Come scoprire cosa pensa l altra persona Il linguaggio del corpo fa parte della comunicazione non verbale. In quest'ambito si interpretano, ai fini dell'interazione sociale, postura, gesti, movimenti, espressioni e mimica che accompagnano o meno la parola rendendo la comunicazione umana più marcata, ancora più chiara e comunicativa. Attraverso il linguaggio del corpo si riesce a conoscere l'individuo nella sua interezza ed interiorità, sia che si usino o meno alcuni gesti o che si compiano determinati movimenti. La mimica, in generale, rivela i pensieri e le intuizioni altrui più delle parole. Come interpretare il Linguaggio del Corpo Con la lettura di questo e-book scoprirai come: Comprendere meglio le altre persone Migliorare le tue abilità di relazione Capire le reali intenzioni del tuo interlocutore
I gesti sono una seconda lingua Gli atteggiamenti, I movimenti e le azioni tendono ad evocare le immagini e le idee corrispondenti Prossemica Le 4 distanze interpersonali gesti, il comportamento, lo spazio e le distanze all'interno di una comunicazione, sia verbale sia non verbale. la distanza tra le persone è correlata con la distanza fisica. La distanza intima (0-45 cm). La distanza personale (45 120 cm) per l'interazione tra amici. La distanza sociale (1,2-3,5 metri) per la comunicazione tra conoscenti o il rapporto insegnante-allievo. La distanza pubblica (oltre i 3,5 metri) per le pubbliche relazioni.
Intorno ad un tavolo Come ci si siede in un tavolo può significare molto, grazie alla prossemica e al linguaggio del corpo, delle intenzioni o del rapporto che c è tra voi e il vostro interlocutore. Questo vi sarà molto utile in ambito lavorativo e sociale. sfida / subordinazione libertà / barriera parziale pari livello / idee affini massima empatia minima LA POSIZIONE FRONTALE: Quando le due persone si mettono l una dalla parte opposta del tavolo rispetto all altra. Questa è una posizione che nell ambito lavorativo è molto pericolosa in quanto si tende a dividere lo spazio personale riguardante il tavolo in due parti uguali e ad avere un atteggiamento competitivo quasi di sfida reciproca che per due persone che non sono a pari grado lavorativo non è affatto consigliabile. Questa invece è la situazione ideale per redarguire un proprio dipendente o per impartire degli ordini. Purtroppo, invece, questa posizione viene usata per molti colloqui lavorativi in maniera assolutamente errata. LA POSIZIONE ANGOLARE: I due interlocutori si siedono uno nel lato lungo e uno nel lato corto del tavolo. Questa posizione è l ideale per i colloqui di lavoro in quanto si può sia guardare negli occhi il datore di lavoro sia si ha uno spazio di visuale libero per poter allentare così lo stress causato dal contesto. Oltre a questo c è, anche, l angolo del tavolo che funge da barriera e filtrando la tensione dovuta dal momento, permettendoci così un colloquio più tranquillo e rilassato. LA POSIZIONE DI FIANCO: Entrambe le persone sono sedute nello stesso lato del tavolo. Questa posizione facilità lo scambio di idee e la collaborazione tra due persone che, però, vengono così considerate di pari grado lavorativo. Con questa posizione si porta la riunione ad un livello più sociale e quindi più tranquillo e meno preoccupato, utile appunto a trovare una soluzione alle nostre problematiche. Ricordate!! Se si vuole creare una situazione di paritaria importanza tra le persone presenti a una riunione è necessario utilizzare un tavolo tondo, si potrebbe pensare che il tavolo quadrato faccia lo stesso effetto in realtà no dato che il tavolo quadrato genera una situazione di ostilità reciproca e tendenza a voler prevalere gli uni sugli altri.
La parte inferiore del corpo I piedi Con il movimento cambia lo stato mentale I piedi indicano dove è rivolta la nostra testa e dove vogliamo andare Indicano inoltre su quale direzione è rivolto il nostro interesse L ipotesi è che i piedi rivelino il nostro stato d animo molto di più dell espressione del volto o dei gesti delle mani. Insomma, amici uomini, è lì che dovreste guardare, per capire se piacete alle donne. Se i piedi sono rivolti verso di voi vi sta ascoltando con attenzione. Il linguaggio del corpo infatti rivela la verità dei nostri pensieri intimi e delle nostre sensazioni. E' un linguaggio primitivo, il primo vero linguaggio universale. In una normale comunicazione le parole possono mentire, sviare, confondere ma la nostra abilità nel giocare con le parole non potrà mai avere la meglio sul linguaggio che la gestualità del nostro corpo istintivamente pone in essere. La parte inferiore del corpo è controllata completamente dall'inconscio e quindi "non mente" lasciando trasparire ciò che pensiamo veramente. Per valutare correttamente il linguaggio del corpo dobbiamo innanzitutto contestualizzare ogni singolo segnale e solo in presenza di almeno tre segnali congruenti possiamo avere elementi sufficienti per interpretare ciò che il nostro interlocutore ci sta comunicando. Le gambe Come i piedi, che comunicano attrazione o disinteresse, le gambe possono parlarci dell apertura o chiusura dell altra persona verso di noi Incrociare le gambe ha lo stesso significato di incrociare le braccia, ma ha un senso meno negativo. Simboleggia protezione e si assume questa posizione quando ci si sente a disagio o per finta disinvoltura. In piedi con gambe divaricate Stando in piedi le gambe possono essere chiuse o divaricate. In genere assumono quest ultima posizione le persone dominanti. In antichità questa era la posa che il guerriero assumeva nei combattimenti per avere le maggiori possibilità di equilibrio. In piedi con gambe strette è tipicamente di chi ha un atteggiamento di insicurezza, necessità di appoggio.
Come si siede l Uomo Dal modo in cui una persona si siede su una sedia o su una poltrona si possono riconoscere alcune sue caratteristiche psicologiche. Allora, se vogliamo avere elementi supplementari per inquadrare una persona, cominciamo a fare un po più di attenzione al modo in cui sta seduto. Come si siede I Uomo Gambe a 4 può significare disapprovazione in ciò che si sta pronunciando. Caviglie incrociate spesso rileva nervosismo e paura, è un segnale di difesa. Gambe larghe è un acuto atteggiamento di dominio o di chi mostra virilità. A cavalcioni dimostra a grandi linee coraggio e protezione, vorrebbe dominare ma nutre di una insicurezza di fondo. Sul bracciolo sidimostra una finta disinvoltura e una tendenza a nascondere un insicurezza di fondo. Altri segnali Chi cambia continuamente posizione non può che essere un inquieto, o comunque, almeno in quella specifica situazione, sta avvertendo un senso di disagio. Chi sedendosi occupa invece tutta la sedia o la poltrona, vuole fare impressione, mentre in realtà è un insicuro e tendenzialmente poco intraprendente. Cerca un appoggio che non ha ancora trovato. Chi siede in posizione eretta, senza appoggiarsi sui gomiti, rivela invece grande energia, sicurezza e coscienza del proprio valore (magari un po eccessiva). Chi incrocia le braccia dietro la testa o sprofonda nello schienale della poltrona manifesta presunzione o comunque noia nei confronti della situazione o dell interlocutore. Chi appoggia i gomiti sulle ginocchia, piegandosi su se stesso rivela necessita di contatto verso chi parla, o comunque un non spiccato senso di autonomia psichica, in altre parole è un tenerone, bisognoso di essere accudito, e soprattutto molto sensibile alle critiche e al sarcasmo. Chi muove freneticamente le gambe o i talloni, non sta ascoltando realmente, è troppo preso ad inserirsi nel discorso, e in senso lato, è una persona troppo spesso impegnata a dire la sua e quindi, raramente capace di ascoltare i pareri e le esigenze di chi gli sta vicino.
Come si siede la Donna Tenere le gambe accavallate è quindi segno di auto-protezione, tanto più elevato, quanto più stretto è il loro accavallamento. In completo relax o completa sicurezza normalmente le gambe non sono accavallate, salvo situazioni particolari, come una donna che indossi una gonna o per questioni di comodità, quindi è opportuno sempre eseguire una valutazione tenendo presente gli altri indici di un atteggiamento auto-protettivo come ad esempio l inclinazione del busto in avanti, la rigidità della gamba accavallata e del piede sospeso da terra e l eventuale chiusura delle braccia. Infatti, escludendo a priori le posizioni di necessità e facendo attenzione ad altri segnali correlati, ecco come di siede la Donna. Punte in fuori, carattere istintivo e spontaneo, attiva e dinamica Punte in dentro, difficile da convincere, pignola e precisa Piedi Uniti, insicura, perfezionista e rigorosa, introversa e difficile da avvicinare. Caviglie incrociate, sfiducia in se stessa Gambe avvitate, massima riservatezza, sta pensando ad altro o molto timida. Gamba ripiegata, maschera timidezza e dimostra finta disponibilità ALCUNI INDIZI PER RICONOSCERE UNA SIGNORA (A TAVOLA) 1 - la vera signora non può sedersi a tavola a gambe divaricate, quindi cavalca il tavolo. Se si trova la gamba del tavolo davanti, opta per una (pur non troppo comoda) postura laterale. 2 - Anche il caldo torrido non ci esime da un minimo di decoro quando siamo in compagnia. Una signora siede con la schiena dritta e tiene i gomiti vicino al corpo. Per essere comoda, sì abbandona con grazia contro lo schienale, ma solo tra una portata e l altra. 3 - In generale, cerca di portare la pietanza alla bocca con la posata, e non la bocca al piatto piegando il corpo. 6 - In un ristorante, non alza mai il braccio per richiamare l attenzione di chi serve ai tavoli, ma lascia che sia il suo accompagnatore.
La parte superiore del corpo: Le braccia Braccia che chiudono Braccia aperte Braccia che coprono Braccia che tagliano Chiusura, difesa, si vogliono prendere le distanze Apertura, disponibilità con palmi ben visibili segnala onestà Finta apertura, si vuole nascondere qualcosa Tagliano l aria e delimitano ciò che si vuole dire, al di fuori non si vuole andare. Si utilizzano le braccia per dare forma a ciò che si sta dicendo, dando enfasi alle parole, in modo tale da rendere più chiaro il concetto espresso. Mettere le mani sui fianchi con i gomiti all esterno serve per creare più spazio attorno, ed è un segno di dominanza del territorio. Insomma questa è una posizione che dichiara sicurezza. La variante di questa posizione si effettua da seduti portando le mani dietro la testa e allargando i gomiti. Incrociare le braccia sul torace esprime un senso di insicurezza o disagio e con questo movimento si crea una barriere a difesa del busto. Per esempio quando ci si trova in mezzo ad un gruppo di estranei o in una situazione dalla quale si vuole uscire. Un argomento che non si gradisce comporta l arretramento del busto e l incrocio delle braccia. Anche portare le braccia dietro la schiena congiungendo le mani indica segno di sicurezza in quanto viene esposto il torace. Braccio che controlla Braccia che sorregge Braccia dietro la schiena Si crea una barriera simbolica, si vuole mascherare il proprio disagio. Scudo protettivo (cartella, fascicolo, bicchiere, borsetta) Si sente rilassato e sicuro, è cosciente della sua autorità Se una mano afferra l altra: senso di frustrazione
La parte superiore del corpo: Le mani Quando parliamo usiamo le mani per descrivere meglio il nostro discorso, i nostri pensieri e le nostre sensazioni. Mani in tasca Le mani in tasca da un segnale di estrema informalità Si tende a nascondere la propria aggressività invece se le mani sono nelle tasche posteriori. Mani ferme Segnale di tensione o gestualità ridotte Mani in movimento Movimenti frequenti e ampi, raffigura un segnale di agevolezza I principali gesti delle mani e il loro significato Mani aperte o nascoste Aperte con i palmi verso l alto: onestà e disponibilità Coperte: c è qualcosa da nascondere Mani a freccia Sicurezza e presunzione persona molto sicura di sé e che pensa di essere superiore, Disagio perché non riesce ad esprimere ciò che pensa Mani a cuneo Persona sicura di se, si sente superiore Se cuneo in avanti aggressiva verso gli altri Mani a Pistola Sensazione di disagio più forte con le mani sono a pistola. Metaforicamente il gesto indica che se potesse vi sparerebbe
La parte superiore del corpo: Le mani Pungno Rabbia e ostilità Mani intrecciate Chiusura e frustrazione più sono vicino al viso maggiore è la sensazione Mani composte Non muovo un dito per te Allontanare oggetti Senso di rifiuto dirottato verso l oggetto più vicino Necessità di avere uno spazio maggiore Pollice in vista: Tenere i pollici in vista è un segno di dominio, superiorità e, a volte, di aggressività. Mani intrecciate: E' un segnale che rivela tensione. Mani ferme una sull'altra: Questa posizione rivela una finta disponibilità da parte del vostro interlocutore. Sfregarsi le mani velocemente: Significa soddisfazione, essere contenti. Viceversa, quando si prova un senso di colpa, i muscoli tendono a inibire il gesto rallentandolo. Sfregarsi le mani lentamente: Indica una soddisfazione a nostro vantaggio
La parte superiore del corpo: Le mani La stretta di mano il primo e il più naturale approccio con gli altri. La stretta di mano risale agli albori della vita sociale dell'uomo e più precisamente al tempo cavernicolo. Ipotizziamo di aver conosciuto da poco una persona e per la prima volta ci accingiamo a stringerle la mano. In quel preciso momento stiamo per trasmettere uno dei tre messaggi racchiusi nella stretta di mano Dominio: 'Questa persona sta cercando di dominarmi. Meglio essere cauti. Sottomissione: 'Posso dominare questa persona. Farà ciò che dirò. Uguaglianza: 'Mi piace questa persona. Penso che mi troverò bene insieme. Questi atteggiamenti psico-sociali sono trasmessi a livello inconscio ma la pratica e la conoscenza di tali effetti in relazione al tipo di 'stretta, possono giocare un ruolo fondamentale nell'approccio iniziale della nostra presentazione
La parte superiore del corpo: Le mani La stretta di mano il primo e il più naturale approccio con gli altri. La stretta di mano risale agli albori della vita sociale dell'uomo, più precisamente al tempo dei cavernicoli. Quando conosciamo una persona per la prima volta il primo gesto è stringerle la mano. In quel preciso momento, entrambi stiamo per trasmettere uno dei tre messaggi che si racchiudono nella stretta di mano. Dominio La dominanza è trasmessa stringendo l'altra mano con il proprio palmo rivolto verso la presa (in basso) o comunque con il polso inclinato verso il basso in modo tale che il dorso della vostra mano risulti visibile ad entrambi. Sottomissione La tecnica di stretta di mano è perfettamente speculare alla prima. Anche in questo caso i limiti accennati per la 'stretta dominante valgono con la stessa valenza, se il gioco lo conduciamo noi allora il messaggio trasmesso potrebbe essere 'guarda che ti sto dando fiducia, ti cedo il controllo.... Uguaglianza Le due mani s'incontrano perpendicolarmente e il movimento della 'stretta ha moto verticale: dalle quattro alle sei scosse di braccia.
La parte superiore del corpo: Le mani La stretta di mano il primo e il più naturale approccio con gli altri. Stili di presa A guanto o del politico Stretta nell intento di trasmettere fiducia e onestà, ma se utilizzata con una persona appena conosciuta l'effetto è opposto. Da pesce lesso o pesce morto Classica stretta molle di chi tende a sfuggire. Attenzione! Molte ricerche in psicologia, hanno rivelato che la maggior parte di queste persone si sono dimostrate opposti al significato attribuito fino a questo momento. Stritolatore Soggetti aggressivi con scarso tatto sociale a prescindere se uomo o donna. Da braccio steso e rigido Tipico atteggiamento di chi vuole mantenere le distanze, leggermente aggressivo. Tira braccio Soggetto insicuro e si sente a suo agio avervi con lui nella sua zona personale. Strigi dita Soggetto che desidera mantenere la distanza dalla sua zona intima. Presa del polso, dell'avambraccio, del bicipite o della spalla Si vuole mostrare sincerità e profonda stima. L altezza dove la mano sinistra (per i destrorsi) esegue la presa è proporzionale all enfasi che l iterlocutore desidera trasmettere.
About the Author Mi chiamo Roberto Baudo, aiuto aziende ed imprenditori ad attuare una comunicazione efficace grazie alle tecniche di PNL sia per una relazione interpersonale (rapportarsi con il cliente fisico) che per sviluppare un efficiente metodo comunicativo nel web. I miei 30 anni di esperienza sul campo e la continua formazione mi hanno permesso di aiutare con grande successo più di 5.000 aziende." Consulente Informatico e Web Project Manager, mi occupo di comunicazione nel Web, nelle declinazioni di analisi, progettazione e realizzazione di progetti web legati all immagine coordinata di figure aziendali e professionali. Dal 1989 svolgo la professione di Docente/Formatore ICT con una significativa esperienza attraverso realtà associative comunitarie di interesse internazionale coprendo cariche istituzionali di considerevole responsabilità sociale tra cui: Presidente Joomla Veneto Associazione Promozione Sociale Regionale. Membro del Gruppo Nazionale Ass.ni Regionali Joomla. Digital Champion supporter Padova. Dal 2013, con il progetto Arredabook, formo Professionisti ed aziende dei settori casa ed arredamento. Numeri, Attività, Competenze: Anni di esperienza nel campo di web, comunicazione e formazione. Speaker a 40 eventi annuali. Formatore e sviluppatore di Progetti. Web Project Manager. Esperto di PNL applicata al web.
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