Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute

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1 Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME MUSCOLARE Prof.ssa Florence Di Muro Abduttore adduttore dell alluce Abduttore Azione: abduce ed assiste la flessione dell articolazione metatarsofalangea dell alluce e l adduzione dell avampiede Adduttore Azione: adduce ed assiste la flessione dell articolazione metatarsofalangea dell alluce 1

2 Abduttore dell alluce Soggetto: supino o seduto Fissazione: l esaminatore afferra saldamente il tallone Test: se possibile, abduzione dell alluce dalla linea assiale del piede (movimento difficoltoso per la media dei soggetti) Pressione: contro il lato mediale del primo metatarso e falange prossimale Flessore breve dell alluce Azione: flette l articolazione metatarsofalangea dell alluce 2

3 Flessore breve dell alluce Soggetto: supino o seduto Fissazione: l esaminatore fissa il piede prossimale all articolazione metatarsofalangea e mantiene piede e caviglia in posizione neutra Test: flessione dell articolazione metatarsofalangea dell alluce Pressione: contro la superficie plantare della falange prossimale in direzione dell estensione Flessore breve delle dita Azione: flette le articolazioni interfalangee prossimali ed aiuta la flessione delle articolazioni metatarsofalangee dal secondo al quinto dito 3

4 Flessore breve delle dita Soggetto: supino o seduto Fissazione: l esaminatore fissa le falangi prossimali e mantiene una posizione neutra del piede e della caviglia Test: flessione delle articolazioni prossimali interfalangee dal secondo al quinto dito Pressione: contro la superficie plantare della falange mediana delle quattro dita, nella direzione dell estensione Flessore lungo dell alluce Azione: flette l articolazione interfalangea dell alluce ed aiuta la flessione dell articolazione metatarsofalangea, flessione plantare dell articolazione della caviglia ed inversione del piede 4

5 Flessore lungo dell alluce Soggetto: supino o seduto Fissazione: l esaminatore fissa l articolazione metatarsofalangea in posizione neutra e mantiene l articolazione della caviglia in posizione neutra Test: flessione dell articolazione interfalangea dell alluce Pressione: contro la superficie plantare della falange distale in direzione dell estensione Flessore lungo delle dita e quadrato della pianta Azione: flette le articolazioni interfalangee prossimali e distali e metatarsofalangee dal secondo al quinto dito. Aiuta la flessione plantare dell articolazione della caviglia ed inversione delpiede Quadrato plantare (flessore accessorio) Azione: modifica la linea di trazione dei tendini del flessore lungo delle dita ed aiuta la flessione dal secondo al quinto dito 5

6 Flessore lungo delle dita e quadrato della pianta Soggetto:supino o seduto Fissazione: l esaminatore fissa le ossa metatarsali e mantiene in una posizione neutra piede e caviglia Test: flessione delle articolazioni interfalangee distali dal secondo al quinto dito Pressione: contro la superficie plantare delle falangi distali delle quattro dita in direzione dell estensione Lombricali Azione: flette le articolazioni metatarsofalangee ed aiuta l estensione delle articolazioni interfalangee dal secondo al quinto dito 6

7 Lombricali Soggetto: supino o seduto Fissazione: l esaminatore stabilizza la regione tarsale mediana e mantiene il piede e la caviglia in posizione neutra Test: flessione delle articolazioni metatarsofalangee dal secondo, terzo quarto e quinto dito nel tentativo di evitare la flessione delle articolazioni interfalangee Pressione: contro la superficie plantare delle falangi prossimali delle ultime quattro dita Interossei plantari e dorsali Plantari (tre) Azione: adduce il terzo, il quarto e il quinto dito verso la linea assiale attraverso il secondo dito. Aiuta la flessione delle articolazioni metatarsofalangee e può assistere l estensione delle articolazioni interfalangee del terzo, quarto e quinto dito Dorsali(quattro) Azione: abduce il secondo, terzo e quarto dito dalla linea assiale attraverso il secondo dito. Aiuta la flessione delle articolazioni interfalangee del secondo, terzo e quarto dito 7

8 Interossei plantari e dorsali Soggetto: supino o seduto Fissazione: l esaminatore stabilizza le articolazioni metatarsofalangee e mantiene il piede e la caviglia in flesione plantare (20-30 approssimativamente) Test: estensione delle articolazioni interfalangee delle ultime quattro dita (non test distinti di abduzione ed adduzione, difficili da eseguire) Pressione: contro la superficie dorsale delle falangi distali in direzione della flessione Estensori delle dita e peroneo Estensore lungo: estende le articolazioni metatarsofalangee ed aiuta l estensione di quelle interfalangee dal secondo al quinto dito. Assiste la dorsi flessione della caviglia e l eversione del piede Estensore breve: estende le articolazioni metatarsofalangee dal primo fino al quarto dito ed assiste nella flessione delle articolazioni interfalangee del secondo, terzo e quarto dito. Peroneo terzo: dorsi flessione della caviglia ed eversione del piede 8

9 Estensori lungo e breve delle dita Soggetto: supino o seduto Fissazione: l esaminatore stabilizza il piede mantenendolo in una posizione di leggera flessione plantare Test: estensione di tutte le articolazioni dal secondo al quinto dito Pressione: contro la superficie dorsale delle dita in direzione della flessione Debolezza: permette una tendenza alla caduta del piede, diminuisce la capacità di dorsiflettere l articolazione della caviglia Soggetto: supino o seduto Peroneo terzo Fissazione: l esaminatore sostiene la gamba sopra la caviglia Test: dorsi flessione della caviglia con eversione del piede (assistito dall estensore lungo delle dita di cui è una parte) Pressione: contro l area laterale, superficie dorsale del piede in direzione di flessione plantare e di inversione 9

10 Estensore lungo e breve dell alluce Estensore lungo dell alluce: estende l articolazione metatarsofalangea ed interfalangea dell alluce. Assiste l inversione del piede e la dorsi flessione dell articolazione della caviglia Estensore breve dell alluce: (fascicolo mediale dell estensore breve delle dita): estende l articolazione metatarsofalangea Estensore lungo e breve dell alluce Soggetto: supino o seduto Fissazione:l esaminatore fissa il piede in leggera flessione plantare Test: estensione dell articolazione metatarsofalangea ed interfalangea dell alluce Pressione: contro la superficie dorsale delle falangi distali e prossimali dell alluce in direzione della flessione 10

11 Tibiale anteriore Azione: dorsiflette l articolazione della caviglia ed assiste l inversione del piede Soggetto: supino o seduto Tibiale anteriore Fissazione: l esaminatore sostiene la gamba sopra l articolazione della caviglia Test: dorsiflessione della caviglia ed inversione del piede senza estensione dell alluce Pressione: contro il lato mediale, superficie dorsale del piede, in direzione della flessione plantare della caviglia ed eversione del piede 11

12 Tibiale anteriore Debolezza: diminuisce la capacità di dorsi flettere la caviglia e permette una tendenza verso la eversione del piede, (caduta parziale del piede e tendenza alla pronazione Contrattura: dorsi flessione della caviglia con inversione del piede Movimenti sostitutivi: estensione delle dita (estensore lungo delle dita ed estensore lungo dell alluce) Tibiale posteriore Azione: inverte il piede ed assiste la flessione plantare dell articolazione della caviglia 12

13 Tibiale posteriore Soggetto: supino con l arto inferiore in rotazione laterale Fissazione: l esaminatore sostiene la gamba sopra l articolazione della caviglia Test: inversione del piede con flessione plantare della caviglia Pressione: contro il lato mediale e superficie plantare del piede, in direzione della dorsi flessione della caviglia ed eversione del piede Tibiale posteriore Debolezza: diminuisce la capacità di invertire il piede e flettere plantarmente l articolazione della caviglia. Esita in pronazione del piede Contrattura: equino varismo quando il peso del corpo non grava sull arto interessato e supinazione del tallone con avampiede varo se la gamba sostiene il peso del corpo Movimenti sostitutivi: flessione delle dita (flessore lungo dell alluce e flessore lungo delle dita) 13

14 Peroneo lungo e breve Peroneo lungo: eversione del piede, assiste la flessione plantare dell articolazione della caviglia e deprime la testa del primo metatarsale Peroneo breve: eversione del piede ed assistenza nella flessione plantare della caviglia Peroneo lungo e breve Soggetto: supino con l arto ruotato medialmente o disteso sul fianco Fissazione: l esaminatore sostiene l arto sopra l articolazione della caviglia Test: eversione del piede con flessione plantare della caviglia Pressione: contro il margine laterale e la pianta del piede in direzione dell inversione del piede e dorsi flessione della caviglia 14

15 Peroneo lungo e breve Debolezza: diminuisce la forza d inversione del piede e di flessione plantare della caviglia. Permette il varismo del piede e riduce la capacità di sollevamento sulle dita e la stabilità laterale della caviglia Contrattura: conduce ad una posizione di eversione del piede (o piede valgo) Movimenti sostitutivi: estensione delle dita (estensore lungo delle dita e peroniero anteriore) Azione: flessione plantare dell articolazione della caviglia Soleo 15

16 Soleo Paziente: prono con ginocchio flesso ad almeno 90 Fissazione: l esaminatore sostiene la gamba afferrandola vicino alla caviglia Test: flessione plantare della caviglia senza inversione o eversione del piede Pressione: contro il calcagno, tirando il calcagno in direzione caudale (nella direzione della dorsi flessione della caviglia) Soleo Debolezza: permette una posizione calcaneare del piede e lo predispone a diventare cavo; si traduce nell incapacità di sollevarsi sulle dita dei piedi La deviazione provocata dalla debolezza del soleo può evidenziarsi come una lieve manovra posturale in flessione di ginocchio ma più spesso si presenta come una dislocazione del peso del corpo rispetto alla consueta distribuzione della linea a piombo Contrattura: posizione equina del piede Brevità: tendenza all iperestensione del ginocchio 16

17 Soleo L inversione del piede indica che si è prodotta una sostituzione da parte del tibiale posteriore e dei flessori delle dita. L eversione indica una sostituzione da parte dei peronei. L estensione del ginocchio indica il tentativo di assistere col gastrocnemio (in difficoltà con ginocchio flesso a 90 o più) e per rafforzarne l azione tenderà a distendere il ginocchio Gastrocnemio e plantare Azione: il gastrocnemio ed il plantare determinano la flessione plantare dell articolazione della caviglia ed assistono la flessione del ginocchio 17

18 Flessori plantari Soleo Gastrocnemio Plantare Tibiale posteriore Peroneo lungo e breve Flessore lungo dell alluce Flessore lungo delle dita Flessori plantari della articolazione della caviglia, gruppo del tendine di Achille Avampiede e flessori plantari dell articolazione della caviglia Dita del piede, avampiede e flessori plantari della caviglia Test di forza FLESSORI PLANTARI Soggetto: in piedi Test: il soggetto si solleva sulla punta del piede, spingendo verso l alto il peso del corpo Resistenza: peso del corpo Nota: l inclinazione in avanti del corpo e la flessione del ginocchio dimostrano debolezza 18

19 Flessori plantari Soggetto: prono con ginocchio in estensione, piede oltre l estremità del lettino Fissazione: il peso della gamba sul piano Test: flessione plantare del piede con enfasi sulla trazione del tallone verso l alto piuttosto che sulla spinta dell avampiede verso il basso Pressione: contro l avampiede e il calcagno Flessori plantari Debolezza: permette una posizione calcaneare del piede; in posizione eretta, iperestensione del ginocchio e incapacità di sollevarsi sulla punta dei piedi Contrattura: posizione equina del piede e flessione del ginocchio 19

20 Test di forza ISCHIOCRURALI Test dei flessori del ginocchio Globale Mediale -semimembranoso -semitendinoso Azione: flettono e ruotano medialmente il ginocchio; estendono e assistono la rotazione mediale dell anca. Laterale -bicipite femorale Azione: flettono e ruotano lateralmente il ginocchio, il capo lungo estendono ed assistono la rotazione laterale dell anca Muscoli ischiocrurali mediali 20

21 Paziente: prono Test ischiocrurali mediali Fissazione: mantenere abbassata la coscia Test: flessione del ginocchio con rotazione mediale della coscia sulla quale ruota, sempre medialmente, la gamba Pressione: contro la gamba prossimale alla caviglia, in direzione dell estensione del ginocchio (la pressione non va esercitata contro le componenti rotatorie) Muscoli ischiocrurali laterali 21

22 Paziente: prono Test ischiocrurali laterali Fissazione: mantenere abbassata la coscia Test: flessione del ginocchio con leggera rotazione laterale della coscia sulla quale ruota, sempre lievemente e lateralmente, la gamba Pressione: contro la gamba prossimale alla caviglia, in direzione dell estensione del ginocchio (la pressione non va esercitata contro le componenti rotatorie) Ischiocrurali Debolezza: incapacità del soggetto di mantenere la rotazione, iperestensione del ginocchio Se la debolezza è bilaterale il bacino può inclinarsi anteriormente e la colonna lombare assumere posizione di lordosi; se debolezza monolaterale, si può riscontrare rotazione pelvica Debolezza degli ischio crurali laterali: tendenza alla perdita della stabilità laterale del ginocchio; Mediali: riduce la stabilità mediale del ginocchio Contrattura: posizione di flessione del ginocchio, se molto forte, può associarsi a inclinazione posteriore del bacino e appiattimento della colonna lombare 22

23 Popliteo Azione: in assenza di peso (cioè con l origine in posizione fissa) il popliteo ruota medialmente la tibia sul femore e flette il ginocchio. Nel portare il peso (cioè con l inserzione fissa) esso ruota lateralmente il femore sulla tibia e flette il ginocchio. Popliteo Soggetto: seduto con il ginocchio flesso ad angolo retto e con la gamba in rotazione laterale della tibia sul femore Fissazione: non è necessaria Test: rotazione mediale della tibia sul femore Pressione: impiegata raramente, il test indica se è attivo o meno 23

24 Popliteo Questo muscolo favorisce il rafforzamento dei legamenti posteriori dell articolazione del ginocchio Debolezza: può tradursi in una iperestensione del ginocchio e nella rotazione laterale della gamba sulla coscia. Generalmente la debolezza del popliteo si riscontra nei casi di squilibrio tra i muscoli ischio crurali laterali e mediali in cui questi ultimi sono deboli ed i primi forti Brevità: conduce ad una leggera flessione del ginocchio e la rotazione mediale della gamba sulla coscia Test di forza quadricipite femorale 24

25 Test di forza quadricipite femorale Azione: estende il ginocchio e il retto femorale flette l articolazione dell anca Soggetto: seduto con le ginocchia flesse su un lato del lettino; con le mani afferra il bordo Fissazione: mantenere la coscia sul piano o, porre una mano sotto l estremità distale della coscia Test: estensione dell articolazione del ginocchio senza rotazione della coscia Pressione: contro la gamba e sopra la caviglia in direzione della flessione Nota: inclinazione all indietro del corpo Test di forza quadricipite femorale 25

26 Quadricipite Debolezza: difficoltà a salire le scale o camminare su una salita, alzarsi da seduti e sedersi. porta ad iperestensione del ginocchio, non per posteriorizzazione ma per blocco in iperestensione Contrattura: estensione del ginocchio Movimenti sostitutivi: rotazione mediale (tensore della fascia lata) Ileopsoas e piccolo psoas Ileopsoas (grande psoas + iliaco): con l origine fissata flette l anca flettendo il femore sul tronco e può assistere la rotazione laterale e l abduzione dell articolazione dell anca Quando ad essere fissata è l inserzione ed agendo bilateralmente, l ileopsoas flette l articolazione dell anca flettendo il tronco sul femore 26

27 Ileopsoas e piccolo psoas Il grande psoas, agendo bilateralmente con l inserzione fissa, accresce la lordosi lombare; agendo unilateralmente, assiste la flessione laterale del tronco sullo stesso lato Piccolo psoas (non attraversa l articolazione dell anca ; è relativamente trascurabile e presente solo nel 40% della popolazione) Azione: flessione del bacino sulla colonna lombare e viceversa Ileopsoas (con enfasi sul grande psoas) Soggetto: supino Fissazione: l esaminatore fissa la cresta iliaca opposta; il quadricipite fissa il ginocchio in estensione Test: flessione dell anca in una posizione di lieve abduzione e lieve rotazione laterale Pressione: contro la faccia antero-mediale della gamba in direzione dell estensione e lieve abduzione; direttamente opposta alla linea di trazione del grande psoas dall origine sulla colonna lombare fino all inserzione sul trocantere minore del femore 27

28 Ileopsoas Test di forza flessori d anca Paziente: seduto con le ginocchia piegate su un lato del lettino, con le mani afferra il bordo Fissazione: peso del tronco Test: flessione dell anca a ginocchia piegate, la coscia viene sollevata di alcuni centimetri dal tavolo Pressione: contro la faccia anteriore della coscia nella direzione dell estensione 28

29 Flessori - ileopsoas Paziente: seduto con le ginocchia piegate su un lato del lettino, con le mani afferra il bordo Fissazione: peso del tronco Test per l ileopsoas: flessione completa dell anca con il ginocchio piegato Questo test conferma la prova effettuata in posizione supina Pressione: una mano contro la faccia anteriore della spalla fornisce una contropressione, mentre l altra preme contro la coscia nella direzione dell estensione dell anca Ileopsoas Debolezza: diminuisce la capacità di flettere l articolazione dell anca, difficoltà a salire le scale, camminare in salita, sollevamento da posizione reclinata Contrattura: bilateralmente deformità della flessione dell anca con accentuazione della curva lordotica lombare; unilateralmente flessione di anca abduzione e rotazione laterale 29

30 Tensore della fascia lata Azione: flette, ruota medialmente ed abduce l articolazione dell anca; tende la fascia lata e può assistere alla estensione del ginocchio Tensore della fascia lata Soggetto: supino Fissazione: il soggetto può aggrapparsi al lettino. Test: abduzione, flessione e rotazione mediale dell anca con ginocchio disteso Pressione: contro la gamba in direzione dell estensione e dell adduzione, non contro la componente di rotazione 30

31 Tensore della fascia lata Debolezza: quando ci sia impossibilità a mantenere la posizione di prova in rotazione mediale. In stazione eretta si ha una spinta in direzione di una posizione di varismo del ginocchio e l estremità tende a ruotare lateralmente a partire dall anca Contrattura: flessione dell anca e posizione di valgismo del ginocchio. In posizione supina o eretta il bacino sarà inclinato anteriormente se le gambe sono portate in adduzione Movimenti sostitutivi: elevazione del bacino (muscoli quadrato dei lombi), flessione dell anca (iliaco e grande psoas), abduzione dell anca (medio e piccolo gluteo) Rotatori mediali dell anca Tensore della fascia lata, piccolo gluteo, gluteo medio (fibre anteriori) 31

32 Rotatori mediali dell anca Soggetto: seduto su un piano con le ginocchia piegate oltre il fianco del tavolo, mani afferrate al bordo Fissazione: il peso del tronco stabilizza il soggetto Test: rotazione mediale della coscia, con la gamba in posizione di completamento dell intero arco di movimento all esterno Pressione: una mano dell esaminatore applica una contropressione sul lato mediale dell estremità inferiore della coscia, l altra preme sulla parte laterale della gamba, sopra la caviglia, spingendo la gamba verso l interno (rotazione laterale) Rotatori mediali Debolezza: rotazione laterale dell arto inferiore in stazione eretta e durante la deambulazione Contrattura: rotazione mediale dell anca con convergenza delle punte dei piedi al valgismo del ginocchio con soggetto in carico Movimenti sostitutivi; elevazione del bacino, inclinazione contro laterale del tronco e adduzione dell anca 32

33 Rotatori laterali dell anca Piriforme, quadrato del femore, otturatore interno, otturatore esterno, gemello superiore, gemello inferiore Azione: ruotano lateralmente l articolazione dell anca. (l otturatore esterno può assistere l adduzione dell anca ed il piriforme, l otturatore interno e i gemelli favoriscono l abduzione quando l anca è flessa; il piriforme può aiutare l estensione ) Rotatori laterali dell anca Soggetto: seduto sul lettino con le ginocchia piegate fuori del bordo, con le mani afferra il bordo Fissazione: il peso del tronco stabilizza il soggetto Test: rotazione laterale della coscia con la gamba in posizione di completamento dell arco di movimento verso l interno Pressione: una mano dell esaminatore esercita la contropressione sulla parte laterale dell estremità inferiore della coscia, l altra esercita pressione sul lato mediale della gamba, sopra la caviglia, spingendo verso l esterno la gamba (rotazione mediale) 33

34 Rotatori laterali dell anca Rotatori laterali dell anca Debolezza: rotazione mediale del femore (accompagnata da pronazione del piede e da tendenza alla posizione di valgismo del ginocchio) Contrattura: rotazione laterale della coscia, generalmente in posizione di abduzione Movimenti sostitutivi: flessione e abduzione dell anca; inclinazione omolaterale del tronco 34

35 Piccolo gluteo Azione: abduce, ruota medialmente e può aiutare la flessione dell anca Piccolo gluteo Soggetto: disteso sul fianco opposto a quello da esaminare Fissazione: l esaminatore stabilizza il bacino Test: abduzione dell anca in posizione neutra, tra flessione ed estensione, neutra anche per quanto riguarda la rotazione Pressione contro la gamba in direzione dell adduzione e in leggerissima estensione Debolezza: diminuisce la forza di rotazione mediale e di abduzione dell articolazione dell anca 35

36 Test di forza piccolo gluteo Medio gluteo Azione: abduce l articolazione dell anca; le fibre anteriori ruotano medialmente e possono assistere la flessione dell articolazione dell anca; le fibre posteriori la ruotano lateralmente e possono assisterne l estensione. 36

37 Medio gluteo Soggetto: disteso su un fianco con la gamba sottostante flessa all anca e al ginocchio ed il bacino ruotato leggermente in avanti per collocare la parte posteriore del medio gluteo in posizione antigravitaria e dare stabilità Fissazione: i muscoli del tronco e l esaminatore stabilizzano il bacino Test abduzione dell anca (in leggera estensione e rotazione esterna se si vuole porre enfasi sulla porzione posteriore), ginocchio in estensione Pressione: contro la gamba, vicino la caviglia, in direzione dell adduzione e leggera flessione (per la parte posteriore); la pressione non va esercitata contro la componente di rotazione Test di forza Medio gluteo 37

38 Abduttori dell anca Il gruppo degli abduttori può presentarsi normale mentre un test mirato può rilevare una debolezza Movimenti sostitutivi: flessione dell anca (ileopsoas), elevazione del bacino (quadrato dei lombi); abduzione dell arto flettendo e ruotando internamente l anca (tensore della fascia lata) Nei test di piccolo e medio o degli abduttori in quanto gruppo, è necessaria la stabilizzazione del bacino da parte dei muscoli del tronco e dell esaminatore (posizione test) Bacino ruotato all indietro: apparente rotazione esterna e partecipazione attiva all abduzione di tensore della fascia lata e piccolo gluteo Debolezza del medio gluteo Quando il soggetto cammina, il peso viene sostenuto alternativamente da un solo arto inferiore e il corpo deve essere stabilizzato sulla gamba che sostiene. Con l azione opposta (cioè l origine viene tirata verso l inserzione) gli abduttori dell anca forti sono in grado di stabilizzare il bacino sul femore durante l abduzione dell anca I flessori laterali di sinistra del tronco agiscono anch essi tirando verso l alto il bacino. 38

39 Debolezza del medio gluteo L eccessiva debolezza degli abduttori, che impedisce la stabilizzazione del bacino sul femore, determina adduzione dell anca; il bacino cade in basso sul lato opposto. In stazione eretta i flessori laterali del tronco forti, sul lato sinistro, non riescono a sollevare da quel lato il bacino senza la controtrazione esercitata sul lato opposto dagli abduttori di destra. Segno di Trendelemburg È il segno di Trendelemburg, se la situazione è bilaterale, si ha la cosiddetta andatura anserina. Può essere verificato con test di trendelenburg: Paziente in piedi sull arto in esame, mani in leggero appoggio su un tavolo per conservare l equilibrio Il soggetto stacca un piede da terra. Posteriormente al soggetto si osserva la postura di tronco e del bacino. 39

40 Segno di Trendelemburg Negativo: assenza di debolezza dei muscoli abduttori. Le SIPS sono allo stesso livello o leggermente inclinate verso il lato non in appoggio. Positivo: debolezza dei muscoli abduttori. Le SIPS non sono allo stesso livello e il bacino cade dal lato non in appoggio. Il soggetto inclinerà il tronco verso il lato deficitario Contrattura del medio gluteo Contrattura e brevità: deformità in abduzione che, in stazione eretta, si può osservare come una inclinazione pelvica laterale (il bacino è abbassato dal lato della tensione) insieme ad una certa abduzione dell arto Se si sviluppa tensione nel tensore della fascia lata e nella fascia ileo-tibiale di un arto, il bacino si inclinerà in basso proprio su quel lato 40

41 Lunghezza apparente degli arti inferiori Un arto inferiore può sembrare più lungo sul lato alto quando il bacino è inclinato lateralmente Debolezza gluteo medio di un lato, il bacino si eleverà apparendo più alto L abitudine, stando in piedi, di scaricare il peso principalmente su una sola gamba e di oscillare lateralmente il bacino, indebolisce gli abduttori e particolarmente il gluteo medio di quel lato. Azione: estende, ruota lateralmente le fibre inferiori assistono l adduzione dell articolazione dell anca le fibre superiori assistono l abduzione. Attraverso la sua inserzione sul tratto ileo-tibiale aiuta a fissare il ginocchio in estensione Grande gluteo 41

42 Test di forza grande gluteo Paziente: prono con il ginocchio flesso a 90 Fissazione: bacino fissato Test: estensione dell anca con il ginocchio flesso Pressione: contro la parte inferiore della coscia posteriore in direzione della flessione dell anca Debolezza: bilaterale e marcata rende estremamente difficoltosa la deambulazione Test di forza grande gluteo 42

43 Grande gluteo test modificato Utilizzato con muscoli estensori del dorso deboli o flessori d anca tesi Soggetto: prono con il tronco appoggiato al piano mentre le gambe rimangono fuori dall estremità del tavolo Fissazione: soggetto aggrappato al tavolo Test: estensione dell anca (ginocchio flesso passivamente dall esaminatore o ginocchio disteso che consente l assistenza degli ischiocrurali) Movimenti sostitutivi: estensione della colonna lombare Grande gluteo test modificato 43

44 Sartorio Azione: flette, ruota lateralmente ed abduce l articolazione dell anca. Flette ed assiste la rotazione mediale dell articolazione del ginocchio Sartorio Soggetto: supino (il calcagno dell arto in esame deve passare appena sopra e parallelamente alla cresta tibiale della gamba controlaterale) Fissazione: non necessaria, il soggetto può sorreggersi al lettino Test: rotazione laterale, abduzione e flessione della coscia con flessione del ginocchio Resistenza: contro la superficie antero-laterale della parte inferiore della coscia in direzione dell estensione dell anca, adduzione e rotazione mediale e contro la gamba in direzione dell estensione del ginocchio. Le mani dell esaminatore esercitano pressione e contropressione 44

45 Sartorio Sartorio Debolezza: diminuisce la forza della flessione dell anca, l abduzione e la rotazione laterale. Contribuisce all instabilità anteo-mediale del ginocchio Contrattura: flessione, abduzione e deformità in rotazione laterale dell anca con flessione del ginocchio Se il piede appoggia sul piano, la capacità di mantenere la posizione diviene a carico degli adduttori dell anca e richiede una partecipazione minima del sartorio (test non corretto) Movimenti sostitutivi: muscoli ileopsoas e retto femorale 45

46 Adduttori Pettineo, grande adduttore, gracile, adduttore breve, adduttore lungo Azione: tutti, adducono l articolazione dell anca. Il pettineo, gli adduttori breve e lungo la flettono. Le fibre anteriori del grande adduttore possono assistere la flessione, le fibre posteriori, possono assistere l estensione, il gracile flette e ruota medialmente l articolazione del ginocchio Test di forza adduttori Paziente disteso in decubito laterale sul lato da esaminare Fissazione: sostenere la gamba superiore abdotta, soggetto aggrappato al lettino Test: adduzione dell arto sottostante che si distacca verso l alto dal piano senza flettere, ruotare o estendere l anca o inclinare il bacino Pressione: contro la faccia mediale dell estremità distale della coscia in direzione dell abduzione (pressione sopra il ginocchio per evitare la tensione del legamento tibiale collaterale) 46

47 Test di forza adduttori Adduttori Contrattura: deformità dell adduzione dell anca. In posizione eretta si ha una posizione di inclinazione pelvica laterale col bacino alto sul lato della contrattura (a volte necessario il piede omolaterale in equinismo) 47

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