Un caso concreto: la nuova frontiera della Farnesina digitale. Perché la Farnesina

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Intervento del Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, Amb. Giampiero Massolo, al convegno La dematerializzazione degli atti di spesa delle P.A. (Roma, 16 luglio 2008) Un caso concreto: la nuova frontiera della Farnesina digitale Perché la Farnesina Sono particolarmente lieto di essere qui oggi per raccontare l esperienza del Ministero degli Affari Esteri in materia di dematerializzazione documentale. Come è stato già autorevolmente sottolineato, il motivo per il quale è stata chiesta al Ministero degli Esteri una testimonianza è da far risalire innanzitutto alla nascita del primo embrione di quello che sarebbe poi divenuto il Sistema per la gestione integrata della contabilità economica e finanziaria, noto agli addetti ai lavori come SICOGE, all interno della Farnesina quale sistema di informatizzazione del proprio bilancio, realizzato grazie alla proficua collaborazione tra il Ministero e l Ufficio Centrale per il Bilancio. Un ulteriore, importante passo è stata la recente firma di un intesa con il Ministero dell Economia e delle Finanze per l erogazione del servizio SICOGE in maniera centralizzata da parte del MEF. L accordo consente di conseguire risparmi (si pensi che nel 2007 il Ministero ha avuto finanziamenti per 300mila Euro per contratti di manutenzione, ora non più necessaria) ma anche una migliore capacità di controllo della spesa, soprattutto nella prospettiva dello sviluppo di nuove funzionalità del sistema, per esempio nell analisi dei costi e nel controllo di gestione. Il progetto al quale è dedicata la conferenza di oggi, che consente l effettiva e completa dematerializzazione degli atti di spesa attribuendo piena validità legale all evidenza informatica soprattutto grazie al ricorso alla firma digitale, è già una realtà alla Farnesina. Per effetto di tali sviluppi, dal 1 gennaio 2009 verrà completamente eliminata ogni documentazione cartacea anche nella rendicontazione da parte della rete diplomatico-consolare. Si tratta di un esempio importante di come la collaborazione tra Amministrazioni dello Stato può generare benefici e risparmi per il Paese. Mi è gradito citare a questo riguardo anche la collaborazione che abbiamo in corso, oltre che con l Ufficio Centrale per il Bilancio al Ministero degli Esteri, con la Corte dei Conti per la trasmissione telematica dei rendiconti.

Perché l informatica: la rete all estero La semplificazione dei processi amministrativi anche attraverso l impiego di innovative soluzioni tecnologiche e di processo è uno dei cardini della strategia di rilancio già avviata alla Farnesina, che ha intrapreso un processo di riassetto delle strutture, dei modelli organizzativi e dei metodi di lavoro. Nel delineare la nuova Farnesina, ci siamo ispirati a due principi-guida: semplificazione e razionalizzazione. Un elemento centrale di questa strategia di rilancio è l investimento nell innovazione tecnologica, in crescita del 32% nell ultimo biennio. L informatica, intesa non come semplice installazione di un computer sul tavolo, ma come vero e proprio passaggio ad un modo nuovo di operare al servizio dell utenza, è la frontiera più prossima per la Pubblica Amministrazione. Lo è in modo particolare per la Farnesina. La particolare struttura del Ministero degli Esteri, che comprende 360 uffici in tutto il mondo - Ambasciate, Rappresentanze permanenti presso organizzazioni internazionali, Consolati, Istituti di Cultura e Uffici di Cooperazione allo sviluppo ne fa, per natura e vocazione, un gestore di rete. E per mezzo della rete all estero, infatti, che la Farnesina, utilizzando le varie professionalità presenti al suo interno, promuove iniziative e interventi, convoglia informazioni e contenuti, eroga servizi, crea opportunità, si proietta quotidianamente in una dimensione globale. La rete all estero rende particolarmente utile l impiego di tecnologie informatiche per le comunicazioni tra le sedi a grandi distanze. E quindi naturale la vocazione al ricorso alle tecnologie informatiche. Perché l informatica: semplificazione e razionalizzazione per offrire nuovi servizi e competere nel mondo Ma non sono soltanto le circostanze di natura per così dire strutturale che ci hanno indotto ad investire con priorità nell impiego di tecnologie. Per utilizzare al meglio questa rete al servizio del Paese, abbiamo da tempo intrapreso un processo di riassetto delle strutture, dei processi organizzativi e dei metodi di lavoro, in coerenza con quanto previsto dal Piano industriale per la Pubblica Amministrazione, lungo due principi-guida: riorganizzazione e semplificazione. Intendiamo in tal modo dare un contributo concreto al raggiungimento degli obiettivi sanciti nel documento di programmazione economico-finanziaria: riduzione dei costi di funzionamento dell apparato statale, incremento di efficienza della pubblica amministrazione, semplificazione normativa ed amministrativa, sviluppo. Per incrementare l efficienza e la trasparenza della spesa, mentre stanno nascendo in Ambasciate e Consolati i primi fondi speciali sui quali potranno confluire fondi di sponsorizzazioni e liberalità, è in via di elaborazione,

nell ambito di un apposito gruppo di lavoro interministeriale, il regolamento che attribuisce ad Ambasciate e Consolati (al pari degli Istituti di Cultura) l autonomia gestionale e finanziaria sancita da recenti disposizioni di legge. In questo contesto, la possibilità di un flusso documentale per via digitale completo, certificato e riconosciuto dagli organi preposti al controllo è essenziale, in quanto ci consente di pensare concretamente in termini di conferimento di ampi margini di autonomia di spesa ai responsabili delle Missioni diplomatiche e consolari, nell ottica di una sempre crescente ottimizzazione della spesa, certi della possibilità di esercitare un efficace e continuo controllo dal centro. Cruciale è il ruolo dell apporto tecnologico nell offerta di servizi. La Farnesina - che da tempo è particolarmente impegnata sulla via della dematerializzazione dei flussi documentali nelle sue comunicazioni tra Uffici e con le Sedi all estero come pure dell uso intensivo di programmi basati su internet, la firma digitale, l uso del VOIP e dei sistemi di videocomunicazione ha in particolare avviato due nuovi progetti per offrire, all esterno, servizi innovativi agli utenti e, al proprio interno, di dotarsi di prassi di lavoro sempre più efficienti. Il Consolato digitale, un progetto che abbiamo presentato al Forum PA nel maggio scorso e che sarà in funzione entro la metà del 2009, riguarda l erogazione di servizi consolari online senza la necessità di recarsi fisicamente in Consolato, ma semplicemente utilizzando il proprio computer. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo messo a punto una piattaforma informatica per la gestione integrata dei dati e delle funzioni consolari (S.I.F.C.), grazie alla quale potranno essere forniti nuovi servizi come la carta d identità elettronica, sarà semplificata la procedura per passaporti e certificazioni e si potrà procedere online all iscrizione all anagrafe degli italiani all estero, fissare un appuntamento con un operatore di sportello che è già informato dell esigenza, verificare lo stato di una pratica, ottenere informazioni. Questo vero e proprio Consolato a domicilio aiuterà inoltre, senza ridurre i servizi offerti, a meglio ripartire uffici e risorse umane sul territorio, con risparmi complessivi per la collettività. Ma l efficienza della Pubblica Amministrazione non si misura solo sulla proiezione esterna. Con il secondo progetto, previsto per la fine del 2009 e relativo alla gestione in formato elettronico delle migliaia di comunicazioni scritte che ogni giorno il Ministero scambia con la propria rete e con le altre Amministrazioni, intendiamo innanzitutto abbattere drasticamente (e in prospettiva eliminare) il consumo di carta, e, nel contempo, attivare un sistema per la gestione attiva delle informazioni con l impiego di tecniche di nuova generazione di archiviazione digitale, ricerca automatica dei contenuti, creazione di fascicoli digitali.

Le implicazioni dell informatica nell erogazione di servizi sono rilevanti. Basti pensare alle possibilità che su aprono di riconfigurare la rete degli uffici all estero, sulla base anche delle diverse realtà locali dal punto di vista tecnologico, consentendo di accorpare uffici con conseguenti economie di scala dove si presentano condizioni ambientali favorevoli, e invece di aprire nuovi uffici dove lo richiedono gli interessi determinatisi in conseguenza dei grandi mutamenti geopolitici e geo-economici. In tema di sviluppo, crescita e competitività, quarto obiettivo enunciato nel DPEF, la profonda trasformazione del contesto internazionale, sempre più caratterizzato da sfide globali e da una forte competizione tra sistemi Paese, e le molteplici attività di promozione e difesa degli interessi italiani fuori dai confini nazionali, richiedono, per poter essere realizzate in un quadro coerente e coordinato, un costante raccordo ed indirizzo dei nostri soggetti pubblici negli altri Paesi. Il Ministero degli Esteri è chiamato a coordinare, all estero, l azione del sistema Paese nel suo insieme e delle sue diverse componenti. a strategia di rilancio della Farnesina è più ampia e riguarda il modo in cui il Ministero degli Esteri adempie alle missioni istituzionali che la legge gli attribuisce, esercitando la funzione di coordinare e mettere a sistema le iniziative dei soggetti che aspirano a svolgere un ruolo sulla scena internazionale. Ancora una volta, i concetti chiave sono semplificazione e razionalizzazione, per giocare in squadra al meglio con la pluralità dei soggetti nazionali, pubblici e privati, interessati alle relazioni con l estero, ed offrire loro quel valore aggiunto di coerenza d azione verso l esterno che è l essenza della Farnesina, quel che la rende una risorsa per i cittadini e per il sistema Paese. Un salto culturale Per far questo è necessario ripensare strutture e assetti organizzativi, procedure di lavoro, e soprattutto mettersi in gioco, aprirsi all esterno superando quel riflesso di autoreferenzialità che ha nel tempo caratterizzato e limitato l azione della Farnesina. Aprirsi all esterno significa mettere a disposizione del Paese, delle istituzioni, delle imprese e dei cittadini, una rete in stato di efficienza, pronta a veicolare contenuti non soltanto prodotti dal Ministero degli Esteri ma anche co-prodotti con soggetti esterni o addirittura anche solo coordinando contenuti prodotti da altri. Tale impostazione metodologica, le azioni intraprese e gli sviluppi che ne derivano, postulano l attiva e convinta partecipazione di tutto il personale nelle sue varie componenti, in direzione di una netta apertura al confronto ed alla collaborazione con le diverse istanze pubbliche e private esterne alla Farnesina. Si tratta di una sfida culturale, anche tesa a ribadire l impegno ad

esercitare appieno la funzione centrale del Ministero degli Esteri a sostegno della proiezione internazionale del sistema Paese. Anche in questo settore, l immediatezza e l orizzontalità del mezzo informatico svolgono un ruolo essenziale. In altre parole, se l informatizzazione è un sintomo dei nuovi processi in atto alla Farnesina, essa è ad un tempo anche una causa, in quanto le opportunità offerte dalle tecnologie di comunicazione informatica hanno rivoluzionato il modo di lavorare ed hanno aperto nuove strade che portano ad un costante confronto e interazione con soggetti esterni ad ogni livello. Pronti a condividere la nostra esperienza La Farnesina si prepara così ad un nuovo, deciso salto di qualità, in collaborazione con le altre Amministrazioni impegnate in questo cammino, primi fra tutti il Ministero dell Economia e il Ministero dell Innovazione e della Pubblica Amministrazione. Un sodalizio che ha già consentito di trasformare alcune intuizioni in progetti concreti e che permetterà di disporre di strumenti innovativi per il cittadino e la Pubblica Amministrazione, a beneficio della competitività del nostro sistema Paese nel mondo. Un esperienza che siamo pronti a condividere da subito con tutte le altre Amministrazioni interessate.