IL SIAN comunica: cosa, a chi, come, dove e quando

Documenti analoghi
LA COMUNICAZIONE DEL RISCHIO: L INCERTEZZA SCIENTIFICA ED IL RUOLO DEGLI ESPERTI

Carta di Ottawa per la promozione della salute

Modelli di valutazione rischio-beneficio in sicurezza alimentare

Accompagnare al cambiamento

Il programma regionale WHP : una strategia riconosciuta dal Piano Nazionale della Prevenzione Liliana Coppola Direzione Generale Salute

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione

Percorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi

Prevenzione basata sulle evidenze

Di Adriana Rava Lunedì 28 Dicembre :45 - Ultimo aggiornamento Giovedì 05 Novembre :50

PREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

Sintesi di alcune domande: l allungamento dell età lavorativa

Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto

I NUOVI PERCORSI DI CURA LA POSIZIONE DI SLOW MEDICINE

01 Perché mangiamo? 2

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013

L Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare: organizzazione e mandato. Luisa Venier SECUFOOD Conference, Roma, 27 aprile 2010

GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE

BENESSERE ORGANIZZATIVO

La qualità: le iniziative per svilupparla. Marco Beltrami IBM Business Consulting Services

Copyright Allea Srl. Tutti i diritti riservati

Connecting the world: la globalizzazione delle filiere alimentari. Giancarlo Belluzzi

CARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino. Principio generale

INVECCHIARE IN ATTIVITA': QUALI OCCASIONI? Il Progetto Integrato a Rovigo

Guida alla rilevazione degli stakeholder. Requisiti di uno Stakeholder Engagement.

Corso di Sociologia della Salute. Promuovere, Comunicare, Educare alla salute: paradigmi e metodi

EFSA Sessioni informative. Parma, aprile 2016

Buone Prassi Farnesina che innova

QUALI STRADE DI TRASFORMAZIONE

Ravenna 2010 La comunicazione ambientale. La norma ISO 14063: Linee Guida per la Comunicazione Ambientale

PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA

Indice generale Promozione della salute Teorie e modelli concettuali di riferimento per l educazione sanitaria

Una ricerca-intervento intervento

Riqualificazione urbana e coinvolgimento dei cittadini: opportunità per ri generare legami sociali e promuovere salute

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 6 agosto 2012 (07.08) (OR. en) 13082/12 DENLEG 76 AGRI 531 NOTA DI TRASMISSIONE

Siamo sportivi, giochiamo pulito Intervento di Daniela Rossi Responsabile nazionale ufficio progetti Uisp

GESTIONE DEL RISCHIO IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE

Strumenti per comunicare lo sviluppo rurale: l esperienza del GAL Marghine

Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità

Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base

VALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA

I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità. Modena 1 marzo 2006

Marketing, comunicazione e servizi a valore aggiunto nei pagamenti

Chi Media e Comunità scientifica

RISULTATI DELLA RICERCA IN SANITÀ PUBBLICA: processo editoriale e open access

Presentazione del LifeSkills Training

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili

Capitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1

Il protocollo con la UISP regionale Umbria. Strumento per una nuova alleanza nella rete

QUALI BUONE PRASSI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE. PROMOZIONE DI UNA SANA ALIMENTAZIONE 9 giugno 2015 ASL Brescia UO Educazione alla Salute

Relazioni Istituzionali e Comunicazione

LA COMUNICAZIONE ONLINE IN AMBITO VACCINALE

Il termine web nasce dalla contrazione di world wide web (ampia ragnatela mondiale). Questa piattaforma consente a tutti di accedere a informazioni,

PUMS per MILANO Politiche e modelli europei Patrizia Malgieri TRT Trasporti e Territorio PIANO URBANO MOBILITÀ SOSTENIBILE MILANO Milano,

La Cittadinanza europea e i gemellaggi di Città

Manifesto di Padova sulla Tutela della Salute Globale. afferma i seguenti principi:

Politiche sanitarie e medicina di genere in Regione Lombardia

RinG Reti in Genere. Progetto Una rete per le donne Programma Operativo FSE Asse II Occupabilità

Esame finale «Pratica professionale orale» per impiegati di commercio del ramo di formazione e d esame Servizi e amministrazione (S&A)

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA

EDUCAZIONE SANITARIA. il successo della promozione della salute

DIRETTIVA 2007/60/CE e D. LGS. 49/2010 PERCORSO PARTECIPATIVO. CICLO DI INCONTRI TECNICI CON GLI ENTI (27 febbraio 17 aprile 2014)

IN FORMA SÌ, MA IN SICUREZZA Gli integratori alimentari nei centri fitness

Educazione sanitaria e Promozione della salute

La Nutraceutica, gli Alimenti Funzionali e gli Integratori: realtà e prospettive dott. Antonio Verginelli

Sicurezza alimentare

Stress management e orientamento al risultato

ALIMENTI: TEMPORALE IN ARRIVO?

Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base

Dott.ssa G.Gamberini AUSL Rimini

AGEMAS Integrazione di Agenda 21 ed EMAS in un area con un rilevante valore ecologico. Seminario informativo

PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo VI. Identità e socializzazione. Identità e socializzazione

Vittorio Fil Fitopatologo vittorio

Formazione e sensibilizzazione

I Questionari docenti, studenti, genitori

I nuovi media per gli istituti scolastici. primo grado. Francesco Marini Azienda ULSS 9 -Treviso UOC Programmazione, Ricerca e Comunicazione

Indice generale. Prefazione

Sono sicuri gli OGM? (organismi geneticamente modificati)

POR FESR Regione Emilia-Romagna. Decisione C(2015) 928 del 13 febbraio 2015

Il Progetto CCM-RER Azioni per una vita in salute nella prospettiva europea

IL SETTORE DEL LUSSO IN ITALIA: L'EVOLUZIONE DEI COMPORTAMENTI D'ACQUISTO

Da dove partiamo e dove vorremmo arrivare

La CSR in Europa: modelli e casi esemplari. Federica Gentile S&T sc

Presentazione del LifeSkills Training

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA

Fumo di sigaretta: dati PASSI utili al programma regionale di prevenzione. Elizabeth Tamang Venezia, 22 ottobre 2008

NU SKIN È UN ATTIVITÀ SOCIALE LINEE GUIDA NU SKIN PER L USO DEI SOCIAL MEDIA

integratori alimentari

AMMINISTRAZIONE COMUNALE CITTÀ DI REGGIO CALABRIA MASTERPLAN DEI TRIBUTI E DELLE ENTRATE

PROTOCOLLO DI INTESA TRA L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

C.R.M. dispense coperte da copyright. Project by Prof. Lino Barbasso

Chiara Carmignani Marketing Manager

Il comportamento comunicativo

Centro Polifunzionale

UTZ Italian sustainability event

Interventi di miglioramento del benessere organizzativo

Transcript:

IL SIAN comunica: cosa, a chi, come, dove e quando Giuseppe Perri Direttore SIAN LAMEZIA TERME

..IERI D.Lgs. n 502 del 1992

..OGGI Sicurezza alimentare Sicurezza nutrizionale Formazione Comunicazione ed empowerment

Negli ultimi anni un gioco perverso sui SIAN!!

..OGGI La comunicazione sulla salute si sviluppa in una serie di spazi mediali estremamente eterogenei si dice tutto e il contrario di tutto!!

.DOMANI necessità di un riequilibrio mandato istituzionale visibilità istituzionale rendere pubbliche le attività necessità di format comunicativi formazione comunicatori essere sempre presenti sul pezzo

Crescente bisogno di sicurezza da parte dei Consumatori LE RICORRENTI EMERGENZE ALIMENTARI SEU da Escherichia Coli enterotossico Epatite A da frutti di bosco

Il programma ministeriale

Da dove ripartire per garantire una comunicazione pubblica in sicurezza alimentare e nutrizionale di qualità?

2 documenti di riferimento Linee guida EFSA sulla comunicazione del rischio Articolo del DORS

Obiettivi della comunicazione per la Salute a) aumentare le conoscenze e la consapevolezza dei target su problemi di salute, evidenziando i benefici dei comportamenti salutari b) modificare percezioni, sfatare credenze e cambiare atteggiamenti c) motivare e preparare all azione, migliorando le competenze degli individui per compiere scelte di vita salutari e fornire sostegno motivazionale nel tempo

La comunicazione sui rischi alimentari deve tener conto: a) il target di popolazione destinatario della comunicazione b) il livello di pericolosità del rischio alimentare oggetto della comunicazione c) i contesti ambientali e socio culturali nei quali avviene il processo di comunicazione d) le fonti istituzionali, la credibilità e le skills personali dei Comunicatori e) le possibili sintonie o i possibili conflitti con i diversi stakeholders del territorio

La comunicazione del rischio secondo il Codex Alimentarius «lo scambio di informazioni e pareri concernenti rischi e fattori di rischio tra valutatori del rischio, gestori del rischio, consumatori e altre parti interessate»

Linee guida EFSA per la comunicazione del rischio fornire un quadro di riferimento per assistere l attività decisionale in merito ad approcci adeguati di comunicazione in un ampia varietà di situazioni che si possono verificare durante la valutazione e la comunicazione dei rischi relativi alla sicurezza alimentare in Europa offrire alle autorità sanitarie pubbliche dei diversi Paesi un quadro comune applicabile alla formulazione di strategie di comunicazione del rischio

I principi guida di una efficace comunicazione del rischio 1) apertura 2) trasparenza 3) indipendenza 4) prontezza di reazione/tempestività

Differenza tra pericolo e rischio PERICOLO La capacità di un organismo o di una sostanza di provocare un effetto avverso RISCHIO È la probabilità che l effetto avverso si verifichi, tenendo conto della possibile esposizione al pericolo in questione

Le 4 fasi del processo di valutazione del rischio 1) identificazione del pericolo 2) caratterizzazione del pericolo 3) valutazione dell esposizione 4) caratterizzazione del rischio

I livelli di rischio nessuno/trascurabile basso medio alto sconosciuto

Natura del pericolo NATURA DEL PERICOLO si presenta naturalmente è aggiunto agli alimenti o creato durante la lavorazione del prodotto DOV E UTILIZZATO O RISCONTRATO IL PERICOLO utilizzato o riscontrato in un prodotto/marchio comunemente utilizzato in casa o per la produzione di alimenti utilizzato o riscontrato ampiamente in una gamma di prodotti non ampiamente utilizzato o riscontrato illegale/regolamentato ai sensi della normativa UE

Chi/cosa è interessato? consumatori in generale ambiente - uomini animali - donne piante gruppi vulnerabili - neonato - bambini - donne in gravidanza - anziani - altri

Categorie di tipi di rischio rischio sanitario acuto/immediato potenzialmente letale (ad es. intossicazione alimentare) potenzialmente letale senza rischi immediati (ad es. sostanze cancerogene) rischio sanitario cronico/a lungo termine (ad es. allergie, obesità) sconosciuto non considerato un rischio

Diversi approcci al rischio ESPERTI PUBBLICO si basano sulla valutazione del rischio si basa di più sulla percezione del rischio sono obiettivi e generali chiede: «Che cosa significa per me?» svolgono argomentazioni analitiche vuole risposte alle preoccupazioni valutano i rischi a fronte dei benefici valuta i rischi a fronte di paura e indignazione

Livelli di esposizione al pericolo/rischio nessuna esposizione esposizione limitata esposizione diffusa esposizione di gruppi particolari di popolazione esposizione sconosciuta

Capacità di controllare il rischio evitabile dall individuo non evitabile dall individuo può servire un azione di gestione del rischio un azione di gestione del rischio non può servire o non è immediatamente disponibile un approccio chiaro un azione di gestione del rischio non è applicabile oppure non è necessaria (ad esempio un rischio percepito ma non dimostrato scientificamente)

Fattori relativi alla percezione del rischio La sostanza/prodotto/tecnologia/prova è: nuovo(a)/innovativo(a) oggetto di pareri scientifici divergenti oggetto di opinioni politiche divergenti oggetto di pareri forti/divergenti dei portatori di interesse di interesse pubblico di scarso interesse pubblico, ma costituisce un rischio reale

Livelli di comunicazione richiesti scarso impatto sulla salute pubblica/scarso interesse del pubblico (ad es. additivi utilizzati nei mangimi animali) scarso impatto sulla salute pubblica/forte interesse del pubblico (ad es. sostanze autorizzate per la commercializzazione solo a seguito di valutazioni del rischio, quali OGM o coloranti alimentari) impatto medio sulla salute pubblica/interesse medio del pubblico (ad es. consumo di sale) forte impatto sulla salute pubblica/scarso interesse del pubblico (ad es. contaminazione di alimenti da Salmonella o Campylobacter) forte impatto sulla salute pubblica/forte interesse del pubblico (ad es. l epidemia da E.coli 0104:H4 nel 2011 in Germania e in Francia)

Strumenti e canali di comunicazione relazioni con i media siti web pubblicazioni a stampa pubblicazioni digitali riunioni e seminari consultazioni pubbliche network di partner/portatori di interesse social network

Campagna sul sale

Effetti di determinanti coloranti artificiali sui bambini

Gli integratori alimentari in Svezia

Elementi ricorrenti e comuni di un setting per la promozione della salute un luogo in cui avvengono interazioni sociali ha confini delimitati è parte integrante della vita di tutti i giorni delle persone consente di svolgere diverse attività: professionali o di svago presenta una struttura organizzata si fonda su valori condivisi, norme, sanzioni, codici di condotta ha influenza sulla salute e il benessere delle persone è una struttura stabile e coerente

Fonte: We are social, 2014

Mi piace di Facebook il semplice tasto mi piace di Facebook, rappresenta una componente che intensifica la sanzione sociale il mi piace di Facebook su una frase o una fotografia indica una sorta di approvazione sociale, facile e rapida (Wilson et al., 2012)

I social network come setting di promozione della salute: pro Il termine stesso di luogo e ambiente trent anni dopo la carta di Ottawa necessita di una revisione: sempre più sono considerati setting spazi di condivisione di interessi e valori che molto hanno a che fare con la promozione della salute. Soprattutto per ciò che concerne gli adolescenti, piattaforme come Facebook rappresentano canali comunicativi che favoriscono l interazione sociale e la partecipazione. Gli interventi di promozione della salute possono utilizzare i social network per comunicare con gli utenti informandoli su determinati temi ma anche coinvolgendoli attivamente attraverso uno scambio di idee e opinioni. La comunicazione bidirezionale fa del destinatario un soggetto attivo e consapevole rispetto alle questioni che riguardano la sua salute. Gli interventi che utilizzano i social network hanno quindi anche il potenziale di sviluppare competenze nuove e aumentare l empowerment degli individui.

I social network come setting di promozione della salute: contro L attività svolta degli utenti dei social network e un attività di fatto comunicativa; non e possibile infatti agire veri e propri comportamenti online. In questo senso chi promuove la salute può avere un ruolo soprattutto informativo e divulgativo seppur con l obiettivo più ampio di ricadute sui comportamenti degli individui nel mondo off line. All interno dei social network e poi difficile rintracciare figure con il ruolo di stakeholder, a differenza dei setting tradizionali offline. La partecipazione e il coinvolgimento attivo su un social network non rappresentano poi garanzia di reale cambiamento nella realtà off line.

Conclusione dell articolo dei DORS Specialmente per gli adolescenti e i giovani, i social network sono un importante spazio comunicativo che i professionisti della salute non possono più ignorare. Molte opportunità offerte dal web 2.0 si intuiscono e sembrano promettenti, ma fanno altresì emergere la necessita di rivedere la tradizionale concezione di promozione della salute. I social network iniziano ad essere presenti su diversi siti istituzionali di promozione della salute e sono apprezzati soprattutto per la loro capacita di instaurare dialoghi e scambi con i destinatari che passano da meri fruitori di informazioni a contenuti a soggetti attivi e consapevoli rispetto ai temi che riguardano la propria salute. Ad oggi, purtroppo, la ricerca e le conseguenti evidenze circa l efficacia dei social network come setting di promozione della salute sono limitate. E necessario quindi proseguire nello studio di questi nuovi mondi per verificare quanto e come essi possano essere considerati al pari dei tradizionali setting di promozione della salute.

La pagina Facebook del SIAN di Lamezia Terme

535 persone raggiunte

374 persone raggiunte

232 persone raggiunte

250 persone raggiunte

463 persone raggiunte

235 persone raggiunte

427 persone raggiunte

218 persone raggiunte

264 persone raggiunte

536 persone raggiunte

328 persone raggiunte

336 persone raggiunte

427 persone raggiunte

96 persone raggiunte

244 persone raggiunte

45 persone raggiunte

401 persone raggiunte

427 persone raggiunte

278 persone raggiunte

156 persone raggiunte

483 persone raggiunte

49 persone raggiunte

160 persone raggiunte

648 persone raggiunte

218 persone raggiunte

281 persone raggiunte

156 persone raggiunte

83 persone raggiunte

432 persone raggiunte

84 persone raggiunte

184 persone raggiunte

268 persone raggiunte

735 persone raggiunte

393 persone raggiunte

554 persone raggiunte

526 persone raggiunte

416 persone raggiunte

334 persone raggiunte

274 persone raggiunte

105 persone raggiunte

160 persone raggiunte

63 persone raggiunte

40 persone raggiunte

252 persone raggiunte

568 persone raggiunte

257 persone raggiunte

64 persone raggiunte

418 persone raggiunte

57 persone raggiunte

191 persone raggiunte

La Carta dei Servizi sul web

La Carta dei Servizi sul web