporto per il tempo libero). Creazione di una Consulta per famiglie in diretto rapporto con il sindaco. Erogazione del bonus bebè per giovani coppie a medio-basso reddito e assegno mensile di mantenimento per i primi tre anni di vita del bambino, e fino al completamento degli studi se a basso reddito. Aumento delle detrazioni fiscali fino all azzeramento totale dell Ici sulla prima casa per le giovani coppie a medio-basso reddito per i primi cinque anni di matrimonio. Facilitazioni per l acquisto della prima casa mediante contributi economici diretti, accordi con Istituti bancari per mutui agevolati alle giovani coppie e creazione di speciali Fondi comuni d investimento immobiliare. Accordi con i gestori dei servizi pubblici volti a ottenere sconti tariffari. Erogazione di buoni scuola per la frequenza di asili nido e scuole materne e per l acquisto gratuito dei libri di testo. Predisposizione di aree dedicate e protette negli spazi verdi per il gioco, l educazione e la socialità, e potenziamento dell offerta culturale dedicata ai più piccoli. Istituzione di un Ufficio vittime presso il Comune per le donne maltrattate e vittime di abusi psichici e fisici. Creazione di partenariati pubblico-privato e reti nazionali e internazionali per le pari opportunità e realizzazione di un codice etico contro la discriminazione sul lavoro. Programmazione di campagne informative e di servizi di counseling per problemi legati a depressione e situazioni di disagio psicofisico e per il sostegno nel rapporto con figli problematici. Creazione di una Consulta dei giovani in diretto rapporto con il sindaco.

Promozione dell imprenditoria giovanile attraverso corsi finanziati dall Amministrazione comunale e finanziamenti per la creazione d impresa da parte di giovani. Incremento dei servizi socioassistenziali dedicati alla popolazione anziana: custodia socioassistenziale, alloggi protetti, telefonia sociale e telesoccorso. Ampliamento della rete di gestione dei servizi domiciliari (albo delle badanti, telesoccorso, «commercio di vicinato»). Potenziamento dei servizi di prossimità, anche attraverso l uso delle nuove tecnologie (telecamere per sorveglianza a distanza) per il sostegno alle famiglie con anziani non autosufficienti e/o disabili. Istituzione di nuovi centri di ricreazione e incremento dei «portierati sociali» e dei custodi sociosanitari nelle case popolari; istituzione di luoghi di ascolto e accoglienza per adulti in difficoltà. Attuazione della legge sull amministratore di sostegno in favore delle persone disabili. Introduzione del voucher sociale ed estensione dell erogazione del «minimo vitale» e del «minimo alimentare». Sostegno al Progetto «Sì ti Cibo» con la Fondazione banco alimentare e ai progetti della Fondazione banco farmaceutico per la distribuzione gratuita di farmaci da banco. Creazione di «punti sicurezza» nelle aree a maggior rischio di degrado per facilitare l incontro tra cittadinanza e polizia locale, e approntamento di unità mobili (Camper della sicurezza) da fornire alla polizia locale per situazioni o contesti di emergenza e necessità.