Agosto 2010 n. 1/10 15 ottobre 2010. 1. L andamento degli acquisti domestici mensili



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Le tendenze degli acquisti domestici agroalimentari Consumi Agosto 2010 n. 1/10 15 ottobre 2010 1. L andamento degli acquisti domestici mensili Dopo la flessione tendenziale rilevata tra aprile e luglio, i consumi domestici di prodotti agro-alimentari sono tornati a crescere, seppure di poco. L indice Ismea delle quantità acquistate ha segnato ad agosto un +0,4% rispetto allo stesso mese del 2009. Più significativa è risultata la dinamica della spesa agroalimentare, che ha interrotto la fase di discesa, in atto dall aprile 2009, ed è tornata a crescere, per effetto del rialzo dei prezzi medi al consumo (+1,8% su agosto 2009, secondo l indice Ismea). All interno del settore agroalimentare, il mese in esame ha mostrato aumenti tendenziali significativi dei consumi domestici tra i derivati dei cereali pasta e soprattutto primi piatti surgelati, sostituti del pane, prodotti per la prima colazione e dolciumi -, per l aggregato carne, salumi e uova in particolare carne suina, uova e pollo per il latte e lo yogurt tra i prodotti lattiero-caseari e, infine, per l olio di oliva. I consumi domestici di pesce hanno, invece, segnato una flessione tendenziale su base mensile, nonostante i maggiori acquisti di prodotti ittici congelati/surgelati confezionati e di quelli secchi, salati e affumicati. Una dinamica negativa è stata registrata anche per l ortofrutta in calo ortaggi freschi e, in misura inferiore, frutta fresca, solo in parte attenuata dai maggiori acquisti di ortaggi di IV gamma, surgelati e in scatola. Pressoché generalizzata, invece, la flessione dei consumi domestici di vini sia Doc/Docg che comuni e Igt e di spumanti. Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi dei prodotti agroalimentari (var.% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente) 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0-2,0-4,0-6,0 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago 2008/07 2009/08 2010/09 Indice delle quantità acquistate Indice dei prezzi Fonte: Ismea, Panel famiglie Dal lato dei prezzi, l indice Ismea indica, per il mese in esame, un calo tendenziale per i derivati dei cereali calo che ha interessato tutte le principali voci, ad eccezione dei prodotti di prima colazione e dolciumi per carni bovine, avicole, suine e per l olio di oliva. Gli aumenti sono stati riscontrati, invece, tra i prodotti lattiero-caseari ad eccezione del latte e dello yogurt, i cui prezzi medi sono risultati in flessione tra i prodotti ittici freschi, congelati sfusi e secchi, salati e affumicati, per l ortofrutta tranne che per gli ortaggi elaborati, per i vini e soprattutto per gli spumanti. 1 1

Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi dei prodotti agroalimentari (var.%)* gen- gen- Totale Agroalimentare, 0,4-0,2 1,8-1,7 100,0 di cui Derivati dei cereali 2,6 0,3-1,1-2,2 14,1 Carne, salumi, uova 2,2-1,2-1,0-1,2 21,0 Latte e derivati 1,6 0,9 1,7-2,7 19,2 Prodotti ittici -2,3-1,1 2,2 0,6 8,1 Ortofrutta -1,3-0,1 9,9-0,9 16,7 Olio d'oliva 6,1 1,7-3,6-7,8 2,0 Vini e spumanti -6,0-3,5 3,1-2,4 2,9 Altri alim. e bevande analc. -0,1 1,2 0,1-1,9 16,1 2. L andamento dei primi otto mesi del 2010 Per effetto dell andamento altalenante dei consumi domestici in questi primi otto mesi del 2010, l indice Ismea delle quantità acquistate segna per il periodo gennaio-agosto un -0,2% rispetto all analogo periodo del 2009. Cala, nel complesso, la spesa agroalimentare, influenzata dalla riduzione dei valori medi unitari (l indice Ismea dei prezzi al consumo rileva un -1,7% rispetto ai primi otto mesi del 2009). Non migliora quindi il quadro emerso nel 2009, al termine del quale gli indici Ismea avevano registrato un +0,5% sul 2008, per quanto riguarda i volumi acquistati, e un -1,5% per quanto riguarda i prezzi medi al consumo. Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi per area geografica (var.% genago 10/gen-ago 09) Italia -1,7-0,2 Nord-ovest -1,8 1,2 Nord-est -1,8-0,1 Centro* Sud** -1,7-1,6-0,7-0,8-2,5-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 Indice delle quantità acquistate Indice dei prezzi * Inclusa la Sardegna. ** Inclusa la Sicilia. Fonte: Ismea, Panel famiglie 2 2

Nei primi otto mesi del 2010, i volumi di acquisto sono risultati pressoché stabili nel Nord-Est (-0,1% sull analogo periodo del 2009), mentre sono diminuiti al Centro-Sud (rispettivamente -0,7% e -0,8%); solamente nel Nord-Ovest si è assistito ad una crescita (+1,2%) e pertanto solo in questa area sembra prefigurarsi un 2010 con il segno positivo. La flessione tendenziale dei prezzi medi al consumo segnala, invece, un calo della spesa su tutte le ripartizioni geografiche. Dal lato dei canali di vendita, nei primi otto mesi del 2010 sono cresciuti sensibilmente gli acquisti in volume nei liberi servizi e nei discount, confermando la dinamica emersa nel 2009. Sono risultati, di fatto stabili, invece, gli acquisti presso ipermercati e supermercati, dove la riduzione dei prezzi medi al consumo segnala anche una flessione della spesa agroalimentare. Continua ad essere penalizzato il dettaglio tradizionale, che in questa situazione congiunturale di crisi risente della concorrenza esercita sul versante dei prezzi dalla distribuzione moderna: lo conferma l indice Ismea dei prezzi al consumo, che nel periodo in esame è apparso in crescita solo per il dettaglio tradizionale. Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi per canale di vendita (var.% genago 10/gen-ago 09) Italia Iper e Super Discount Liberi servizi Dettaglio tradizionale Altri canali* -10,3-5,9-5,1-2,5-1,7-0,2-0,2 0,0 0,5 0,8 3,5 9,3-12,0-10,0-8,0-6,0-4,0-2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 Indice delle quantità acquistate Indice dei prezzi * Ambulanti, mercati rionali, grossisti, pacci, cash and carry, porta a porta, ricevuto in regalo, altri fonti. Fonte: Ismea, Panel famiglie Il dato complessivo sui volumi di acquisto (-0,2% rispetto ai primi otto mesi del 2009) nasconde, tuttavia, dinamiche differenti da settore a settore. La stazionarietà dei consumi domestici ha, in effetti, caratterizzato solo due dei principali aggregati, ovvero i derivati dei cereali e l ortofrutta. Sono risultati in flessione, invece, gli acquisti dell aggregato carne, salumi e uova, dei prodotti ittici e soprattutto di vini e spumanti; all opposto sono risultati in crescita latte e derivati e olio di oliva. Entrando poi nel dettaglio delle singole voci che compongono la spesa agroalimentare, nei primi otto mesi del 2010 emergono tendenze già riscontrate: il consumatore è sempre più attento, da un lato, al valore aggiunto e ai contenuti di servizio dei prodotti agroalimentari, dall altro al fattore prezzo, in relazione alla difficile situazione economica che continua a perdurare. 3 3

Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi per i principali segmenti di mercato (var.% gen-ago 10/gen-ago 09) Totale Agroalimentare Olio d'oliva Altri alim. e bevande analc. Latte e derivati Derivati dei cereali Ortofrutta Prodotti ittici Carne, salumi, uova Vini e spumanti -7,8-0,2-1,7-1,9-2,7-2,2-0,1-0,9-1,1-1,2-1,2-3,5-2,4 1,7 1,2 0,9 0,3 0,6 Fonte: Ismea, Panel famiglie -12,0-10,0-8,0-6,0-4,0-2,0 0,0 2,0 4,0 Indice delle quantità acquistate Indice dei prezzi Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi per i prodotti con le migliori e peggiori performance* (var.% gen-ago 10/gen-ago 09) I migliori Quota % in valore (gen-ago '10) Tot. agr. = 100% var.% gen-ago '10/gen-ago '09 quantità prezzi medi I peggiori Quota % in valore (gen-ago '10) Tot. agr. = 100% var.% gen-ago '10/gen-ago '09 quantità prezzi medi Ortaggi IV gamma 0,9 9,6-3,6 Carne suina 2,1-0,6-1,5 Sostituti del pane 1,7 3,7-1,5 Riso 0,4-1,0-4,4 Pollo 1,9 3,3-5,9 Ortaggi e leg. freschi 6,1-1,2 1,1 Yogurt 2,9 3,2-6,8 Pere 0,5-1,2-6,4 Latte fresco 2,4 3,2-5,6 Banane 0,8-1,3-5,9 Grana padano 1,0 2,9 4,0 Conserve di pomodoro 0,8-1,3-5,4 Prodotti prima colazione 2,4-1,3-1,6-3,5 e dolciumi 3,6 Vini comuni e Igt 1,5 Olio di oliva extravergine 1,1 2,3-7,4 Vini Doc-Docg 1,2-2,1-2,1 Tonno nat. e sott'olio 1,5 1,7-4,1 Pane 4,3-2,4 0,9 Uova 0,9 1,5-1,5 Pasta di semola 1,7-2,8-8,8 Salumi non Dop 6,3 1,4-1,1 Prodotti ittici freschi 4,2-4,6 3,4 Pesce cong./surg. conf. 1,1 1,3-5,7 Carne bovina fresca 6,5-4,9 0,0 Latte UHT 2,2 0,7-7,6 Parmigiano reggiano 0,9-5,6 8,9 * La classifica è stata predisposta considerando il tasso di variazione tendenziale dell indice delle quantità acquistate nei primi otto mesi del 2010. I prodotti migliori sono ordinati in misura decrescente per tasso di crescita, i prodotti peggiori sono ordinati in misura crescente per tasso di flessione. Fonte: Ismea, Panel famiglie 4 4

La tendenza ad acquistare prodotti ad alto contenuto di servizio è confermata dal +3,7% registrato nei primi otto mesi del 2010 dai consumi domestici dei sostituti del pane (otre che dal +13,2% dei primi piatti surgelati che, in ogni modo, hanno ancora un ruolo marginale nella spesa alimentare), accompagnato da una flessione dei prezzi medi al consumo. Contestualmente, sono risultati in calo gli acquisti in volume di pane a conferma della dinamica emersa nel 2009 e di pasta. Rientrano in questa tendenza anche i maggiori acquisti di pesce congelato/surgelato confezionato e di tonno naturale e sott olio in scatola, mentre i prodotti ittici freschi ad eccezione dei molluschi sono apparsi in netta flessione, anche per un rialzo dei prezzi medi al consumo. La stagnazione dei consumi domestici riscontrata nei primi otto mesi del 2010 per l aggregato frutta fresca ha caratterizzato, tra i principali prodotti acquistati, le mele (-0,4% sull analogo periodo del 2009), non le banane, le pere e i kiwi, che invece hanno accusato una flessione; in crescita, invece, sono risultati i volumi consumati di agrumi. Tra gli ortaggi, sono risultati in netta crescita solo i prodotti di IV gamma (i freschi confezionati), stabili gli altri prodotti elaborati, mentre i freschi hanno registrato nel complesso una flessione, accompagnata da una dinamica crescente dei prezzi medi al consumo. La ripresa dei consumi domestici di olio di oliva, a fronte di un ulteriore ribasso dei prezzi medi al consumo, è stata trainata soprattutto dall extravergine, a cui il consumatore ha rivolto una crescente attenzione a seguito della politica di ribasso dei prezzi praticata soprattutto dalla distribuzione moderna (basti pensare che l indice Ismea dei prezzi al consumo segna per l olio extra vergine un -15,4% nel 2009 e un - 7,4% nei primi otto mesi del 2010). Prosegue, invece, la flessione dei consumi domestici di vino, sia in volume sia in valore: la contrazione degli acquisti continua a caratterizzare i vini sia a denominazione sia comuni e Igt. Risulta in forte calo anche la domanda domestica di spumanti. Tra le carni risalta, da un lato, la flessione della carne suina, seppure lieve e inferiore a quella registrata nel 2009, e soprattutto della carne bovina, peraltro a un tasso molto più elevato di quello riscontrato l anno passato; tra le avicole, al netto calo della carne di tacchino si contrappone il 3,3% fatto registrare dalla carne di pollo, favorito anche da un netto ridimensionamento dei prezzi al consumo. L aumento dei consumi domestici di salumi è da ricondurre esclusivamente ai prodotti non Dop, mentre per i prodotti a denominazione di origine sembra essersi arrestata la crescita rilevata nel 2009 (+2,2% sul 2008). I salumi unbranded, caratterizzati da una lieve flessione dei prezzi medi al consumo, sono spesso preafettati e confezionati, dotati quindi di un maggiore contenuto di servizio rispetto agli analoghi disponibili tramite vendita assistita, anche se a maggiore valore unitario. Per quanto riguarda infine i prodotti lattiero-caseari, il comparto è stato trainato dai maggiori consumi domestici di latte e yogurt, per i quali l indice Ismea dei prezzi medi al consumo segnala una netta flessione nei primi otto mesi del 2010. Il contributo dei formaggi è stato nullo (gli acquisti in volume hanno registrato nel complesso un -0,4% rispetto ai primi otto mesi del 2009): la dinamica deludente ha caratterizzato non solo i prodotti duri, semiduri e molli, confermando il trend rilevato nel 2009, ma anche i freschi e fusi, che segnano un -0,2% nei primi otto mesi del 2010, dopo il +4,4% del 2009. Tra i formaggi Dop, confermando la dinamica emersa nel 2009, alla crescita dei volumi di acquisto del Grana Padano si contrappone la flessione per il Parmigiano Reggiano. Entrambi i casi sono stati accompagnati da un aumento della spesa, per il rialzo generalizzato dei prezzi medi al consumo. 5 5

3. Tabelle Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi dei derivati dei cereali (var.%)* gen- gen- Derivati dei cereali, di cui 2,6 0,3-1,1-2,2 14,1 Pasta di semola 1,5-2,8-5,5-8,8 12,2 Riso -0,7-1,0-2,9-4,4 3,0 Pane -2,1-2,4-0,4 0,9 30,9 Sostituti del pane 5,1 3,7-2,7-1,5 12,2 Prodotti prima col. e dolciumi 8,4 2,4 0,7-1,3 25,6 Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi di carne, salumi e uova (var.%)* gen- gen- Carne, salumi e uova, di cui 2,2-1,2-1,0-1,2 21,0 Bovina 0,5-4,9-3,0 0,0 33,1 Avicola 0,7 0,8-1,0-5,0 11,9 Suina 9,0-0,6-2,3-1,5 10,1 Salumi, di cui 0,8 1,2 0,6-1,2 33,9 Salumi Dop 5,6-0,3-4,3-2,2 3,8 Uova 10,4 1,5 0,1-1,5 4,4 Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi dei prodotti ittici (var%)* gen- gen- Ittici, di cui -2,3-1,1 2,2 0,6 8,1 Fresco -4,9-4,6 4,2 3,4 52,3 Trasformato, di cui 0,6 2,7 0,1-2,4 47,7 Congelato sfuso -1,1-2,8 10,4 6,5 4,8 Cong./surg. confezionato 3,2 1,3-2,8-5,7 14,1 Conserve e semiconserve -0,9 2,7-1,5-3,8 22,8 Secco, salato e affum. 1,4 11,4 3,7 2,8 6,1 6 6

Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi di latte e derivati (var%)* gen- gen- Latte e derivati, di cui 1,6 0,9 1,7-2,7 19,2 Latte fresco 6,7 3,2-3,5-5,6 12,4 Latte UHT 7,6 0,7-2,1-7,6 11,7 Formaggi, di cui -1,6-0,4 4,6 0,1 55,3 Formaggi Dop, di cui -1,1-0,1 7,3 3,1 18,1 Parmigiano reggiano -3,2-5,6 13,1 8,9 4,7 Grana padano 2,1 2,9 12,7 4,0 5,1 Burro 0,2 0,5 5,1-1,9 2,2 Yogurt 5,4 3,2-1,7-6,8 15,3 Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi dell ortofrutta (var%)* gen- gen- Ortofrutta, di cui -1,3-0,1 9,9-0,9 16,7 Frutta fresca -1,2-0,5 11,7-0,5 37,5 Ortaggi e legumi freschi -6,7-1,2 13,8 1,1 36,3 Ortaggi IV gamma 14,2 9,6-0,3-3,6 5,2 Ortaggi V gamma -20,4 0,3-3,5-6,2 0,3 Ortaggi e leg. surgelati 3,0 0,2 1,4-6,0 6,2 Ortaggi e leg. in scatola 5,9 0,1-0,2-4,5 12,0 Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi dell olio di oliva (var%)* gen- gen- Olio di oliva, di cui 6,1 1,7-3,6-7,8 2,0 Extravergine** 5,6 2,3-2,9-7,4 54,9 Normale** 11,9-1,3-7,7-9,6 8,1 Sansa** -46,8-50,6-21,8-14,1 0,1 famiglie. ** Solo confezionato. Fonte: Ismea, Panel famiglie 7 7

Dinamica tendenziale delle quantità acquistate e dei prezzi di vini e spumanti (var%)* gen- gen- Vini e spumanti, di cui -6,0-3,5 3,1-2,4 2,9 Vini, di cui -4,0-1,8 0,9-3,3 92,9 Vini Doc/Docg -7,5-2,1 3,3-2,1 40,2 Vini comuni e Igt -1,7-1,6-0,1-3,5 52,7 Spumanti -28,2-19,6 13,2 2,3 7,1 4. Nota metodologica L Ismea effettua un monitoraggio mensile dei consumi domestici dei prodotti agroalimentari, attraverso l acquisizione dei dati sugli acquisti quadrisettimanali delle famiglie italiane, avvalendosi di un Panel famiglie gestito in collaborazione con Nielsen. Il Panel si basa su rilevazioni di acquisto a cadenza settimanale effettuate da 9.000 famiglie, stratificate in base a variabili socio-demografiche e territoriali, rappresentative dell intera realtà italiana. Restano e- scluse le collettività nonché i consumi effettuali dalle famiglie al di fuori dell abitazione principale. Il Panel famiglie rappresenta la banca dati di riferimento per la costruzione dell indice Ismea delle quantità e dell indice Ismea dei prezzi dei prodotti agroalimentari acquistati dalle famiglie italiane. Tali indici, e- laborati mensilmente, con base 2000, consentono di monitorare la dinamica dei consumi domestici dei principali prodotti e aggregati di prodotti. Essi sono calcolati a livello nazionale, per area geografica e per canale di vendita. Asa Mercati e Supporto alle Decisioni Responsabile: Francesca Carbonari Redazione a cura di: Loredana Pittiglio, Francesca Carbonari e-mail: l.pittiglio@ismea.it 8 8