Test di lunghezza muscolare
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- Lamberto Filippi
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1 Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME MUSCOLARE Prof.ssa Florence Di Muro Test di lunghezza muscolare DEFINIZIONE Determina se l estensibilità del muscolo in esame è normale, al di sotto o al di sopra della norma 1
2 Test di lunghezza muscolare I muscoli eccessivamente lunghi sono generalmente deboli e consentono un accorciamento adattivo dei muscoli antagonisti I muscoli troppo corti sono abitualmente forti e mantengono i muscoli antagonisti in posizione di allungamento Test di lunghezza muscolare L esame della lunghezza muscolare consta di movimenti che accrescono la distanza tra inserzione ed origine, allungando il muscolo stesso nel verso opposto a quello lungo cui si sviluppa la sua azione Un esame accurato richiede che l osso da cui origina il muscolo sia in posizione fissa mentre quello di inserzione si muove nella direzione dell allungamento muscolare I test di lunghezza prevedono manovre passive coadiuvate attivamente al fine di stabilire di quanto il muscolo può essere allungato 2
3 Test di lunghezza muscolare Nei muscoli che passano solo su una articolazione il range di escursione articolare è equivalente al range di lunghezza muscolare entrambi possono presentarsi nella norma, inferiori o superiori a questa Test di lunghezza muscolare Nei muscoli che interessano due o più articolazioni il normale range di lunghezza sarà inferiore alla capacità totale di escursione delle articolazioni comprese dal muscolo in esame Quando si valuta il range di escursione delle singole articolazioni sulle quali il muscolo biarticolare passa, è necessario far sì che questo si rilassi su una di esse affinché si determini il massimo range di escursione dell altra 3
4 Principi I range di escursione articolare e di lunghezza muscolare possono essere espressi in gradi Un normale muscolo ad una articolazione possiede un estensibilità sufficiente ad allungarsi per l intero arco di escursione dell articolazione su cui esso si sviluppa Un muscolo a due articolazioni non ha estensibilità sufficiente a coprire, allungandosi, il range totale di escursione delle due articolazioni simultaneamente ma può essere allungato completamente sull una o sull altra (controllare le variabili) Test di lunghezza muscolare Il muscolo deve essere sufficientemente lungo per rendere possibile la normale mobilità articolare e abbastanza corto per contribuire efficacemente alla stabilità di queste Se c è contrattura muscolare, il trattamento consiste nell utilizzo di procedure volte a favorire il rilassamento e lo stiramento (stretching) 4
5 Test di lunghezza dei FLESSORI DELL ANCA Grande psoas + Iliaco (1) Retto femorale (2) Tensore della fascia lata (2) Sartorio (2) (Adduttori lungo e breve (1) Pettineo (1)) Test di lunghezza dei FLESSORI DELL ANCA Posizione di partenza soggetto seduto all estremità del lettino, con le cosce per metà oltre il bordo Manovre del test Paziente in posizione supina aiutato dall esaminatore Il soggetto afferra la coscia tirando il ginocchio verso il torace in misura sufficiente a far aderire la regione lombo-sacrale al piano del lettino Se il ginocchio destro è flesso verso il torace, la coscia sinistra ha potuto scendere verso il piano mentre il ginocchio omolaterale pende flesso oltre il bordo del lettino 5
6 LUNGHEZZA NORMALE DEI FLESSORI DELL ANCA BREVITA DEI FLESSORI DELL ANCA AD UNA E DUE ARTICOLAZIONI 6
7 LUNGHEZZA NORMALE DEI FLESSORI AD UN ARTICOLAZIONE E BREVITA DEI FLESSORI D ANCA A DUE ARTICOLAZIONI BREVITA DEI FLESSORI AD UNA ARTICOLAZIONE CON MUSCOLI A DUE ARTICOLAZIONI NELLA NORMA 7
8 LUNGHEZZA ECCESSIVA DEI FLESSORI DELL ANCA Brevità del tensore della fascia lata Variazioni annotate in occasione del test di lunghezza dei flessore dell anca sono indice di brevità del tensore: Abduzione della coscia con l articolazione dell anca in estensione (brevità del tensore, non dell ileo-psoas) Deviazione laterale della rotula. Se durante l estensione l anca non è in grado di compiere l abduzione, può esserci una forte trazione laterale a carico della rotula causata da un tensore corto, questa evenienza può verificarsi anche quando l anca è abdotta. Estensione del ginocchio con la coscia impossibilitata ad abdurre, oppure con la coscia addotta passivamente ad anca estesa. Rotazione interna della coscia Rotazione esterna della gamba sul femore 8
9 Brevità del sartorio Una combinazione di tre o più delle seguenti situazioni, nell esecuzione del test di lunghezza per i flessori dell anca, è indice di contrattura del sartorio: abduzione, flessione e rotazione laterale dell anca; flessione e rotazione laterale dell anca; flessione del ginocchio. La posizione a W favorisce l accorciamento del tensore della fascia lata, la posizione a yoga o del sarto favorisce l accorciamento del sartorio Test di lunghezza degli ISCHIOCRURALI AD UNA ARTICOLAZIONE Bicipite, capo breve (e Popliteo) Azione: flessione di ginocchio Test di lunghezza: estensione di ginocchio con anca in estensione A paziente prono, anca in estensione, in modo che i muscoli ischiocrurali a due articolazioni siano rilassati all anca per potersi allungare al ginocchio, piede rilassato in flessione plantare Estensione del ginocchio Se in questa posizione il ginocchio può estendersi completamente, non esiste alcuna contrattura dei flessori del ginocchio ad una articolazione 9
10 Test di lunghezza degli ISCHIOCRURALI A DUE ARTICOLAZIONI Semimembranoso Semitendinoso Capo lungo del bicipite femorale Test di lunghezza: flessione dell anca ed estensione del ginocchio Test lunghezza ischiocrurali a due articolazioni SOLLEVAMENTO DELL ARTO INFERIORE ESTESO Posizione di partenza Posizione supina, arti inferiori distesi e regione lombo-sacrale aderente al piano del lettino Manovre del test Un arto mantenuto fermamente in basso, sollevare l arto controlaterale a ginocchio esteso e piede rilassato Range di movimento normale Angolo di 80 tra arto sollevato e lettino 10
11 ISCHIOCRURALI CON LUNGHEZZA NORMALE ISCHIOCRURALI CON LUNGHEZZA ECCESSIVA 11
12 BREVITA DEI MUSCOLI ISCHIOCRURALI COMPENSI 12
13 EFFETTO BREVITA FLESSORI D ANCA SUL TEST DI LUNGHEZZA DEGLI ISCHIOCRURALI EFFETTO BREVITA FLESSORI D ANCA SUL TEST DI LUNGHEZZA DEGLI ISCHIOCRURALI 13
14 Test lunghezza ischiocrurali a due articolazioni TEST DI VENTROFLESSIONE Posizione di partenza Soggetto seduto, anche flesse e arti inferiori estesi al ginocchio, piedi rilassati Manovre del test Soggetto flesso in avanti il più possibile, fino a cercare di toccare la punta dei piedi con le dita delle mani o anche oltre Range di movimento normale angolo tra sacro e lettino approssimativamente di 80 Flessibilità della schiena ed estensione dei muscoli ischiocrurali in posizione seduta ad arti distesi e ventroflessione Posizione di partenza Seduti a gambe distese, piedi ad angolo retto Esecuzione Soggetto flesso in avanti con le ginocchia estese, cercando di toccare la base dell alluce con la punta delle dita delle mani o anche di andare oltre Range normale Angolo di 80 tra sacro e lettino (normale lunghezza dei muscoli ischiocrurali) 14
15 MUSCOLI DORSALI, ISCHIOCRURALI E GASTROCNEMIO-SOLEO DI ESTENSIBILITA NORMALE LUNGHEZZA ECCESSIVA DEI MUSCOLI DORSALI, ISCHIOCRURALI BREVI, GASTROCNEMIO-SOLEO NELLA NORMA 15
16 MUSCOLI DORSALI SUPERIORI ECCESSIVAMENTE LUNGHI, MODICA BREVITA MUSCOLI DELLA REGIONE MEDIA ED INFERIORE DEL DORSO E GASTROCNEMIO-SOLEO. ISCHIOCRURALI NELLA NORMA MUSCOLI DELLA PARTE SUPERIORE DEL DORSO DI LUNGHEZZA NORMALE, BREVITA DI PARTE INFERIORE, ISCHIOCRURALI E GASTROCNEMIO-SOLEO 16
17 MUSCOLI DELLA PARTE SUPERIORE DEL DORSO DI LUNGHEZZA NORMALE, CONTRATTURA DELLA MUSCOLATURA DELLA REGIONE LOMBARE, PARALISI DI QUELLA DEGLI ARTI INFERIORI FLESSIONE NORMALE IN RAPPORTO ALLA FASCIA DI ETA A 1-3 anni B 4-7 anni C 8-10 anni D anni E da 15 in su 17
18 Test di lunghezza dei FLESSORI PLANTARI AD UNA ARTICOLAZIONE SOLEO Azione: flessione plantare della caviglia a ginocchio piegato o flesso Posizione di partenza: soggetto prono, supino con anca e ginocchio flessi o seduto Manovre del test: dorsi flessione del piede mantenendo il ginocchio in flessione a circa 90 in modo da far rilassare il gastrocnemio a due articolazioni ed il plantare sull articolazione del ginocchio Limite normale: il piede può essere dorsi flesso per circa 20 Flessori plantari a DUE articolazioni Gastrocnemio e plantare Azione: flessione plantare della caviglia e flessione del ginocchio Test di lunghezza: dorsiflessione della caviglia e ginocchio esteso Posizione di partenza: paziente in posizione supina o seduta con le ginocchia estese a condizione che la tensione a carico dei muscoli ischiocrurali non porti alla flessione del ginocchio Manovre del test: dorsiflessione del piede mantenendo la estensione del ginocchio così da allungare il gastrocnemio ed il plantare sull articolazione del ginocchio Range normale: con il ginocchio in estensione completa, il piede può essere dorsiflesso di circa 10 18
19 Tensore della fascia lata Soggetto in decubito laterale (AI in basso flesso al ginocchio e all anca) Bacino stabilizzato, impedire la rotazione interna dell arto (inclinazione anteriore = flessione d anca, inclinazione laterale verso il basso sul lato in esame = abduzione d anca) Mantenete l arto esteso in linea con il tronco e lasciare che discenda in adduzione per circa 10 al di sotto del piano orizzontale Se l arto non scende, è indicativo di una contrattura del tensore e del tratto ileo-tibiale Tensore della fascia lata 19
20 Grande pettorale Posizione di partenza: soggetto supino, ginocchia piegate, parte inferiore della schiena adesa al piano Manovre del test per la parte inferiore (sternale: arto in posizione di abduzione a circa 135 (in linea con le fibre anteriori), con il gomito disteso, la spalla compirà una rotazione laterale Grande pettorale Posizione di partenza: soggetto supino, ginocchia piegate, parte inferiore della schiena adesa al piano Manovre del test per la parte superiore (clavicolare) arto in abduzione orizzontale con il gomito esteso e la spalla in rotazione laterale (palmo rivolto in alto) 20
21 Grande pettorale Lunghezza normale: abduzione orizzontale completa Brevità: l arto non scende al livello del piano del lettino Lunghezza eccessiva: per esaminarla posizionare il soggetto con l articolazione della spalla sul bordo del lettino in modo che l arto scenda al di sotto del piano Piccolo pettorale Posizione di partenza: soggetto supino, arti superiori lungo i fianchi, gomiti estesi, palmi rivolti in alto, ginocchia piegate e parte bassa della schiena aderente al piano Test: osservare, a capo del lettino, la posizione del cingolo scapolare (valutare il livello di resistenza alla pressione verso il basso) 21
22 Grande rotondo, gran dorsale, romboide maggiore e minore Posizione di partenza: soggetto supino, arti superiori lungo i fianchi, gomiti estesi, ginocchia piegate e parte bassa della schiena aderente al piano Manovre del test: il soggetto flette gli arti sopra la testa e, mantenendoli vicini a questa, li porta verso il piano Grande rotondo, gran dorsale, romboide maggiore e minore Lunghezza normale: capacità di portare gli arti sul piano mantenendoli vicino alla testa Brevità: incapacità di portare gli arti sul piano (angolo tra lettino e omero) 22
23 Rotatori mediali Posizione di partenza: soggetto supino, regione lombare appiattita al piano, arto superiore abdotto a 90, gomito sul bordo del letto piegato a 90 Test di lunghezza: rotazione laterale della spalla verso il piano del lettino (non iperlordosi) Range normale di movimento: 90 (avambraccio appoggiato al lettino, schiena aderente al lettino) R o ta to ri la te ra li Posizione di partenza: soggetto supino, regione lombare aderente al piano, arto superiore abdotto a 90, gomito sul bordo del lettino e flesso a 90 Test di lunghezza: rotazione mediale della spalla, gli avambracci scendono verso il piano del lettino mentre l esaminatore mantiene abbassata la spalla per prevenire la sostituzione da parte del cingolo scapolare (non consentire la spinta in avanti) Range normale di movimento: 70 23
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