Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova Reggio Emilia Day Hospital Unificato Dipartimentale Centro Emofilia Medicina 1



Documenti analoghi
Educazione terapeutica in un paziente pediatrico con coagulopatia. Convegno REP, 23 maggio A.O.U. Ospedale San Luigi Gonzaga.

Proposta di legge regionale. Disposizioni in merito al trattamento domiciliare del paziente emofilico.

X CONGRESSO REGIONALE A.N.Ì.M.O. Diabete e autocontrollo: importanza della terapia educazionale

Art. 2 Entrata in vigore

Lidiana Baldoni U.O. Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Pisa. Pisa, 16 Gennaio

Migliorare l assistenza l infermieristica in ematologia : un futuro possibile. Infermiera Boccadoro Roberta Reggio Emilia 17 novembre 2007

La gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale

C.P.S.E. L. Sasso C.P.S.I. B. Lomello. S.C. Cardiologia Rivoli

Il PDTA come strumento della gestione della BPCO. Il punto di vista del Direttore del Distretto. Napoli Maggio 2016 Dott Vito Cilla

Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3

Scheda di progetto ORIENTAMENTO IN ENTRATA PER ALUNNI DI TERZA MEDIA

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI

Organizzazione Aziendale: UOC Oncologia: Ivano Seccafien

Giornata Maceratese sugli accessi vascolari Indicazioni, gestione infermieristica e complicanze 28 maggio 2016 Domus S.

PRESIDIO OSPEDALIERO FATEBENEFRATELLI Beata Vergine Consolata. Via Fatebenefratelli, 70 San Maurizio C.se (TO)

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Cagliari, 16/10/2015 Dr EMILIO MONTALDO

Corsi di formazione e di aggiornamento professionale per la prevenzione e lotta contro l AIDS

La dimissione dai repar- di degenza e dal PS e la presa in carico da parte della Rete Diabetologica

NASI ANNAMARIA. 01/01/2004 al 31/12/2009. Infermiere - Ospedale di Castelnovo né Monti

Alimentazione e presa in carico globale del malato oncologico in setting di early palliative care

L UNITÀ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE A GARANZIA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE NELLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE NEI PERCORSI DI CURA

METODICHE DIDATTICHE

Il training in dialisi peritoneale.

PROGETTO OSSERVATORIO MALATTIE RARE

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. ERASMUS + TRAINEESHIP: Instituto Piaget, Viseu- PT

CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

LE RACCOMANDAZIONI SULLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

IL PENSIERO DEL VOLONTARIATO

CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare

DIMISSIONE PAZIENTE DIABETICO EDUCAZIONE DEL PAZIENTE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 4 agosto 2010, n. 1833

[Corso teorico-pratico]

Approccio olistico alla salute: L educazione terapeutica del paziente nelle patologie croniche

La Rete Locale di Cure Palliative (RLCP) nel territorio Piacentino

UNITÁ ASSISTENZIALE POST ACUTI DIPARTIMENTO MEDICO

Nuova area di day surgery, endoscopia, chirurgia ambulatoriale e poliambulatori. Ospedale Sant Anna Castelnovo ne Monti

Il diabete nei pazienti provenienti dal sub-continente indiano

dott Aniello Nicoletti

Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione

INDAGINE CONOSCITIVA DELLE ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEI CENTRI DIABETOLOGICI IN ITALIA 2014

Le esperienze dell AUSL Romagna. F. Boschi Centro per Disturbi Cognitivi e Demenze AUSL Romagna sede operativa di Forlì U.O.

L INTERVENTO OSPEDALIERO ALL ESORDIO: PER UN USO CONSAPEVOLE DEL RICOVERO

Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita. Infermiera territoriale Paola Borlengo

MARENGO STEFANIA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009,

Dott. Stefano Zucchini

Quali abilità comunicative nella dimissione del paziente

IL QUESTIONARIO SULLA QUALITA DELLA CURA INTRAOSPEDALIERA DEL DIABETE M. BONFANTI ASL 11 EMPOLI C. LASSI ASL 11 EMPOLI P. SARDELLI ASL 11 EMPOLI

Progetto Scuola Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara

OSPEDALE GRADENIGO. REPARTO di GASTROENTEROLOGIA E MEDICINA

28 Congresso Nazionale Aniarti Bologna, novembre 2009 Infermieri e la questione del limite

La gestione del paziente anticoagulato: nel reparto ospedaliero e nel territorio. Giovanna Cappelli

Ambulatorio Infermieristico Telemedicina

S E R V I Z I O D E L L I N F E R M I E R E

ALLEGATOA alla Dgr n del 18 dicembre 2007 pag. 1/7

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI

l inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini

Soddisfare i bisogni educativi speciali con la Scuola in Ospedale e l Istruzione Domiciliare. Lucia Scuteri

International Network of Health Promoting Hospitals & Health Services. XIII Conferenza Nazionale HPH Reggio Emilia, Settembre 2009

Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA

IL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE

Indagine campionaria del CENTRO STUDI DELLA FIMMG in collaborazione con CREA SANITÀ. Gennaio

Date Dal 10 gennaio 2010 al 30 agosto 2011

La gestione della fase post acuta

Modelli di progettazione nei servizi per l infanzia Prof.ssa Milena Manini

COLLOQUIO DI ORIENTAMENTO PER PAZIENTI E FAMILIARI: UN MODELLO INTEGRATO PSICOLOGO-INFERMIERE A PONTE TRA DIAGNOSI

Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 17 marzo 2016

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

Stile attributivo dei ragazzi diabetici in relazione all esperienza del Campo Estivo e dei livelli di emoglobina glicata

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

PREVENIRE IL DIABETE: dalla ricerca all'educazione terapeutica. Candidata: Marilena Piardi

Un nuovo ruolo per il farmacista: la «Pharmaceutical Care»

TERMINI OPERATIVI, CONDIVISIONE DI PROCEDURE E STRUMENTI.

R E G I O N E P U G L I A AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA. Codice CIFRA: AOS / DEL / 2010/

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il PDTA per il paziente oncologico: il coinvolgimento dell infermiere

F O R M A T O E U R O P E O

La centralità di una competenza riconosciuta

Stili di vita, comportamento alimentare e obiettivi di salute nel Piano regionale della Prevenzione. Marina Fridel Reggio Emilia, 22 Novembre 2011

PIANO - PATTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Bando Corso di base per Assistenti familiari

Testi delle prove Esame di stato professione PSICOLOGO SEZ.A 2^SESSIONE 2018

Crisi, urgenza emergenza in psichiatria: esperienze a confronto.

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO

Fac-simile Certificazione del Medico Curante

PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE Anno scolastico 2017/2018

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE SUI CORSI DI RETRAINING PER ENDOSCOPISTI:RISULTATI E PROPOSTE

UNITÁ OPERATIVA CHIRURGIA TORACICA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

LA RETE OSPEDALE-TERRITORIO PER LA LOTTA AL DOLORE

Emofilia, colpiti in Per il 30% la prima causa di morte è l emorragia al Pronto soccorso

PERCORSO FORMATIVO PER INFERMIERE CARE MANAGER DEL PAZIENTE COMPLESSO NELLE CURE PRIMARIE

Le case della salute

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.

ALLEGATO 1. Descrittori

Istituto comprensivo Elio Vittorini Solarino PTOF 4. ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE. Pag. 1

Transcript:

Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova Reggio Emilia Day Hospital Unificato Dipartimentale Centro Emofilia Medicina 1 EMOFILIA: UN PROGETTO EDUCATIVO INFERMIERISTICO RIVOLTO ALLA COMUNITA SINTI DEL REGGIANO Caposala Dimma Varini

EMOFILIA MALATTIA EMORRAGICA EREDITARIA CARATTERIZZATA DALLA CARENZA DI UNO SPECIFICO FATTORE DELLA COAGULAZIONE E UNA MALATTIA RARA

30 25 26 20 15 Emofilia A Emofilia B 10 5 4 0 Casi di emofilia a RE (dati 2007)

27% Sinti emofilici Emofilici tutti 73%

Terapia dell emofilia Il trattamento del paziente emofilico si basa sull infusione del fattore carente che può essere praticata in ospedale o a domicilio

Trattamento domiciliare Consente di ottenere la massima tempestività di intervento e, quindi, una maggior efficacia della terapia

Corsi per il trattamento domiciliare dell emofilia Sono stati istituiti da una LEGGE REGIONALE 20 aprile 1977, n. 17 NORME PER IL TRATTAMENTO DOMICILIARE DELL'EMOFILIA BOLLETTINO UFFICIALE REGIONALE n. 59 del 21 aprile 1977

Corsi per il trattamento domiciliare dell emofilia Sono organizzati dal Centro di Riferimento Regionale a Parma. Hanno l obiettivo di rendere il paziente o un suo assistente, abile alla somministrazione ev di concentrati di fattore carente al momento dell insorgenza di un episodio emorragico o in occasione di evento traumatico

Emofilia nella comunità Sinti Influenza del pregiudizio nella presa di gestione del paziente Conoscenza del contesto culturale della comunità Sinti (linguaggio, organizzazione sociale del campo, residenza-domicilio, struttura familiare, educazione, scolarizzazione, ecc.

Analisi dei bisogni formativi Condivisione del percorso patto infermiere/famiglia Progettazione degli interventi Attuazione degli interventi Valutazione degli interventi Garanzia della continuità delle cure E un progetto di vita Empowerment: : per un approccio globale a contesti familiari della comunità Sinti

Analisi dei bisogni educativi Colloqui strutturati con il medico e le infermiere (conoscenza della malattia, importanza della profilassi,ecc Hanno agevolato la fase preparatoria Area sociodemografica Livello di responsabil izzazione Identificazione dei care-givers Disponibilità a frequentare il corso Livello di apprendimento Livello di consapevolezza della malattia

Condivisione del percorso - patto infermiere/famiglia Assunzione reciproca di responsabilità Creazione di spazi, tempi e contatti a misura di bambino e famiglia

Progettazione degli interventi Definizione di obiettivi operativi che coinvolgono l area cognitiva, area gestuale, area relazione (es.elencare le più frequenti complicanze emorragiche, lavarsi correttamente le mani, riferire gli insuccessi)

Attuazione degli interventi Corso a Parma con rilascio del patentino Brevissime lezioni teoriche in reparto succedute da innumerevoli esercitazioni pratiche nel pomeriggio Coinvolgimento di parenti Esercitazioni al computer per l utilizzo di una chiavetta predisposta dal Centro di Parma

Valutazione degli interventi (1) Dopo 3 mesi un genitore sa effettuare l infusione a domicilio in piena autonomia I bambini e i genitori sono in grado di fronteggiare le complicanze emorragiche

Valutazione degli interventi (2) Degli accessi al Centro Emofilia Delle assenze scolastiche: 1 sem. 2007: 16,5 giorni di assenza vs 1 sem. 2008 12 gg di assenza

Passaggio da un assistenza improvvisata ad un assistenza progettata che considera uno specifico contesto culturale. Completa autogestione della malattia e delle sue complicanze in un ottica di empowerment. Crescita del ruolo dell infermiere. Diffusione di una cultura di prevenzione e di educazione