La scuola come sfondo integratore Laura Viganò 8.11.10
La scuola è un mondo, fatto di persone, relazioni, gerarchie, regole. Questa sua complessità è ricchezza nella misura in cui non la rende una realtà a sé, chiusa, bensì un contesto aperto, all interno e verso l esterno.
L accoglienza di un alunno diversamente abile contemporaneamente esplicita questa complessità, fatta di singoli e di ruoli, e ne richiede il confronto. A partire da ciò la scuola diventa sfondo integratore.
Prima della scuola Il bambino figlio la posizione della e nella famiglia Il bambino paziente la N.P.I. e la riabilitazione
L ingresso a scuola Quel bambino diventa un alunno appartenente a una famiglia con una certificazione di disabilità
Una rete in potenza L ingresso a scuola esplicita quelli che sono gli attori principali della RETE e al contempo a questi attori offre un palcoscenico di tutto rispetto.
La finalità condivisa Ovvero dentro la metafora il copione che assegna a ciascuno la sua parte tenendo presente che ciascuno concorre a promuovere quantomeno l integrazione scolastica di quell alunno.
Un esempio immediato: la diagnosi clinica diventa diagnosi funzionale, ovvero dal quello che è (etichetta) al quello che potrebbe essere: si crea così un ambito in cui c è spazio per lavorare in prospettiva.
Dalla Diagnosi Funzionale il Profilo Dinamico Funzionale, quindi il Progetto Educativo Individualizzato come primo gradino nella lunga scalata del progetto di vita.
Si comincia a
Rete FREDDA passiva, espulsiva, emarginante Ogni attore tende, chiuso nel suo ruolo, ad evidenziare i limiti, quindi il pensiero che circola è di rassegnazione (non sarà mai normale). Per la scuola è un problema senza soluzione. Il limite accettato è punto di arrivo.
Rete CALDA attiva, accogliente, integrante L alunno D.A. è persona con limiti e possibilità. Il limite accolto e compreso è punto di partenza.
Presupposti condivisi - autonomia e centralità della persona e della sua famiglia - unità e unicità della persona - condivisione di valori e strategie - procedure di lavoro congiunte - prospettiva coevolutiva e partecipata
Un esempio L integrazione scolastica di Elisa, esperienza di rete per il progetto di vita.
Elisa, una bambina con la sindrome di Down, va a scuola.
Cosa c è di diverso - certificazione - insegnante di sostegno - educatore ad personam
I nodi esplicitati Famiglia Scuola Alunno disabile U.O.N.P.I.A. Servizi territoriali
Quindi il riconoscimento degli attori dirigente Famiglia medico N.P.I. psicomotricista docenti Alunno disabile logopedista Gli altri alunni docente di sostegno pedagogista educatrice
La scuola palcoscenico SCUOLA Dirigente Famiglia Docenti Alunni ALUNNO N.P.I. psicomotricista pedagogista educatrice logopedista
La RETE non esiste in sé, si costruisce man mano attraverso il lavoro di tutti. È muovendosi che si fa rete, partendo da un dato certo: quell alunno c è.
La scuola come contesto di accoglienza Del disabile all interno Del dialogo verso l esterno all esterno
La famiglia come punto di partenza Ruolo attivo della famiglia Capacità di saper chiedere Dare fiducia Saper delegare I genitori garanti del percorso di integrazione del proprio figlio
Il ruolo della pedagogista Mediare Coordinare le risorse Favorire l integrazione delle professionalità e dei ruoli Garantire la continuità del percorso
La posizione dell U.O.N.P.I.A. Dalla diagnosi funzionale la prospettiva evolutiva L assunzione di un punto di vista condiviso La disponibilità al confronto e alla collaborazione
Integrazione Nella scuola tra insegnanti e risorse interne Della scuola con la famiglia, gli specialisti e le risorse esterne
Quindi di Elisa.
Il valore dell esperienza Gli elementi di trasferibilità: - la famiglia come punto di partenza - il ruolo della pedagogista - la posizione dell U.O.N.P.I.A. - il riconoscimento delle professionalità - il confronto tra Enti e Istituzioni - la scuola come contesto di accoglienza
Cosa c è oggi (non solo per Elisa) Conoscenza dell alunno e della sua famiglia prima dell inserimento Costruzione del gruppo classe Scelta del consiglio di classe più idoneo Confronto periodico tra scuola/famiglia/specialisti di riferimento Costruzione di una didattica flessibile
dott.ssa Laura Viganò l.vigano@libero.it