OIC 20 Titoli di debito Revisione Principi Contabili Nazionali OIC ODCEC Novara 27 gennaio 2015 Francesco Bavagnoli Università del Piemonte Orientale Dottore Commercialista
Agenda Principali novità rispetto alla precedente versione Definizioni Classificazioni Rilevazioni iniziali e successive Cambiamento di destinazione Nota integrativa 2
Principali novità rispetto alla precedente versione 3
Principali novità rispetto alla precedente versione La nuova versione del principio tratta esclusivamente la tematica dei titoli di debito, mentre la disciplina relativa alle partecipazioni è ora inclusa nel nuovo OIC 21 «Partecipazioni e azioni proprie». Principali modifiche apportate: - Riformulazione della disciplina relativa ai cambiamenti di destinazione; - Chiarimenti ai fini del computo della plus/minusvalenza da realizzo (non incluse le spese di cessione); - Chiarimenti in ordine alla definizione dei criteri per la determinazione del costo degli strumenti finanziari immobilizzati (costo specifico e/o criteri ex articolo 2426, numero 10, codice civile); - Riformulazione della disciplina degli obblighi di informativa per meglio garantire il coordinamento con il dettato dell articolo 2427-bis; - Plus e minus da cessione di titoli immobilizzati riclassificati nell area ordinaria o straordinaria. 4
Definizioni 5
Definizioni Per titoli di debito si intendono «titoli che attribuiscono al possessore il diritto di ricevere un flusso determinato o determinabile di liquidità senza attribuire il diritto di partecipazione diretta o indiretta alla gestione dell entità che li ha emessi ( ) I titoli di debito includono anche i titoli strutturati». costituiti dalla combinazione di un titolo ospite (cioè ospitante) e di uno strumento derivato incorporato che è idoneo a modificare in modo rilevante i flussi di liquidità generati dal titolo ospite. Esempi di titoli: di debito: emessi da stati sovrani, obbligazioni emesse da enti pubblici, da società finanziarie e da altre società, nonché i titoli a questi assimilabili strutturati: prevedono l indicizzazione del capitale o del rendimento a indici azionari (titoli index-linked ), prevedono un rendimento, in termini di interessi, commisurato a un multiplo di parametri di mercato (ad esempio titoli che prevedono le prime cedole fisse e quelle successive pari a un multiplo del tasso IRS a n anni). 6
Definizioni (segue) Corso di un titolo: Tel quel Secco Ex-cedola prezzo che effettivamente il compratore deve pagare al venditore indica il solo valore capitale il titolo viene quotato con staccata la cedola in corso di maturazione Capitale investito (Corso secco) + Rateo interessi maturato dall ultimo giorno di godimento Capitale investito Prezzo di negoziazione di un titolo privo del diritto sulla cedola 7
Definizioni (segue) Emissione di un titolo di debito SOTTO LA PARI Pe < Vr ALLA PARI Pe = Vr SOPRA LA PARI Pe > Vr Pe: prezzo di emissione Vr: valore di rimborso Premio di sottoscrizione Scarto di sottoscrizione (minor prezzo corrisposto) (maggior prezzo corrisposto) Premio di negoziazione: il minor prezzo corrisposto per acquistare il titolo di debito sul mercato secondario rispetto al valore di rimborso; Scarto di negoziazione: il maggior prezzo corrisposto per acquistare il titolo di debito sul mercato secondario rispetto al valore di rimborso. 8
Classificazioni 9
Classificazione STATO PATRIMONIALE Attivo B) Immobilizzazioni III) - Finanziarie 3) Altri titoli C) Attivo circolante III) Attività finanziarie 6) Altri titoli I titoli destinati a permanere durevolmente nel patrimonio aziendale si iscrivono tra le immobilizzazioni, gli altri vengono iscritti nel circolante. Ai fini di determinare l esistenza della destinazione a permanere durevolmente nel patrimonio dell impresa si considerano, oltre alle caratteristiche dello strumento, la volontà della direzione aziendale e l effettiva capacità della società di detenere i titoli per un periodo prolungato di tempo. Nella voce D Ratei e risconti dell attivo sono iscritti i ratei attivi che misurano gli interessi attivi espliciti di competenza economica dell esercizio che avranno manifestazione numeraria nei successivi esercizi. Nella voce E Ratei e risconti del passivo sono iscritti i risconti passivi per un importo pari agli interessi attivi espliciti rilevati in via anticipata ma di competenza economica dei successivi esercizi. 10
Classificazione Titoli immobilizzati CONTO ECONOMICO C16 b) altri proventi finanziari da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni C17) interessi e altri oneri finanziari D18 b) rivalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni D19 b) svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni E) Proventi e oneri straordinari interessi attivi di competenza economica dell esercizio su titoli immobilizzati; premi di sottoscrizione e di negoziazione maturati nell esercizio su titoli immobilizzati; con il segno negativo, gli scarti di sottoscrizione e di negoziazione maturati nell esercizio su titoli immobilizzati; interessi attivi impliciti maturati sui titoli zero coupon immobilizzati; premi percepiti per sorteggio di obbligazioni. Ripristini / Svalutazioni per effetto di una riduzione di valore La classificazione nelle voci C o E delle plusvalenze o minusvalenze da cessione (determinate senza tener conto delle spese di cessione) si effettua sulla base dei criteri individuati dall OIC 29 e OIC 12, ovvero i componenti sono straordinari se si riferiscono a una cessione di una parte significativa dei titoli a reddito fisso immobilizzati (Cfr. OIC 12 105) 11
Classificazione Titoli non immobilizzati CONTO ECONOMICO C16 c) altri proventi finanziari da titoli iscritti nell attivo circolante che non costituiscono partecipazioni C17) interessi e altri oneri finanziari D18 c) rivalutazioni di titoli iscritti nell attivo circolante che non costituiscono partecipazioni D19 c) svalutazioni di titoli iscritti nell attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Ripristini / Svalutazioni per effetto di una riduzione di valore 12
Rilevazioni iniziali e successive 13
Rilevazione iniziale COSTO DI ACQUISTO ONERI ACCESSORI (costi di intermediazione bancaria e finanziaria, spese di consulenza di diretta imputazione, commissioni, spese e imposte di bollo) Per i titoli immobilizzati non si comprende nel costo il rateo relativo alla cedola di interessi maturata alla data di acquisto, che deve essere contabilizzato come tale. In altri termini, per prezzo di costo di un titolo quotato a reddito fisso si intende il prezzo corrispondente alla quotazione del titolo al corso secco. 14
Rilevazione iniziale (segue) Nel caso di obbligazioni proprie acquistate per l annullamento, poiché la società emittente, di solito, acquista sul mercato le obbligazioni solo se esse hanno un costo inferiore al nominale, la suddetta operazione comporta la rilevazione nel conto economico di un utile al momento dell'annullamento. valore nominale delle obbligazioni proprie annullate (tenuto conto dell eventuale aggio/disaggio di emissione ancora iscritto in bilancio) costo di acquisto delle obbligazioni sul mercato (inclusivo dei costi accessori) C16) Proventi finanziari Gli eventuali interessi relativi alle obbligazioni proprie destinate all estinzione maturati fra il momento dell acquisto e quello dell annullamento sono portati in deduzione degli interessi passivi maturati nell'esercizio sulle obbligazioni in circolazione. 15
Rilevazioni successive Titoli immobilizzati - Interessi che maturano sul titolo - Premio di sottoscrizione (negoziazione) - Scarto di negoziazione PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA VALORE DI RIMBORSO FINALE COSTO DI ACQUISTO DEL TITOLO C16) Proventi finanziari - Rilevazione dei premi e scarti secondo il criterio finanziario del tasso di interesse effettivo o se non si generano effetti distorsivi anche con ripartizione costante sulla durata di possesso del titolo - Caso degli interessi con clausole step-up o step-down 16
Rilevazioni successive Titoli immobilizzati (segue) Art. 2426, n. 3), c.c. «l'immobilizzazione che, alla data della chiusura dell'esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere iscritta a tale minore valore; questo non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata». quando, per ragioni legate alla capacità di rimborso dell emittente, la società ritenga con ragionevolezza e fondatezza di non poter più incassare integralmente i flussi di cassa in linea capitale o interessi previsti dal contratto. Indicatori di deterioramento duraturo circa la solvibilità dell emittente: ritardato o mancato pagamento di quote capitale; ristrutturazione del debito; valore di mercato persistentemente inferiore al valore di iscrizione in bilancio correlato ad un peggioramento del merito creditizio dell emittente (valutabile sulla base del rating, dello spread sulle emissioni, del Credit Default Swap, della scomparsa di un mercato attivo); indicatori economico-patrimoniali dell emittente; evento di default; ammissione a procedure concorsuali. 17
Rilevazioni successive Titoli immobilizzati (segue) VALORE DI ISCRIZIONE + RATEI VALORE RIDETERMINATO SULLA BASE DELLA CAPACITA DI RIMBORSO DELL EMITTENTE D19 b) Svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie diverse da partecipazioni La determinazione della perdita durevole di valore si effettua avvalendosi di tutti gli elementi utili anche se conosciuti dopo la chiusura dell esercizio. Nel caso in cui vengano meno le ragioni che avevano indotto a rettificare il valore di libro dei titoli immobilizzati, si procede al ripristino di valore del titolo fino a concorrenza, al massimo, del costo originario, tenendo conto degli eventuali scarti o premi di sottoscrizione/negoziazione maturati. 18
Rilevazioni successive Titoli immobilizzati (segue) Esempio Svalutazione per perdita durevole di valore 19
Rilevazioni successive Titoli immobilizzati (segue) Esempio Ripristino di valore 20
Rilevazione successive Titoli non immobilizzati IL MINORE TRA COSTO DI ACQUISTO VALORE DI REALIZZAZIONE DESUMIBILE DALL ANDAMENTO DI MERCATO Art. 2426, n. 10), c.c. «il costo dei beni fungibili può essere calcolato col metodo della media ponderata o con quelli: "primo entrato, primo uscito o: "ultimo entrato, primo uscito ; se il valore così ottenuto differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio, la differenza deve essere indicata, per categoria di beni, nella nota integrativa». - Il c.c. non fornisce indicazioni specifiche circa l'identificazione del mercato di riferimento e le modalità di determinazione del valore di realizzazione desumibile dall andamento del mercato. - La svalutazione dei titoli al minor valore di realizzazione è effettuata singolarmente, per ogni specie di titolo, e non per aggregati più o meno omogenei o addirittura per l'intero comparto a meno che la valutazione non colpisca una categoria omogenea di titoli applicati secondo le metodologie del costo medio ponderato, LIFO e FIFO. 21
Rilevazione successive Titoli non immobilizzati (segue) Determinazione del valore di realizzazione MEDIA QUOTAZIONI DEL TITOLO Sufficientemente scevro da perturbazioni temporanee. La scelta del periodo temporale cui fare riferimento va operata con giudizio (es. ultimo mese) MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVA DELL ANDAMENTO DI MERCATO DATO PUNTUALE AL 31/12 Meno influenzato da fattori soggettivi ma influenzato da fattori spesso esogeni relativi a situazioni transitorie riferibili al singolo titolo o al mercato nel suo complesso. NON E CONSIDERATO IN GENERE RAPPRESENTATIVO DELL ANDAMENTO DI MERCATO L andamento del mercato rilevato successivamente alla chiusura dell esercizio è un elemento informativo che concorre insieme a tutti gli altri alla stima del valore di realizzazione del titolo, che comunque deve riflettere la situazione in essere alla data di riferimento del bilancio. 22
Rilevazioni successive Titoli non immobilizzati (segue) Esempio Caso 1 23
Rilevazioni successive Titoli non immobilizzati (segue) Esempio Caso 1 Nel caso di titoli che vengono venduti successivamente alla chiusura dell esercizio, il prezzo di vendita rappresenta il valore di realizzazione da assumere a riferimento per la valutazione dei titoli alla data di chiusura dell esercizio. Ciò a condizione che la vendita ed il trasferimento della proprietà siano stati effettuati entro la data di predisposizione del bilancio e che il corrispettivo beneficio sia stato definitivamente acquisito all economia della società che redige il bilancio. 24
Cambiamento di destinazione 25
Cambiamento di destinazione in base al costo, eventualmente rettificato per le perdite durature di valore Titolo non immobilizzato Titolo immobilizzato in base al minore tra costo e valore di mercato Possibili ragioni: mutamento di strategia aziendale realizzato in seguito al rinnovo dell'organo amministrativo; cambiamento di proprietà dell azienda. Il trasferimento non può in ogni caso essere giustificato da politiche di bilancio finalizzate ad obiettivi legati al risultato d'esercizio o dall andamento del mercato. Alla fine dell esercizio in cui avviene il cambiamento di destinazione si procede alla valutazione del titolo con il criterio previsto per la sua nuova classificazione. 26
Nota integrativa 27
Nota integrativa Titoli immobilizzati Art. 2427 c.c. La nota integrativa deve indicare, oltre a quanto stabilito da altre disposizioni: 1) i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressi all'origine in moneta avente corso legale nello Stato; Ipotesi di PERDITA DUREVOLE ragioni dell adozione di un valore inferiore al costo (o al valore contabile precedente) ed elementi alla base della stima di tale valore; Ipotesi di RIPRISTINO DI VALORE ragioni Ipotesi di PREMIO/COSTO DI SOTTOSCRIZIONE trattamento contabile e SCARTO DI EMISSIONE 28
Nota integrativa Titoli immobilizzati (segue) 2) i movimenti delle immobilizzazioni, specificando per ciascuna voce: il costo; le precedenti rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una ad altra voce, le alienazioni avvenuti nell'esercizio; le rivalutazioni, gli ammortamenti e le svalutazioni effettuati nell'esercizio; il totale delle rivalutazioni riguardanti le immobilizzazioni esistenti alla chiusura dell'esercizio; Ipotesi di RIPRISTINO DI VALORE ammontare della rivalutazione; Ipotesi di CAMBIAMENTO DI DESTINAZIONE importo, ragioni ed influenza del cambiamento 13) la composizione delle voci: «proventi straordinari» e: «oneri straordinari» del conto economico, quando il loro ammontare sia apprezzabile. 29
Nota integrativa Titoli immobilizzati (segue) Art. 2427 bis, c.c. «Nella nota integrativa sono indicati: [ ] 2) per le immobilizzazioni finanziarie iscritte a un valore superiore al loro fair value, con esclusione delle partecipazioni in società controllate e collegate ai sensi dell'articolo 2359 e delle partecipazioni in joint venture: a) il valore contabile e il fair value delle singole attività, o di appropriati raggruppamenti di tali attività; b) i motivi per i quali il valore contabile non è stato ridotto, inclusa la natura degli elementi sostanziali sui quali si basa il convincimento che tale valore possa essere recuperato». 30
Nota integrativa Titoli non immobilizzati Art. 2426 c.c. «Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri: [ ]10) il costo dei beni fungibili può essere calcolato col metodo della media ponderata o con quelli: «primo entrato, primo uscito» o: «ultimo entrato, primo uscito»; se il valore così ottenuto differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio, la differenza deve essere indicata, per categoria di beni, nella nota integrativa». Ammontare della Riserva LIFO da evidenziare se significativo Art. 2427 c.c. «La nota integrativa deve indicare, oltre a quanto stabilito da altre disposizioni: 1) i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressi all'origine in moneta avente corso legale nello Stato; [ ] Disclosure riguardo al mercato di riferimento per stimare il valore da comparare con il costo 31