Il rischio di credito



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Il rischio di credito Componenti e modalità di gestione secondo Basilea 2 1 Il rischio di credito le diverse accezioni Tipologia Rischio di insolvenza Rischio di migrazione Rischio di spread Rischio di recupero Rischio di preregolamento Rischio Paese Fattore causale/natura dell esposizione Rischio connesso all insolvenza della controparte e si esprime in termini di perdita data dal prodotto tra l esposizione e il tasso di perdita in caso di insolvenza Rischio connesso al downgrading dell emittente (se oggetto di rating) Rischio connesso agli spread richiesti dal mercato in termini di differenziale tra i migliori prenditori e i peggiori (premio al rischio) Rischio connesso ai tempi di recupero o al valore di realizzo in caso di insolvenza Rischio connesso alla sostituzione della posizione in derivati a condizioni contrattuali differenti a seguito di insolvenza della controparte sul mercato OTC Rischio connesso ad eventi di natura politica o legislativa che incidono sulla probabilità di default 2 della controparte Le componenti del rischio di credito Probabilità di inadempienza Probability of Default Perdita in caso di insolvenza Loss Given Default Esposizione al momento dell insolvenza Exposure At Default Durata Maturity PD LGD EAD M Probabilità che si manifesti l evento negativo (il credit event) Parte di credito che non è possibile recuperare nel caso di insolvenza Valore del credito utilizzato al momento dell insolvenza Scadenza dell esposizione 3 1

Le componenti del rischio di credito Probabilità di inadempienza (PD) Probabilità che l impresa si renda inadempiente nell arco di un dato orizzonte temporale Dipende dalle caratteristiche economicofinanziarie e di business dell impresa Durata del prestito (M) La scadenza economica residua della esposizione Esposizione al rischio di insolvenza (EAD) Perdita in caso di insolvenza (LGD) Stima l ammontare della linea creditizia Parte della accordata, destinato ad essere utilizzato in caso di inadempienza esposizione che andrà perduta all eventuale verificarsi della inadempienza Dipendono dalle caratteristiche tecniche del finanziamento, dalle procedure e dai costi per il recupero in caso di insolvenza 4 La Probability of Default Per poter calcolare autonomamente la probabilità di default occorre che la banca: abbia esperienza di inadempienze (supportate da sufficienti serie storiche) disponga di tabelle di raccordo (mapping) con le fonti esterne di valutazione del credito implementi un modello statistico 5 La Probability of Default Coefficiente di ponderazione 100% Il livello della spezzata dipende dal fatturato dell impresa Probabilità di inadempienza Basilea I: il coefficiente di ponderazione è indipendente dalla probabilità di inadempienza (per la categoria di esposizione considerata nella fattispecie categoria imprese ). Basilea II: alla retta si sostituisce una spezzata con inclinazione positiva: in altri termini, all aumentare della probabilità di insolvenza aumentare il coefficiente di ponderazione. 6 2

La Loss Given Default La perdita in caso di default è espressa come complemento ad uno del tasso di recupero del credito. Essa dipende strettamente dall operazione posta in essere oltre che dal debitore. 7 La Loss Given Default LGD = 1 - Valore netto recuperato Esposizione finale recovery rate LGD = 1 - Σ t (somme recuperate) t /(1+i) t Σ t (spese per recupero) t /(1+i) t ) esposizione al momento del default i = tasso di attualizzazione (fisso per tutte le date degli n flussi di recupero) t = date di recupero 8 La Loss Given Default le variabili determinanti E funzione di quattro principali variabili: la percentuale del credito recuperata il costo finanziario connesso al tempo di recupero il tempo di recupero i costi amministrativi interni ed esterni sostenuti per portare a compimento il processo di recupero 9 3

La Loss Given Default gli elementi per la stima Caratteristiche tecniche del finanziamento Fattori interni alla banca LGD Caratteristiche del soggetto finanziato Fattori di carattere macroeconomico 10 La Loss Given Default la stima dell Expected Recovery Rate Il tasso di recupero stimato ex ante è funzione di tre variabili aleatorie: Importo che verrà recuperato ER Tasso di interesse i Tempo di recupero t Rischio di recupero: rischio che il tasso di recupero effettivamente conseguito al termine del contenzioso risulti diverso da quello originariamente stimato 11 La Loss Given Default la LGD in Italia Costi amministrativi (AC) Tempi di recupero (t) Tasso medio di recupero (1- LGDR) Tasso medio di recupero assistito da garanzia reale Ricorso a procedure stragiudiziali 2,3% costi operativi 2-8 anni 37,5% ma elevata dispersione attorno alla media della distribuzione dei tassi di recupero 60-70% In un terzo dei casi Fonte: Generale-Gobbi 1996, Banca d Italia 2001 12 4

La Loss Given Default la relazione tra LGD e PD I modelli per il rischio di credito trattano PD e LGD come due variabili indipendenti Esiste una relazione fra le due? Il rischio di recupero è idiosincratico? oppure rappresenta una fonte di rischio sistematico? Evidenza empirica: limitata a dati relativi ai corporate bonds -0,7 per gli ultimi 13 anni (1989-2001) 13 La Loss Given Default l evidenza empirica in Italia Fonte: Sironi (2004) 14 L Exposure At Default L EAD risulta di difficile quantificazione dal momento che non è facile individuare l evoluzione nella fruizione del credito prestato dalla banca (rapporto credito utilizzato/credito accordato). 15 5

L Exposure at Default La EAD è data: dalla quota di ammontare di crediti scaduti e inpagati; dai crediti a scadere, dagli interessi e commissioni contrattualmente riconosciuti. Quota prestito scaduta e non rimborsata Quota prestito a scadere EAD Prestito = + non rimborsato Interessi e commissioni Eccedenze 16 La Maturity Il valore finanziario del tempo implica la considerazione della scadenza dei crediti. Nella maggior parte dei casi sono impiegate la durata media finanziaria (duration) o la vita residua 17 La Expected Loss Rappresenta la perdita che si associa ad una posizione creditizia in funzione della probabilità di default (PD) assegnata e del tasso di recupero del credito concesso in caso di default (RR). E un concetto probabilistico derivante dal prodotto tra: ELR (expected loss rate) = PD * LGD Moltiplicando il tasso di perdita attesa per l esposizione al momento del default (EAD) si ottiene il valore assoluto della perdita attesa: EL = ELR * EAD 18 6

La Expected Loss Credito in bonis Stato del credito Esposizione corrente Esposizione a scadenza (EAD) Probabilità di inadempienza (PD) EL = [ PD * EAD * LGD ] Perdita in caso di inadempienza (LGD) 19 La Expected Loss 1.000 I parametri di riferimento 1% Esposizione al defalut (EAD) 1 - Tasso credito recuperato (RR) = Probabilità default (PD) * Loss Given Default (LGD) = * Tasso perdita Attesa (ELR) = EL = Perdita attesa 55% 45% 0,45% 4,5 20 La Unexpected Loss Ai fini di una efficace quantificazione del rischio di credito occorre tener conto anche della probabilità di uno scostamento tra la perdita attesa, livello stimato ex ante, e la perdita effettiva, livello rilevato ex post. La perdita inattesa (Unexpected Loss) può considerarsi espressione della variabilità della distribuzione delle perdite intorno al loro valore medio (Expected Loss EL). 21 7

Le coperture Le fonti destinate alla copertura delle perdite sono di due tipi a seconda del grado di prevedibilità del credit event UL perdita inattesa coperta con Patrimonio (di Vigilanza) EL perdita attesa coperta con accantonamenti e rettifiche di valore 22 Il rischio di credito in Basilea 2 La determinazione del rischio di credito può essere affrontata con tre differenti metodologie, la cui adozione rappresenta un alternativa per la banca Rischio di credito Standard Standard Internal Rating Based (IRB) Foundation Internal Rating Based (IRB) Advanced 23 Il metodo standard I coefficienti di ponderazione sono quelli utilizzati dalle agenzie di rating (ECAI External Credit Assessment Institution) se soddisfano requisiti di: obiettività, indipendenza, trasparenza, credibilità, disponibilità di risorse. Le autorità di vigilanza predispongono tabelle di raccordo (mapping) tra le scale di rating adoperate dalle agenzie e le tabelle previste dal modello standard. Sono previste quattro classi di esposizione verso: imprese private portafoglio al dettaglio soggetti sovrani le banche 24 8

Il metodo standard Esposizione verso imprese private Risk weightingda AAA categories a AAda A+ da BBB a A- a BBBda BB+ da B+ a BB- a B- Sotto B- Non rated Corporates 20% 50% 100% 100% 150% 150% 100% Le imprese che non dispongono di rating continueranno ad avere una ponderazione del 100%. La sfida è eliminare le distorsioni derivanti dalla mancanza di interesse a chiedere l attribuzione del rating da parte dei peggiori prenditori. 25 Il metodo standard Esposizione nel portafoglio dettaglio Il coefficiente di ponderazione è pari al 75% Per qualificare un credito come credito del portafoglio retail è necessario che: il credito sia vantato nei confronti di persone fisiche o imprese di piccole dimensioni; lo strumento utilizzato dall affidato sia: linea di credito di tipo rotativo, prestito personale, l esposizione aggregata non sia superiore al 2% del portafoglio e l esposizione assoluta non superi 1 mil 26 Il metodo standard Esposizione verso soggetti sovrani Risk weightingda AAA categories a AAda A+ da BBB a A- a BBBda BB+ da B+ a BB- a B- Sotto B- Non rated Sovereigns 0% 20% 50% 100% 100% 150% 100% Per la definizione del rating dei soggetti sovrani è possibile far ricorso anche ai rating pubblicati dalle agenzie per il credito all esportazione predisponendo un opportuna tabella di raccordo. 27 9

Il metodo standard Esposizione verso le banche Risk weightingda AAA categories a AAda A+ da BBB a A- a BBBda BB+ da B+ a BB- a B- Sotto B- Non rated Opzione 1 Opzione 2 Opzione 2* 20% 20% 20% 50% 50% 20% 100% 50% 20% 100% 100% 50% 100% 100% 50% 150% 150% 150% 100% 50% 20% *scadenza = < 3 mesi Esistono due opzioni: Ponderazione immediatamente meno favorevole di quella relativa ai crediti verso lo Stato cui le banche appartengono. Ponderazione conforme a quella delle agenzie esterne. 28 Il metodo standard da Basilea 1 a Basilea 2 0 governi da 0 a 20 50 100 imprese 150 20 da 100 a 20 50 100 150 banche da 20 a 50 100 150 retail da non presente a 75 29 I metodi interni IRB Il metodo fondato sui rating interni (internal rating based) consente di utilizzare come coefficienti di ponderazione delle classi di attivo risultati di analisi condotte internamente. L adozione di questo metodo consente di conferire al presidio patrimoniale elasticità, nel senso che esso si adatta all effettivo profilo di rischio della singola banca. Esistono due versioni del modello: Base (foundation approach) Avanzato (Advanced approach) 30 10

I metodi interni Obiettivo classificare le controparti sulla base di classi interne di rating che riportano: - valore minimo e massimo - valore medio calcolati sulla base di: - archivi interni sulle insolvenze; - collegamento con archivi esterni (mapping) o condivisi (pooling) - modelli statistici Le classi sono calcolate su orizzonte annuale ma in una visione di lungo periodo.. 31 Input fornito da banca I metodi interni Probabilità di Default Input fornito da banca IRB di base autorità autorità Loss Given Default Exposure At Default banca banca IRB avanzato autorità Maturity banca 32 I metodi interni Il foundation approach si limita a stimare solo una componente del rischio di credito: la probabilità di inadempienza ad un anno (PD). Le altre componenti di rischio (LGD EAD, M) sono fornite dall autorità di vigilanza. L advanced approach formula internamente tutte le componenti di rischio (PD, LGD ed M). Per le esposizioni del portafoglio crediti al dettaglio non vi è differenza tra i due approcci ed è prevista la specifica interna sia della PD sia della LGD. 33 11

solvente I metodi interni la scala dei rating interni DA una visione binomiale insolvente perdita per downgrading A una visione scalare perdita per default AAA AA A BBB BB B CCC CC C D guadagno per upgrading rischio estremo 34 I metodi interni Requisiti per l adozione Per utilizzare il metodo interno è necessario che esso sia vagliato dall autorità di vigilanza e che la banca soddisfi determinati requisiti in termini di: Diversificazione del portafoglio crediti: il portafoglio deve essere distribuito su un certo numero di classi di rischio. Livello minimo di stima: il modello deve almeno stimare la probabilità di insolvenza quale elemento di rischio. Capacità di differenziazione: il modello deve essere capace di individuare gli elementi sensibili di ciascuna controparte. Timing di valutazione: la valutazione del merito creditizio deve essere fatta prima che sia stato accordato il prestito e rivista periodicamente. 35 I metodi interni I rating interni devono assumere un ruolo essenziale nei processi di approvazione dei crediti, risk management, allocazione del capitale, governo societario della banca. In nessun caso potranno essere autorizzati sistemi di rating implementati esclusivamente per le finalità di calcolo del capitale regolamentare. Le banche devono, inoltre, dimostrare di avere usato un sistema di rating in linea con i requisiti normativi per almeno tre anni prima della richiesta di autorizzazione. 36 12

L assorbimento di capitale le categorie di esposizione Il rating interno va calcolato con riferimento a definite classi di attività imprese enti sovrani banche retail (privati) partecipazioni azionarie 1. Crediti garantiti da ipoteca su immobili residenziali 2. Crediti rotativi dettaglio qualificati 3. Altre esposizioni al dettaglio 37 L assorbimento di capitale Per ogni portafoglio o sottoportafoglio esiste un sistema di formule (motore di calcolo) che determina i coefficienti di ponderazione/requisiti sulla base dei valori delle componenti di rischio immesse: formule per i portafogli bank, sovereign, corporate formule per PMI incluse nel portafoglio corporate formule per ogni sottocategoria di portafoglio retail. Principale strumento di differenziazione delle formule: l asset correlation 38 L assorbimento di capitale Asset correlation = R Indica come variano gli attivi delle imprese in funzione dell andamento economico generale Funzione (ad esempio) diretta del Pil con un coefficiente medio che è stato stimato per gli insiemi degli attivi delle imprese finanziate delle banche pari a circa il 20%. Il mio attivo cresce del 2% (asset correlation pari a 0,20) solo perché il Pil è aumentato del 10%. 39 13

correlata L assorbimento di capitale l asset correlation corregge errore statistico è correlata in funzione (diretta) alla dimensione di impresa. Asset correlation per Basilea 2 Dimensione impresa correlazione inversa con diretta con è il fattore utilizzato per mitigazione della rischiosità con il frazionamento PD correlazione inversa con R 40 L assorbimento di capitale la classificazione delle imprese Fatturato >= 50 mln CORPORATE < 50 e >= 5 mln PMI esposizione <= 1 mln < 5 mln + Gestione in pool RETAIL Differenti funzioni di calcolo dell assorbimento piccole imprese small business 41 L assorbimento di capitale i crediti corporate 1. si calcola il requisito K sulla base di PD, LGD, M 2. K esprime il livello di perdita unitaria inattesa di ciascuna posizione del portafoglio 3. perdita attesa EL = (EAD * PD * LGD) 4. perdita unitaria inattesa K dipende dalla volatilità di PD 5. attività ponderate (RWA) = K * 12,5 * EAD 42 14

L assorbimento di capitale PD = 1 LGD = 45 EAD = 100 Corporate Fatturato > 50 mln PMI Fatturato = 5 mln 7,39 5,79 Capitale assorbito Altri dettaglio 3,66 6,92 LGD 85 Ipoteche residenziali 4,51 2,51 LGD 25 Rotativi qualificati 1,38 2,60 LGD 85 43 Le esposizioni retail Rientrano nell ambito del retail: le esposizioni verso persone fisiche costituite da crediti e linee di credito rotative, prestiti personali e leasing, indipendentemente dal loro ammontare; i mutui ipotecari su immobili residenziali, indipendentemente dal loro ammontare, se il credito è concesso al locatario o al proprietario dell immobile; i prestiti a piccole aziende gestiti come crediti al dettaglio e con esposizione < 1 milione, se la banca li amministra con gli stessi criteri degli altri crediti al dettaglio. La posizione non deve esser gestita singolarmente ma come pool di attività con caratteristiche simili di rischio. Ciò non implica che queste posizioni non possano avere un rating. L esposizione al dettaglio deve rientrare in un ampio pool di attività gestite dalla banca. 44 Le garanzie Per contenere l accantonamento patrimoniale occorrerà mitigare il rischio assunto dal banchiere: le garanzie rappresentano uno strumento di mitigazione del rischio, utilizzabile dal cliente per facilitare l accesso al credito e contenere il costo. GARANZI E Personali Reali Netting Derivati 45 15

Le garanzie reali, (contante, titoli di capitale negoziati in borse riconosciute, certificati di investimento, quote di fondi comuni e oro) beni fungibili che la banca utilizza in caso di inadempienza che prescinde dal debitore e tende a far contenere la perdita; personali, di terze persone che garantiscono per l obbligato e che tende a traslare verso terzi o ad associare terzi nella fase di recupero del credito. netting: compensazioni tra crediti e debiti, in presenza di accordi giuridici di compensazione tra posizioni a credito e a debito con la definizione del saldo; derivati su crediti, ove l esposizione è coperta da strumenti quali Credit Default e Total Return Swap. 46 I metodi a confronto Standardised Approach Exposure x Risk Weight x 8% = Capital Requirement EAD x PD x LGD x M +/-Granularity x 8% = Capital Requirement IRB Approach 47 I metodi a confronto I vantaggi dei rating interni Passaggio da logica binomiale a scala valori Precisione prezzament o prestito Vantaggi rating interni Condivisione esperienze aziendali Politica diversificazione portafoglio Migliore funzione allocativa 48 16

I metodi a confronto funzione allocativa Con l utilizzo dei rating interni, si ha a disposizione una serie di parametri che consentono di definire il migliore assetto del portafoglio prestiti in funzione della combinazione rischio rendimento cercata ed ottenuta, anche in funzione di una logica di portafoglio. Da qui il concetto di capitale allocato, quale capitale economicamente assorbito dall operazione di impiego in funzione di una selezione individuale e del contributo da essa fornita al rischio e al rendimento dell intero portafoglio aziendale. Si differenzia dal capitale assorbito di vigilanza se i criteri per definire la convenienza ed il volume di capitale a rischio sono diversi. 49 I metodi a confronto le logiche di pricing Né Basilea 1 né Basilea 2 parlano di definizione di prezzo del credito (pricing) ma si limitano a definire i requisiti patrimoniali minimi in funzione dei rischi assunti L effetto sul pricing è un opportunità non un obbligo Con i metodi IRB, la banca è però in grado di: includere nel pricing la remunerazione del rischio orientare le proprie attività commerciali in funzione delle migliori combinazioni rischio/rendimento impostare in modo diverso il portafoglio crediti verso la clientela che crea valore. 50 I metodi a confronto la definizione del prezzo No rating Valutazione individuale Rapporto di forza Prezzo prestito Esigenze cliente Prezzo base Costo raccolta Recupero + perdita attesa + Remunerazione patrimonio impegnato da perdita inattesa Rating 51 17

I metodi a confronto il tasso ideale da applicare Tasso globale = Tasso privo di rischio + Premio per rischio Tasso di mercato di un titolo di Stato sovrano con rating elevato Copertura per recupero perdita attesa e inattesa Maggiorazione tasso per perdita attesa da accantonare. Premio netto per il rischio rischio operazione. 52 capitalizzazione flessibile progressiva convenzione Unicredit Banca d impresa Garanzia Italia (Sviluppo Italia) la convenzione prevede uno stanziamento di finanziamento pari a 300.000.000 di euro con un impegno massimo per Garanzia Italia pari a 7.500.000 di euro. Le imprese destinatarie sono PMI del Mezzogiorno con business innovativi o che, semplicemente, vogliono ristrutturare la loro posizione finanziaria La capitalizzazione flessibile progressiva è un pacchetto di finanziamenti così costituito: 53 capitalizzazione flessibile progressiva finanziamento richiesto dalla PMI del Mezzogiorno=2*impegno ad aumentare i mezzi propri % 50% 50% forma mutui chirografari linea di credito stand by durata 5 anni 7 anni (2 ammortament o) parametro di determinazion e impegno ad aumentare i mezzi propri mezzi propri versati garanzia garanzia tra il 69-80% del finanziamen to (in base alla localizzazio ne geografica) nessuna garanzia 54 18