Metalmeccanico in Lombardia Industria in stand by.

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OSSERVATORIO SITUAZIONI DI CRISI E OCCUPAZIONE Metalmeccanico in Lombardia Industria in stand by. 14 Rapporto sulle situazioni di crisi nel settore metalmeccanico della Lombardia Secondo semestre 2003 Presentiamo la nota dell Osservatorio regionale della crisi e occupazione promosso dalla Fim-Cisl della Lombardia, che rileva sistematicamente la situazione nei diversi territori della Regione. I dati generali delle situazioni di crisi nel settore metalmeccanico Alla fine del semestre appena trascorso risultano interessate da processi di crisi ben 493 aziende (443 nel semestre precedente), con 42.879 addetti (contro 39.978) e un totale di 19.377 Lavoratori direttamente colpiti (16.657 i precedenti). La crisi morde e colpisce l 11% in più di aziende, e il 16% in più dei Lavoratori rispetto al semestre precedente. Situazioni di crisi dell'occupazione nel settore metalmeccanico della Lombardia Dati 2 Semestre 2003 AZIENDE ADDETTI Aziende CIGO CIGS MOBILITA' Az. con Cigo Az. Con Cigs Az. Con mobilità Numero Aziende -> 493 349 27 128 100% 69% 5% 25% TOT. CRISI Addetti Lavoratori Lavoratori Lavoratori Tot. Lav. in Cigo in Cigs in Mobilità Coinvolti Numero Lavoratori -> 42.879 12.699 3.174 3.504 19.377 100% 66% 16% 18% 45%

1. La Cassa Integrazione Ordinaria (66% dei provvedimenti) coinvolge 12.699 Lavoratori di 349 imprese (precedente semestre: 61%, 10.093 lavoratori, di 328 aziende). 2. La Cassa Integrazione straordinaria (16% dei provvedimenti) coinvolge 3.174 Lavoratori, con nuove sospensioni in 27 imprese (precedente semestre: 16%, 2.691 lavoratori, di 20 aziende), per processi di crisi (ben l 80% dei casi) o di ristrutturazione. 3. Mobilità e licenziamenti (attestati al 18% dei provvedimenti) interessano 3.504 Lavoratori di 128 aziende: (precedente semestre: 23%, 3.873 lavoratori, di 105 aziende). 4. I Contratti di solidarietà, strumenti attivi di re-distribuzione delle ore considerate in eccesso tra un numero più ampio di lavoratori, rappresentano uno strumento efficace per fronteggiare le crisi minimizzando l impatto sui lavoratori. Sono stati stipulati 4 Cds, per un numero di esuberi dichiarati di circa 200 Lavoratori, e con il coinvolgimento di 600 Lavoratori con una riduzione di orario pari al 30% circa.

L industria e l occupazione nel settore metalmeccanico in Lombardia Il settore metalmeccanico in Lombardia ha un peso notevole e arriva al 42% delle imprese del settore manifatturiero, mentre si attesta al 44% degli occupati. In Regione Lombardia sono occupati nel settore industriale 567.319 addetti, (il 33% del dato nazionale) in 22.515 imprese (il 21% del dato nazionale), con una dimensione media pari a 25 addetti per impresa. Di queste 6.693 (il 29,7%) sono le aziende al di sopra dei 15 dipendenti che occupano 478.056 Lavoratori (l 84,3% del totale). Aziende e occupati nel settore metalmeccanico in Lombardia Unità produttive Occupati Media addetti Peso % INDUSTRIA 22.515 567.319 25,20 82% ARTIGIANATO 33.927 127.787 3,77 18% Totale 56.442 695.106 12,32 Il settore metalmeccanico è insediato in tutti i territori della Lombardia. La presenza prevalente riguarda la realtà di Milano e l area limitrofa (Brianza, Legnano-Magenta), che vede una forte presenza dei grandi gruppi multinazionali, e delle attività dei servizi per le imprese e delle nuove tecnologie. Altre realtà importanti sono rappresentate da Brescia e Bergamo, che vedono un consistente e solido apparato industriale di grande e media impresa, con un forte impegno nei settori di qualità e alta tecnologia. La realtà di Lecco si conferma vivace e innovativa, con un tessuto di piccole imprese specializzate e integrate nel distretto industriale territoriale. Gli altri territori vedono la presenza diffusa della piccola impresa accanto ad alcune realtà significative di medie e grandi aziende, che operano in tutti i settori di attività produttiva. L industria metalmeccanica nei territori della Lombardia TERRITORIO Aziende Occupati Peso % occ Bergamo 2.014 58.577 10,33% Brescia 3.155 79.071 13,94% Brianza 2.233 55.506 9,78% Como 901 19.580 3,45% Cremona 473 12.619 2,22% Lecco 1.046 28.302 4,99% Lodi 241 5.073 0,89% Magenta 1.306 26.790 4,72% Mantova 497 15.856 2,79% Milano 7.268 189.502 33,40% Pavia 876 14.734 2,60% Sondrio 150 3.125 0,55% Valcamonica 391 7.395 1,30% Varese 1.964 51.189 9,02% Totali 22.515 567.319

Le dimensioni delle imprese in Lombardia Le imprese con meno di 100 dipendenti rappresentano il 95 del totale, ed occupano il 51% degli addetti dell industria Classe dimensione Unità produttive distrib % aziende Occupati Peso % occup <16 15.822 70,27% 89.263 15,73% 16-100 5.838 25,93% 203.508 35,87% >100 855 3,80% 274.548 48,39%

La situazione nell industria e la valutazione della Fim-Cisl 1. Dopo il forte rallentamento congiunturale registrato nel 2001(con l impennata della Cassa Integrazione ordinaria) e la lieve ripresa del 2002, l andamento negativo cominciato a settembre 2002 si conferma anche per tutto il 2003. 2. Si registra una costanza del ricorso alla Cassa Integrazione straordinaria, con l accentuazione delle crisi aziendali, che interessano molte medie aziende. 3. Il ricorso alla mobilità è in aumento anche in questo semestre, e nel 2003 totalizza ben 7.300 provvedimenti, un record negativo da molti anni a questa parte. 4. Il ricorso alla Cassa Integrazione ordinaria si è impennato (2600 Lavoratori in più rispetto al primo semestre 2003) interessa la generalità delle dimensioni di impresa, e rappresenta il segnale più significativo non solo di rallentamento congiunturale dell attività industriale, ma di anticipazione di difficoltà strutturali. 5. Le aziende hanno fermato i programmi di investimento che riguardano i processi produttivi, e faticano ad investire in innovazione e qualità dei prodotti e servizi. 6. II settore industriale risente pesantemente della ristrutturazione che coinvolge le grandi imprese, e dei settori dell auto, delle telecomunicazioni, dell energia, dell impiantistica. 7. Il sistema industriale soffre di carenza di strategie di sviluppo da parte delle imprese, e di assenza di politiche industriali di sostegno e orientamento da parte del Governo, che sappiano fronteggiare le difficoltà attuali e delineare prospettive per il futuro. 8. La Cisl e la Fim hanno operato perché fosse portato a conclusione il confronto con Confindustria e le altre Associazioni delle imprese industriali, sui temi della formazione, degli investimenti, del sostegno alla competitività del nostro sistema industriale, ma il protocollo raggiunto il 19 giugno 2003 è stato snobbato dal Governo nella predisposizione delle politiche di bilancio per il 2004. 9. La legge finanziaria infatti privilegia interventi di risparmio basati su una tantum e condoni, e non coglie minimamente le esigenze del settore industriale. 10. La Cisl e la Fim continueranno a battersi perché le scelte economiche rispondano ai bisogni del paese e dell industria, perché si sia in grado di cogliere le opportunità di ripresa che gli analisti prevedono per la fine del 2004, e non releghino la nostra industria ad un ruolo marginale.

I territori e le provincie della Lombardia Il territorio milanese si conferma come quello maggiormente interessato dalle situazioni di crisi (con il 27% dei provvedimenti sospensivi), seguito da Brescia (12% dei provvedimenti). Seguono con significative situazioni di crisi (tra l 8% e il 10% del totale) i territori di Magenta- Legnano, Mantova, Lecco e Brianza. In queste aree sono presenti insediamenti industriali di alto livello, orientati su tutti i comparti del settore metalmeccanico, costituito sia da grandi aziende, sia da un tessuto importante di piccole imprese. L incidenza della crisi nei territori Lombardi Dati 2 Semestre 2003 Territorio Aziende Dipendenti Crisi Lav coinvolti Distribuzione % crisi Milano 194 17.463 5.359 27,7% Brescia 30 3.991 2.383 12,3% Magenta 57 3.663 2.060 10,6% Mantova 12 1.951 1.814 9,4% Lecco 44 2.892 1.685 8,7% Brianza 29 3.699 1.508 7,8% Varese 53 2.584 1.113 5,7% Bergamo 21 1.985 970 5,0% Pavia 18 1.071 847 4,4% Cremona 11 1.235 837 4,3% Lodi 10 516 261 1,3% Valcamonica 3 1.163 212 1,1% Como 8 481 175 0,9% Sondrio 3 185 153 0,8% Totale complessivo 493 42.879 19.377 100,0%

Tipologia dei provvedimenti di sospensione per territorio

Dati 2 Semestre 2003 Territorio Aziende Dipendenti Cigo n. aziende Cigo n.lavoratori Cigs n.aziende Cigs n. Lavoratori Mobilità n. aziende Mobilità n. Lavoratori Bergamo 21 1.985 13 367 4 413 7 190 Brescia 30 3.991 20 1.618 4 481 6 284 Brianza 29 3.699 20 933 1 40 9 535 Como 8 481 4 127 - - 4 48 Cremona 11 1.235 9 377 1 80 3 380 Lecco 44 2.892 36 1.310 4 312 4 63 Lodi 10 516 7 209 1 40 2 12 Magenta 57 3.663 47 1.522 3 227 8 311 Mantova 12 1.951 10 1.747 1 60 1 7 Milano 194 17.463 125 3.006 4 893 68 1.460 Pavia 18 1.071 14 441 2 390 2 16 Sondrio 3 185 2 150 - - 1 3 Valcamonica 3 1.163 1 90 1 110 1 12 Varese 53 2.584 41 802 1 128 12 183 Totale complessivo 493 42.879 349 12.699 27 3.174 128 3.504 I dati per classi di dipendenti Le aziende al di sotto dei 100 dipendenti interessate da processi di crisi sono pari all 82% dei casi,

occupano il 28% degli addetti e il 35% dei lavoratori direttamente colpiti dai diversi provvedimenti. Mobilità n. aziende Mobilità n. Lavoratori Classe dipendenti Aziende Dipendenti Cigo n. aziende Cigo n. Lavoratori Cigs n. aziende Cigs n. Lavoratori aziende fino a 100 dipendenti 403 12.100 304 4.981 10 458 91 1.277 aziende oltre i 100 dipendenti 90 30.779 45 7.718 17 2.716 37 2.227 La disamina dei diversi provvedimenti sospensivi evidenzia: per le aziende inferiori a 100 addetti (82% delle aziende con 28% di peso occupazionale) o il ricorso massiccio alla Cassa Integrazione Ordinaria (39% del totale Cigo), o l accentuato ricorso alla mobilità-licenziamento (36% del totale di Lavoratori colpiti), utilizzata in alternativa alla Cassa Integrazione straordinaria, che risente in modo diretto dell andamento aziendale e del mercato. per le aziende superiori ai 100 addetti (18% delle aziende con 72% di peso occupazionale) o l utilizzo della Cassa Integrazione ordinaria (61% del totale Cigo) per far fronte alla situazione di calo congiunturale degli ordinativi. o la persistenza di importanti processi di ristrutturazione, con ricorso alla Cassa Integrazione straordinaria (la quasi totalità della Cigs -ben l 86%- è infatti utilizzata dalle medie-grandi imprese) con forte prevalenza delle aziende tra 100 e 500 addetti. o con l utilizzo della mobilità (ben il 64% dei provvedimenti), di cui l 8% per l accompagnamento alla pensione, il 17% per cessazione di attività, e il 75% per riduzione secca di personale. I settori merceologici

I settori (analizzati secondo la classificazione Istat) maggiormente interessati da processi di crisi risultano essere quelli delle macchine ed apparecchi meccanici, installazione, manutenzione con il 27% degli interventi, degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (18% di interventi), della lavorazione dei prodotti in metallo (13% di interventi), degli apparecchi radiotelevisivi e per le comunicazioni (11% di interventi). Dati 2 Semestre 2003 Settore Istat Aziende Dipendenti 29. FABBR.MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI, INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE 34. FABBR.AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI 28. FABBR. LAVORAZIONE DEI PRODOTTI IN METALLO 32. FABBR.APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E PER LE COMUNICAZIONI Crisi Lav coinvolti Distribuzione % crisi 139 9.126 5.263 27,2% 21 5.668 3.558 18,4% 147 5.710 2.610 13,5% 38 9.562 2.086 10,8% 27. PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE 39 3.220 1.724 8,9% 31. FABBR.MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI 53 5.003 1.667 8,6% 33. FABBR.APPARECCHI MEDICALI, PRECISIONE, OTTICI E OROLOGI 35. FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO 30. FABBR. MACCHINE UFFICIO, ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI 36. FABBR.MOBILI; ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 14 1.800 1.266 6,5% 12 1.116 636 3,3% 19 1.364 312 1,6% 11 310 255 1,3% Totale complessivo 493 42.879 19.377 100,0% Sesto San Giovanni, 27 gennaio 2004 Fim-Cisl Lombardia