6 SEMINARIO CAPRINI E OVINI IN COLLABORAZIONE CON PROGETTO INTERREG NERA DI VERZASCA ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA LOMBARDIA APPROCCIO GESTIONALE NELL ALLEVAMENTO DELLA CAPRA DA LATTE : LA CONSERVAZIONE E LA SELEZIONE DELLE RAZZE CAPRINE A LIMITATA DIFFUSIONE Centro di Formazione Professionale di Luino (VA) 1 dicembre 2009 I MODELLI OPERATIVI LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI UNO STRUMENTO PER LA TUTELA E LO SVILUPPO DELL ALLEVAMENTO CAPRINO: L ESPERIENZA DEL SATA SEZIONE CAPRINI KATIA STRADIOTTO TECNICO SPECIALISTA SATA SEZIONE CAPRINI E OVINI ARAL - CREMA
La valorizzazione dei prodotti uno strumento per la tutela e lo sviluppo dell allevamento caprino: l esperienza del SATA Sezione Caprini Katia Stradiotto Tecnico Specialista Qualità Latte e Caseificazione Sez. Caprini e Ovini ALLEVAMENTO Latte Capretti ALLEVAMENTO CASEIFICIO Formaggi ALLEVAMENTO CASEIFICIO AGRITURISMO Piatti tipici, altro 1
ORIGINALITÀ DEI PRODOTTI legata a CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO STESSO CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO MODALITA DI PRODUZIONE AMBIENTE ANIMALE UOMO ALLEVATORE-TRASFORMATORE 2
CAPRETTI AZIONI: organizzazione incontri con possibili acquirenti cene a tema Capra di Livo allevamenti semi-estensivi: le capre sono sempre libere al pascolo senza alcuna integrazione alimentare eccetto al termine della gravidanza e durante l allattamento consistenza allevamenti 50-70 capi capretti alimentati esclusivamente con latte delle madri accordo con proprietari distributori latte crudo FORMAGGI 3
Formaggella del luinese DOP Studio preliminare alla DOP (iniziato nel 98) al fine di definire un disciplinare di produzione Inizialmente hanno aderito alle indagini 7 aziende con 340 capre in lattazione ed una produzione totale di circa 1000 q.li di latte/anno Inizialmente si è valutato di legare il prodotto alla capra NERA DI VERZASCA Formaggella del luinese DOP Attualmente aderiscono al consorzio 14 produttori con 600 capre in lattazione ed una produzione totale di oltre 2000 q.li di latte/anno e 18 000 pezzi/anno di FORMAGGELLA del Luinese DOP 4
FATULI della VAL SAVIORE Formaggio realizzato esclusivamente con latte di capra BIONDA DELL ADAMELLO Situazione al 2006 Disciplinare prodotti tradizionali della Lombardia Disciplinare DECO del comune di Berzo Demo Varie ricette Produzione molto limitata quasi dimenticata e realizzata in seguito a prenotazione Produzione in aziende senza autorizzazioni FATULI della VAL SAVIORE Nel 2007 il Parco dell Adamello propone agli allevatori di valorizzare il prodotto vincolo: le aziende devono avere autorizzazione alla produzione di formaggi Aderiscono 6 aziende con circa 200 capi di Bionda dell Adamello 5
Azioni realizzate: -raccolta informazioni relative alla tecnologia utilizzata da ogni produttore -realizzazione di incontri con i produttori di confronto e di assaggio dei formaggi e di educazione al gusto -individuazione delle modalità di affumicatura -interventi nelle aziende correggere eventuali comportamenti igienici a rischio -realizzazione di un corso di corretta pratica igienica per tutti coloro che operano nelle aziende Risultati ottenuti: -definizione di una ricetta concordata -definizione delle modalità di affumicatura CHEESE 2007 PRESIDIO SLOW FOOD 6
Risultati ottenuti: -stimata vendita di circa 50 q.li di Fatulì nel 2008 -nel 2009 fondazione dell Associazione produttori del Fatulì della Val Saviore -incremento n.capi Bionda allevati (circa 300) ma soprattutto il Fatulì è prodotto costantemente -richiesta costante da parte dei consumatori -aumento dell attenzione rispetto alla razza VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI Marchi collettivi 7
Marchi auto-gestiti dagli allevatori tramite un Comitato di gestione composto da 7 allevatori provenienti dalle varie provincie 3 membri associazione produttori Presidente sez. Caprini e Ovini dell ARAL GRUPPO DI LAVORO Allevatori + SATA Regolamento Le aziende zootecniche caprine che utilizzano i marchi devono: essere ubicate in Lombardia (sia azienda agricola che caseificio) essere socio APA aderire al SATA avere le autorizzazioni cogenti per la produzione di latte o di prodotti caseari in azienda avere un piano di autocontrollo igienico con controlli analitici periodici 8
REALIZZAZIONE MATERIALE DIVULGATIVO MATERIALE DI CONFEZIONAMENTO INCONTRI DI PRESENTAZIONE/ASSAGGIO PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI SITO WEB GIORNATE DI ACCOGLIENZA IN AZIENDA Grazie 9