La Neuro-Ortopedia saperne di più



Documenti analoghi
COS E LA CMT (Charcot Marie Tooth)

Gonartrosi statica. 1 soggetto su 100 tra 55 e 64 anni. 2 % degli uomini 6,6 % delle donne tra 65 e 75 anni

Il percorso riabilitativo interdisciplinare nei pazienti con neoplasie muscolo scheletriche Ruolo e funzione del fisioterapista

Principi chirurgici nella paralisi cerebrale

Gait Analysis con protocollo IOR gait nella valutazione funzionale di un paziente con esiti di stroke ai fini della chirurgia funzionale

Il bambino nei suoi vari livelli funzionali: la personalizzazione delle cure Terapie chirurgiche e trattamento del tono muscolare

VALUTAZIONE CLINICO-STRUMENTALE DELL EFFICACIA ED EFFICIENZA DI UN SISTEMA DI POSTURA

ORTESI ANTALGICHE DI ARTO SUPERIORE NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE NEUROLOGICHE

Riabilitazione nella revisione femorale

Trattamento di Riabilitazione Globale Nei medullolesi

FISIOLOGIA E BIOMECCANICA DELLA POSTURA SEDUTA NORMALE E PATOLOGICA

INDICE GENERALE. Prefazione Introduzione

La neuroriabilitazione in età evolutiva

Ruolo della fisioterapia nella vita quotidiana

CASO CLINICO. PDF created with pdffactory Pro trial version

IL TRATTAMENTO ORTESICO DELLA SPASTICITA. A. Ammendolia

Poliomelite paralitica e sindrome post-polio

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù IRCCS DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE PEDIATRICA coordinatore Dr. Enrico Castelli

LE ORTESI DEL RACHIDE

GaitAnalysis nella diagnosi dei problemi posturali e del cammino nei pazienti affetti da Macrodattilia

L artropatia emofilica: la prevenzione e la FKT riabilitativa. Renato Marino

Le attività di riabilitazione motoria

LA PARALISI CEREBRALE INFANTILE

Programma Corso Base Bobath

L evoluzione del cammino della postura flessa nel giovane vecchio

RIPARAZIONE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA IN ARTROSCOPIA: PROTOCOLLO RIABILITATIVO

PROTESI ARTICOLARI. Epidemiologia

La riabilitazione nella de-ospedalizzazione protetta

CORSO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. Caviglia e Piede.

CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA ELENCO DEI CANDIDATI - SEDUTA DEL 18/11/2014 MATTINO ORE 9.00

Infortunio muscolare tendineo Infortunio articolare distorsioni lussazioni Fratture PRINCIPALI TIPI DI INFORTUNIO

TRAUMA NELL APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO. Modulo 3 Lezione E Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

TECNICHE DI SVILUPPO DELLA FLESSIBILITA

La mobilità articolare: presupposti anatomo- funzionali e metodologia di intervento

PROVIDER: ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO ID: P R O G R A M M A

Prof. Dott. Tullio Claudio Russo

METODO MEZIERES. Programma corso formazione. Riabilitazione Morfologico Posturale

LA RIABILITAZIONE MOTORIA NELL ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI PRESA IN CARICO ED OBIETTIVI

Piano assistenziale al paziente con artroprotesi di femore.

Lavoro in equipe POSTURE E PASSAGGI POSTURALI IN PAZIENTI RICOVERATI IN STROKE UNIT SCOPO TRATTAMENTO IN FASE ACUTA

È costante l interessamento dei tessuti molli e la loro degenerazione in fibrosi!

LA MALATTIA DI DUPUYTREN

Convegno Nazionale. L'importanza dei vaccini

Generalità sui traumi

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELL ULCERA DIABETICA E L ORTESIL.

ASSISTENZA RIABILITATIVA IN FASE ACUTA

LA RIABILITAZIONE DELLA CAVIGLIA NEL RUNNING: DALLA VALUTAZIONE DELL'APPOGGIO ALLA CORREZIONE DEI PATTERN DI MOVIMENTO DELLA CORSA

LA RICHIESTA DEL CLINICO

L Aquila Dott. Marco Pasta

Diagramma dei moduli del corso di Kinetic Control

Il Ginocchio Patologie e Strategie di Prevenzione

Riabilitazione dopo protesi da resezione dell arto inferiore nel paziente oncologico

Nuovi orizzonti nella protesica di ginocchio

CAPITOLO J_9 SECONDO MODULO

Metodo Mezieres. programma corso. Contenuti:

Il punto di vista del fisiatra

M A R Z O L A P R O T E S I D ' A N C A P A G 1

TRATTAMENTO LESIONI LIGAMENTOSE GINOCCHIO

ROME REHABILITATION EMIPLEGIA, LA SPALLA, IL DOLORE E LA POSTURA (analisi biomeccanica) Marcello Mancini

SINDROME DA DISFUNZIONE DEL SISTEMA DI MOVIMENTO QUADRANTE INFERIORE

Legamento. anteriore. Esercizi di fisioterapia e informazioni sull intervento

l'equilibrio del corpo

Cartella Riabilitativa

rev. 07/06/18 ORTESI DINAMICHE per il trattamento della SPASTICITA

TAPING NEURO MUSCOLARE

EFFICACIA DEL TAPING NEUROMUSCOLARE NEL PAZIENTE EMIPLEGICO AFFETTO DA SINDROME DI SPALLA DOLOROSA - RCT Giulia Rocchi, studentessa fisioterapista

Semplicemente fatto per il movimento

ARTROPROTESI DI GINOCCHIO TOTALE E MONOCOMPARTIMENTALE IL PERCORSO RIABILITATIVO. Professor Antonio Moroni

Il recupero delle disautonomie e il training fisico

Si classificano in base: ai distretti articolari interessati alla temporalità di applicazione Distretti articolari interessati Foot Orthosis ortesi pe

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA. Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa Direttore: Prof. Giulia Letizia Mauro

LA MOBILITA ARTICOLARE

Indicazioni, obiettivi e limiti della riabilitazione nelle disfunzioni del Pavimento Pelvico

METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE IN ETA' EVOLUTIVA

ARTROPLASTICA DI RIVESTIMENTO E ARTROPROTESI IBRIDA DELL ANCA IL PERCORSO RIABILITATIVO POST-OPERATORIO. Professor Antonio Moroni

LE PROTESI DI GINOCCHIO NEGLI ESITI DI FRATTURA. F.R. Rossetti, Conteduca I., F. Di Feo. Policlinico Luigi Di Liegro, Roma

L INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI GINOCCHIO

INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA CURRICULUM VITAE OCCUPAZIONE ATTUALE OCCUPAZIONI PRECEDENTI

LE ONDE D URTO (ESWT) E LA FISIOCINESITERAPIA NEL TRATTAMENTO DELLA SPALLA CONGELATA (FROZEN SHOULDER)

FONDAMENTI DI DESIGN DI ORTESI PER OSTEOARTROSI

Sindromi dolorose vertebrali Rachialgie cervicali e cervico-brachialgie

NELLE PATOLOGIE OSTEOARTICOLARI TERAPIA OCCUPAZIONALE. Daniela Livadiotti

TRAUMATISMI DELL APPARATO OSTEOARTICOLARE ACS

ALLEGATO. Progetto regionale sperimentale per l assistenza e la riabilitazione domiciliare alle persone con Grave Disabilità degenerativa

E-MAG Active. I n f o r m a z i o n e s u l P r o d o t t o

L ulcera neuropatica Valutazione dell appoggio plantare Lo scarico della lesione

ASSISTENZA DI BASE NELLA MOBILIZAZIONE

Indice. Riquadro Un Centro all avanguardia... 9 Riquadro Frontiera della ricerca VII. Indice

Saper interpretare lo schema del passo dell amputato

Metodo A.S.P. Approccio Sequenziale e Propedeutico. Programma Primo Modulo

Atti 5 Convegno Regionale A.T.I.S.B.

La neuroriabilitazione in età evolutiva

VALUTAZIONE E TRATTAMENTO RIABILITATIVO DELLA SPALLA DOLOROSA (ELABORAZIONE METODO KABAT) BASIC LIFE SUPPORT (BLS) CAT.

Analisi biomeccanica della corsa e del cammino (deambulazione)

ANOMALIE DELLA MARCIA.

I gruppi di Cammino. Corso di In-formazione per walking leader. anziani

La flessibilità in rapporto con il Metodo DORN - BREUSS. Prof. Alessandro Margheritini

La mobilizzazione precoce del paziente con ictus. La presa in carico riabilitativa precoce

MACROPROGETTAZIONE - PIANO FORMATIVO ANNO 2016

PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA

Transcript:

La Neuro-Ortopedia saperne di più In seguito ad evento cerebrovascolare si sviluppano alterazioni cliniche e fisiopatologiche responsabili della comparsa di disabilità secondaria a tre principali elementi: la paralisi muscolare (ad esempio il ridotto reclutamento volontario delle unità motorie), le modificazioni delle componenti visco-elastiche dei tessuti molli con accorciamenti muscolari, retrazioni tendinee e limitazioni articolari e l iperattività muscolare con ridotta capacità a rilassare la muscolatura. La chirurgia funzionale ortopedica riveste un ruolo fondamentale nel trattamento della spasticità e delle sue complicanze, in quanto operando a livello muscolo-tendineo non può non modificare il governo dei riflessi miotattico diretto ed inverso, intervenendo direttamente sul controllo della postura e sulla regolazione del gesto. Gli obiettivi della chirurgia funzionale vengono distinti in: ) goal a breve termine (migliorare la motilità del segmento interessato ed incrementare un rom attivo e/o passivo; risolvere o attenuare alcune deviazioni articolari durante il cammino o a riposo; favorire il nursing; ridurre il dolore) ) obbiettivi specifici o a medio termine (ridurre o eliminare l utilizzo di ausili ed ortesi durante la deambulazione; incrementare l autonomia del paziente nell esecuzione delle attività di vita quotidiana; ottenere posture più confortevoli) Dati gli obiettivi a breve termine si può facilmente dedurre come vi sia una chirurgia orientata a migliorare la funzione ed una chirurgia che interviene sulle complicanze da non uso che interferiscono con le posture, il nursing e l igiene. Si può pertanto distinguere: a) un trattamento chirurgico finalizzato a migliorare l aspetto funzionale degli arti caratteristica di pazienti che hanno recuperato una funzione motoria e nei quali la chirurgia mira al recupero o al miglioramento delle attività. Infatti la chirurgia ortopedica funzionale non riguarda solo la correzione di un difetto o di una deformità, ma ogni attività funzionale che il soggetto può esprimere attraverso un utilizzo più appropriato di quel segmento, di quell apparato o di quel sistema. b) un trattamento chirurgico il cui scopo è di trattare le contratture fisse, caratteristica dei soggetti più gravi con che non hanno conservato o recuperato la funzione motoria. In questo caso l obiettivo chirurgico è esclusivamente igienico-posturale (correggere i problemi igienici, risolvere le ulcere da pressione, migliorare la posizione dell arto) (Esquenazi, 004). La chirurgia funzionale rappresenta una modalità di trattamento delle deformità secondarie a danno cerebrovascolare nelle situazioni in cui: ) il danno neurologico sia stabilizzato; ) la scelta di altri interventi meno cruenti (come l utilizzo di ortesi, blocchi neuromuscolari con tossina botulina) non siano indicati o non siano stati efficaci al fine di ottenere un risultato definitivo e non temporaneo, finalizzato ad esempio a migliorare il controllo della stazione eretta o la capacità deambulatoria. L intervento di chirurgia funzionale e prima ancora, la sua indicazione, devono essere il risultato di un programma nell ambito di un progetto riabilitativo ben definito da parte di un team competente

al cui interno troviamo il medico fisiatra, il chirurgo neuro-ortopedico, il fisioterapista, il paziente ed i suoi familiari. Tale progetto prevede una serie di valutazioni cliniche e strumentali finalizzate a: ) definire i livelli di menomazione e alterazioni delle attività deambulatoria del paziente; ) individuare le cause responsabili di una determinata deviazione determinandone la conseguente disabilità; 3) formulare un ipotesi di possibile chirurgia funzionale che dovrà essere confrontata e definita con lo specialista chirurgico ed infine proposta e decisa insieme con il paziente ed i familiari. Le diverse figure del team in gioco sono chiamate a contribuire, con i rispettivi ruoli e competenze, a definire un programma riabilitativo e ricercare le indicazioni, modalità e possibili risultati dell intervento di chirurgia funzionale. Al fine di raggiungere una corretta scelta del tipo di intervento di chirurgia funzionale è necessario: ) l esame clinico del paziente sia in stazione eretta sia durante la deambulazione, con lo scopo di riconoscere la presenza di deformità articolari; ) l esecuzione di elettromiografia dinamica multicanale al fine di identificare i muscoli target responsabili della deformazione; 3) l analisi computerizzata del cammino (gait analysis). In particolare nella letteratura scientifica corrente è stato ampiamente dimostrato che la gait analysis e l elettromiografia dinamica rappresentano il gold standard non solo per il planning pre-operatorio ma anche come strumenti di misura del risultato dopo intervento di chirurgia funzionale (Patrick 007; Wren 0). Le opzioni chirurgiche sono molteplici e caratterizzate da : allungamento mioentesico e tendineo (il muscolo rimane spastico ma aumenta la sua lunghezza; l obiettivo è corregge la retrazione muscolare e diminuisce l effetto deformante sull osso), trasposizione del tendine (finalizzato all indebolimento dell agonista, al rinforzo dell antagonista e a stabilizzare l articolazione), tenotomia, tenodesi, iponeurotizzazione, neurotomie. I possibili eventi avversi (quali l insufficienza muscolare iatrogeno, lo stiramento del fascio vascolo-nervoso, la perdita della sensibilità, le piaghe da decubito e gli incidenti anestesiologici) sono rari e in una recente revisione della letteratura sugli effetti della chirurgia funzionale del trattamento del piede equino varo dell adulto secondario a stroke o trauma cranico gli autori hanno dimostrato essere una metodica sicura, con risultati permanenti e in grado di migliorare a lungo termine la capacità deambulatoria e ridurre la necessità di utilizzo dell ortesi (Gerbert, 0). Il trattamento riabilitativo postoperatorio varia a seconda del tipo di intervento chirurgico sia in termini di immobilizzazione del segmento operato (da un semplice bendaggio, a un ortesi a un apparecchio gessato) sia in termini di concessione del carico sin dal primo giorno post-operatorio in caso di chirurgia dell arto inferiore o di precoce mobilizzazione passiva in caso di chirurgia dell arto superiore. (Keenan 994) Un trattamento riabilitativo immediato e specifico risulta essere fondamentale per: - prevenire retrazioni e aderenze della cicatrice chirurgica; - il recupero articolare progressivo, (range di movimento passivo), curando in particolare la lunghezza dei muscoli spastici; - equilibrare l attività motoria riducendo la spasticità nei distretti prevalenti e potenziando quella dei loro antagonisti; - il rinforzo dei gruppi muscolari deficitari o sottoposti a transfer tendinei; - la ricerca della funzionalità del gesto.

Presso l Ospedale Privato Accreditato Sol et Salus è presente dal 006 un Team dedicato al Trattamento della Spasticità formato dal chirurgo neuro ortopedico, Dott. Paolo Zerbinati, dal Fisiatra, Dott.ssa Maria Longhi, dal Fisioterapista, Dott. Davide Mazzoli e dall Ing. iomedico Dott. Paolo Prati. All interno del Laboratorio di Analisi del Movimento e iomeccanica dell Ospedale Sol et Salus vengono valutati clinicamente e con tecnologie biomediche avanzate (elettromiografia dinamica e gait analysis) i pazienti candidati alla chirurgia funzionale di arto superiore e inferiore ed in seguito in base ai dati ottenuti viene concordato lo specifico intervento chirurgico tra le varie figure professionali del team. I pazienti possono inoltre usufruire di controlli nel tempo per il monitoraggio del risultato chirurgico sia di tipo clinico-strumentale presso il Laboratorio di Analisi del Movimento e iomeccanica dell Ospedale Sol et Salus, sia di tipo chirurgico da parte del Dott.Zerbinati, presente come consulente all interno della Struttura. La chirurgia funzionale nel trattamento della spasticità è attualmente considerata una metodica valida, sicura ed efficace per la correzione di deformità secondarie ad evento cerebrovascolare. Data la complessità dei quadri clinici e cognitivi dei pazienti è fondamentale un attento studio preoperatorio al fine di identificare lo specifico intervento chirurgico e gli obiettivi, che non può non far riferimento a figure professionali specializzate e ad una strumentazione di valutazione all avanguardia.

Esempi pre-post trattamento Paziente trattato per grave piede equino varo supinato A Cinematica delle Caviglia sul piano sagittale durante la fase oscillante Cinematica delle Caviglia sul piano sagittale Pre post trattamento al contatto iniziale e in appoggio intermedio A

Paziente trattato per piede equino varo supinato e stiff knee al ginocchio