Argomento 14. Numeri Complessi



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Argomento Numeri Complessi È ben noto che l insieme R dei numeri reali (che include tutti gli altri insiemi numerici finora incontrati in questo corso) non è sufficientemente ampio da permettere la risoluione di equaioni, anche semplici, a coefficienti reali, come ad esempio x 2 + = 0 Per risolvere questo problema costruiamo l insieme dei numeri complessi Numeri complessi Loro rappresentaione geometrica L equaione x 2 +=0hasoluioneinuncertoinsiemenumericosoloseessocontieneunnumeroil cui quadrato vale Chiamiamo questo numero unità immaginaria e lo denotiamo con i Per definiione si ha quindi i 2 = A partire dall unità immaginaria si costruiscono i numeri complessi nel modo seguente Definiione Si dice numero complesso ogni scrittura della forma a + ib, con a,b numeri reali e i unità immaginaria L insieme dei numeri complessi si denota con C esiha: C = a + ib tali che a, b R e i 2 = ª Di solito, i numeri complessi si indicano con le ultime lettere dell alfabeto:, w, Dato il numero complesso = a + ib, inumerirealia e b si dicono rispettivamente parte reale e parte immaginaria di esiscrive:a =Re(), b =Im() Esempi 2 = 2i è un numero complesso con parte reale e parte immaginaria 2 = 2+0i = 2 è un numero complesso con parte reale 2 e parte immaginaria 0 =0+i =i è un numero complesso con parte reale 0 e parte immaginaria Due numeri complessi = a + ib e w = c + id si dicono uguali se hanno la stessa parte reale e la stessa parte immaginaria: = w a = c e b = d Nell insieme C deinumericomplessisidefiniscono inoltre le seguenti operaioni: I Somma di due numeri complessi = a + ib e w = c + id è il numero complesso + w =(a + c)+i (b + d); I Prodotto di due numeri complessi = a + ib e w = c + id è il numero complesso w =(ac bd)+i (ad + bc)

Esempio Dati =2+i e w = +i, calcoliamo + w e w (2 + i)+( +i) =+i (2 + i) ( +i) = 2+i 2 i +i = 2 +5i = 5+5i Osserviamo che le due operaioni si eseguono usando le ordinarie regole del calcolo letterale e ricordando che i 2 = Per la somma e il prodotto appena definiti valgono le usuali proprietà delle operaioni (commutativa, associativa, distributiva) Inoltre: il numero complesso 0=0+i0 ètaleche +0= per ogni ; il numero complesso =+i0 ètaleche = per ogni ; il numero complesso = a ib èl opposto di = a + ib; se = 0, il numero complesso = a a 2 + b 2 i èilreciproco di = a + ib (Ovviamente si ha b a 2 + b 2 = per ogni = 0) Esempio Dati =2+i e w =+i, calcoliamo: w; w = i w = 0 0 i ; µ w =(2+i) 0 0 i = 2 2 i w ; w È noto che numeri reali sono in corrispondena biunivoca con i punti della retta euclidea Analogamente, associando al numero della forma = a + ib il punto di coordinate (a, b), sirealia una corrispondena biunivoca tra i numeri complessi e i punti del piano cartesiano (detto in questo contesto piano di Argand Gauss) In tale corrispondena: a =Re() è l ascissa di (a, b) e b =Im() è l ordinata di (a, b) I numeri della forma a +0i, (che sono di fatto numeri reali) corrispondono ai punti dell asse delle ascisse che verrà perciò detto asse reale, evideniando che si ha R C I numeri della forma 0 + ib = ib, (detti immaginari puri) corrispondono ai punti dell asse delle ordinate che verrà perciò detto asse immaginario L opposto di, ossia il numero = a ib corrisponde al punto ( a, b) simmetrico di (a, b) rispetto all origine b = a + ib a 2

Definiione 5 Dato il numero = a + ib si chiama I Coniugato di il numero complesso = a ib Esso corrisponde al punto (a, b) simmetrico di (a, b) rispetto all asse reale I Modulo di il numero = a 2 + b 2 che rappresenta la distana del punto (a, b) dall origine ed è quindi un numero reale maggiore o uguale a ero b = a + ib a b Osserviamo che () = 2 einoltre + =(a + ib)+(a ib) =2a =2Re(); =(a + ib) (a ib) =2ib =2i Im() Esempio Dati =2 i e w =2+i, calcoliamo Si ha: w w = 2+i 2+i = (2 + i)(2 i) (2 + i)(2 i) = 7 i È facile vedere che la somma di due numeri complessi = a + ib e w = c + id, cioèilnumero (a + c)+i(b + d) corrisponde al punto che si ottiene con la regola del parallelogramma dai punti di coordinate (a, b) e (c, d) ) La relaione che esprime il reciproco di un numero complesso non nullo si può anche esprimere mediante la formula: = 2 Inoltre, per calcolare il rapporto di due numeri complessi può essere utile tenere presente che w = w w 2

w + w Non è altrettanto facile dare l interpretaione geometrica del prodotto Anche a questo scopo può essere utile introdurre la forma trigonometrica dei numeri complessi Forma trigonometrica dei numeri complessi Osserviamo che ogni punto P =(a, b), diverso dall origine, nel piano di Argand Gauss può essere individuato anche assegnando la sua distana r dall origine O e l angolo θ compreso tra il semiasse positivo delle ascisse e la semiretta OP θ O P =(a, b) r Per definiione di coseno e seno (vedi MiniMat Leione7) si ha: Si ottiene quindi: = a + ib =(r cos θ)+i (r sin θ) Definiione 7 a = r cos θ; b = r sin θ () r(cos θ θ) si chiama forma trigonometrica del numero complesso = a + ib Per distinguere le due rappresentaioni, la scrittura a + ib si chiama forma algebrica del numero complesso Osserviamo che il numero reale positivo r èilmodulo di

Inoltre, poiché le funioni sin e cos sono periodiche di periodo 2π, nelle formule () nulla cambia se a θ si sostituisce θ+2kπ: uno qualunque di questi numeri si dice argomento di Quindi l argomento èdefinitoamenodimultipliinteridi2π (2) Assegnare un numero complesso in forma trigonometrica significa evideniarne il modulo e un argomento Dunque, due numeri complessi (espressi in forma trigonometrica) sono uguali se e solo se hanno moduli uguali e argomenti uguali, a meno di un multiplo intero qualsiasi di 2π Notiamo che numeri complessi con ugual modulo stanno sulla stessa circonferena con centro nell origine O del piano di ArgandGauss, mentre numeri complessi con argomento uguale (a meno di multipli interi di 2π) stanno sulla stessa semiretta avente origine in O Dato un numero complesso in forma trigonometrica (ossia noti r e θ), la sua forma algebrica si ricava mediante le formule (); viceversa dato un numero complesso in forma algebrica si ricavano r e θ osservando che: r = = a 2 + b 2 cos θ = a a2 + b 2 sin θ = b a2 + b 2 Per convenione, al numero complesso ero si attribuisce modulo ero e argomento qualsiasi Esempio 8 Determiniamo il modulo ed un argomento dei seguenti numeri complessi: 2; 5i; +i; +i 2 è un numero reale negativo e quindi ha argomento π; inoltre il suo modulo è 2 5i è un numero immaginario puro (sul semiasse positivo) e quindi ha argomento π ; inoltre il suo 2 modulo è 5 +i = += 2; inoltre cos θ =sinθ = e quindi un argomento di +i è π 2 +i = +=2; inoltre cos θ = 2 e sin θ = 2 : quindi un argomento di +i è 5π La forma trigonometrica permette di calcolare più agevolmente il prodotto di numeri complessi e di capire il significato geometrico del prodotto Dati = r(cos θ θ) e w = ρ (cos ϕ ϕ) si ha r(cos θ θ) ρ (cos ϕ ϕ) =rρ[(cos θ cos ϕ sin θ sin ϕ)+i(sin θ cos ϕ +cosθ sin ϕ)] e quindi w = rρ[cos(θ + ϕ)+i sin(θ + ϕ)] Il risultato mostra che il modulo del prodotto è dato dal prodotto dei moduli: rρ, eunargomento del prodotto è la somma degli argomenti: (θ + ϕ) h ³ π ³ π Esempio 9 Il prodotto di =2 cos 2 2 i vale w = µ π cos 2 + π µ π 2 + π = cos e w = cos µ 5π µ π µ π µ 5π = +i 2 ) Tra questi, si usa indicare l argomento appartenente all intervallo ( π, π] con il nome di argomento principale 5

5 π w w π O 2 arg = π 2 Osservaione 0 Per comprendere il significato geometrico del prodotto cominciamo da due semplici esempi Il prodotto di conunnumero w di modulo uno ha lo stesso modulo di Quindi la moltiplicaione per un numero w di modulo uno equivale ad una rotaione di angolo pari all argomento di w Ad esempio, il numero i è il ruotato (in senso antiorario) di di π/2 Il prodotto di conunnumero w reale positivo (e quindi di argomento ero) ha lo stesso argomento di Quindi la moltiplicaione per un numero w di argomento ero equivale ad una omotetia (dilataione o contraione) con fattore uguale a w Ad esempio il numero si trova sulla stessa semiretta uscente dall origine di ad una distana dall origine pari a volte quella di In generale, moltiplicare il numero per il numero w equivale a ruotare di un angolo pari all argomento di w e contemporaneamente dilatare o contrarre di un fattore uguale al modulo di w Quindi la moltiplicaione equivale ad una roto omotetia Con ragionamenti analoghi si dimostra che il quoiente di due numeri complessi ha come modulo il quoiente dei moduli, e come argomento la differena degli argomenti Ossia se = r(cos θ θ) e w = ρ (cos ϕ ϕ) = 0, allora si ha w = r [cos (θ ϕ)+i sin (θ ϕ)] ρ Potene e radici n esime di un numero complesso Applicando ripetutamente la regola del prodotto si ottiene la: Regola di De Moivre La potena n esima del numero complesso = r(cos θ+i sin θ) ha modulo uguale alla potena n esima del modulo di e argomento pari all argomento di moltiplicato per n Dunque n = r n (cos nθ nθ) Esempio Calcoliamo in forma algebrica ( +i) Poiché +i = 2 cos π π Tenendo conto che 9π =0π π,possiamoscrivere si ha: ( +i) = 2 cos 9π ( +i) = 2 cos π π = i 9π

Le consideraioni precedenti ci permettono di affrontare il problema di trovare le radici n esime di un numero complesso cioè di trovare eventuali numeri w tali che w n = Teorema 2 (Radici n esime di un numero complesso) Ogni numero complesso non nullo = r(cos ϕ ϕ) ha esattamente n radici n esime complesse: w 0,w,,w n Se w k = ρ k (cos θ k θ k ) si ha ρ k = n r k =0,,,n θ k = ϕ +2kπ n k =0,,,n Dunque nel piano di ArgandGauss le radici n esime di un numero complesso si trovano ai vertici di un poligono regolare di n lati inscritto in una circonferena centrata nell origine e di raggio uguale alla radice n esima (aritmetica) del modulo di Dimostraione Se w = ρ (cos θ θ) è una radice n esima di deve essere: ρ n (cos nθ nθ)=r (cos ϕ ϕ) In questa equaione r e ϕ sono noti, mentre ρ e θ sono le incognite Per risolvere l equaione applichiamo il seguente principio: due numeri complessi sono uguali se e solo se hanno moduli uguali e argomenti uguali a meno di un multiplo intero qualsiasi k di 2π Dunque: e ρ n = r ρ = n r (radice aritmetica di un numero reale positivo!) nθ=ϕ +2π θ = ϕ n + k 2π n k Z È quindi univocamente determinato il modulo ρ, mentre l argomento può avere diversi valori (che danno luogo a diverseradici)chesiottengonocomesegueunprimovaloreèdatoda ϕ Gli altri valori si ottengono aggiungendo n ad esso multipli successivi di 2π n È chiaro che dopo n passi si ottiene ϕ + 2π e quindi si torna alla prima radice n Esempio Calcoliamo le radici seste di Tale numero ha argomento π e modulo ovviamente uguale a : =(cosπ π) =( +i0) Le radici seste hanno tutte modulo uguale a perché la radice sesta aritmetica di è L argomento della prima radice è π ; gli argomenti delle successive radici si otterranno aggiungendo via via 2π = π all argomento della prima w 0 =cos π π O 7

Quindi si ha: w 0 =cos π π = 2 + ³ 2 i π w =cos + π ³ π + π =cos π 2 π 2 = i µ π w 2 =cos + 2π µ π + 2π =cos 5π 5π = 2 + 2 i ³ π π ³ π π w =cos + + =cos 7π 7π = 2 µ 2 i π w =cos + π µ π + π =cos π 2 π 2 = i µ π w 5 =cos + 5π µ π + 5π =cos π π = 2 2 i Osserviamo che nessuna delle sei radici sta sull asse reale, come c era da aspettarsi dal momento che sono le radici di indice pari () di un numero negativo ( ) Notiamo inoltre che, avendo già rappresentato le sei radici nel piano di ArgandGauss, dopo aver trovato la prima radice si sarebbe potuta trovare la forma algebrica delle altre con semplici consideraioni geometriche Esempio È facile convincersi che le radici seste (complesse) di si trovano nei vertici di un esagono regolare ottenuto ruotando il precedente di π in modo che la prima radice w 0 si trovi sull asse reale nel punto (e la quarta nel punto ) Abbiamo appena risolto le equaioni w ± =0, trovando in entrambi i casi sei soluioni Questo è un caso particolare dell equaione w n =0che, se = 0, ha esattamente n soluioni distinte nel campo complesso Più in generale vale il Teorema fondamentale dell algebra Ogni polinomio (a coefficienti complessi) di grado n ha nel campo complesso, esattamente n radici (pur di contarle con la loro molteplicità) Da questo teorema si deduce che: Ogni polinomio acoefficienti complessi di grado n si può scrivere come prodotto di n polinomi a coefficienti complessi di primo grado Ogni polinomio acoefficienti reali di grado dispari ha almeno una radice reale Le eventuali radici complesse di un polinomio acoefficienti reali sono a due a due complesse coniugate e quindi un polinomio acoefficienti reali si può scrivere come prodotto di un opportuno numero di polinomi acoefficienti reali di grado non superiore a 2 In generale non è però facile trovare le n radici complesse di un polinomio di grado n Si troveranno alcuni semplici esempi negli esercii 0 e Nota Anche i numeri complessi hanno un lato oscuro : non è possibile definire in C un ordinamento che sia compatibile con le operaioni di somma e prodotto, cioè non è possibile suddividere i numeri complessi non nulli in positivi e negativi in modo tale che il prodotto di due positivi comunque scelti sia positivo, come succede invece nei numeri reali 8