COMPRENDERE, GESTIRE E OTTIMIZZARE LA DINAMICA ECONOMICO-FINANZIARIA D AZIENDA

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I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013

Transcript:

COMPRENDERE, GESTIRE E OTTIMIZZARE LA DINAMICA ECONOMICO-FINANZIARIA D AZIENDA Lucidi di Giuseppe TOSCANO Università Cattaneo LIUC Trento - Ottobre 2009 1

IL FINE DI UN IMPRESA È PERDURARE NEL TEMPO! PER CONSEGUIRE TALE FINE È NECESSARIO CHE LA GESTIONE AVVENGA NEL RISPETTO DELLA MISSIONE E DEI PRINCIPI DI ECONOMICITÀ SAPER CONIUGARE IN MODO EQUILIBRATO E CONTINUATIVO NEL TEMPO CAPACITÀ COMPETITIVA Customer Satisfaction e Quota di Mercato REDDITIVITÀ RISULTATI SOCIO-ORGANIZZATIVI Redditività Clima Organizzativo e Impatto Ambientale 2

LA REDDITIVITÀ SINTETIZZA LA CAPACITÀ DELL'IMPRESA DI FAR FRUTTARE L'INVESTIMENTO REALIZZATO REDDITO INVESTIMENTO IL REDDITO MISURA L INCREMENTO O IL DECREMENTO DEL VALORE DELL INVESTIMENTO REDDITO = VALORE RICONOSCIUTO DAL MERCATO VALORE DELLE RISORSE CONSUMATE 3

LA REDDITIVITÀ È IMPORTANTE POICHÈ QUANTO PIÚ È ELEVATA TANTO PIÚ...: LA REDDITIVITÀ come fonte di: AUTONOMIA GESTIONALE CAPACITÀ DI CRESCITA EQUILIBRATA CAPACITÀ DI ATTRARRE CAPITALE DI RISCHIO LA REDDITIVITÀ CONDIZIONE NECESSARIA MA NON SUFFICIENTE PER LA CONTINUITÀ DELL AZIENDA NEL TEMPO! 4

NELLA REALTÀ SI INTRECCIANO I SEGUENTI CIRCUITI ECONOMICO-FINANZIARI LIQUIDITÀ INVESTIMENTI REDDITIVITÀ CAPACITÀ COMPETITIVA REDDITO NETTO COSTI ED EFFICIENZA QUOTA DI MERCATO RICAVI DI VENDITA ANDAMENTO DEL MERCATO LA LIQUIDITÀ SEGNALA LA CAPACITA DELL IMPRESA DI GENERARE MEZZI MONETARI! 5

5 AREE GESTIONALI DETERMINANTI LA REDDITIVITÀ E LA LIQUIDITÀ OPERAZIONI DI GESTIONE CARATTERISTICA (L ATTIVITA PER CUI L AZIENDA E NATA) OPERAZIONI DI GESTIONI ACCESSORIE (ALTRE ATTIVITA ACCESSORIE A QUELLA CARATTERISTICA) OPERAZIONI DI GESTIONE DEI FINANZIAMENTI OPERAZIONI DI GESTIONE STRAORDINARIA (ATTIVITA NON CARATTERISTICHE SVOLTE UNA TANTUM) OPERAZIONI DI GESTIONE FISCALE 6

TRE PUNTI DI VISTA INTEGRATI PER VALUTARE LA CREAZIONE DI VALORE LA VISIONE ECONOMICA CONOSCERE I RISULTATI DELLA GESTIONE AZIENDALE (I RICAVI E I COSTI) E COME SI SONO FORMATI (QUALI DECISIONI HANNO DETERMINATO TALI RISULTATI) IL REDDITO COME DIFFERENZA TRA RICAVI E COSTI 7

EBIT E EBITDA: GRANDEZZE REDDITUALI SEGNALETICHE EBIT (Earnings Before Interests and Taxes) REDDITO OPERATIVO NETTO + Altre svalutazioni delle immobilizzazioni [depurare] + Svalutazione Crediti compresi nel circolante e nelle liquidità [considerare] - Altri Proventi Finanziari [depurare] E.B.I.T. EBITDA (Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization) MARGINE OPERATIVO LORDO + Accantonamento fondo svalutazione crediti [depurare] - Altri accantonamenti [considerare] +/- Proventi e oneri diversi [considerare] - Accantonamenti per rischi [considerare] E.B.I.T.D.A. 8

TRE PUNTI DI VISTA INTEGRATI PER VALUTARE LA CREAZIONE DI VALORE LA VISIONE PATRIMONIALE CONOSCERE LA SITUAZIONE DEGLI INVESTIMENTI (IL VALORE ACCUMULATO NEL TEMPO) E DEI FINANZIAMENTI (LE RISORSE FINANZIARIE RICEVUTE DA AZIONISTI E TERZI FINANZIATORI) AD UNA CERTA DATA. OFFRE LA MISURA DEL RISULTATO CONSEGUITO: IL REDDITO COME INCREMENTO DELLA «RICCHEZZA» AZIENDALE ÈUNA FOTOGRAFIA (VISIONE STATICA) 9

IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO: UNA GRANDEZZA SIGNIFICATIVA PER APPREZZARE LA STRUTTURA FINANZIARIA AZIENDALE ATTIVITA PASSIVITA DISPONIBILITÀ LIQUIDE IMMEDIATE ATTIVITÀ MEZZI PASSIVITÀ CORRENTI DISPONIBILITÀ LIQUIDE DIFFERITE CORRENTI C.C.N. DI TERZI PASSIVITÀ CONSOLIDATE ATTIVITÀ FISSE NETTE MEZZI PROPRI PASSIVITÀ CONSOLIDATE A SCADENZA INDEFINITA ATTIVITA CORRENTI - PASSIVITA CORRENTI = CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (C.C.N.) 10

TRE PUNTI DI VISTA INTEGRATI PER VALUTARE LA CREAZIONE DI VALORE LA VISIONE MONETARIA CONOSCERE I MOVIMENTI DI MONETA, ENTRATE DI CASSA (INCASSI) E USCITE DI CASSA (PAGAMENTI), AVVENUTI NELL ESERCIZIO E LE FONTI E GLI IMPIEGHI (DI GESTIONE CORRENTE E DI GESTIONE EXTRACORRENTE) CHE HANNO GENERATO TALI MOVIMENTI 11

PER APPREZZARE LA SITUAZIONE MONETARIA E PIÚ IN GENERALE LA DINAMICA FINANZIARIA DELLA GESTIONE SI DEVONO ANALIZZARE: * I FLUSSI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO * I FLUSSI DI CASSA NETTI SI POSSONO DISTINGUERE LE FONTI DAGLI IMPIEGHI A SECONDA CHE SIANO LEGATI ALLA: * GESTIONE OPERATIVA * GESTIONE CORRENTE * GESTIONE DEGLI INVESTIMENTI/DISINVESTIMENTI * GESTIONE FINANZIARIA EXTRA-CORRENTE 12

LA REDDITIVITÀ DEI MEZZI PROPRI (ROE) È L'INDICE SINTETICO SIGNIFICATIVO PER L'APPREZZAMENTO DEI RISULTATI DELLA GESTIONE NEL SUO COMPLESSO, CIOÈ DEI RISULTATI CONSEGUITI DAI DIVERSI SETTORI AZIENDALI. LE RELAZIONI CHE COLLEGANO L'ANDAMENTO DELLA GESTIONE ECONOMICA, DELLA GESTIONE FINANZIARIA E DELLA GESTIONE STRAORDINARIA E FISCALE di azienda ALLA " REDDITIVITÀ DEI MEZZI PROPRI SONO (formula di Modigliani - Miller): R.O.E. = { R.O.I. + ( R.O.I. - i ) x td } x S Dove: ROE = Return on Equity = Reddito Netto/Mezzi Propri ROI = Return on Investments = Reddito Operativo Netto/Attivo Totale Netto i = OF/MT = Costo dei Mezzi di Terzi = Oneri Finanziari/Mezzi di Terzi td = MT/MP= Grado di Indebitamento = Mezzi di Terzi/Mezzi Propri s = Reddito Netto/Reddito di Competenza 13

Effetto di Leva Finanziaria = (ROI-OF/MT)xMT/MP L effetto di leva finanziaria è indice dell effetto moltiplicativo sulla redditività aziendale che si può ottenere ricorrendo ad un maggior indebitamento da terzi. Le sue determinanti, quindi, sono: ROI = Return on Investments = Reddito Operativo Netto/Attivo Totale Netto OF/MT = Costo dei Mezzi di Terzi = Oneri Finanziari/Mezzi di Terzi MT/MP = Grado di Indebitamento = Mezzi di Terzi/Mezzi Propri Facendo leva sulla capacità di far rendere il capitale investito più di quanto costi indebitarsi (ROI-OF/MT), l azienda può incrementare la sua redditività complessiva grazie ad un maggior indebitamento verso terzi rispetto al ricorso al patrimonio netto (MT/MP). Un ruolo chiave nell effetto di leva finanziaria è giocato dalla differenza tra ROI e OF/MT. Se questa differenza (spread) diventa negativa, il ricorso al maggior indebitamento da terzi avrebbe un effetto moltiplicativo negativo sulla redditività globale!!! Si consideri, a questo proposito, che MT/MP e OF/MT sono direttamente correlati. 14

IL ROE E L INDICE CHE VIENE APPREZZATO DAGLI AZIONISTI CHE IDEALMENTE, ATTRAVERSO I MERCATI FINANZIARI, LO CONFRONTANO CON IL COSTO DEL CAPITALE DI RISCHIO (costo opportunità del capitale degli azionisti) Ke Ke = Rf + (Rm-Rf) x β DOVE: Rf RENDIMENTO DI INVESTIMENTI PRIVI DI RISCHIO (ES. TITOLI FREE-RISK COME I BUONI DEL TESORO PLURIENNALI) Rm-Rf PREMIO MEDIO PER IL RISCHIO RICONOSCIUTO DAL MERCATO FINANZIARIO PER L INSIEME DEGLI INVESTIMENTI RISCHIOSI (ES. Rm = RENDIMENTO DEI TITOLI MOBILIARI (AZIONI / OBBLIGAZIONI) β RISCHIO DELL INVESTIMENTO IN UNA SPECIFICA AZIENDA (COEFFICIENTE DI RISCHIO SISTEMATICO) 15

LE SCELTE FINANZIARIE (decisioni di impiego e/o di provvista di mezzi finanziari) VANNO APPREZZATE IN RELAZIONE: ALLA LORO ATTITUDINE A PRODURRE RICCHEZZA dal punto di vista dell AZIONISTA * Incremento del R.O.E. * Incremento del valore (flussi di cassa attesi a fronte del TEMPO e del RISCHIO) ALLA LORO FATTIBILITA FINANZIARIA NEL LUNGO PERIODO (la compatibilità con le politiche inerenti la composizione desiderata delle fonti di finanziamento) * Andamento del tasso di indebitamento * Mix delle passività ALL EQUILIBRIO FINANZIARIO DI BREVE PERIODO (il profilo temporale dei flussi monetari in entrata e in uscita) 16

GESTIONE CORRENTE: Rende disponibili risorse monetarie per altre operazioni di impiego o da luogo ad un fabbisogno finanziario Componenti della dinamica finanziaria * Accensione di finanziamenti * Riduzione di finanziamenti (Tutte le iniziative di raccolta esterna di mezzi monetari) * Investimenti * Disinvestimenti: (Si riferiscono agli impieghi durevoli di risorse) Remunerazioni finanziarie: L erogazione di compensi finanziari comprende il pagamento sia di interessi passivi che di dividendi 17

I FLUSSI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO E DI CASSA NETTI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE SONO DATI DA: 1. REDDITO OPERATIVO 2. AMMORTAMENTI 3. ACCANTONAMENTI A FONDO INDENNITA DI LICENZIAMENTO 4. ONERI FINANZIARI 5. IMPOSTE E TASSE 6. FLUSSO DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (O CASH FLOW POTENZIALE O REDDITO SPENDIBILE) (6=1+2+3-4-5) 7. Δ CREDITI 8. Δ RIMANENZE 9. Δ FORNITORI 10. FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO DALLA GESTIONE CORRENTE (10=6-7- 8+9) Gestione Operativa Impieghi o fonti del capitale circolante oppure variazione del capitale circolante 18

Attenzione... Politica del credito alla clientela e delle procedure per controllare le risorse assorbite da tale forma di impiego Determinazione dei livelli ottimali delle scorte, tenendo conto delle esigenze proprie dei processi aziendali Capitale circolante Scelta del grado di utilizzo più opportuno dell indebitamento commerciale, anche in relazione alle forme alternative di copertura finanziaria disponibili Formulazione di adeguati criteri per il governo della liquidità aziendale, anche attraverso idonei impieghi delle eccedenze monetarie 19

IL FABBISOGNO FINANZIARIO COMPLESSIVO E IL SALDO DI CASSA SONO COSÍ ANALIZZABILI: REMUNERAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE 10. FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO DA GESTIONE CORRENTE 11. INVESTIMENTI TECNICI E PATRIMONIALI 12. PAGAMENTO DIVIDENDI 13. IMPIEGHI FINANZIARI (RIMBORSO RATA MUTUO) 14. FABBISOGNO FINANZIARIO COMPLESSIVO (14=10-11-12-13) 15. INCREMENTO DEBITI V/BANCHE A BREVE 16. ACCENSIONE FINANZIAMENTI A M/L TERMINE 17. PRESTITO OBBLIGAZIONARIO 18. AUMENTO DI CAPITALE A PAGAMENTO 19. SALDO DI CASSA (19=14+15+16+17+18) IMPIEGHI FONTI di FINANZIAMENTO ATTENZIONE: LE DECISIONI DI FINANZIAMENTO SONO STRETTAMENTE CONNESSE CON QUELLE RELATIVE AGLI INVESTIMENTI 20

SOTTO IL PROFILO FINANZIARIO, UN INVESTIMENTO SOLITAMENTE VEDE IL PREVALERE DI FLUSSI MONETARI IN USCITA IN UNA PRIMA FASE, E DI FLUSSI MONETARI IN ENTRATA NELLE FASI SUCCESSIVE NELL ANALIZZARE LA VALIDITA DI UN PROGETTO DI INVESTIMENTO SI DEVE ACCERTARE CHE IL DIVARIO TRA ENTRATE E USCITE SIA POSITIVO E SODDISFACENTE NELL EFFETTUARE TALE ANALISI SI DEVONO VALUTARE: L ENTITA DEI FLUSSI IN ESAME IL VALORE FINANZIARIO DEL TEMPO L INCERTEZZA E IL RISCHIO 21

FREE CASH FLOW Il flusso di cassa proveniente dalla gestione operativa e disponibile per tutti coloro che hanno fornito capitali all impresa MARGINE OPERATIVO LORDO - Imposte determinate secondo il criterio di cassa - Investimenti addizionali in capitale fisso - Investimenti addizionali in capitale circolante netto FREE CASH FLOW Il valore economico dell impresa è determinato dal valore atteso dei flussi di cassa relativi alla gestione operativa, scontati sulla base del costo del capitale 22

IL COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE INVESTITO (WACC) deve tenere conto delle attese di rendimento degli AZIONISTI e del MERCATO DEI TERZI FINANZIATORI CAPITALE INVESTITO NETTO DEBITI FINANZIARI PATRIMONIO NETTO ki (1-t) TASSO DI INTERESSE richiesto dai terzi finanziatori Ke COSTO OPPORTUNITA (Rendimento atteso dall azionista) COSTO MEDIO DEL CAPITALE INVESTITO K GLI LE FONTI DI I PREZZI IL IMPIEGHI FINANZIAMENTO DELLE FONTI WACC 23

L ALBERO DEL CASH FLOW E DEL R.O.I. Quote di mercato su segmenti/clienti chiave Produttività della forza di vendita Soddisfazione del cliente Vendite da prodotti consolidati Livello di servizio Vendite Nuovi prodotti sviluppati Time to market Utilizzo della capacità produttiva Qualità interna Vendite da nuovi prodotti Costi di produzione Risultato Operativo + Ammortamenti Efficienza delle strutture indirette Costi operativi Make or Buy Attività di sviluppo (R&S, formazione, ecc.) Qualità e turnover del personale Altri costi R.O.I. Cash Flow da Gestione Caratteristica Giorni di credito concessi ai clienti Caratteristiche impianti (per mat. prime e semilav.) Livello di servizio logistico Giorni di credito ottenuti dai fornitori Crediti da clienti Scorte Capitale Circolante Debiti verso fornitori Δ Capitale Circolante Netto Interventi di sostituzione e mantenimento Azioni per l espansione e lo sviluppo Sostituzioni di attività esistenti Cessioni e uscita da mercati serviti Nuovi investimenti Disinvestimenti Investim. fissi netti 24

Efficacia ed efficienza della gestione corrente Fattori chiave di successo competitivo Opzioni di sviluppo Impiego ottimale delle risorse disponibili Aree chiave di investimento delle risorse Aree chiave di sviluppo delle risorse VALORE CORRENTE DEL FREE CASH FLOW CONTINUITA DEL FREE CASH FLOW SVILUPPO DEL FREE CASH FLOW POTENZIALE DI FREE CASH FLOW FUTURO 25

Si crea valore: R.O.I. Costo medio ponderato del capitale Capitale investito ROS Prezzi Volumi Mix Efficienza (costi diretti) Dimensionamento costi indiretti Prezzi delle risorse ROTAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO Saturazione della capacità Time-to-market Tempi di incasso crediti Tasso di rotazione delle scorte Tempi di pagamento fornitori RISCHIO OPERATIVO Rigidità della struttura dei costi Valore aggiunto Crescita obiettivo Vantaggio competitivo Ciclicità economica Sensibilità monetaria RISCHIO FINANZIARIO Livello di indebitamento Costo dell indebitamento ALLOCAZIONE DEL CAPITALE Portafoglio business Portafoglio prodotti-servizi Portafoglio paesi Portafoglio clienti QUALITÀ DEI PROGETTI Investimenti in capacità produttiva Disinvestimenti di capacità produttiva Make-or-buy strategico Acquisizioni Dismissioni Ristrutturazioni 26

DALLA REDDITIVITÀ ALLA CREAZIONE DI VALORE 27

Per un efficace supporto agli approcci gestionali ORIENTATI AL VALORE è necessario adottare UNA NUOVA LOGICA ALLA MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE... LOGICA EMERGENTE * Indicatori economico-finanziari integrati da parametri fisico-tecnici Ricerca dell efficacia interfunzionale (progetti e processi) * Indicatori confrontati con standard esterni LOGICA TRADIZIONALE * Prevalenza di indicatori economico-finanziari * Indicatori focalizzati sull efficienza di funzione * Diffusione a tutti i livelli gerarchici dell attenzione alle variabili competitive rilevanti * Indicatori relativi e storicizzati * Indicatori centrati su variabili discrezionali * Indicatori confrontati con standard interni * Responsabilizzazione sulle variabili rilevanti solo al vertice * Indicatori assoluti e atemporali * Indicatori indifferenziati sugli aspetti della gestione valorizzando valorizzando i i patrimoni patrimoni intangibili intangibili che che compongono compongono il il capitale capitale intellettuale intellettuale 28

L ESIGENZA: SPOSTARSI DALLA MISURAZIONE DEL VALORE ECONOMICO CREATO ALLE VARIABILI DETERMINANTI I RISULTATI Le componenti del patrimonio aziendale e la creazione di valore PATRIMONIO COMMERCIALE PATRIMONIO TECNOLOGICO Risultati competitivi Risultati economici CREAZIONE DI VALORE ECONOMICO Risultati sociali PATRIMONIO DELLE SOLUZIONI ORGANIZZATIVE PATRIMONIO UMANO Diversi approcci: * Balanced Scorecard * Skandia Navigator System * Intagible Assets Monitor 29

PROSPETTIVA DEL CLIENTE * OBIETTIVI * MISURE * TARGET * INIZIATIVE Come dobbiamo apparire ai clienti per conseguire la vision? IL BALANCED SCORECARD SYSTEM PROSPETTIVA ECONOMICO-FINANZIARIA * OBIETTIVI * MISURE * TARGET * INIZIATIVE Come dobbiamo apparire ai nostri azionisti per conseguire buoni risultati economico-finanziari? VISION E STRATEGIA PROSPETTIVA DI INNOVAZIONE E APPRENDIMENTO * OBIETTIVI * MISURE * TARGET * INIZIATIVE Come dobbiamo sviluppare e consolidare la nostra capacità di cambiare e di migliorare in modo da conseguire la vision? PROSPETTIVA DEI PROCESSI AZIENDALI * OBIETTIVI * MISURE * TARGET * INIZIATIVE In quali processi dobbiamo raggiungere l eccellenza per soddisfare i nostri azionisti e i nostri clienti? 30