LA LOMBALGIA: L ESAME OBIETTIVO



Documenti analoghi
Sindromi cliniche, esame obiettivo

Ernia del disco. Disco intervertebrale. Disco intervertebrale. Disco intervertebrale. Cenni di anatomia. Cenni di anatomia.

LA MODIFICA DEI CARICHI INTERNI AGENTI SULLA COLONNA VERTEBRALE

PALESTRA FIT FACTORY STRETCHING

ESERCIZI DA FARE A CASA

Saper interpretare lo schema del passo dell amputato

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE Testo e disegni di Stelvio Beraldo

Sindromi dolorose vertebrali Rachialgie cervicali e cervico-brachialgie

IL DOLORE LOMBARE COMUNE

La Spondilolistesi in età evolutiva. Aspetti clinici e trattamento

RADICOLOPATIE CERVICALI. Dottor B. Troianiello, Responsabile U.O. Neurologia,Istituto Clinico Sant Anna Brescia, sabato 29 Gennaio 2011

OBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO

La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. William Burroughs

Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute

Muscolo retto dell addome Esercizio di base

Lo stato posturale è relativo alle condizioni biologiche dell osso e delle cartilagini articolari e meccaniche del sistema articolare, all attività

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE

SORVEGLIANZA SANITARIA. Nell eventualità di obbligo della sorveglianza sanitaria (indice di rischio > 1), andranno effettuati:

Indicazioni e controindicazioni delle manipolazioni vertebrali. Ivano Colombo

COLONNA VERTEBRALE. Funzione posturale. Funzione dinamica. Funzione di protezione

EFFICACIA DI STRATEGIE DI INTERVENTO BASATE SULL ATTIVITA MOTORIA PER AFA IN ACQUA PROGRAMMA DI ATTIVITA FISICA ADATTATA PER LA PISCINA

Le posture incongrue e faticose, le posture mantenute a lungo, il lavoro ripetitivo, movimentare carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il


CASO CLINICO Dolori emi-addome sin: mioma. sigma? Aderenze? Guido Brugnoni

STRUTTURA E BIOMECCANICA DELLA COLONNA VERTEBRALE. Antonino Cosentino. Chinesiologo UNC 2058 CTF norma UNI 11475

Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Gian Battista Camurri - Direttore IN... FORMA. Esercizi per la Colonna Vertebrale

La Mobilizzazione del Sistema Nervoso in terapia manuale

Esame obiettivo del bambino con Dolore Articolare

UNA DIAGNOSI APPARENTEMENTE SEMPLICE

ESERCIZI DA EFFETTUARSI DAL 15 GIORNO DOPO L INTERVENTO

Operazione: MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

mobilizzazione distretto della spalla (revisione 1)

Non viene proposto come allungamento ma come esercizio di mobilità per ridurre le tensioni presenti sulla colonna.

ALLEGATO 1 ESERCIZI DI SCIOGLIMENTO E STRETCHING

Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Claudio Tedeschi - Direttore. RAFFORZAMENTO della MUSCOLATURA del TRONCO

Esercizi con pesi liberi che sostituiscono il Pully basso

CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA

ESERCIZI PER LO STRETCHING

Trattamento della lombalgia secondo il metodo DMSO Technique: test di valutazione del rachide

massamagra.com Programmi per pedane vibranti DKN

STRECHING ROUTINE E PREVENZIONE MAL DI SCHIENA

Esercizi di autotrattamento per il recupero del ginocchio

Postura base. Paravertebrali

Il gibbo nella scoliosi

Cenni di ANATOMIA LOMBALGIE. Prof. Alfredo Schiavone Panni. Università degli Studi del Molise. Cenni di ANATOMIA. Cenni di ANATOMIA

IN... FORMA. Esercizi per il dorso curvo. Esercizi per il dorso curvo

ESERCIZIO 1 FLESSO ESTENSIONI DELLA COLONNA. Posizione di partenza Seduti sulla sedia da lavoro, nella posizione normalmente assunta.

ESERCIZI PER I DORSALI

LA COLONNA VERTEBRALE

Non viene proposto come allungamento ma come esercizio di mobilità per ridurre le tensioni presenti sulla colonna.

Protocollo di riabilitazione dopo intervento di ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore con Tendine Rotuleo

CORSO MEZIERES DOCENTI SEMINARIO A - 1 GIORNO I FONDAMENTI ED IL METODO TOTALE TEORIA PRATICA Registrazione dei partecipanti 15'

*** 1 - RESPIRAZIONI QUESTO ESERCIZIO VA CONSIDERATO IL PIU IMPORTANTE.

Test di lunghezza muscolare

MOBILITÀ ARTICOLARE SCAPOLO-OMERALE

DISPENSA TECNICA. Esercizi eseguiti nel corso dell allenamento ed esercizi complementari. di Giorgio Rondelli. 1.

Polimialgia reumatica

esercizi fisici di prevenzione per la guida dei mezzi a due ruote

Manuale per il trattamento riabilitativo della spalla.

Vuoi mantenere in forma la tua colonna vertebrale? Agenda Esercizi

PROVIDER: ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO ID: P R O G R A M M A

Le attitudini descrivono il rapporto che intercorre tra il centro di gravità del corpo e il mezzo di sostegno.

ESAME OBIETTIVO NEUROLOGICO. Enrico Granieri Anno Accademico

Diagnosi della Displasia Evolutiva dell Anca Esame Clinico

RACHIDE CERVICALE. linea mediana al centro della linea nucale)

Tema: PREPARAZIONE FISICA Titolo: PROTOCOLLI DI LAVORO

ESERCIZI CONSIGLIATI IN CASO DI DIASTASI MUSCOLI RETTI

ARTROPLASTICA DI RIVESTIMENTO E ARTROPROTESI IBRIDA DELL ANCA IL PERCORSO RIABILITATIVO POST-OPERATORIO. Professor Antonio Moroni

Muscoli e tendini. Tendinite. Tendinosi 26/04/2012. U.T.E. Anno Accademico 2010/11. Dott. Daniele Casalini

Prima di iniziare l allenamento si consiglia di effettuare un adeguato riscaldamento e di terminare con una adeguata fase di raffreddamento.

Circuito di Cross Training n.1 Forza

Tecniche strutturale. Ginocchio

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE

Inquadramento clinico della lombalgia. Dott. D. Tornese

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro la Movimentazione dei Carichi

PAZIENTI CON PROBLEMI ALL ANCA

Rilassamento del tono: facile/difficile ESECUZIONE

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro la Movimentazione dei Carichi

S. CANALICOLARI ARTI INFERIORI. Mario Loiero Istituto Ortopedico G. Pini Milano

Il taping neuromuscolare applicato ai nuotatori di alto livello

RISCHIO POSTURA MOVIMENTAZIONE: come non farsi male da soli! vers.#2

Movimentazione manuale dei carichi

SPONDILITE ANCHILOSANTE

MAL DI SCHIENA: UN MALE DEI TEMPI MODERNI

Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale

L analisi posturale. il piano orizzontale o trasversale ( i segmenti del corpo ruotano).

Core training CRA Lazio!

Dipartimento: Area delle cure Geriatriche, Ortogeriatria e Riabilitazione. Il post intervento: ARTROPROTESI D ANCA

Scheda Fascite plantare

fisiologici patologici

Il linguaggio dell insegnante

VIDEOTERMINALI -Modulo 0 Syllabus-


Seconda parte Dott. Giuseppe Muscianisi

ALLEGATO. Linee guida per la gestione dell osteoartrosi. in Farmacia. Esercizi riabilitativi

Criteri quantitativi Ripetizioni Da 8 a 15. Durata totale dell esercizio POSIZIONE INIZIALE DESCRIZIONE DEI MOVIMENTI POSIZIONE FINALE

COMPORTAMENTO DEL DOLORE

FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO. Matteo Russo

Transcript:

LA LOMBALGIA: L ESAME OBIETTIVO Lezione 3 A Fondamenti di biomeccanica della colonna vertebrale applicati alla visita medica in azienda

La lombalgia: l esame obiettivo Nell esame obiettivo del paziente lombalgico si prenderà in considerazione solo il rachide lombare. Nell esame obiettivo del paziente che lamenta anche irradiazione agli arti inferiori sarà necessario eseguire anche un rapido ma fondamentale esame neurologico periferico.

La lombalgia: l esame obiettivo Nel primo caso, col paziente spogliato a dorso nudo, si ricerca in ortostatismo la presenza di uno sbilanciamento del tronco e si valuta l iperestensione e la flesso-estensione del rachide con l eventuale comparsa di dolore durante tale movimento e la valutazione della presenza di gibbi. In posizione prona con il tronco appoggiato trasversalmente sul lettino procediamo alla presso-palpazione della regione lombare. Con il dito pollice si comprimono alcune zone allo scopo di evidenziarne la dolorabilità: linea delle spinose lombari linea dei processi articolari (circa 2 cm ai lati della precedente) linea delle articolazioni sacroiliache

La lombalgia: l esame obiettivo Al termine dell'esame obiettivo, tenuto conto dei dati anamnestici, si potranno formulare alcune ipotesi diagnostiche riferibili a patologie lombari che non provocano solitamente una compressione delle radici nervose: discopatia (presenza di dolore esacerbato alla flessione anteriore del tronco) osteoporosi (dolore diffuso su tutta la linea delle spinose) distrazione muscolare (dolore localizzato sulle masse muscolari ai lati della colonna, evocato più dal pincé roulé del tessuto muscolare che dalla pressione profonda), spondilite anchilosante (marcata rigidità di tutto il rachide e diminuzione dell'espansione toracica), sindrome delle faccette (dolore all iperestensione del tronco).

La lombalgia: l esame obiettivo Nel caso invece del dolore che si irradia agli arti inferiori, oltre all'esame precedentemente descritto, si procederà all'esame neurologico mediante le seguenti manovre: Manovra di Laségue: Nel flettere anteriormente l'arto inferiore esteso il paziente può accusare dolore lombare o sciatico. Quando la flessione supera i 60 la manovra perde di significatività. Questa manovra se è positiva dimostra una compressione delle radici L5 e/o S1 a livello della colonna vertebrale, ed assume un significato prognostico decisamente sfavorevole quando il segno è presente anche sull'arto non dolente.

La lombalgia: l esame obiettivo Valutazione dei riflessi osteotendinei: Con il martelletto si percuoterà la zona sottorotulea e la zona achillea di entrambi gli arti inferiori, e si confronterà la risposta motoria con il controlaterale. Si ricorda che un riflesso ipovalido bilateralmente simmetrico rientra nelle varianti individuali fisiologiche, al contrario un riflesso ipovalido (o addirittura assente) rispetto a quello controlaterale esprime una sofferenza della radice nervosa. Talvolta è possibile riuscire a slatentizzare i riflessi in persona tesa chiedendogli di stringere forte le mani. Con il riflesso rotuleo si indaga la funzionalità della radice L4 mentre con il riflesso achilleo si indaga la funzionalità della radice S1.

La lombalgia: l esame obiettivo Valutazione della forza muscolare arti inferiori: L'esaminatore farà compiere al paziente alcuni movimenti del piede (flessione dorsale o flessione plantare) e della gamba (estensione) opponendo la resistenza delle proprie mani. Nell estensione della gamba contro resistenza si fanno contrarre i quadricipiti che sono innervati dalla radice L4, con la flessione dorsale del piede e delle dita si valutano i muscoli innervati dalla radice L5 mentre con la flessione plantare del piede e delle dita si valutano i muscoli innervati dalla radice S1. La forza dei muscoli innervati da L5 e S1 possono anche grossolanamente essere valutati facendo camminare il paziente sulle punte dei piedi (S1) o sui talloni (L5)

La lombalgia: l esame obiettivo Valutazione della sensibilità tattile: L'esaminatore procede alla valutazione comparata della sensibilità di alcune aree degli arti inferiori: superficie anteriore del ginocchio (L4), superficie dorsale del piede e dell'alluce (L5) e superficie laterale del piede (S1) Manovra di Wasserman: si esegue con il paziente in posizione prona e consiste nell'elevare la coscia dal piano del lettino. E' positiva quando il paziente accusa dolore lombare o sulla superficie anteriore della coscia, e dimostra una compressione a livello vertebrale della radice L4. In tutti i casi (lombalgia con o senza irradiazione radicolare), se il dolore lo consente, è utile la valutazione della forza dei muscoli addominali.

Protocollo di indagine della forza di muscoli addominali Durante l esame obiettivo si deve anche valutare la forza muscolare del soggetto, cominciando dal posizionamento del muscolo in accorciamento per poi procedere nella valutazione del movimento contro resistenza. Di seguito vengono riportati in tabella le misure semiquantitative della forza muscolare effettuati attraverso una valutazione manuale.

Valutazione manuale Grado numerico Grado descrittivo Descrizione 0 Zero Nessuna evidenza di attività muscolare 1 Tracce Contrazione muscolare ma senza o quasi movimento articolare 2 Scarsa Completo range di movimento con annullamento della gravità 3 Media Completo range di movimento con gravità 4 Buona Completo range di movimento contro gravità con media resistenza 5 Normale Completo range di movimento contro gravità con resistenza piena o normale

Scala di valutazione della forza dei muscoli addominali Prendendo strettamente in considerazione la valutazione della forza dei muscoli addominali, la tabella precedentemente vista può subire le seguenti modifiche e particolarizzazioni: Punteggio forza Descrizione 0 Nessuna contrazione (paralisi) 1 Contrazione muscolare senza realizzare movimento del tronco 2 Contrazione muscolare e sollevamento del tronco fino a formare con il piano di appoggio un angolo massimo di 45. Gambe distese e braccia allungate lungo il corpo senza essere appoggiate 3 Contrazione muscolare e movimento del busto con un angolo di 90. Gambe distese e braccia tese avanti 4 Contrazione muscolare e movimento del busto con un angolo di 90. Gambe distese e mani incrociate dietro la nuca 5 Contrazione muscolare e movimento del busto con un angolo di 90. Gambe flesse al ginocchio e mani incrociate dietro la nuca

Valutazione completa all esame obiettivo del rachide lombare In conclusione la valutazione completa all esame obiettivo del rachide lombare può durare due o tre minuti al massimo.

Ipotesi diagnostiche Al termine dell'esame obiettivo, tenuto conto dei dati anamnestici si potranno dunque formulare alcune ipotesi diagnostiche: Ernia del disco L3-L4 L ernia a questo livello normalmente determina segni clinici indicativi di compressione della radice L4: segno di Wasserman positivo riduzione o assenza monolaterale del riflesso rotuleo diminuzione della forza estensoria del ginocchio alterazione della sensibilità tattile nella zona del ginocchio.

Ipotesi diagnostiche Ernia del disco L4-L5 L ernia a questo livello normalmente determina segni clinici indicativi di compressione della radice L5: segno di Laségue positivo assenza di alterazioni dei riflessi osteotendinei diminuzione della forza nella dorsiflessione delle dita del piede alterazione della sensibilità tattile al dorso del piede e dell'alluce.

Ipotesi diagnostiche Ernia del disco L5-S1 L ernia a questo livello normalmente determina segni clinici indicativi di compressione della radice S1: segno di Laségue positivo riduzione o assenza monolaterale del riflesso achilleo, diminuzione della forza nella flessione plantare del piede, alterazione della sensibilità tattile sulla superficie laterale del piede.

Ipotesi diagnostiche Stenosi del canale vertebrale La stenosi del canale vertebrale può essere presentare un deficit radicolare di più livelli, anche bilateralmente "claudicatio vertebrale" (in assenza di vascolopatia periferica il soggetto avverte un dolore crampiforme al polpaccio dopo aver compiuto alcuni metri di marcia, dolore che recede a riposo).

Ipotesi diagnostiche Degenerazione artrosica Nella degenerazione artrosica il dolore è irradiato all'arto inferiore, talora senza rispettare la territorialità radicolare e senza chiari segni di deficit radicolare. Possono essere presenti il Laségue il Wasserman disturbi della sensibilità cutanea privi di distribuzione radicolare. Sindrome delle faccette articolari Nella sindrome delle faccette articolari il dolore può irradiarsi in modo atipico, senza rispettare la territorialità radicolare ed è esacerbato alla iperestensione, senza segni periferici né di irritazione né di deficit radicolare.