Storia e teoria della Traduzione Dall antichità classica all Ottocento. Illustrare il ruolo della traduzione nella diffusione della cultura europea e le diverse concezioni che l hanno ispirata. 1
Riferimenti bibliografici obbligatori ai fini dell esame Nergaard S. [1993](2007), La teoria della traduzione nella storia, Milano, Bompiani. Introduzione, Cicerone, San Gerolamo, Bruni, Lutero, Goethe, von Humboldt, Schleiermacher. da ppt Dolet e le belles infidèles, Pierre Daniel Huet. Folena G. [1973](1991), Volgarizzare e tradurre, Torino, Einaudi. Bonfatti E. [1998](2006), Martin Lutero. Lettera del tradurre, Venezia, Letteratura universale Marsilio. opzionali Delisle J. / Woodsworth J. (2012), Translators through History, Amsterdam/Philadelphia, John Benjamins. Berman A. (1984), L épreuve de l étranger, Paris, Gallimard [La prova dell estraneo, Macerata, Quodlibet, 1997]. 2
Premessa Non possiamo parlare di tutte le epoche, tutte le nazioni, tutte le tendenze. Ogni lingua, ogni epoca ha il suo approccio. Non esiste una concezione unitaria della traduzione. Il nostro sguardo: il pensiero occidentale europeo 3
Per noi non si dà teoria senza esperienza storica. Né si può parlare di teoria della traduzione se non come parte di teorie generali della letteratura, della linguistica o dell ermeneutica filosofica (Folena 1991: IX). La costituzione di una storia della traduzione è il primo compito di una teoria moderna della traduzione (Berman 1984). 4
La riflessione sul tradurre viene da più campi: filosofia, letteratura, studi biblici, psicanalisi, antropologia, linguistica, filosofia del linguaggio, psicolinguistisca, scienza del linguaggio, semiotica. Poi si fa disciplina, diventa un campo specifico disciplinare a partire dalla metà del 900: la scienza della traduzione, teoria della traduzione, traduttologia, Translation Studies (introdotto da Holmes 1972). 5
Traduttologia Branca delle scienze umane che studia con approccio sistematico e multidisciplinare aspetti teorici, descrittivi e applicati della traduzione o dell interpretazione. Fr. Traductologie, En. Translation Studies, Sp. Traductología, Ted. Übersetzungswissenschaft. approfondimenti opzionali Delisle J. / Woodsworth J. (2012), Translators through History, Amsterdam/Philadelphia, John Benjamins. Delisle J. et al. (eds) (2002), Terminologia della traduzione (a cura di Ulrych M., trad. di Falbo C. / Musacchio M.T.), Milano, Hoepli, 2002. 6
La traduttologia, non è una «disciplina» obiettiva, bensì un pensiero-sulla-traduzione, una riflessione e un esperienza. La dicotomia teoria/pratica cede il passo all esperienza della traduzione e alla riflessione sulla traduzione. La traduzione può in caso rinunciare alla teoria, ai modelli teorici ma non alla riflessione. 7
Traduzione Lingue La traduzione è un luogo privilegiato per fare incontrare le lingue-culture, conoscere il passato e quindi il nostro presente, riflettere su se stessi attraverso l altro. La traduzione ha partecipato al costituirsi delle lingue (alfabeti, scrittura). 8
Ulfila (311 ca. Romania), madre discendente da prigionieri romani cristiani. 340, vescovo; responsabile di una comunità cristiana presso i Visigoti; 348 (persecuzioni) Bulgaria. Traduce la Bibbia (40 anni) dal greco, crea neologismi (Delisle/Woodsworth 2012: 4-5). With this translation [ ] Ulfila stands out as the founder of Gothic literature, which enables us to understand the evolution of Germanic languages over fifteen centuries. Elements of the language forged by Ulfila have been passed on to all the Germanic idioms (Van Hoof in Delisle/Woodsworth 2012: 5) 9
Mesrop Mashtots (IV-V sec.), inventa l alfabeto armeno e traduce la Bibbia. (Lingua della liturgia e dell amministrazione siriaco, greco, (pahlavi, lingua persiana) (Delisle/Woodsworth 2012: 6-8). Cirillo e Metodio (IX sec.), inventori dell alfabeto glagolitico; traduzione della Bibbia (Delisle/Woodsworth 2012: 9-12). 10
Traduttori-Traduttrici Non bisogna dimenticare che dietro la traduzione ci sono traduttori/rici, che sono di un epoca precisa, di una linguacultura precisa sottoposti a vincoli (potere politico, economico, gusto, modelli letterari ). La conoscenza della storia della traduzione e di alcune figure di traduttori può contribuire al formarsi della propria etica. La traduzione è una scelta, la traduzione è fatta di una serie di scelte. Il traduttore è responsabile. Un etica da costruire, una coscienza da creare. 11
Da dove iniziare la riflessione? I testi che ci permettono di riflettere sull esperienza traduttiva nel corso della storia sono i paratesti (cf. diapositiva seguente): Le riflessioni dei traduttori/rici stessi/e, (spesso non di professione), ma filosofi/e, letterati/e che hanno tradotto. Si trovano nelle prefazioni, postfazioni, nelle note dei traduttori/rici, lettere, critiche di traduzione sulla stampa. Trattati di traduzione come quello di Leonardo Bruni nel 1420 o di Etienne Dolet nel 1540. 12
Paratesti: peritesti ed epitesti Peritesto: tutto ciò che sta attorno al testo, all interno dello stesso volume (titolo, prefazione, postfazione, titoli dei capitoli, note ) Epitesto: tutto ciò che riguarda il testo, ma che è fisicamente esterno al testo (intervista, carteggio, diari ) Genette G. (1987), Seuils, Paris, Editions du Seuil, pp. 10-11. 13
La periodizzazione Frutto di una scelta, dunque non è neutra. Come tutta la storia. C è un generale consenso che dipende da ciò che si conosce oggi e dalla percezione di alcuni periodi maggiori. 14
Periodizzazione L antichità latina: Cicerone 106-43 a.c Periodo della Vulgata (390-405), traduzione della Bibbia di San Gerolamo (traduzione dei Settanta III secolo a.c. versione greca dell antico testamento) Medioevo: non c è una nozione unitaria del tradurre L Umanesimo Il Quattrocento: Leonardo Bruni Il Cinquecento: Etienne Dolet Martin Lutero XVII e XVIII secolo: Les Belles Infidèles L Ottocento tedesco: Goethe, von Humboldt, Schleiermacher 15
.. nello specifico si parlerà di: traduttori, paratesti, trattati Parole per designare l atto del tradurre (Folena 1991: 80-81), almeno fino alla comparsa dei termini attuali. Parole, termini, concetti. Parole: semplici segni? Termini: parole tecniche? Tecnicismi? 16
Cicerone 17
Cicerone Il testo più antico che si conosca sulla riflessione della traduzione è di Cicerone (46 a. C.): un paratesto. Non è un testo sulla traduzione ma sull eloquenza Libellus de optimo genere oratorum Qual è il miglior oratore (Nergaard 2007: 51-62). Introduzione alle sue traduzioni di Eschine e Demostene (non si sa se l ha scritta prima o dopo aver tradotto ). I greci avevano in un certo senso ignorato la traduzione. Roma fu il vero luogo di nascita della traduzione in Occidente. Si può dire che il concetto di traduzione esiste da Cicerone in poi, almeno come oggetto di riflessione. 18
Cicerone Interpres/orator (Converto / reddere) [ ] ho tradotto da oratore, non già da interprete di un testo, con le espressioni stesse del pensiero, con gli stessi modi di rendere questo, con un lessico appropriato all indole della nostra lingua. In essi non ho creduto di rendere parola con parola, ma ho mantenuto ogni carattere e ogni efficacia espressiva delle parole stesse (pp. 57-58). 19
Cicerone [ ] rendere i loro discorsi col ricorso a ogni accorgimento loro, cioè con l impiego dei loro moduli espressivi del pensiero e della dislocazione lessicale loro propria, ormeggiandone i termini ma in una misura che non li renda estranei all indole della nostra lingua se poi non appariranno tutti nella traduzione dal greco quelli del testo originale, il nostro sforzo è stato tuttavia che fossero dello stesso valore [ ] Ascoltiamo infine un Eschine, che si esprime in lingua latina (pp. 61-62). 20
Interpres / orator: Genere testuale: testo tecnico vs. testo letterario (Nergaard 2007: 14-15) Traduzione artistica, letteraria ut orator questo tradurre comporta un pieno dominio di tutta la compositio, armonica e studiata articolazione del periodo, e non solo della semplice elocutio, scelta e corrispondenza di vocaboli (Folena 1991: 9). 21
Se il concetto di traduzione esiste da Cicerone in poi, ciò non significa che prima non si facesse traduzione. traduzione come pratica di comunicazione (commercio, agricoltura ) contemporanea della scrittura (tavolette di Ebla, Siria, archivio di stato, III-II millenio a.c.) 22
Riassumendo Con Cicerone appare la prima riflessione sulla traduzione. Traduzione come fonte di conoscenza e non solo pratica comunicativa o comunicazione pratica. Livio Andronico (ca. 284-204 a.c.), schiavo greco, traduce l Odissea inaugura la traduzione delle opere greche, arricchisce il latino scritto. Traduzione come romanizzazione emulazione, adattamento del contenuto e dell espressione. Traduzione come mezzo di arricchimento culturale e valutazione della capacità creativa e innovativa del traduttore. Orazio, Ars poetica, Nec verbo verbum curabis reddere fidus interpres ( non ti sforzerai di rendere felmente parola per parola ). 23