ISTITUTO TECNICO AGRARIO Carlo Gallini LABORATORIO DI CHIMICA Procedura Operativa Standard

Documenti analoghi
La nozione di ph. SCOPO Valutazione della forza acida

IN QUESTA PROVA ANDREMO A DETERMINARE L ACIDITA DI UN CAMPIONE DI LATTE MEDIANTE UNA TITOLAZIONE ACIDO-BASE


Esperienza n 3: Determinazione del grado di acidità dell aceto commerciale

RISOLUZIONE ENO 25/2004

Curve di Titolazione, indicatori

Esperienza n. 1 TITOLAZIONI ACIDO-BASE

ESERCITAZIONE N 1 DETERMINAZIONE DI ACIDO FOSFORICO NELLA COCA-COLA ] / [H 2 PO 4- ] HPO 4

Determinazione dell ACIDITA dell OLIO D 0LIVA

Esercitazione 1 PEROSSIDI IN OLIO D OLIVA

Determinazione percentuale di CaCO3 in un guscio d uovo.

A) Preparazione di una soluzione di Na 2 S 2 O N (0.1 M)

ISTITUTO TECNICO AGRARIO Carlo Gallini

ESPERIENZA 4. Permanganometria

ESERCITAZIONI ) Standardizzazione di una soluzione di HCl mediante Na 2 CO 3 2) Dosaggio dei carbonati mediante titolazione con HCl

LABORATORIO DI CHIMICA

A) Preparazione di una soluzione di NaOH 0.05 M

DETERMINAZIONE della MASSA di ACIDO ACETICO PRESENTE in un 1 L di ACETO

Determinazione dell acidità volatile di un vino

ESPERIENZA 2. Argentometria

ATTREZZATURA DI LABORATORIO

ESPERIENZA 1: DISTILLAZIONE FRAZIONATA DI UNA MISCELA DI ESANO - TOLUENE

Preparazione di soluzioni a titolo approssimato e a titolo noto

Prove di miscibilità

Eperienza di Laboratorio Sintesi del biodiesel Laboratori Didattici del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche Edificio PP1 piano terra

PROGRAMMAZIONE DI LABORATORIO DI: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, PRINCIPI DI AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

LA DISTILLAZIONE DEL VINO

A) Determinazione gravimetrica di manganese(ii) e di zinco(ii)

ESPERIENZA 3. Chelometrica

Acquaplanet I passaggi di stato - Le soluzioni

SCHEDA per l esperienza ACIDO-BASE

DETERMINAZIONE DUREZZA ACQUA

ESERCITAZIONI DI ENOLOGIA

OSSIDAZIONI CON PERMANGANATO DI POTASSIO

Attività laboratoriale di «Trasformazione dei prodotti»

Isolamento della caffeina dalle foglie di tè

Analisi Chimica Relazione

XVII ZOLFO. Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE. Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI

SOLUZIONI TAMPONE SOLUZIONI TAMPONE

Materiale occorrente: una bilancia tecnica; due matracci da 250 ml; una pipetta tarata con propipetta.

CHIMICA ANALITICA AMBIENTALE

Rapporto tra soluto e solvente o soluzione

Progetto fumo. 2CT - ANNO SCOLASTICO 2015/16 Istituto tecnico industriale statale A.Volta

Sintesi verde malachite

1 Durezza totale dell acqua

Laboratorio di chimica organica I corso. Dott.ssa Alessandra Operamolla

ANALISI CHIMICHE ED ELABORAZIONE DATI

Determinazione del Cu in pigmenti

Analisi Chimica Relazione

i) Misura della massa

Analisi del vino. - Cu, Pb, Cd e Zn mediante DPASV - Fe mediante DPV - Anidride solforosa mediante DPV

ESERCITAZIONI. 1) Standardizzazione di una soluzione di HCl mediante Na 2 CO 3 2) Dosaggio dei carbonati mediante titolazione con HCl

Fila A Codici per la correzione

Qualche formula pratica da ricordare

PREPARAZIONE E STANDARDIZZAZIONE DI 2l di soluzione di KMnO4 0,025N fc

Vetreria e apparecchiature

CORSO DI LAUREA IN BIOLOGIA ECOLOGICA. Esercitazioni di Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica

COMPITO DI ANALISI DEI FARMACI I BARI,14 GIUGNO 1999

Eperienza di Laboratorio Sintesi del biodiesel

2013 Reazione dell acido cinnamico con cloruro di tionile per formare cinnamoil cloruro

Indici fisici dell analisi del vino: determinazione dell estratto secco

Variazione della densità dell acqua in funzione della temperatura

RISOLUZIONE OIV-OENO MONOGRAFIA SUI TANNINI AGGIORNAMENTO DEL METODO PER LA DETERMINAZIONE DEI POLIFENOLI

ACETILAZIONE DELL ACIDO SALICILICO (Sintesi dell Aspirina acido acetilsalicilico) H 2 SO 4. Quantità: Acido salicilico 5.0 g (PM = 138.

Metodo VII.1. Determinazione dello ione cloro in assenza di sostanza organica

TERZA ESPERIENZA DI LABORATORIO. Prof. Antonio Lavecchia

A fine titolazione la concentrazione iniziale della soluzione da titolare risulta essere stata pari a:

Misure di ph e titolazione acidobase con metodo potenziometrico

REAZIONI ACIDO-BASE OSSERVARE, DESCRIVERE E DARE UNA SPIEGAZIONE DEI FENOMENI CHIMICI AVVENUTI

TITOLAZIONI TITOLAZIONI ACIDO-BASE

Il riscaldamento può essere effettuato con un bagno ad acqua, ad olio, un mantello scaldante, tenendo in considerazione che deve essere effettuato

GARA NAZIONALE DI CHIMICA XV EDIZIONE Aprile 2016 PRATO PROVA PRATICA

Classe PRIMA_Tecnologico Ore/anno 99 A.S MODULI COMPETENZE UNITA di APPRENDIMENTO

Classe 5 ch B a.s.2007/08 ANALISI DELLA BIRRA

Rapporto tra soluto e solvente o soluzione

TITOLAZIONI ACIDO-BASE

Regolamento concernente la produzione e il commercio di sale da cucina iodurato, di sale iodato e di sale iodurato e iodato.

Come allestire la vostra fermentazione

VOLUMETRIA IODOMETRIA IODOMETRIA DIRETTA = IODIMETRIA. IODOMETRIA (iodimetria): dosaggio dell antimonio e potassio tartrato con I 2 0.

CIANURI TOTALI: METODO SPETTROFOTOMETRICO CON PIRAZOLONE PIRIDINA ISS.BHC.010.REV00

GARA NAZIONALE DI CHIMICA XI EDIZIONE Aprile 2012 PRATO PROVA PRATICA

ESERCITAZIONI DI ENOLOGIA I

Chimica Analitica e Laboratorio 2. Modulo di Spettroscopia Analitica

Estrazione con solvente 18/01/2010. Laboratorio di chimica. Prof. Aurelio Trevisi

ANALISI SENSORIALE DEL FORMAGGIO

LA CHIMICA DEGLI ALIMENTI

(Si identificano Ag +, Hg 2. , Pb 2+ ) - 1 GRUPPO - Reattivo Generale: HCl 2N. Soluzione. Precipitato. Soluzione. Residuo. Soluzione.

cieffeservicesrlcieffeservicesrlcieffeservicesrlcieffeservicesrlcieffese

DETERMINAZIONI. Acido Citrico. Ka 1 = 4, Ka 2 = 4, Ka 3 = 8,0 10-6

20/03/2014 ANALISI VOLUMETRICA ACIDO-BASE PRECIPITAZIONE COMPLESSOMETRICA OSSIDO-RIDUZIONE REQUISITI PER UNA TITOLAZIONE

3009 Sintesi dell acido trans-5-norbornen-2,3-dicarbossilico da acido fumarico e ciclopentadiene

Analisi Chimica Relazione

Dispense di Analisi Volumetrica

Instruction Manual HI Fotometro portatile per Ferro Scala Bassa Manganese Scala Bassa.

Acidi e basi di Lewis

CHAS 4-16 FRENO ANTERIORE E FRENO POSTERIORE. Intervento/ Nome della parte Q.tà Osservazioni. Staccare le parti nell ordine dato.

COSTITUENTI INORGANICI NON METALLICI

Transcript:

ISTITUTO TECNICO AGRARIO Carlo Gallini LABORATORIO DI CHIMICA Procedura Operativa Standard Determinazione del Titolo Alcolometrico Volumico effettivo mediante ebulliometro di Malligand (Metodo rapido) L ebuliometro è costituito dai seguenti componenti; verificarne la presenza: caldaia; termometro a squadra con asta graduata scorrevole; lente di collimazione; refrigerante; fornelletto ad alcool. (verificare che sia sufficientemente pieno). 1. Lavare alcune volte la caldaia, quindi aggiungere acqua fino alla tacca di livello inferiore, (assicurarsi che all interno non rimangano delle bolle); 2. inserire il termometro a squadra con asta graduata scorrevole (evitare di utilizzare l asta come leva e fare attenzione a non serrare eccessivamente la chiusura); 3. accendere il fornelletto e collocarlo nell apposita sede; 4. attendere l ebollizione e verificare l aumento di temperatura seguendo il percorso del mercurio nel capillare del termometro; 5. quando il termometro non evidenzia più nessun aumento di temperatura far scivolare l asta graduata colimando, mediante l apposita lente, il punto raggiunto dal mercurio con lo 0 della gradazione; 6. lasciar raffreddare lo strumento; 7. smontare l asta graduata facendo attenzione a non modificare la taratura precedente; 8. svuotare l acqua rimasta, avvinare alcune volte, quindi aggiungere il vino fino alla tacca di livello superiore; 9. inserire il termometro a squadra con asta graduata scorrevole (evitare di utilizzare l asta come leva e fare attenzione a non serrare eccessivamente la chiusura); 10. avvitare nell apposita sede il refrigerante adeguatamente riempito di acqua distillata; 11. immergere nel liquido del refrigerante un termometro; 12. accendere il fornelletto e collocarlo nell apposita sede; 13. attendere l ebollizione e verificare l aumento di temperatura seguendo il percorso del mercurio nel capillare del termometro; 14. quando il termometro del refrigerante indica una temperatura compresa trà 28 C e 32 C effettuare la lettura sulla scala graduata collimando, con l apposita lente, il

livello che il mercurio ha raggiunto in quel momento con la gradazione sottostante. Smaltimento dei reflui Non vi sono particolari indicazioni relative allo smaltimento. Osservazioni Il metodo non è ufficiale e da risultati leggermente superiori al reale. Nei vini particolarmente ricchi di zuccheri il procedimento è piuttosto superficiale, perché lo zucchero disciolto incrementa il punto di ebollizione, ma altresì occupa un volume della soluzione determinando nel solvente un aumento della concentrazione di alcool. Questi due effetti si possono compensare, ma il più delle volte sono causa di errore. Per i vini ad elevato tenore alcolico si può procedere ad una diluizione. Le sostanze estrattive del vino contribuiscono a modificare il punto di ebollizione del vino in eccesso o in difetto a seconda del loro peso molecolare.

Determinazione del Titolo Alcolometrico Volumico effettivo per distillazione semplice con lettura densimetrica (Con l uso del densimetro elettronico il metodo è uficiale) Operatività Materiale Carborundo granulare K 2 HPO 4 + NaOH 30% a ph 7.0 tributilcitrato Classe di pericolo rischio sicurezza Prodotti senza obbligo di classificazione Caratteristiche e pericoli non pienamente determinati DISTILLAZIONE 1. Staccare il raccordo di collegamento tra il pallone da distillazione e il refrigerante. 2. Nel pallone del distillatore aggiungere: un cucchiaio di carborundo granulare (accertarsi che non aderisca al giunto sferico pregiudicandone la tenuta); 50 ml (cilindro) di soluzione neutralizzante (K 2 HPO 4 +NaOH 30% a ph 7.0); 100 ml esattamente misurati (pipetta tarata) di vino; alcune gocce di antischiuma, (tributilcitrato). 100 ml (cilindro) di acqua distillata; 3. riposizionare il raccordo di collegamento dell apparecchio avendo cura che i giunti siano a tenuta, (impiegare le apposite pinze); 4. posizionare sotto l allunga del refrigerante un matraccio tarato a 100 ml il cui fondo è stato preventivamente umettato. (Aver cura di proteggerlo dal calore emesso dal Bunsen); 5. Avviare il flusso del refrigerante; 6. accendere il Bunsen e portare ad ebollizione; 7. mantenere l ebollizione fino a raccogliere una quantità di distillato pari ai 4/5 del volume del matraccio impiegato; 8. Spegnere la fiamma del Bunsen e attendere che l apparecchio si raffreddi; 9. Staccare il raccordo di collegamento e lavare la canaletta del refrigerante con pochi ml di acqua distillata (prestare attenzione a non superare la tacca di taratura del matraccio); 10. raffreddare il distillato raccolto controllando che raggiunga i 20 C; 11. portare a volume con acqua distillata. LETTURA DENSIMETRICA 1. Accertarsi che il densimetro elett. Sia tarato. 2. Versare una frazione del distillato in un becher da 100 ml (normalizzare il becher);

3. normalizzare l apposita siringa almeno 3 volte; 4. condizionare il densimetro iniettando circa 2.5 ml di distillato, (ripetere l operazione almeno 2 volte) 5. iniettare circa 2.5 ml di distillato avendo cura di evitare la formazione di bolicine d aria, (controllare il progressivo riempimento del capillare); 6. avviare la lettura. 7. Lo strumento fornisce sia i valori di densità assoluta che relativa nonché il corrispondente grado alcolico. Smaltimento dei reflui Non vi sono particolari indicazioni relative allo smaltimento. Determinazione del Titolo Alcolometrico Volumico effettivo per distillazione semplice seguita da dosaggio chimico dell etanolo (Metodo ufficiale) Operatività Materiale Carborundo granulare K 2 HPO 4 + NaOH 30% a ph 7.0 Classe di pericolo rischio sicurezza Prodotti senza obbligo di classificazione tributilcitrato K 2 Cr 2 O 7 (33.608 g/l) Caratteristiche e pericoli non pienamente determinati T+ ; N R: 49-46-21-25- 26-37/38-41/43 S: 53-45-60-61 H 2 SO 4 1+1 C R: 35 S: 26-30-45 FeSO 4 (96 g/l) Xn ; C R: 35-22 S: 24-26-30-45 difenilammina Xn ; C R: 20/21/22-35- 36/38 S: 22-26-30-45 NaF T+ R: 25-32-36/38 S: 22-36-45 DISTILLAZIONE 1. Staccare il raccordo di collegamento tra il pallone da distillazione e il refrigerante. 2. Nel pallone del distillatore aggiungere: 3. un cucchiaio di carborundo granulare (accertarsi che non aderisca al giunto sferico pregiudicandone la tenuta); 4. 20 ml (cilindro) di soluzione neutralizzante (K 2 HPO 4 +NaOH 30% a ph 7.0); 5. 20 ml esattamente misurati (pipetta tarata) di vino; 6. alcune gocce di antischiuma, (tributilcitrato).

7. 200 ml (cilindro) di acqua distillata; 8. riposizionare il raccordo di collegamento dell apparecchio avendo cura che i giunti siano a tenuta, (impiegare le apposite pinze); 9. posizionare sotto l allunga del refrigerante un matraccio tarato a 200 ml il cui fondo è stato preventivamente umettato. (Aver cura di proteggerlo dal calore emesso dal Bunsen); 10. Avviare il flusso del refrigerante; 11. accendere il Bunsen e portare ad ebollizione; 12. mantenere l ebollizione fino a raccogliere una quantità di distillato pari ai 4/5 del volume del matraccio impiegato; 13. Spegnere la fiamma del Bunsen e attendere che l apparecchio si raffreddi; 14. Staccare il raccordo di collegamento e lavare la canaletta del refrigerante con pochi ml di acqua distillata (prestare attenzione a non superare la tacca di taratura del matraccio); 15. raffreddare il distillato raccolto controllando che raggiunga i 20 C; 16. portare a volume con acqua distillata. DOSAGGIO CHIMICO DELL ETANOLO 1. In una beuta da 300 ml metto esattamente misurati (pipetta) 20 ml di K 2 Cr 2 O 7 (33.608 g/l); 2. aggiungo con cilindro graduato 20 ml di H 2 SO 4 1+1; 3. aggiungo 10 ml esattamente misurati del distillato raccolto; 4. agito e lascio a riposo per 30 minuti; 5. allo scadere dei 30 minuti aggiungo 100 ml (cilindro) di acqua distillata. 6. titolo; 7. Parallelamente eseguo una prova in bianco Prova in bianco In una beuta da 300 ml metto esattamente misurati (pipetta) 20 ml di K 2 Cr 2 O 7 (33.608 g/l); aggiungo con cilindro graduato 20 ml di H 2 SO 4 1+1; titolo. Titolazione del campione Allestire una buretta di Mhor tarata a 50 ml con FeSO 4 (96 g/l); titolare l eccesso di K 2 Cr 2 O 7 fino a viraggio verde, impiegando come indicatore 10 gocce di difenilammina in presenza di una punta di spatola di NaF; annotare il volume di titolante impiegato. (Agevolare il riconoscimento del viraggio eseguendo le operazioni con una fonte luminosa sullo sfondo) Titolazione della prova in bianco Ripetere la titolazione con le stesse modalità previste per il campione, annotare il volume di titolante impiegato.

Espressione dei risultati C 1 - ----------- x 20 =.% vol. B Dove C = volume di FeSO 4 impiegato nella titolazione del campione; B = volume di FeSO 4 impiegato nella titolazione del bianco Smaltimento dei reflui A causa delle caratteristiche chimiche di taluni reattivi è fatto obbligo raccogliere i reflui negli appositi contenitori. Osservazioni Il K 2 Cr 2 O 7 ossida CH 3 -CH 2 -OH secondo la seguente reazione: +6-1 +3 +3 2K 2 Cr 2 O 7 + 3CH 3 -CH 2 -OH + 8H 2 SO 4 2K 2 SO 4 + 2Cr 2 (SO 4 ) 3 + 3CH 3 -COOH Durante la titolazione il FeSO 4 viene ossidato dal K 2 Cr 2 O 7 secondo la seguente reazione: +6 +2 +3 +3 K 2 Cr 2 O 7 + 6FeSO 4 + 7H 2 SO 4 3Fe 2 (SO 4 ) 3 + K 2 SO 4 + Cr 2 (SO 4 ) 3 + 7H 2 O