QUADERNO DIDATTICO DELL INSEGNANTE NADIA ZALUNARDO CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA ALESSANDRO MANZONI DI AQUILEIA I. C. DON LORENZO MILANI - AQUILIEIA



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QUADERNO DIDATTICO DELL INSEGNANTE NADIA ZALUNARDO CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA ALESSANDRO MANZONI DI AQUILEIA I. C. DON LORENZO MILANI - AQUILIEIA PREMESSA Al progetto Adotta arte e scienza nella scuola ha partecipato la classe prima della scuola primaria di Aquileia, composta da 22 alunni di cui 13 maschi e 9 femmine (il livello della classe è mediobasso e al suo interno ci sono 2 bambini seguiti dall'insegnante di sostegno). La scuola funziona a tempo pieno (40 ore settimanali) dalle 8.30 alle 16.30. Nell'orario settimanale si dedicano 3 ore alle attività di scienze. La programmazione svolta nelle ore di scienze fino all'inizio del progetto ha riguardato i 5 sensi e l'attività dello scienziato. I bambini sin dai primi giorni hanno dimostrato un gran interesse per la disciplina. Il progetto si è svolto nel periodo dicembre-maggio 2014 e ad esso si sono dedicate sia ore del mattino che del pomeriggio. Il presente quaderno è stato compilato e redatto in parte in itinere, in parte alla fine del percorso. Nella stesura di esso si è seguito il seguente schema, inviato dall'insegnante referente: OBIETTIVI OGGETTO DI VALUTAZIONE (La Professoressa Michelini diceva che gli obiettivi si metteranno alla fine, in quanto sono l arrivo e non la partenza) REGISTRO DELLE ATTIVITÁ PROPOSTE DALL INSEGNANTE DATA: TEMPO DEDICATO ALL ATTIVITÁ: (Scrivo il numero della fase in modo che ci sia corrispondenza con il progetto, descrivo l attività che faccio, ad esempio riporto le domande che pongo ai bambini/ragazzi, il contesto di attuazione, ) REGISTRO DELLE ATTIVITÁ/ RISPOSTE DEGLI ALUNNI (Riporto le risposte degli alunni alle mie domande, ai compiti assegnati, le loro domande, le loro ipotesi durante un esperimento, ) OB Dimostrare interesse nei confronti di un'attività proposta. Data: 22 novembre 2013 Fase: 2 Tempo: 60 minuti La luce: conversazione sulla luce e raccolta da parte dell'insegnante delle riflessioni e definizioni dei bambini su di essa. Rappresentazione della luce su un foglio da disegno. L'insegnante chiede ai bambini: Cos'è la luce? Rispetto alla domanda posta dall'insegnate quasi tutti hanno dato delle risposte, anche se alcuni ripetevano quelle dei compagni. Dopo i vari interventi, concordando con gli alunni le scelte, la docente ha scritto a computer, in quanto i bambini non erano ancora in grado di scrivere autonomamente, le seguenti definizioni: LA LUCE E' UNA COSA CHE PUOI VEDERE E NON HAI PIU' PAURA E' UNA LAMPADINA CON DENTRO UN FILETTO LA LUCE BRILLA IL SOLE E' FATTO DI FUOCO E SI PUO' VEDERE TUTTO CON LA LUCE PUOI VEDERE OB Dimostrare interesse nei confronti di un'attività proposta.

Data: 9 dicembre 2013 Fase: 1 Tempo: 15 minuti Assegnazione come compito per casa della seguente consegna: Cerca su riviste, giornali o Internet immagini sulla luce COMPITO DI SCIENZE - PER LUNEDI' 16 DICEMBRE PORTA IMMAGINI VARIE (ANCHE DI OPERE D'ARTE) DI FENOMENI CHE RIGUARDANO LA LUCE (DA RIVISTE, INTERNET, FOTO, ECC.). Tutti si sono dimostrati disponibili alla ricerca. Alcuni bambini hanno chiesto cosa voleva dire immagini sulla luce. L'insegnante ha spiegato di ricercare immagini riguardanti tutte le cose legate alla luce di cui avevamo parlato nella lezione precedente. OB Dimostrare interesse nei confronti di un'attività proposta Data: 16 dicembre 2014 Fase: 1 Tempo: - Raccolta delle immagini portate sulla luce dai bambini e classificazione di esse da parte dell'insegnante. I bambini hanno portato molte immagini: solo 3 alunni non hanno portato nulla. Le immagini sono di vario tipo: ritagli di giornale, stampe di foto personali, stampe di foto recuperate in Internet. Tra esse l'insegnante ha selezionato un campionario di circa 30 immagini, scartando quelle che presentavano doppioni o fenomeni difficilmente classificabili e per la classificazione di esse da parte del docente si è ricorsi all'aiuto della Prof.. Michelini (Vedi allegato 2: in cui sono raccolte) OB Classificare immagini sulla luce date Data: 17 e 24 febbraio 2014 Fase: 4 Tempo: 3 ore circa Classificazione individuale delle immagini sulla luce portate dagli alunni. Nelle ore di compresenza con l'insegnante di italiano, l'insegnante ha portato fuori dalla classe un bambino alla volta per eseguire la classificazione. Tutti sono usciti volentieri, anche se qualcuno ha mostrato indecisione e imbarazzo alla richiesta di riordinare le immagini. Per le risposte date vedi allegato 3.

OB Classificare collettivamente immagini sulla luce Data: 7 marzo 2014 Fase: 5 Tempo: 15 minuti circa Affissione di tutte le immagini portate dai bambini sulla luce a una parete dell'aula e osservazionee collettiva di esse. I bambini a uno a uno, su richiesta dell'insegnante hanno attaccato al muroo un'immagine a testa. Tutti hanno dimostrato di teneree in considerazione il compito e di essere orgogliosi delle proprie immagini.

OB Eseguire una classificazione spontanea collettiva Data: 10 marzo 2014 Fase: 5 Tempo: 1 ora e 20 minuti Osservazione di tutte le immagini sulla luce appese in classe e formulazione orale di alcune ipotesi di classificazione di esse. Agli alunni è stato proposto di mettere assieme, spostandole, le immagini in casette vuote (preparatee precedentemente su dei cartelloni) e di dare a ciascuna un nome. I bambini hanno classificato le immagini nell seguente modo: FUOCO LAMPADINE E CANDELE NEVE FULMINI GROTTE TRAMONTI Sul quaderno poi ognuno ha rappresentato lee casette disegnando inn ciascuna qualche immagine. OB Eseguire una classificazione fenomenologica Data: 14 marzo e 17 marzo 2014 Fase: 6 Tempo: 1 ora e 20 minuti Classificazione collettiva (guidata dall'insegnante) di tutte le immagini portate dai bambini sulla luce. Ai bambini l'insegnante ha suggerito di mettere le immagini nelle n casette come farebbero gli

scienziati e ha dato a ciascuna il nome scientifico ( di scienze ). Una U volta dato il nome alla prima casetta e suggerito sommariamente il suo significato senza spiegare il fenomeno (sorgente di luce per esempio) quasi tutti sono stati sorprendentemente in grado di riconoscere r tra le immagini quellee di tale tipologia e di collocarle nella casetta giusta. L'insegnante inizialmente ha chiamato i volontari e poi tutti gli altri. Le immagini sono state così classificate: SORGENTI DI LUCE SORGENTI DI LUCE NELL'UNIVERSO RIFLESSIONEE LUCI E OMBRE MOTO RETTILINEO RIFRAZIONE DIFFUSIONE DISPERSIONE OPERE D'ARTE

In data 21 marzo 2014 i bambini hanno registrato sul quaderno l'attività svoltaa (vedi allegato 4). OB Classificazione delle sorgenti di luce in naturali e artificiali Data: 24 marzo 2014 Fase: 7 e 8 Tempo: 1 ora e 20 minuti Scoperta del significato di sorgente di luce e distinzione delle sorgenti in naturali e artificiali. Dopo aver analizzato alcune sorgenti di luce presenti a scuola (neon della classe, pila) e aver osservato le sorgenti presenti nelle immagini l'insegnante ha guidato i bambini a chiedersi qual era la differenza tra esse e un bambino ha avuto l'intuizione di dire che alcunee sono fatte dall'uomo. L'insegnante ha introdotto così i termini t di sorgente di luce naturale e artificiale. I bambini hanno poi rappresentato sul quaderno le immagini divise in due colonne a seconda della loro tipologia. Tutti si sono dimostrati partecipi e abbastanza interessati. OB Eseguire esperimenti e osservare le varie fasi di essi Data: 28 e 31 marzo 2014 Fase: 9 Tempo: 1 ora e 20 minuti Esecuzionee dell'esperimento con la scatola fumo e registrazione sul quaderno di quanto osservato. L'insegnante ha proposto ai bambini di scoprire quale è la strada che c percorre la luce quando parte da una sorgente di luce. Si è effettuato l'esperimento con la scatolaa fumo con il puntatore laser (vedi allegato 4). I bambini hanno osservato che laa luce percorre una strada diritta e l'insegnante quindi ha introdotto il termine rettilineo per definire la strada della luce. A fine esperimento Giulio ha

chiesto Cosa succedee se si punta il puntatore su uno specchio?. OB Eseguire esperimenti e osservare le varie fasi di essi Data: 7 e 11 aprile 2014 Fase: 9 Tempo: 1 ora e 200 minuti Esecuzionee di alcuni esperimenti sulla riflessione e registrazione sul quaderno di uno di esso e di quanto osservato. Prendendo spunto dalla domanda posta daa un bambino nella lezione precedente l'insegnante ha riproposto l'esperimento della scatola fumo puntando il puntatore su uno specchietto (vedi allegato 4). I bambini hanno osservato che dallo specchio partiva un'altra strada s della a luce e che questa era obliqua e meno luminosa. Inoltre hanno osservato, anche, che sul fondo della scatola si s vedevano 2 puntini luminosi. Federico B. ha suggeritoo che i puntini erano il riflesso r della luce. Per Nora erano i puntini del puntatore. L'insegnante ha introdotto così il fenomeno della riflessione. Sii sono fatte poi delle esperienze di riflessione usandoo lo specchio e la carta stagnola, prima intera e poi spiegazzata. I bambini si sono divertiti molto e alla fine guardando le immagini Alessio ha osservato che l'acqua è come uno specchio perché vi si riflette la montagna. Erin ha puntualizzato che questo succede perché c'è il sole. s OB Eseguire esperimenti e osservare le varie fasi di essi Data: 14 e 28 aprile 2014 Fase: 9 Tempo: 1 ora e 20 minuti Esecuzionee di alcuni esperimenti sulla rifrazione e registrazione sul quaderno di uno di esso e di

quanto osservato. Entusiasti per gli esperimenti fatti fino a quel momentoo in classe, i bambini hanno portato a scuola alcuni libri di esperimenti. L'insegnante dunque ne ha scelto uno opportuno, a suo parere, per continuare il percorsoo sulla luce.. In un contenitore trasparente si è posto un bastoncinoo di incenso infilato nel pongo e si è versata dell'acqua. Si è acceso poi l'incenso e chiuso il contenitore con il coperchio: si è puntato quindi il puntatore laser sul fumo e sull acqua (vedi allegato 4). Prima di ciò l'insegnante aveva chiesto ai bambini se, secondo loro, la luce avrebbe a attraversato l' acqua e 12 bambini avevano risposto di sì, 8 di no. I bambini hanno così osservato che la luce del laser non si vedeva in acqua e poi usciva piegata. L'insegnante ha spiegato a questo punto il fenomeno della rifrazione: si è osservato quindi come si vedeva lo stick di incenso dentro e fuori dell'acqua e si è provato poi a mettere e a toccare vari oggetti nell'acqua (cannuccia, pennarello, matita) osservandoo il fenomeno e come la nostra percezione della posizione degli oggetti o inganni. I bambini hanno raccontato le loro esperienze in merito in piscina quando inciampano nei gradini e all mare. Si è poi provatoo a osservare invece, da vari punti di vista, un oggetto completamec ente immerso in acqua, come una moneta. I bambini hanno notato che ne vedevano più d'una.

OB Eseguire esperimenti e osservare le varie fasi di essi Data: 2 e 5 maggio 2014 Fase: 9 Tempo: 1 ora 20 minuti Esecuzionee di alcuni esperimenti su luci e ombre. Rappresentazione sul quaderno di un esperimento su luci e ombre. L'insegnante ha portato a scuola 2 torce di intensità diversa e alcune sagomee di carta fissate su un bastoncino. Oscurata l'aula, inizialmente i bambini hanno giocatoo con le torce a formare ombre e hanno osservato che la luce nonn oltrepassaa gli oggetti ma fa un' ombra e poi anche che l'ombra assomigliaa all'oggettoo ma non è uguale e che è più scura con laa pila più forte (vedi allegato 4). L'insegnante ha così spiegato le ombre e poii ha proposto ai bambini, usando la sagoma di un cane e di un canile, di far entrare il cane nel canilee spostandoo le torce. Anche A in queste attività i bambinii hanno mostrato grande interessee e partecipazione. Alcuni hanno poi raccontato le loro esperienzee personali in materia. Federico D. ha raccontato che a volte vede 2 ombre o 4 di sera al campo di calcio. Andrea ha detto che gli è capitato di vedere con gli occhiali l'arcobaleno.

OB Eseguire esperimenti e osservare le variee fasi di essi Data: 8 maggio 2014 Fase: 9 Tempo: 1 ora e 20 minuti Esecuzionee di alcuni esperimenti sul colore e sulla dispersione e registrazione sul quaderno di quanto osservato. Riprendendo le riflessioni fatte dai bambini nella lezione precedente l'insegnante ha proposto nuovi giochi sulla luce, vista anche la bella giornata di sole che si presentava quel giorno. Si è posto così sulla finestra dell'aulaa un vaso dii vetro pieno d'acqua per osservare come i raggi del sole, che stavaa alzandosi in cielo, l' 'avrebbero colpito. Sii è riproposto poi un esperimento con il contenitoree trasparentee e l'acqua: in esso è stato fissato con il pongoo uno specchio inclinato e poi con la torcia si è puntato lo specchio e si è messo davanti ad esso un foglio di carta bianca, spostandoloo fino a che non si riusciva a vedere qualcosa. I bambinii hanno osservato che a un cero punto si vedeva un po' di arcobaleno (vedi allegato 4). L'insegnante ha così spiegato chee l'acqua separa la luce bianca nei suoi diversi colori e il fenomeno della dispersione. Si è così provato a formaree un nuovo arcobalenoo usando un prisma e una torcia. Sii è poi giocato con il disco colorato (disco di Newton) per vedere se si riusciva a formare ancora la luce bianca.

OB Registrare gli interessi di ciascun bambino Data: 9 maggio 2014 Fase: 11 Tempo: 10 minuti Registrazione delle preferenze di ciascunn bambino rispetto aii fenomeni i sulla luce affrontati Per fare una verifica dell'attività svolta e valutare anche la terminologia usata dai bambini è stato chiesto a ognuno di scrivere su un fogliettinoo cosa gli è piaciuto di più tra gli argomenti sulla s luce. I bambini hanno dato le seguenti risposte: FEDERICO: B Riflessione. MARTINA: Moto rettilineo, perché l'albero era bellissimo. SIMONA: Moto rettilineo, perché c'era la luce che era diritta e perché si vede certe volte. ALESSANDRO C.: Luci e ombre. ALESSIO: A me è piaciuto il moto rettilineo, perché c'erano le nuvole e il solee che batte con la luce. FEDERICO D.: Mi è piaciuto di più la diffusione. ALESSANDRO D.: Riflessione perché la luce si rifletteva. AUGUSTO: Moto rettilineo. ANDREA: La rifrazione perché quando ti vedi ti sembra di essere distrutto. GIULIO: - PAOLO: A me è piaciuta la riflessione. ERIN: Riflessione perché l'acquaa fa come uno specchio. LUCA: Moto rettilineo perché c'è la luce. CHIARA: Riflessionee perché le cose che erano vicino all'acqua si riflettevanor o. GINEVRA: Sorgenti di luce. FRANCESCO: Luci e ombre perché mi piace vederle.

SERENA: Mi è piaciuta la foto delle ballerine blu. ANTONIO: Devi cercare nello spazio: c'è laa chiave di cosa mi è piaciuto di più della luce. MATTEO: Tutti i colori dell'arcobaleno. GAIA: Riflessione perché si possono riflettere tante cose belle. NORA: Mi è piaciuta la riflessione perché sii riflette il disegno. CAMILLA: Sorgenti di luce nell' 'universo. Qualche bambino ha anche rappresentato nel foglietto il fenomeno. Dalle risposte evince che per i bambini il riferimento alle immagini appese e classificate è moltoo forte e che i vari fenomeni hanno tutti avuto almeno una preferenza. Non tutti, nel disegno fatto successivamentee per il Concorso, hanno poi rappresentato il fenomenoo più gradito. OB Osservare i fenomeni della luce in operee d'arte Data: 13 maggio 2014 Fase: 100 Tempo: T Uso della LIM per visionare alcune opere d'arte in cui sono riconoscibili fenomeni sulla luce. l Si sono utilizzate le immagini del sito Esplica, in compresenz a con l'insegnante di immagine. L'insegnante di scienze presentava il titolo dell'opera e l'autore e chiedeva ai bambini di dire qual era, secondo loro, il fenomenoo sulla lucee rappresentato. Un piccolo p gruppo di bambini si è dimostratoo molto partecipe, entusiasta e preparato. Tra questi un bambino ha riconosciutoo un'immagine da lui portata.

OB Eseguire una rappresentazione personalee che si riferisca ai fenomeni sullaa luce studiati Data: 16 e 19 maggio 2014 Fase: 100 Tempo: T 2 ore Esecuzionee del disegno sui fenomeni della luce per partecipare al concorso. c I bambini hanno eseguito i disegni per il concorso a scuola. Unaa parte di essi ha usato i colori a matita sfumando i disegni e usando anche brillantini, una parte ha usato i pennarelli, un piccoloo gruppo la tecnica mista (vedi disegni pubblicati su Facebook). Alcuni A vi hanno posto particolare cura. L'insegnante ha preferito partire dal disegno e non dalla frase in quantoo ha ritenuto che per il livello della classe tale compitoo era più facile e concreto. Nell' 'esecuzione e dei disegni ha avuto grande influenza il lavoro di osservazione delle opere d'arte fatto con la LIM, che ha colpito alcuni alunni in modo particolare. OB Saper formulare una frase relativa alla rappresentazione eseguita e suii fenomeni della luce studiati Data: 20 maggio 2014 Fase: 100 Tempo: 1 ora e 30 minuti Formulazione individuale della frase accompagnatoria del disegnoo sui fenomeni della luce. L'insegnante, ha portato fuori dal gruppo classe un bambino allaa volta e ha a chiesto a ciascuno di osservare il disegno e di esprimere quanto ha rappresentato e prendendo nota delle varie frasi.

Alcuni bambini hanno avuto difficoltà nell'esprimersi, pochi si sono dimostrati sicuri. OB Valutare le conoscenze acquisite dai bambini sui fenomeni studiati Data: 23 maggio 2014 Fase: 11 Tempo: 2 ore Interrogazione orale sui fenomeni della luce. Tutti gli alunni, anche quelli con difficoltà hanno dimostrato di aver interiorizzato i fenomeni affrontati e anche la terminologia. OB Esercitare gli alunni nella lettura delle frasi sulla luce da loro formulate Data: 26 e 27 maggio 2014 Fase: 10 Tempo: 30 minuti In preparazione al Convegno di Udine uso della LIM per esercitare gli alunni a leggere la frase. I bambini con difficoltà nella lettura hanno fatto esercizio anche a casa. OB Presentare un lavoro svolto e partecipare a un evento all'università Data: 28 maggio 2014 Fase: 11 Tempo: 3 ore Partecipazione al Convegno a Udine. L'intera classe, accompagnata dai genitori, ha partecipato alla manifestazione, ad eccezione di due bambini che comunque hanno aderito al concorso. OB Ripassare argomenti studiati in classe Data: 9 giugno 2014 Fase: 11 Tempo: 1 ora Ripasso di tutti gli argomenti affrontati sulla luce. Osservando i cartelloni in classe, dialogando con i bambini e riguardando le immagini sulla luce si è fatto un ripasso generale dell'argomento. CONCLUSIONI Al termine del lavoro effettuato le considerazioni da fare sull'attività svolta sono molte: l'esperienza è stata senza dubbio positiva e significativa e l'interesse che i bambini hanno dimostrato è stato forte e prolungato. Molti di essi in momenti diversi hanno continuamente osservato fenomeni riguardanti la luce attorno a sé, sia a scuola che a casa, e oltre a riferirli e a parlarne hanno chiesto più volte spiegazioni in merito. Inoltre nelle varie attività le curiosità e le osservazioni lasciavano spazio a ulteriori sviluppi che non sempre l'insegnante ha saputo o potuto cogliere. In particolare i maschi hanno dimostrato un amore per le scienze che anche l'insegnante di lingua ha colto e valorizzato, sollecitandoli a scrivere un diario, anche durante le vacanze estive dei loro esperimenti (anche per esercitarli nella letto-scrittura). Purtroppo il tempo dedicato alle scienze nella scuola primaria è circoscritto e l'insegnante di scienze, in una scuola a tempo pieno, deve portare avanti, parallelamente anche le programmazioni di matematica, geografia e scienze motorie, per cui non sempre è stato possibile sviluppare gli argomenti quando si presentavano. Inoltre, per documentare quanto svolto, con bambini di questa età (per non perdere la loro concentrazione) sarebbe stato opportuno lavorare in compresenza (impossibile in base all'orario scolastico). Il collegamento,

infine, del lavoro di scienze con le opere d'arte è stato magico e ha coinvolto ancora di più i bambini, soprattutto i più sensibili e quelli con qualche difficoltà. BIBLIOGRAFIA L'enciclopedia attiva della scienza - Editoriale Scienza Il buio è una luce nera. Scienze nella scuola elementare a cura di Giuliana Cavaggioni - Edizioni Università di Trieste Scatola gioco FX-EFFETTI SPECIALI - Clementoni