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Attività 1 La prima attività risponde all obiettivo comunicativo di far interagire gli alunni stranieri anche neo-arrivati con la classe in una relazione di narrazione-ascolto attivo: gli alunni raccontano ai compagni la sequenza narrativa di una storia. I compagni possono interagire aggiungendo particolari e nuove interpretazioni

La classe viene organizzata a semicerchio, in modo che ciascuno possa vedere la proiezione della storia del pesce su uno schermo, generando una disponibilità all ascolto. I bambini stranieri, che hanno già raccontato il task pesce in una precedente attività nel laboratorio di L2, presentano la vignetta al gruppo classe. Successivamente si ripropone alla classe la visione di ogni singola vignetta per approfondire tutti gli elementi e le azioni in essa presenti: l insegnante ha il ruolo di porre domande e fare dei rilanci che possano approfondire ed arricchire il lessico utile per la narrazione della storia. Per sollecitare il discorso intorno alle immagini l insegnante può porre alcune domande così suggerite intorno ad ogni sequenza: I vignetta - variabili relative ai personaggi: Chi sono? Dove sono? Cosa fanno? Secondo voi perché? II vignetta - contestualizzare il percorso, immaginare diversi percorsi: Dove vanno? Dov è il pesce? Cosa pensano? III vignetta - fare ipotesi: Dove sono? Cosa fanno? Chi l ha deciso? Perché? Il bambino come ha convinto l adulto? Con le parole? Con le lacrime? VI vignetta - fare notare dei particolari come il sorriso che è ritornato sui volti dei personaggi e il sole all orizzonte: Dove vanno? Perché? Cosa stanno pensando? V vignetta - descrivere le azioni: Cosa fanno? Cosa fa l adulto? Cosa fa il bambino? E il pesce? Cosa pensano? VI vignetta - concludere una storia: Cosa succede? Perché? Cosa provano?! Per svolgere questa attività potrebbe essere facilitante l uso di una lavagna luminosa/proiettore.! Si consiglia di audio-registrare l attività per tenere memoria di tutti i contributi alla narrazione; l audioregistrazione potrà inoltre servire all insegnante per riascoltarsi e analizzare le proprie modalità di interazione con i bambini.! Si consiglia di avere a disposizione una lavagna a fogli per annotare le osservazioni dei bambini, che devono essere scritte in modo chiaro e comprensibile a tutti gli alunni. Attività 2 La seconda attività risponde all obiettivo comunicativo di saper scrivere un testo narrativo/descrittivo a partire da immagini in sequenza, cui segue un obiettivo linguistico di riflessione sugli errori. A partire dalle vignette della storia del pesce, i bambini si cimentano in un attività di scrittura individuale. Ad ogni bambino vengono consegnati sei fogli A4, in ciascuno di essi è stampata una delle sei vignette, avendo cura di lasciare molto spazio per la scrittura. Si scrive alla lavagna una consegna chiara, per es.

Osserva le sequenze e scrivi la storia. Inventa il titolo. Appesi, in modo che siano visibili e leggibili da tutti, ci saranno i fogli su cui l insegnante ha scritto tutte le ipotesi fatte dai bambini in riferimento alle domande relative a ciascuna vignetta. Alla fine del lavoro si otterrà per ogni alunno un testo di narrazione per didascalie della storia del pesce. Successivamente le insegnanti, insieme ad ogni singolo bambino, effettueranno le correzioni del testo.! Per facilitare i bambini nella scrittura e nella gestione dello spazio del foglio, si consiglia di incollare le vignette su fogli a righe.! L insegnante non deve intervenire nelle produzioni dei bambini (scrittura spontanea).! Per la correzione degli errori si consiglia di fare delle fotocopie in modo da tener traccia della prima produzione scritta spontanea. Attività 3 La terza attività risponde all'obiettivo comunicativo di leggere e comprendere una sequenza narrativa e all'obiettivo linguistico di riconoscere le preposizioni semplici e articolate.

Le insegnanti elaborano un testo come collage dei testi individuali precedentemente elaborati che risulta significativo per la ricchezza e la varietà di: preposizioni, pronomi, aggettivi, strutture narrative. Il testo viene letto ad alta voce. Si divide la classe in gruppi e si da la consegna che viene guidata dall'insegnante: Caccia alle paroline speciali, cioè riflettere sulle parole che servono per raccontare la storia. La prima riflessione riguarda la ricerca di: CHI? parole che indicano persone, animali, cose (nomi+articoli) COSA FA? parole che esprimono azioni o stati (verbi) COM E? parole che dicono com'è una persona, un animale, una cosa (aggettivi) A questo punto i bambini si accorgono che il testo contiene tante altre parole che non appartengono a questi gruppi e che sono importanti perché danno un significato diverso alle parole che seguono e suggeriscono nuove domande: DOVE? CON CHE COSA? Alle parole trovate si da la definizione di paroline speciali. Si fanno alcuni esempi con il supporto della lavagna: si usano disegni e frecce per spiegare meglio il significato della frase. Si ricercano quindi le paroline speciali nella storia del pesce. L'insegnante legge, gli alunni seguono la lettura sul foglio, interrompendo ogni qualvolta ne incontrano una: le sottolineano in rosso e si scrivono alla lavagna.! E' consigliabile la presenza di due insegnanti: uno conduce, l'altro aiuta il gruppetto in difficoltà, cioè semplifica, adatta le richieste, interrompe con naturalezza il conduttore introducendo nuovi stimoli quando si accorge che qualche passaggio della discussione non è stato ben compreso.! Nel corso dell'attività di riconoscimento delle preposizioni si incontrano altre parole speciali (Prende il pesce e lo mette sul tavolo): si consiglia di nominarle usando con naturalezza il termine metalinguistico pronomi per distinguerle dall'oggetto dell indagine scelta (le preposizioni). Si può dare semplici spiegazioni come: nascondono un nome servono per non fare ripetizioni. Attività 4 La quarta attività risponde all'obiettivo comunicativo di iniziare a interrogarsi sulle caratteristiche di un testo.

Si rilegge il racconto, sequenza per sequenza, esponendo la corrispondente vignetta (ingrandita), sulla quale si sono tracciate opportunamente delle frecce per rafforzare il significato della preposizione. Si portano gli alunni a scoprire che esistono famiglie di preposizioni: in, nel, nello, nella, (accordo preposiz. nome) che consentono di esprimere le frasi in diversi modi, con delle sfumature di significato. Questo esercizio si può chiamare Caccia al significato. Segue un esercizio individuale: si consegna una scheda con alcune frasi date. Gli alunni hanno il compito di sottolineare le preposizioni in, nel, nello.con due colori diversi a seconda che indichino lo spazio o il tempo.! E importante che l insegnante, prima di andare in classe, prepari il materiale esemplificativo da proporre alla classe in modo da toccare i punti fondamentali affinché la spiegazione sia chiara. Parimenti, è importante che l insegnante, nell interazione con gli studenti, sappia raccogliere e rilanciare le riflessioni che emergeranno.! Si consiglia all insegnante di audio-registrare le conversazioni degli per poterle eventualmente riascoltare in un momento successivo, al fine di analizzare gli andamenti degli scambi comunicativi e le riflessioni prodotte dai bambini. Attività 5 La quinta attività ha l obiettivo linguistico di individuare, all interno di semplici frasi, le parole che svolgono una funzione relazionale (i sintagmi preposizionali). Si simulano alcune situazioni che richiedono l uso della preposizione in (semplice e articolata) come indicatore spaziale e si chiede ai bambini di formulare la frase che descrive la situazione rappresentata. Le proposte comprendono nomi diversi per genere, numero, lettera iniziale in modo da indurre l uso delle diverse forme. Si scrivono sul quaderno tutti i componenti della famiglia in: IN NEL NELLA NELLE NELLO NEGLI NELL. Si fa un esercitazione orale provando a trovare tante parole che si accordino con ciascuna preposizione. In questa fase è importante organizzare per gli alunni con livelli di interlingua basici e postbasici delle attività mirate per aiutarli a sistematizzare i contenuti linguistici delle attività. Gli alunni possono cooperare a piccoli gruppi in classe o fuori dalla classe utilizzando materiali specifici per l acquisizione dell italiano L2 che portino l attenzione sulle preposizioni. E importante saper individuare e selezionare per loro obiettivi e contestualizzarli. Rispetto a questo percorso si potrebbe individuare ed esercitare l uso attivo delle preposizioni in e su, nelle loro forme semplici e articolate, anche attraverso un attività ludica secondo la metodologia TPR, ovvero dando semplici istruzioni all interno del contesto classe: es. metti la matita nell astuccio; metti l astuccio sul banco! Si tratta di attività che promuovono un approccio alla grammatica di tipo induttivo e non prescrittivo.! Si consiglia di non ricorrere a termini metalinguistici.

Attività 6 La sesta attività risponde all obiettivo linguistico di portare l attenzione sull uso in contesto delle preposizioni e sulla loro importante funzione ai fini del significato della frase. Si torna a lavorare a gruppi suddivisi per competenze, o se possibile a una differenziazione tra attività del gruppo classe e del piccolo gruppo di alunni con basse competenze in italiano. Gruppo classe: Si presenta un esercitazione sul testo della Storia del pesce (composta insieme precedentemente) con omissione di alcune preposizioni. Il bambino sceglie la preposizione corretta tra le due proposte tra parentesi. Piccolo gruppo: Viene predisposta una scheda con alcune vignette della storia del pesce. Accanto ad ogni vignetta sono state scritte due frasi. Il bambino deve contrassegnare la frase corretta.

Segue un attività di produzione orale: descrizione di immagini su una situazione strutturata; infine una seconda attività orale in una situazione non strutturata: per es. espressioni usate nella quotidianità (rilevazione dell uso corretto di in e su + art.)! Si può proseguire con la presentazione graduale di altre proposizioni, dando la precedenza a quelle relative a concetti spaziali.