FORMAZIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE La cooperazione amministrativa in Europa
Indice 1. Scenario di riferimento 2. Obiettivi didattici 3. I destinatari 4. Coordinamento scientifico 5. Programma di dettaglio 6. Valutazione 7. Regolamento
1. Scenario di riferimento Dal Trattato di Lisbona sono venute rilevanti innovazioni non solo per l amministrazione dell Unione, ma anche, in prospettiva, per le amministrazioni nazionali degli Stati membri. Da un lato, esso ha dato riconoscimento al valore di diritto primario delle regole sulla «cittadinanza amministrativa», quale parte della Carta dei diritti fondamentali, il cui art. 41 sancisce il diritto a una buona amministrazione nei confronti delle istituzioni dell Unione, e dei Trattati, il cui art. 298 TFUE obbliga a sua volta le istituzioni a basare la propria azione su un amministrazione europea aperta, efficace e indipendente. Dall altro lato, un nuovo art. 197 TFUE afferma che «l attuazione effettiva del diritto dell Unione da parte degli Stati membri, essenziale per il buon funzionamento dell Unione, è considerata questione di interesse comune», facendo così dell efficace funzionamento delle amministrazioni nazionali un tema non più puramente nazionale, ma di rilevanza per lo stesso sistema dell Unione. In pratica, i Trattati prevedono oggi non solo che le istituzioni dell Unione debbano mettersi al servizio degli obiettivi di questa e degli interessi dei suoi cittadini nel modo più trasparente e efficiente possibile, ma chiedono anche alle Pubbliche Amministrazioni nazionali di sapere modernizzarsi e di agire come Amministrazione europea, capace di attuare il diritto dell Unione e di erogare servizi con standard elevati. Ciò è destinato ad avviare un percorso virtuoso di progressiva integrazione delle amministrazioni nazionali in uno spazio amministrativo europeo capace, se non di imporre, almeno di stimolare e promuovere il progressivo allineamento della qualità delle nostre amministrazioni e dei nostri servizi pubblici alle best practices europee. Questa dimensione amministrativa europea ha trovato riflesso, grazie ancora al Trattato di Lisbona, prima di tutto in nuove competenze dell Unione. Ai sensi dell'art. 6 TFUE essa ha infatti competenza, in via generale, ad adottare piani intesi a sostenere, coordinare o completare l'azione degli Stati membri nei settori della cooperazione amministrativa. Dal canto suo, il già citato art. 197 TFUE, rubricato esplicitamente "Cooperazione amministrativa", dispone che l'unione può sostenere gli sforzi degli Stati membri volti a migliorare la loro capacità amministrativa di attuare il diritto dell'unione, in particolare attraverso una facilitazione dello scambio di informazioni e di funzionari pubblici e un sostegno a programmi di formazione. In tal modo il Trattato istituzionalizza la cooperazione amministrativa, consentendo all'unione europea di sostenere gli sforzi dei Paesi membri volti a migliorare la "capacity building" delle amministrazioni nazionali.
2. Obiettivi didattici L obiettivo didattico è di fornire una formazione approfondita a funzionari e dirigenti delle Amministrazioni centrali e periferiche sui profili generali e sugli strumenti esistenti della cooperazione amministrativa europea, la cooperazione, cioè, sia tra le amministrazioni europee e le Istituzioni dell Unione, sia tra le stesse amministrazioni nazionali nella gestione delle proprie funzioni europee. Nelle tre giornate, in cui è articolato il Corso, saranno in particolare esaminati i principali strumenti esistenti in materia, sia sotto il profilo del dialogo diretto tra le diverse amministrazioni (IMI, Solvit, ecc.), che dello scambio e della reciproca conoscenza delle rispettive culture amministrative (END, scambi tra funzionari nazionali, ecc.) 3. I destinatari I destinatari dell iniziativa formativa sono i dirigenti e i funzionari di amministrazioni varie. 4. Coordinamento scientifico Il coordinamento e la responsabilità dell attuazione del Corso sono assegnati al Prof. Roberto Adam, ordinario di Diritto dell Unione europea, docente a tempo pieno della SNA per l Area europea e internazionale, coadiuvato dal Prof. Carlo Forte, docente a tempo pieno della SNA per la stessa Area. 5. Il programma di dettaglio La durata complessiva del progetto è di 18 ore, equivalenti a 3 giornate d aula di 6 ore ciascuna ripartite su tre settimane. Il calendario previsto è il seguente: 1 giornata ore 9.00-16.00 Lo Spazio amministrativo europeo e il libro bianco sulla governance della UE I principi guida dell amministrazione europea - Il principio dell azione amministrativa aperta, efficace ed indipendente (art. 298 TFUE)
- Il diritto alla buona amministrazione (art. 41 Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea). Competenze dell Unione e amministrazioni nazionali (art. 197 TFUE) - L azione di sostegno al miglioramento della capacità amministrativa degli Stati membri - L azione di sostegno alla cooperazione amministrativa tra gli Stati membri 2 giornata ore 9.00-16.00 Le azioni specifiche volte ad assicurare la cooperazione amministrativa tra Stati membri e Commissione europea La cooperazione amministrativa per il mercato interno. - Il Sistema di informazione del mercato interno (IMI) - Il Sistema Solvit. La cooperazione tra amministrazioni fiscali. - La tutela degli interessi finanziari della UE - La Direttiva 2011/16/UE del Consiglio, del 15 febbraio 2011, relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale. La cooperazione tra amministrazioni nazionali nell ambito dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (art. 74 TFUE). La cooperazione territoriale e transfrontaliera europea. - La Politica di Coesione e la Cooperazione territoriale europea (CTE) nella programmazione dei fondi Strutturali e di Investimento europei (SIE) 2014-2020. - Cenni ad altri strumenti della cooperazione territoriale e transfrontaliera - Le strutture della cooperazione territoriale e transfrontaliera: il sistema Euroregione - Cenni sulle convenzioni o accordi di assistenza reciproca La cooperazione tra amministrazioni nel quadro del processo di preadesione all Unione - I Twinning I programmi di scambio di funzionari 3 giornata ore 9.00-16.00 Casi di studio su alcuni degli strumenti di cooperazione amministrativa europea Prova di valutazione finale 6. La valutazione
Il livello di competenze acquisite dagli allievi verrà misurato attraverso l elaborazione da parte di ciascun partecipante di una breve risposta scritta (max 10 righe) ad una domanda vertente su uno degli argomenti trattati durante il Corso. 7. Regolamento Svolgimento delle lezioni I partecipanti sono tenuti a rispettare l orario delle attività didattiche previsto dal calendario del Corso. La presenza giornaliera verrà rilevata con la firma di entrata e di uscita dei partecipanti. Tutti i permessi e i ritardi, superiori a 15 minuti, saranno considerati ai fini del calcolo del monte ore di assenza consentita. Al fine del rilascio dell attestato finale le assenze non devono superare il 20% delle ore del corso.