IL BAMBINO E LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO A cura di Sofia Carbonero Fabia Genoni
I DISTURBI DEL FUNZIONAMENTO MOTORIO Disprassia I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO I DISTURBI DI LINGUAGGIO Articolazione linguaggio :dislalie Disturbi di linguaggio espressivo Difficoltà di produzione/comprensione I DISTURBI DI ABILTA SCOLASTICA Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia
IL DISTURB0 SPECIFICO O LACUNARE Difficoltà specifica isolata Sviluppo intellettivo normale Assenza deficit sensoriale
LA DISLESSIA E.. INVISIBILE
LA DISLESSIA La dislessia è una disabilità d apprendimento ed è invisibile perché: Non ha marcatori biologici evidenti Non ha un identità sociale Ha un limite riconoscibile con la normalità La disabilità non è una malattia ma è una condizione da cui non si guarisce
LA DISLESSIA Disturbo specifico di apprendimento di natura neuro-biologica che si esplicita nella difficoltà di riconoscere e comprendere i segni alfabetici associati alla parola. E fondamentale differenziarla dalle difficoltà generiche chiamate Disturbo dil lettoscrittura che di solito sono accompagnate da: Ritmo rallentato dell apprendimento Inadeguatosviluppo di funzioni specifiche(decodifica suono-segno) Carenza di stimolazioni ambientali Lieve ritardo globale
CARATTERISTICHE COLLEGATE AL GENERE Il 60-80% dei soggetti a cui viene diagnosticato un Disturbo della Lettura sono maschi. DECORSO Sintomi: scuola dell infanzia(valutazione pre-requisiti) Diagnosi: scuola primaria Persistenza: se non trattato, anche età adulta FAMILIARITÀ Il Disturbo della Lettura presenta una concentrazione familiare e la sua prevalenza è maggiore tra i parenti biologici di primo grado di soggetti con Disturbi dell'apprendimento. PREVALENZA 4%
Generalmente la dislessia è accompagnata da alcune difficoltà strumentali: Difficoltà percettive e visive Difficoltà di astrazione e simbolizzazione Difficoltà di lateralizzazione ( dominanza crociata Dx mano, Sx occhio ) Difficoltà di linguaggio Possono essere presenti più di uno di questi
COSA FARE? Legge 104 ( rivisitata) : no insegnante di sostegno Prendere coscienze che è un bisogno didattico / educativo speciale
Valutazione neuro Psichiatrica Calcolo del Q.I. e di eventuali disabilità Valutazione logopedica Osservazione aspetto fonologico, metafonologico, morfosintattico ( comprensione), vocabolario recettivo / espressivo, Visuo motorio. Valutazione letto / scrittura.
Variabili di una eventuale terapia logopedica ( cicli brevi e ripetuti ) Risorse individuali e famigliari Offerta ribilitativa del territorio ( enti pubblici, enti privati, lista di attesa,) Età del bambino Se il bambino è più piccolo ( entro i 9 anni) più possibilità di lavorare sulla difficoltà specifica Se il bambino è più grande ( dai 9 ai 13 anni) ricerca delle strategie di compenso
PRINCIPALI INDICATORI DI RICONOSCIMENTO Difficoltà e lentezza nell acquisizione codice alfabetico e mappatura grafema / fonema. Errori di lettura che alterano la struttura fonologica delle parole lette Accesso lessicale limitato ( anche se si legge correttamente ) Lentezza!!!
PRINCIPALI INDICATORI DI RICONOSCIMENTO ( continua) Nella letto scrittura sostituiscono lettere con grafia simile ( p-d-b, g-q, a-o, e-a ) o suoni simili ( t-d, r-l, d-b, v-f ) Difficoltà di imparare i giorni della settimana, i mesi e le stagioni Difficoltà a memorizzare termini difficili Difficoltà ortografiche Difficoltà ad imparare le lingue straniere Discalculia
STRATEGIE Lettura ad alta voce concordata D AIUTO Uso del segnariga, autocorrezione Uso del computer, audiolibri Aiuto nella lettura del testo Riduzione delle richieste
VALUTARE CONSIDERANDO I DSA Non valutare gli errori di ortografia Non calcolare il tempo impiegato Tener conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti Premiare i progressi e gli sforzi
LA DISGRAFIA La disgrafia è un disturbo specifico di apprendimento che si manifesta come difficoltà a riprodurre sia segni alfabetici che quelli numerici.
CARATTERISTICHE Posizione e prensione Orientamento nello spazio grafico Pressione sul foglio Direzione del gesto grafico Produzioni e riproduzioni grafiche Esecuzioni di copie Dimensioni dei grafemi Unione dei grafemi Ritmo grafico
LA DISGRAFIA Può CAUSARE: Difficoltà ad esprimere idee Difficoltà a focalizzare l attenzione Frustrazione Scarso rendimento in classe
LA COLLABORAZIONE DELLA FAMIGLIA Il bambino disgrafico possiede livelli di autonomia piuttosto bassi in relazione all età cronologica. I genitori sono spesso portati ad anticipare azioni e ad eseguirle al posto del bambino.
LA DISORTOGRAFIA La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici;
CARATTERISTICHE Confusione tra fonemi simili; Confusione tra grafemi simili; Omissioni; Inversioni.
La disortografia può derivare da una difficoltà di linguaggio, da scarse capacità di percezione visiva e uditiva, da un organizzazione spazio-temporale non ancora sufficientemente acquisita, da un processo lento nella simbolizzazione grafica.
DISCALCULIA EVOLUTIVA E una disabilita che riguarda la parte esecutiva della matematica ed ostacola quelle operazioni che normalmente, dopo un certo periodo di esercizio, tutti i bambini svolgono automaticamente (senza la necessita di particolari livelli attentivi)
Tale attivita a volte puo ostacolare l efficienza del ragionamento aritmetico e del problem solving matematico (concetti matematici, soluzione dei problemi), competenze che altrimenti sarebbero integre.
DISCALCULIA EVOLUTIVA (D.E.) Disabilita di origine congenita e di natura neurobiologica che impedisce a soggetti normodotati di raggiungere adeguati livelli di rapidita e di correttezza in: OPERAZIONI DI CALCOLO PROCESSAMENTO NUMERICO
Discalculia evolutiva
Linea dei numeri: Discalculia evolutiva Sistema del numero contare avanti e indietro, dire velocemente quale numero segue o quale precede 152 151 150 149 148 147
Discalculia Evolutiva Sistema del numero Transcodifica:passare da un codice all altro, dal numero a cifre al numero scritto a lettere, dal codice arabo a quello romano TRE 3
Discalculia Evolutiva Sistema del numero Codifica semantica: Riconoscere l ordine di grandezza 1587 1875-1758
Discalculia evolutiva Sistema del calcolo Procedure: selezionare il giusto algoritmo e memorizzare i passaggi per compiere le operazioni, l incolonnamento, i prestiti, i riporti Fatti aritmetici: eseguire un buon numero di operazioni semplici in modo automatico; alle tabelline per es. si accede con la memoria e senza ricorrere al calcolo Segni:capire l uso dei simboli + - x :, attribuire al segno le corrette procedure di calcolo (sommare se appare +, moltiplicare se appare x )
Discalculia evolutiva Cos hanno a che vedere le abilità relative al numero e al calcolo con l area logico matematica?
Soluzione di problemi La soluzione di problemi non attiene esclusivamente all area del numero e del calcolo ma all area logico matematica e, più in generale, alle capacità cognitive. La capacità di risolvere problemi di matematica dipende da livello cognitivo, comprensione verbale, capacità di pianificazione e infine anche dalla padronanza del numero e del calcolo
STRATEGIE Uso della calcolatrice D AIUTO Uso della tavola pitagorica Uso di tavola riassuntiva delle formule matematiche Lettura del testo del problema Semplificazione del testo del problema e scrittura in stampato maiuscolo (visto l elevato livello di comorbidita con la dislessia)
VALUTARE CONSIDERANDO I DSA Non valutare gli errori di calcolo Non valutare gli errori di trascrizione Non calcolare il tempo impiegato Tener conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti Premiare i progressi e gli sforzi
ASPETTO PSICOLOGICO Scarsa autostima ( condiziona le risorse) Scarsa motivazione al lavoro didattico Rifiuto per la scuola Rifiuto per i compiti ( liti con i genitori ) Rifiuto strumenti compensativi ( preferisce essere considerato ignorante piuttosto che dislessico ) Atteggiamenti aggressivi e oppositivi Il dislessico lavora lentamente a causa delle sue difficoltà, è sempre pressato dal tempo ed vive una situazione di stress e di ansia con le seguenti conseguenze :
ASPETTO PSICOLOGICO E importante : L integrazione nella classe Il clima relazionale La collaborazione fra terapisti, specialisti, scuola e famiglia ( con gli stessi obiettivi e strategie ) Parlare al bambino e spiegare la situazione
ATTEGGIAMENTO VERSO LA SCUOLA E LO STUDIO RAPPORTO CON I COMPAGNI RAPPORTO CON GLI INSEGNANTI ANSIA SCOLASTICA ATTEGGIAMENTO VERSO LA SCUOLA ATTRIBUZIONE E IMPEGNO
ATTEGGIAMENTO VERSO LA SCUOLA E LO STUDIO RAPPORTO CON I COMPAGNI
ATTEGGIAMENTO VERSO LA SCUOLA E LO STUDIO RAPPORTO CON GLI INSEGNANTI
ATTEGGIAMENTO VERSO LA SCUOLA E LO STUDIO ANSIA SCOLASTICA
ATTEGGIAMENTO VERSO LA SCUOLA E LO STUDIO ATTRIBUZIONE E IMPEGNO Sono sfortunato? Studio poco? Mi assegnano compiti troppo difficili? Sono poco intelligente? Mi manca qualcuno che mi aiuti? Sono poco portato per lo studio? Ho avuto delle cattive basi? È colpa dell insegnante che non mi capisce?
CONCLUSIONI Il dislessico non è un handicappato, ma ha un diverso modo di imparare Di dislessia non si guarisce ma si può migliorare Le insegnati a volte dicono : se volesse farebbe di più
SE POTESSE, FAREBBE DI PIU