Verso Basilea III: analisi e linee di intervento. Beniamino Andrea Piccone 1



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Verso Basilea III: analisi e linee di intervento Beniamino Andrea Piccone 1 Nella ricerca delle cause della crisi finanziaria, vi è di fatto una concordanza sulle responsabilità. La Banca d Italia sintetizza così: La crisi ha mostrato che l architettura della nuova finanza aveva alcune debolezze strutturali dirompenti. In primo luogo, nella ridistribuzione dell attività di intermediazione tra banche e mercati, gli incentivi alla massimizzazione del profitto si sono scissi da quelli necessari a una prudente gestione dei rischi. In secondo luogo, le complesse tecniche quantitative di misurazione dei rischi sviluppate dall industria finanziaria si sono rivelate estremamente fragili e inadeguate alla complessità della realtà economica. Ma è soprattutto nell ambito della regolamentazione e della supervisione che in diversi paesi sono emerse gravi debolezze nel controllo dei rischi, sia microeconomici sia sistemici: non sono stati sottoposti a regolamentazione intermediari potenzialmente sistemici, prodotti e tecniche operative molto rischiose, così come il sistema finanziario ombra che si era venuto sviluppando e la crescita eccessiva del grado di leverage; è stato consentito alle banche di operare con deboli strutture di governance e politiche di remunerazione distorte, con disponibilità di capitale insufficiente a coprire tutti i rischi assunti. Negli Stati Uniti il dibattito sulle responsabilità è stato intenso. L autorevole membro del Congresso americano Waxman in un suo intervento ha con saggezza affermato: Troppo a lungo l attitudine dominante a Washington è stata che il mercato ha sempre ragione...ancora una volta l ideologia ha ingannato il governo delle cose. I nostri regolatori sono diventati dei facilitatori enablers invece che degli enforcers. La loro fede nella saggezza del mercato era infinita. Il loro mantra era che il governo ha sempre torto e il mercato sempre ragione. E corretto premettere con Resti che Northern Rock, Bear Stearns e Lehman Brothers, per citare solo tre vittime del serial killer delle banche, non applicavano Basilea 2. Ma Onado 1 Beniamino Andrea Piccone: private banker presso Nextam Partners SGR, Professore a contratto di Economia e Tecnica degli Scambi Internazionali presso l Università degli Studi di Bergamo

mirabilmente sostiene che I cani non abbaiarono, dove i cani sono le autorità di vigilanza che non sono intervenute ex-ante indicando l enorme leva finanziaria presente sul mercato. Fa eccezione la Banca dei Regolamenti Internazionali vedasi i numerosi interventi di Borio che è stata una delle poche istituzioni a fornire senza essere ascoltata - early warnings. Al primo vertice del G20 - tenutosi a Washington nel novembre 2008, poco dopo il fallimento di Lehman Brothers - i paesi europei si mostrarono favorevoli a soluzioni globali a problemi globali. L'obiettivo implicito era una armonizzazione globale delle regole finanziarie per ripristinare la stabilità dei mercati, eliminare gli arbitraggi regolamentari e assicurare un comune level playing field. La diagnosi delle cause della crisi ha portato ad un intenso lavoro di revisione della normativa esistente a livello sia di singoli Paesi nel luglio 2010 negli Stati Uniti è stato approvato il Dodd-Frank Act che rafforza i poteri della Federal Reserve; in Europa per ora sono state prese solo misure su retribuzioni ed agenzie di rating che sovranazionale, svolto principalmente dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria su mandato dei Capi di Stato e di Governo del G-20 e in base alla roadmap stabilita dal Financial Stability Board. L obiettivo generale di questo nuovo quadro regolamentare chiamato Basilea III è molto ambizioso: stabilizzare il settore bancario e il sistema economico globale accrescendo la capacità del sistema bancario di assorbire shocks interni o esterni - si parla di resilienza - riducendo nel contempo il rischio di contagio dal settore finanziario all economia reale. In relazione agli interventi proposti, il Comitato di Basilea asserisce che These measures will help ensure that the banking sector serves as a shock absorber, instead of a trasmitter of risk to the financial system and broader economy. I nuovi standard dovrebbero entrare in vigore alla fine del 2012 ma saranno introdotti con la necessaria gradualità e comunque non prima che la ripresa economica sia consolidata, anche attraverso la previsione di disposizioni transitorie per un periodo sufficientemente lungo (grandfathering). Gli interventi come sottolineato al G20 di Toronto - si muovono in quattro direzioni: 1. il rafforzamento delle dotazioni patrimoniali e l innalzamento della qualità del patrimonio di vigilanza;

2. migliorare il funzionamento dei mercati Over The Counter; 3. la riduzione del moral hazard; contenimento del grado di leva finanziaria del sistema attraverso l introduzione di un Leverage Ratio che limiti il Too big too fail ; 4. maggiore trasparenza da parte delle agenzie di rating e miglioramento degli schemi di compensazione dei manager. 1. Più capitale in quantità e qualità - e meno debito. Patrimoni più robusti e leva finanziaria più contenuta, controllo dei rischi di liquidità. Basilea 2 ha modificato le regole sulla quantità di capitale necessario per fronteggiare il rischio di credito, di mercato e operativo, ma non ha aggiornato le norme riguardanti gli strumenti finanziari che contano come capitale. Abbiamo quindi assistito al proliferare, in tutto il mondo, di nuovi strumenti patrimoniali ibridi assistiti da clausole complesse e sempre diverse che rendono difficile la valutazione della qualità del capitale degli intermediari. Nel frattempo, le banche non vengono incentivate ad accantonare riserve per far fronte a possibili minusvalenze future. E auspicabile che le nuove regole richiedano un capitale composto da risorse capaci di assorbire effettivamente le perdite e di resistere ed essere più solide di fronte alle crisi resilient. Banche con più capitale e meno rischi avranno meno probabilità di default, potranno finanziarsi sul mercato a tassi più bassi, potranno ridurre il costo del credito per la clientela. Le banche dovranno essere preparate ad affrontare periodi anche prolungati e ricorrenti di anomalia sui mercati. Fare banca sarà meno redditizio ma anche meno rischioso. Draghi rimarca che la qualità del capitale delle banche italiane in posizione migliore rispetto ai competitor esteri deve salire ancora ed ha già esortato le banche a non emettere strumenti che non saranno più riconosciuti con i nuovi standard. In relazione alle nuove regole sul trading book, il Financial Stability Board è fiducioso che al prossimo Summit del G20 si riesca a trovare un accordo da rendere operativo per la fine del 2011. Attualmente esiste scarsa omogeneità dei criteri contabili tra banche di diversi paesi nel trattamento delle attività finanziarie

detenute per finalità di negoziazione. Con le regole attuali, gli istituti di credito hanno convenienza ad includere anche titoli illiquidi nel trading book, poichè le posizioni nel banking book sono di norma oggetto di requisiti patrimoniali più elevati. Ma quando il mercato si inabissa, il valore corrente del trading book si deprezza accentuando la volatilità dell attivo e dell assorbimento patrimoniale. La convergenza internazionale deve essere migliorata, altrimento l arbitraggio regolamentare ne vanificherà l applicazione. 2. Nel 2009 LCH.Clearnet in posizione dominante nel clearing dei derivati sui tassi di interesse ha regolato $229.000 billion di interest rate swaps (40% del mercato). Questi numeri danno un idea dell enorme massa di transazioni in derivati nel mondo, la maggior parte delle quali avvengono senza l ausilio di una Clearing House, la cui presenza ridurrebbe sistematicamente il rischio di credito. Fin dal Summit di Pittsburgh, il G20 si pose l obiettivo di aumentare entro il 2012 la trasparenza delle contrattazioni sui mercati regolamentati e ricondurre i mercati Over-the-counter (OTC) entro un quadro di regole che comprendesse regolamento delle transazioni presso controparti centrali assoggettate a vigilanza e contratti standard. Nel corso del 2010, alcuni progressi sono stati conseguiti al fine di rafforzare i requisiti patrimoniali dei derivati OTC. 3. Il moral hazard ha portato diverse istituzioni finanziarie a sostenere dei rischi enormi. Draghi rimarca che La dura esperienza di questi anni non va dimenticata: rischi eccessivi impongono alla collettività prezzi altissimi. Solo quando governi e autorità di vigilanza potranno lasciar fallire le istituzioni che lo meritano, senza provocare catastrofi come quella seguita al fallimento di Lehman Brothers, essi avranno riacquistato vera indipendenza rispetto all industria dei servizi finanziari. E opportuno introdurre disposizioni specifiche per gli intermediari sistemici, dirette a ridurre la probabilità di un loro eventuale fallimento e a permetterne se del caso una gestione ordinata e arginarne il contagio. Tra le raccomandazioni a cui si sta lavorando per il prossimo G20 di Seoul sono compresi:

- requisiti di patrimonializzazione supplementare che prendano in considerazione il rischio sistemico, in particolare per le imprese crossborder; countercyclical capital buffer per mitigare la prociclicità dei requisiti patrimoniali; - maggiore robustezza dei mercati per far fronte al rischio di contagio; - invito affinché i Paesi rendano operative politiche che riducano il rischio di moral hazard; - maggiore vigilanza per le istituzioni Too Big to Fail (TBTF). Il mercato e la concorrenza sono usciti dalla crisi con le ossa rotte. La disciplina di mercato è scomparsa. Il TBTF viola la prima regola del capitalismo, ovvero che le aziende devono poter fallire. Il principio TBTF è inconciliabile con le premesse del capitalismo di mercato. Come scrive Kay: Né una società democratica, né l economia di mercato possono accettare il concetto che un azienda privata sia troppo grande per fallire. Il successo commerciale e l elezione democratica sono le uniche fonti di legittimazione dell autorità. Un organizzazione che sia esentata da questi vincoli rappresenta una concentrazione di potere senza responsabilità. Il TBTF è incompatibile con la democrazie ed inoltre distrugge quel dinamismo che rappresenta la principale conquista dell economia di mercato. Purtroppo nel Comitato di Basilea di fine luglio 2010 i migliori propositi sono stati annacquati dalle lobby e quindi le due importanti proposte di net stable funding ratio e di leverage ratio sono state, rispettivamente, rimandate al 2018 o ridotte al 3%, ben sotto le attese. 4. Louis Brandeis, eminente giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti dal 1916 al 1939 sosteneva con vigore: La luce del sole è il miglior disinfettante, la luce elettrica il miglior poliziotto. Bene hanno fatto di recente i governi europei a rendere pubblici il 23 luglio i risultati degli stress test delle 91 banche sotto analisi. E grazie a questa percezione di maggior chiarezza e trasparenza che si è intrapresa la strada complex and protracted, sostiene El-Arian verso la financial normality.

E assodato che tra le cause della crisi va considerata la mancata trasparenza dei metodi di giudizio delle agenzie di rating nell emissione dei loro giudizi; è opportuno ridurre la rilevanza dei rating nella supervisione, accrescendo la concorrenza tra agenzie di rating e controllando l integrità dei loro processi decisionali e la trasparenza dei loro giudizi; alcuni propongono la trasformazione delle società di rating in organismi pubblici facenti capo a enti internazionali; Il cosiddetto sistema bancario parallelo (fondi hedge, fondi di private equity...) va reso più trasparente e regolamentato. Va rivista la struttura di compensazione dei banchieri, attualmente non allineate al rischio che la banca sostiene. La remunerazione deve essere legata a risultati di lungo periodo. Va detto che la Banca d Italia è stata la prima autorità di vigilanza a imporre regole sulle retribuzioni. Vitale ci illumina: Una delle cause principali e strutturali della malattia è la posizione di potere abnorme acquisita dai Ceo del big business, la nuova aristocrazia. Essa preleva un surplus che non ha più alcuna relazione con i servizi resi, ma che deriva solo da una posizione di potere. I compensi e le forme partecipative prelevati dai banker sono diventati di natura e proporzione tali da non poter più essere ricondotti a un corrispettivo per un qualsiasi lavoro professionale. Essi sono un prelievo e non più un corrispettivo. Gli aiuti totali alle banche euro-americane hanno superato i 500 miliardi di euro. Il grosso delle fonti di finanziamento è il debito pubblico. Sempre Vitale: E questi sarebbero i manager che non è bene porre in discussione, perchè sarebbero creatori di ricchezza. Duflo a fronte dell informazione del New York Times che tra il 1993 e il 2007 il Ceo di Lehman Brothers Richard Fuld ha portato a casa mezzo miliardo di dollari esclama: Ecco perchè i migliori laureati sono attratti da una carriera nel mondo della finanza. Esiste il rischio di bloccare le innovazioni finanziarie portate dai giovani più qualificati? La risposta dura - l ha data l ex Presidente dalla Federal Reserve Paul Volcker: L unica recente innovazione finanziaria è il Bancomat. A tre anni dall inizio della crisi ci pare di poter dire che tutta questa intelligenza non è stata sfruttata in maniera produttiva. Fino a che i guadagni esorbitanti del mondo della finanza non incoraggeranno i giovani a dedicarsi ad altri settori dove i talenti potrebbero essere più utili alla società non ne usciremo.

Il fatto che nel 2008 il presidente del fondo chiuso Blackstone Schwarzman abbia ricevuto 702 milioni di dollari di total compensation mentre il titolo azionario quotato al NYSE è passato da 31$ del collocamento nel 2007 a circa 10$ di oggi - non ci rende ottimisti. Mc Donough, ex Presidente della Federal Reserve di New York, non certo un giacobino, sostenne che Non vi è nulla che giustifichi stipendi 400 volte più alti del salario medio. Siamo purtroppo ben lontani dal proposito dell Economist: Se il mercato arrivasse ad ammirare l onestà, la trasparenza e l efficace esercizio dell autorità, i dirigenti farebbero a gara per acquistare tali qualità. Il tempo si è fatto breve, se si tarda a intervenire, la finestra di opportunità svanisce. Non siamo d accordo con coloro che fanno presagire forti cali del PIL a fronte di più severi requisiti patrimoniali di vigilanza, come Daveri che dice: Se vogliamo un ritorno più rapido alla crescita, dobbiamo accettare la finanza non regolata e quindi convivere con il rischio di nuove crisi. Se non ci piacciono le crisi, dobbiamo regolare o tassare la finanza e accettare la minore crescita media che l aumentato costo del credito comporterà. Si può avere la botte piena o la moglie ubriaca, non tutte e due. Facciamo invece nostre le parole di Caruana, General Manager della Banca dei Regolamenti Internazionali: Rebuilding confidence is an enormous challenge. We cannot wait for stronger global growth to facilitate policy adjustment. The net impact on global output during the phasing-in of the new regulatory regime is likely to be small and transitory. We need to finalize international agreements on the reform of financial regulation. Alla luce delle recenti discussioni è possibile che entro il prossimo G20 - Seoul novembre 2010 - emerga un pacchetto regolamentare condiviso. Facciamo nostro l auspicio di Draghi: 2010 will be a critical year for advancing these reforms, which are essential to creating a sounder financial system and reducing systemic risk globally. Bibliografia Brandeis Louis D., Other people s money: and how the bankers use it, 1914 Caruana Jaime, BIS, General Manager s Statement, 28 June 2010 Daveri Francesco, G20: o la botte piena o la moglie ubriaca, lavoce.info, 29 giugno 2010 Draghi Mario, Progress and issue on the global regulatory agenda, 24 June 2010

Draghi M., Intervento del Governatore della Banca d Italia all ABI, 15 luglio 2010 Draghi M., Considerazioni del Governatore, 31 maggio 2010 Duflo Ester, Il richiamo della finanza, lavoce.info, 4 novembre 2008 El-Arian Mohamed, Europe s stress test is not a short cut to stability, Financial Times, 16 July 2010 The Economist, 17 agosto 2002 Hamaui Rony, L America in vantaggio nella partita della vigilanza finanziaria, lavoce.info, 1 settembre 2009 Kay John, Why too big to fail is too much for us to take, Financial Times, 27 May 2009 Onado Marco, I nodi al pettine, Laterza, 2009 Resti Andrea, Ma Basilea II non c era, voce.info, 2 gennaio 2009 Resti A., Maino R., Il libro delle buone intenzioni bancarie, voce.info, 24 marzo 2009 Sapelli Giulio, Giochi proibiti, Bruno Mondadori, 2004 Sironi Andrea, Addio Basilea 2, lavoce.info, 17 ottobre 2008 Tarantola Anna Maria, Banca e mercato, quali prospettive?, 25-6 settembre 2009 Van Duyn A., Mackenzie M., Weitzman H., Derivatives dealers brace for clearing shake-up, Financial Times, 14 July 2010 Véron Nicolas, Per il G20 è l ora delle scelte, lavoce.info, 25 giugno 2010 Vitale Marco, Passaggio al futuro, EGEA, 2010 Vitale M., Il ruolo dei regolatori: quali prospettive, Courmayeur, 26 settembre 2009 Vitale M, America. Punto e a capo, Scheiwiller, 2002 Waxman Henry, seduta del Committee Hearing of the House of Representatives on: The financial crisis and the role of Federal regulators, 23 October 2008