Norme editoriali per autori e curatori



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Norme editoriali per autori e curatori NORME GENERALI Il documento contiene le norme editoriali che autori e curatori devono seguire nella redazione di opere che intendono pubblicare nelle collane o nel periodico dell Istituto storico italiano per il medio evo. I TESTI vanno consegnati in formato word accompagnato da una stampa nella stesura definitiva e originale, con spaziatura due per il testo e singola per le note. Qualora sia indispensabile l inserzione di immagini, queste devono essere consegnate in formato JPG con risoluzione 600 DPI e dimensioni 10x12. Le eventuali tabelle queste devono essere consegnate in formato JPG con risoluzione 600 DPI e dimensioni 10x12. Le NOTE vanno indicate con numerazione progressiva capitolo per capitolo. Nel caso che siano stati usati caratteri speciali, l autore deve consegnare il font utilizzato. Gli indici saranno fatti dagli autori sulle seconde bozze. Il nome indicizzato va in tondo, seguito da un doppio spazio e quindi dal numero di pagina o dai numeri di pagina separati da virgola. Le correzioni straordinarie, anche sulle prime bozze, saranno addebitate agli autori. Agli autori di articoli che appaiano nel Bullettino o in volumi miscellanei, avrà in omaggio una copia del volume e il PDF del loro contributo. CARATTERISTICHE DEL TESTO Le CITAZIONI tratte da altre opere, sia in italiano sia in lingua straniera vanno tra caporali () e in tondo. Il corsivo può essere usato solo per una o due parole. Le VIRGOLETTE alte ( ) vanno usate solo per espressioni idiomatiche o per evidenziare un determinato termine. I RIMANDI DI NOTA vanno messi nel testo prima del segno di interpunzione senza segno di parentesi ( 1, 7, 13, ecc.) e devono essere inseriti automaticamente (cioè usando il comando Inserisci nota a pie di pagina). Non si devono lasciare spazi tra la parola e il richiamo di nota. CARATTERISTICHE DELLE NOTE Citazioni bibliografiche NOME E COGNOME DELL AUTORE: l iniziale puntata del nome e il cognome dell autore vanno in tondo. Se gli autori sono più di uno, si registrano i loro nomi e cognomi nell ordine in cui si trovano sul frontespizio, separati tra loro da un trattino. 1

R. Morghen G. Braga - P. Vian TITOLO DELL OPERA: tra il cognome dell autore e il titolo dell opera si pone una virgola. Il titolo dell opera (volume o articolo) va in corsivo. R. Morghen, Ancora sulla questione malispiniana. CITAZIONI SUCCESSIVE DELLO STESSO TITOLO: l iniziale del nome dell autore va omessa e il titolo va abbreviato: dopo le prime parole segue cit. in tondo senza virgola di separazione. Morghen, Ancora sulla questione cit. Quando la seconda citazione segue immediatamente la prima, si usa ibid (corsivo) seguito da un punto in tondo, senza indicazione di pagina, qualora ci si riferisca ad altra riga o righe della stessa pagina e con l indicazione della pagina o delle pagine, quando si tratti di pagina o pagine diverse. ARTICOLO COMPRESO IN UN VOLUME MISCELLANEO o relazione apparsa negli atti di un congresso: il titolo del contributo, in corsivo, è seguito da una virgola e dal titolo della miscellanea o degli atti del congresso in corsivo, preceduti da in, quindi dal luogo e dalla data di edizione. Quando si tratti di atti di convegno, è necessario indicare anche il luogo e la data dello svolgimento tra parentesi tonde separati tra loro da una virgola, se sono indicati sul frontespizio. F. Simoni Balis-Crema, S. Antonio e l economia della salvezza, in Studi sul Medioevo cristiano offerti a R. Morghen, II, Roma 1974 (Studi Storici, fasc. 83-92), pp. 907-926. R. Morghen, Vita religiosa e vita contadina nella Firenze del Duecento, in La coscienza cittadina nei comuni italiani del Duecento. Convegni del Centro di Studi sulla spiritualità medievale, XI, (11-14 ottobre 1970), Todi 1972, pp. 197-228. Il nome dell autore non va ripetuto, nel caso di un articolo inserito in un volume miscellaneo curato dallo stesso autore: R. Manselli, Evervino di Steinfeld e s. Bernardo di Clairvaux, in Manselli, Studi sulle eresie del sec. XII, Roma 1975 2. Va invece ripetuto nel caso di un articolo inserito in un volume miscellaneo curato dallo stesso autore e da altro o altri: P. Parenti, Dagli Ordinamenti di giustizia alle lotte tra Bianchi e Neri, in S. Raveggi - M. Tarassi - D. Medici - P. Parenti, Ghibellini, Guelfi e Popolo grasso, Firenze 1978, pp. 245-246. 2

Va omesso quando, all interno di una nota, dello stesso autore si hanno più citazioni anche se di opere diverse: C. Renzi Rizzo, Riflessioni sulla lettera di Berta di Toscana al califfo Muktafî: l apporto congiunto dei dati archeologici e delle fonti scritte, «Archivio Storico Italiano», 159 (2001), pp. 3-47; Renzi Rizzo, I rapporti diplomatici fra il re Ugo di Provenza e il califfo Abd ar- Ramân III: fonti cristiane e fonti arabe a confronto, «Reti Medievali», 3/1 (2002); ARTICOLO COMPRESO IN UN PERIODICO: il titolo del contributo, in corsivo, è seguito da una virgola e dall'intestazione del periodico tra caporali; segue una virgola, il numero del periodico sempre in cifre arabe, l'anno tra parentesi tonde, una virgola e le pagine (cfr. oltre per la paginazione). L'eventuale numero di serie va inserito prima del numero del periodico e quello di fascicolo dopo il numero di annata / volume preceduto dalla barra (/). J. Hennig, The Irish Counterparts of the Anglo-Saxon Menologium, «Mediaeval Studies», 14 (1952), pp. 98-106 NOME DEL CURATORE DI UN EDIZIONE: l iniziale puntata del nome e il cognome del curatore di un edizione vanno in tondo, preceduti da una virgola e dall indicazione ed., dopo il titolo dell opera edita. Se gli editori sono più di uno, i nomi vanno separati da trattino e preceduti dall indicazione edd.. Statuta Capitulorum Generalium Ordinis Cisterciensis, ed. J. M. Canivez, I, Louvain 1933. Ioachim abbas Florensis, Tractatus super Quatuor Evangelia, ed. F. Santi, Roma 2002. NOME DEL CURATORE DI UN VOLUME MISCELLANEO: valgono le stesse regole usate per il curatore di un edizione, solo che al nome e cognome del curatore si premette cur.. A. Frugoni, Scritti su Manfredi, cur. E. Pispisa, Roma 2006 (Nuovi Studi storici, 72) OPERE IN PIÙ VOLUMI: il numero di volume si inserisce prima dell indicazione di luogo e anno di edizione. È facoltativo specificare da quanti volumi è composta un opera. Nel caso che venga data questa indicazione si scriverà il numero dei volumi in cifre arabe seguite da voll.: Nuovi studi ezzeliniani, cur. G. Cracco, 2 voll., Roma 1992 (Nuovi Studi storici, 21*-21**). LUOGO E ANNO DI EDIZIONE: il luogo va inserito nella forma data dal frontespizio seguito dall ANNO di edizione, senza che vi sia una virgola frapposta; entrambi in tondo. TITOLO DI COLLANA: se il volume citato è parte di una collana, il titolo della collana va posto tra parentesi tonde, dopo l anno di edizione. L indicazione del numero di collana va separato con una virgola. M. Zabbia, I notai e la cronachistica italiana nel Trecento, Roma 1999 (Nuovi Studi Storici, 49). L INDICAZIONE DI PAGINE, NOTE, NUMERI DI DOCUMENTI segue in caratteri tondi nel modo seguente: pagina o pagine (precedute da virgola e abbreviazione p. / pp.): p. 12 / pp. 12-24; pp. 24ss. 3

eventuale numero di nota (preceduto da nota) senza inserimento di virgola dopo le pagine: p. 12 nota 24; eventuale numero di documento preceduto da una virgola dopo le pagine: p. 12, doc. 1. Nella prima citazione di un articolo o di una relazione di congresso, deve essere data l intera paginazione, seguita dal numero della pagina cui si intende rimandare, preceduto da due punti. J. Hennig, The Irish Counterparts of the Anglo-Saxon Menologium, «Mediaeval Studies», 14 (1952), pp. 98-106: 101. VOCI DI DIZIONARI: si devono inserire il luogo e l anno di edizione dopo il numero del volume cui si fa riferimento. G. B. Picotti, Alessandro VI, in Dizionario Biografico degli Italiani, 2, Roma 1960, pp. 196-205. CITAZIONE DI UNA FONTE: la fonte, della quale si conosce il nome dell autore, deve essere preceduta dal suddetto nome; nel caso che si tratti di fonte latina o greca, questo nome va segnalato in nominativo o in genitivo nel modo indicato sul frontespizio. Seguono il nome del curatore dell edizione e gli altri dati bibliografici secondo l esempio seguente: Guillelmi de Cortusiis Chronica de novitatibus Padue et Lombardie, ed. B. Pagnin, in R.I.S. 2, 12/5, Bologna 1941, pp. 3-96. Guillelmi de Nangis Gesta Ludovici IX, ed. H. Brosien, in M.G.H., Scriptores, XXVI, Hannoverae 1882, pp. 638 CITAZIONE DI SITI WEB Le citazioni di siti web, da farsi solo se ritenute assolutamente necessarie, si indica l indirizzo completo e il giorno dell avvenuta consultazione. Per le opere enciclopediche, dove non è possibile indicare la paginazione (per es. pagine html, epub, etc.), si utilizza l espressione sub voce: Epistolae vagantes, ed. H.E.J. Cowdery, Oxford 1972, on line su Intratext Library <http:// www.intratext.com/ixt/lat0900/> al n. 5 (link attivo il 10 giugno 2012) ARCHIVI E BIBLIOTECHE saranno indicati per esteso in prima citazione seguiti dall indicazione posta tra parentesi tonde d ora in poi e dalla forma abbreviata prescelta per le citazioni successive Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano (d ora in poi ASV) Il fondo sarà indicato in corsivo. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana (d ora in poi BAV), Vat. Lat., 2337, f. 18r; Roma, Archivio di Stato, Collegio dei notai Capitolini, 138, c. 15r. 4

EDIZIONE DI TESTI Preparazione file word Togliere ai paragrafi ogni formattazione speciale (esempio rientri a destra e sinistra): il paragrafo standard sarà giustificato con la prima riga rientrata di 6pt L apparato filologico andrà digitato come testo normale aggiungendo a mano i richiami di nota sia nel testo, sia nella nota. Le note possono essere scritte anche in un file diverso dal testo purché sia chiaro a quale parte dell opera si riferiscono, nel caso in cui la numerazione ricominci ad ogni partizione (libro / capitolo / etc.) Salvare in formato word Apparato Le note storiche vanno segnalate con numeri arabi e le note filologiche con lettere. Nelle note filologiche, le citazioni di vocaboli tratti dal testo vanno in tondo, mentre le osservazioni del curatore vanno in corsivo. Le note storiche vanno inserite usando il comando Inserisci nota a pie di pagina (cfr. supra RIMANDI DI NOTA). Le note filologiche vanno di seguito separate fra loro da uno spazio bianco. Lasciare uno spazio tra il richiamo e il testo della nota. Abbreviazioni utilizzabili: c., cc. = carta, carte cap., capp. = capitolo, capitoli cfr. = confronta cit. = citato col., coll. = colonna, colonne cur. = a cura di doc., docc. = documento, documenti ed. = edidit edd. =ediderunt ediz. = edizione f., ff. = foglio, fogli fasc. = fascicolo, fascicoli ibid. l. = libro ms., mss. = manoscritto, manoscritti n., nn. = numero, numeri p., pp. = pagina, pagine r, v = recto, verso r., rr. = riga, righe s., ss. = seguente, seguenti (da non usare in bibliografia) Ser., N. Ser. = serie, nuova serie v. = vedi, si veda vol., voll. = volume, volumi 5