MARGINI DI FLESSIBILITA

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MARGINI DI FLESSIBILITA D3

COMUNE DI PORTOVENERE Piano Urbanistico Comunale Margini di flessibilità INDICE 1. RICHIAMI LEGISLATIVI E GENERALITA 4 2. MARGINI DI FLESSIBILITA AI SENSI DELL ART 27 DELLA LR 36/97 5 2.1. FLESSIBILITA DELLE DESTINAZIONI D USO...5 2.1.1. DESTINAZIONI AMMISSIBILI...5 2.1.2. DISCIPLINA DEL CAMBIO DI DESTINAZIONE D USO...5 2.2. FLESSIBILITA NELLE PRESCRIZIONI QUANTITATIVE...6 2.2.1. AMBITI CON INDIRIZZO DI RIQUALIFICAZIONE...6 2.2.2. AMBITI DI PRESIDIO AMBIENTALE...7 2.2.3. AMBITI CON INDIRIZZO DI CONSERVAZIONE...7 2.2.4. TERRITORIO NON INSEDIABILE...8 2.2.5. DISTRETTI DI TRASFORMAZIONE...8 2.3. FLESSIBILITA NELLE PROCEDURE DI INTERVENTO...8 2.4. FLESSIBILITA NELLE PRESCRIZIONI QUALITATIVE....8 2.4.1. PRESCRIZIONI EDILIZIE...9 2.4.2. DISCIPLINA DEI MANUFATTI ACCESSORI...9 2.5. FLESSIBILITA NELLE NORME DI ASSETTO INFRASTRUTTURALE....9 2.5.1. VIABILITÀ...10 2.5.2. MOBILITÀ...10 2.6. FLESSIBILITA NELLE NORME DI ASSETTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO....11 2.6.1. FLESSIBILITÀ NEL RICONOSCIMENTO E NELLA DISCIPLINA DEI VALORI...11 2.6.2. FLESSIBILITÀ NORMATIVA NELLA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ INCIDENTI SULL ASSETTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO...12 3. AGGIORNAMENTO DEL PUC ( ART. 43 LR 36/97) 13 3.1. DISCIPLINA PESISTICA....13 3.2. DISCIPLINA DEI DISTRETTI DI TRASFORMAZIONE....13 3.3. SISTEMA DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE...13 Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 2 di 15

4. VARIANTI AL PUC ( ART. 44 LR 36/97 14 4.1. DISCIPLINA PESISTICA....14 4.2. DISCIPLINA DEI DISTRETTI DI TRASFORMAZIONE....14 4.3. COMPONENTI DELLA DESCRIZIONE FONDATIVA...14 Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 3 di 15

MARGINI DI FLESSIBILITA DEL P.U.C. 1. RICHIAMI LEGISLATIVI E GENERALITA Le norme di flessibilità del PUC di Portovenere contengono i margini di possibile scostamento e variazione rispetto al quadro complessivo delle previsioni, delle norme generali, delle norme di conformità, di congruenza e di livello puntuale di PTCP. Definiscono i contenuti della flessibilità, dell aggiornamento e delle varianti di PUC, secondo l impostazione di cui agli artt. 27, 43 e 44 della L.R. 36/97. La materia su cui, la legge impone di articolare il sistema delle modificazioni al PUC, secondo le istituite categorie sopracitate di variante di PUC, aggiornamento e flessibilità comprende: Il sistema delle infrastrutture e dei servizi pubblici e/o di uso pubblico, le indicazioni della disciplina paesistica di livello puntuale relative agli ambiti di conservazione e/o riqualificazione, la disciplina dei distretti di trasformazione, l eventuale previsione di nuovi distretti di trasformazione, le componenti della descrizione fondativa Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 4 di 15

2. MARGINI DI FLESSIBILITA AI SENSI DELL ART 27 DELLA LR 36/97 Ai fini della definizione della casistica delle variazioni possibili sono di seguito descritti i margini di flessibilità nei comportamenti normativi 2.1. FLESSIBILITA DELLE DESTINAZIONI D USO Le indicazioni relative alle destinazioni d uso sono riferite a destinazioni ammissibili nelle singole porzioni del territorio ed alla disciplina delle variazioni. Le destinazioni previste dal Piano sono tese ad accogliere il più ampio spettro di possibilità, in un quadro di compatibilità definito. Le destinazioni d uso sono, per alcune attività e per le modalità di svolgimento delle stesse, in costante modificazione a seguito delle trasformazioni tecnologiche. L integrazione delle destinazioni d uso è in linea di principio ammissibile quando non modifica in maniera sostanziale le scelte fondamentali assunte per parti del territorio. 2.1.1. Destinazioni ammissibili Potranno essere introdotte nuove destinazioni, non previste in sede di redazione del Piano, a condizione che non comportino significative alterazioni al quadro delle compatibilità ambientali ed urbanistiche. In particolare l introduzione di nuove destinazioni ammissibili dovrà preventivamente verificare su quali componenti ambientali ed urbanistiche andranno ad incidere e dimostrarne gli effetti. 2.1.2. Disciplina del cambio di destinazione d uso La disciplina del cambio d uso, previa verifica del quadro delle compatibilità, potrà essere integrata da nuove destinazioni oppure consentire modifiche che la normativa approvata non prevede. Sono da ritenersi compatibili diverse discipline del cambio di destinazione d uso soprattutto negli ambiti di riqualificazione. Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 5 di 15

Negli ambiti di conservazione modifiche normative potranno essere introdotte sopratutto in presenza di situazioni di degrado da recuperare 2.2. FLESSIBILITA NELLE PRESCRIZIONI QUANTITATIVE Il dimensionamento complessivo del Piano è calcolato in funzione dell ottenimento degli obiettivi. Rispetto al complesso delle previsioni quantitative non sono possibili scostamenti significativi senza ristudiare i rapporti urbanistici. Nei confronti delle singole previsioni ed in rapporto all attuazione delle stesse nel tempo, sono da considerare possibili modifiche alle indicazioni puntuali ed alle singole NE, nel rispetto dei limiti del PTCP. Le modifiche hanno diversa valenza a seconda della loro collocazione negli ambiti e degli indirizzi pianificatori degli stessi. 2.2.1. Ambiti con indirizzo di riqualificazione Potranno essere modificate le prescrizioni quantitative delle singole Ne in tutti gli ambiti ad eccezione di: Ne6, Ne15, Ne16, Ne17, Ne18, Ne20, Ne21, Ne22, Ne24, Ne26. Le previsioni quantitative complessive di Superficie utile potranno essere incrementate sino al 20 % dei valori previsti al verificarsi di una delle due condizioni seguenti: Siano incrementati i parcheggi pertinenziali. In tal caso potranno essere aumentate le quantità di Superficie Utile secondo le seguenti modalità: Nel caso si prevedano parcheggi pertinenziali in misura superiore al 150% dei minimi stabiliti la Superficie Utile potrà essere incrementata del 10% Nel caso si prevedano parcheggi pertinenziali in misura superiore al 200% dei minimi stabiliti la Superficie Utile potrà essere incrementata del 20% Siano previste nuove tecnologie per il risparmio energetico. In tal caso potranno essere aumentate le quantità di Superficie Utile Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 6 di 15

sino al massimo del 10 % dei valori previsti. La definizione delle tecnologie utilizzabili è stabilita da una apposita Delibera del Consiglio Comunale da adottare entro sei mesi dall entrata in vigore del PUC. Gli incrementi non sono sommabili anche nell applicazione contemporanea di entrambe le soluzioni 2.2.2. Ambiti di presidio ambientale Il carico insediativo complessivo non è incrementabile in maniera significativa, soprattutto con la realizzazione di nuove costruzioni non previste in sede di piano. La flessibilità delle previsioni è da limitare alle percentuali di incremento degli insediamenti esistenti in rapporto al raggiungimento degli obiettivi (manutenzione del territorio e mantenimento della presenza umana). Potranno pertanto essere consentiti aumenti delle percentuali di incremento di Superficie Utile previsti nei seguenti casi Siano previste messe a coltura di superfici di territorio abbandonato. In tal caso potranno essere aumentate le quantità di Superficie Utile secondo le seguenti modalità: Nel caso si preveda di mettere a coltura aree abbandonate della Superficie superiore ad 1 ha la Superficie Utile potrà essere incrementata di un ulteriore 10% rispetto alle possibilità già previste Nel caso si preveda di mettere a coltura aree abbandonate della Superficie superiore ad 2 ha la Superficie Utile potrà essere incrementata di un ulteriore 20% rispetto alle possibilità già previste 2.2.3. Ambiti con indirizzo di conservazione Non potranno essere variate le norme quantitative in rapporto alla previsione di nuove aree edificabili. Le quantità indicate e le percentuali di incremento potranno subire variazioni se funzionali al recupero di situazioni degrado, all aumento dei servizi e delle dotazioni pubbliche. Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 7 di 15

In particolare le quantità potranno essere variate e meglio definite nell ambito di strumenti urbanistici di dettaglio. (PUO per Centri Storici, PUO Palmaria, ecc) 2.2.4. Territorio non insediabile Non potranno essere variate le previsioni quantitative. Sono possibili variazioni limitatamente a casi localizzati, eventualmente non considerati dalla descrizione fondativa. Le modifiche alle norme quantitative non potranno comunque incidere in maniera apprezzabile sull assetto insediativo dell ambito. 2.2.5. Distretti di trasformazione Le principali flessibilità sono contenute nelle specifiche norme di congruenza. Ai distretti di trasformazione, in funzione della loro specificità, sono comunque apportabili modifiche alle previsioni quantitative. 2.3. FLESSIBILITA NELLE PROCEDURE DI INTERVENTO. Le procedure di intervento potranno essere modificate nel rispetto della efficacia alla concorrenza agli obiettivi del piano. In particolare: Previsioni di strumenti urbanistici estesi ad ambiti vasti: potranno essere suddivisi in più strumenti di dettaglio e/o concessioni convenzionate Piani urbanistici operativi: in alcuni casi dove gli obiettivi sono individuati potranno essere variati in concessioni convenzionate 2.4. FLESSIBILITA NELLE PRESCRIZIONI QUALITATIVE. Le prescrizioni qualitative contengono indicazioni ed indirizzi per la progettazione. Sono da considerare come un corpo normativo non rigido, soggetto ad integrazioni, affinamenti e modificazioni. Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 8 di 15

2.4.1. Prescrizioni edilizie Le variazioni alle prescrizioni edilizie potranno essere apportate in collegamento con la disciplina di comportamento in relazione alla conservazione dei valori dell assetto ambientale e paesaggistico. 2.4.2. Disciplina dei manufatti accessori La disciplina dei manufatti accessori potrà essere modificata in relazione alle singole previsioni, contenute nei diversi ambiti, ed in rapporto ai caratteri architettonici ed alla conservazione dei valori. In particolare negli ambiti di riqualificazione ed in quelli di presidio ambientale potranno valere i seguenti margini di flessibilità: Cantine: sono ammesse variazioni alle modalità attuative indicate, nel rispetto degli obiettivi della pianificazione paesaggistica. Porticati: sono ammesse variazioni alle modalità attuative di tipo qualitativo indicate. Autorimesse; sono ammesse variazioni alle modalità attuative di tipo qualitativo indicate, purchè non comportanti riduzioni alla dotazione di parcheggi pertinenziali. Piscine; sono ammesse variazioni alle modalità attuative indicate, nel rispetto degli obiettivi della pianificazione paesaggistica. Negli ambiti di conservazione e nel Territorio non Insediabile, le eventuali variazioni normative dovranno essere riferite a condizioni particolari e localizzate ed avvenire nel rispetto dei caratteri architettonici degli edifici. 2.5. FLESSIBILITA NELLE NORME DI ASSETTO INFRASTRUTTURALE. I livelli di flessibilità nella normativa di assetto infrastrutturale sono stati articolati in rapporto agli aspetti viabilistico infrastrutturali ed a quelli di carattere più prettamente trasportistico della mobilità. Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 9 di 15

2.5.1. Viabilità La flessibilità in materia di viabilità è articolata in rapporto alla viabilità di livello comunale, imperniata sulla strada Napoleonica e sulle strade ex militari dirette verso le parti alte del territorio, a quella di frazione ed a quelle vicinali compresa l accessibilità a singole abitazioni od aree. Viabilità comunale: la flessibilità in rapporto alle previsioni di viabilità comunale è riferita ad aggiustamenti del tracciato, che sono da ritenere sempre possibili, ed alla previsione di by-pass del Fezzano per la quale il PUC ha disegnato un tracciato indicativo e suscettibile di modifiche in sede di approfondimento progettuale, sia in rapporto alle connessioni viarie che alle problematiche di tipo geologico. Viabilità locale: i tracciati della viabilità locale indicati nel PUC potranno essere soggetti a modifiche nel tracciato e nei caratteri, al fine di accrescerne la funzionalità. Potranno essere introdotte modifiche ai tracciati di nuova previsione in seguito agli approfondimenti derivanti dallo sviluppo progettuale. Viabilità vicinale ed accessibilità carrabile: i tracciati della viabilità vicinale e della viabilità di accesso alle parti alte del territorio contenute nella cartografia del PUC (nor.2- Infrastrutture e servizi) sono indicativi e soggetti a modificazione in fase di progettazione esecutiva. Le modifiche potranno riguardare il percorso ed i recapiti ma non le caratteristiche di sezione per le quali la flessibilità ammette solo modesti adattamenti alle condizioni del suolo ed ai terrazzamenti. 2.5.2. Mobilità Le previsioni relative alla mobilità hanno le seguenti regole di flessibilità Accessibilità via mare: potranno essere previste attrezzature funzionali al potenziamento dell accessibilità del servizio pubblico via mare, costituite dai pontili e dai punti di approdo e dalle infrastrutture di servizio e di contorno, anche in posizione diversa da quella indicata nel PUC. Parcheggi pubblici: i parcheggi pubblici indicati nel PUC potranno essere aumentati nella loro capacità e nel numero. La flessibilità in Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 10 di 15

ordine alla ubicazione ed alla quantità dei parcheggi è da intendersi di grado elevato al fine di consentire la realizzazione di interventi. Accessibilità a parti del territorio e dell edificato: il PUC non indica espressamente l ubicazione di possibili impianti ed attrezzature per favorire l accessibilità a parti dell edificato e/o del territorio. La flessibilità è da intendersi di massimo grado, pertanto la realizzazione di ascensori, ascensori inclinati, cremagliere, funivie e simili non è soggetta ad individuazioni rigide 2.6. FLESSIBILITA NELLE NORME DI ASSETTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO. La flessibilità nella normativa di assetto ambientale e paesaggistico è articolata nel riconoscimento e nei comportamenti sui valori individuati e sulle attività con incidenza ambientale e paesaggistica quali scavi, recinzioni, movimenti di terra. 2.6.1. Flessibilità nel riconoscimento e nella disciplina dei valori Il riconoscimento dei valori esistenti negli ambiti (visuali panoramiche, assetti terrazzati, copertura vegetale, ecc.) è stato effettuato nella descrizione fondativa attraverso la schedatura delle unità minime territoriali e nel riconoscimento dei caratteri dell edificato. La flessibilità del piano è rivolta all accoglimento di nuove individuazioni ed all affinamento normativo (già indicato nelle norme di conformità e congruenza) in rapporto alle modalità di comportamento per il mantenimento degli elementi di valore individuati. Valori riconosciuti: potranno essere integrati sia le descrizioni che i valori riconosciuti dal PUC Disciplina di comportamento in rapporto ai valori riconosciuti: potranno essere modificate le modalità di comportamento in rapporto ai valori individuati in funzione della loro conservazione Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 11 di 15

2.6.2. Flessibilità normativa nella disciplina delle attività incidenti sull assetto ambientale e paesaggistico In rapporto alle attività incidenti sono date le seguenti flessibilità: Recinzioni: sono possibili integrazioni e revisioni delle modalità in rapporto a specifiche situazioni ed all utilizzo di materiali diversi ma comunque compatibili. Movimenti di terra: sono possibili integrazioni normative nel rispetto dei valori paesaggistici Opere di sostegno: sono possibili integrazioni normative per rispondere alle possibilità di utilizzo di tecniche eventualmente non previste. Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 12 di 15

3. AGGIORNAMENTO DEL PUC ( ART. 43 LR 36/97) 3.1. Disciplina pesistica. Costituisce argomento di aggiornamento del PUC la previsione di una diversa disciplina di carattere paesistico che comporti modifiche al riconoscimento dei valori ed alle modalità di comportamento non indicate nel paragrafo 2.6 3.2. Disciplina dei Distretti di Trasformazione. La flessibilità dei singoli Distretti è riportata nella disciplina specifica 3.3. Sistema dei Servizi e delle infrastrutture. Il Sistema dei Servizi e delle Infrastrutture è stato definito, per quanto riguarda gli aspetti quantitativi in applicazione del DM 1968, in relazione alla stima del Peso insediativo, così come stabilito dall art. 33 della LR 36/97. Costituisce motivo di aggiornamento del PUC la previsione di nuove infrastrutture di valenza sovracomunale. Diverse previsioni, non comprese nelle flessibilità di cui al paragrafo 2, costituiscono motivo di aggiornamento del PUC. Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 13 di 15

4. VARIANTI AL PUC ( ART. 44 LR 36/97 4.1. Disciplina pesistica. Costituiscono motivo di Variante al PUC ai sensi dell art. 44 della LR 36/97 variazioni alle disposizioni della disciplina paesistica che comportino: una diversa modalità di riconoscimento dell assetto edificato del territorio comunale; modalità di intervento nell edificato esistente che comportino una sostanziale alterazione del sistema di riconoscimento dei valori; modalità di comportamento ambientale e paesaggistico che non comportino il riconoscimento e le modalità di intervento previste per i valori di tipo paesaggistico ed ambientale; nuove previsioni edificative che eccedano i margini di flessibilità in precedenza individuati ed il cui peso complessivo superi del 20% le previsioni del PUC; modalità di comportamento normativo significativamente diverse rispetto a quelle approvate 4.2. Disciplina dei Distretti di Trasformazione. Costituisce materia di Variante al PUC ai sensi dell art. 44 della LR 36/97 la previsione di nuovi distretti di trasformazione che interessino nuove risorse territoriali in aree non insediate e/o di presidio ambientale, oppure che modifichino in maniera sostanziale la norma di conformità di ambiti di conservazione e/o riqualificazione, tanto da attribuire ad essi più propriamente la fattispecie della trasformazione. 4.3. Componenti della Descrizione fondativa. Le modifiche ai sensi dell art. 44 di cui ai punti precedenti 1 2 costituiscono in complesso variante non più compatibile con la descrizione fondativa e quindi suscettibili di comportare l elaborazione di un nuovo PUC se comportano: Incrementi insediativi residenziali superiori alla soglia del 20% dell attuale popolazione residente stabile, atteso che il documento di sostenibilità Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 14 di 15

ambientale non valuta ammissibile il superamento di tale limite. Per conseguenze le conclusioni di sintesi della lettura della Descrizione fondativa e del documento degli obiettivi verrebbero disattese e ne renderebbero indispensabile una sostanziale ridefinizione. Dismissione delle strutture ricettive esistenti e mancata attuazione delle previsione di nuovo impianto, per cui la disponibilità di posti letto a livello comunale si riduca complessivamente a meno di 250 posti letto, in aperto contrasto con la linea di tendenza di conferma ed evoluzione di crescita per il settore riconosciuta nella Descrizione fondativa ed assunta come obbiettivo prioritario del PUC. Struttura del Piano Margini di flessibilità pag 15 di 15