La coltivazione del carciofo (Cynara cardunculus var. scolymus L.): utilizzo delle biodiversità autoctone

Documenti analoghi
Caratterizzazione e propagazione in vitro di linee selezionate di carciofo di Montelupone

Carciofo: risultati di un biennio di prove varietali. Elena Valent

Asteraceae Ordine: Asterales. - Helianthus annuus (girasole) - Matricaria chamomilla (camomilla)

RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE AGRONOMICA: FAVA, CIPOLLA, CAVOLFIORE

Introduzione e Valorizzazione del Cardo a fini energetici in Sicilia

VALORIZZAZIONE DELLA BIODIVERSITA CINARICOLA

Risultati della Ricerca

Risultati del confronto varietale campagna Dal campo allo stabilimento 03/02/2015

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELL'INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA "CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO"

STUDIO SUGLI ECCESSI E LE CARENZE DI MICRO E MACROELEMENTI SU FRAGOLA (MANIFESTAZIONI FENOTIPICHE)

Crinò Paola, Ciccotti Giovanna ENEA - Dipartimento Biotecnologie, Agroindustria e Protezione della Salute

Cipolla di Treschietto: da risorsa ad opportunità per lo sviluppo del territorio

Tabella 1 - Superfici, produzioni areiche e produzioni complessive dei principali Paesi cinaricoli (FAO, media del triennio )

CASTELLAMMARE E RELATIVI CLONI a) caratteristiche morfologiche

ALLEGATO A - SEZ. 4. Agenzia Regionale per lo Sviluppo e L'innovazione in Agricoltura nel Lazio via Rodolfo Lanciani, ROMA

SCHEDE AMIGDALOGRAFICHE

Cetriolo SCOPO DELLA PROVA MATERIALI E METODI. CENTRO PO DI TRAMONTANA Risultati Sperimentali 2007 nel settore orticolo

Prova di coltivazione biologica di antichi mais piemontesi destinati all alimentazione umana (1)

da lungo tempo nel territorio toscano ed integrati tradizionalmente nella sua agricoltura e nel suo allevamento;

IL MATERIALE VIVAISTICO. Paolo Camerano IPLA S.p.A Piero Belletti UniTO

Progetto di ricerca e sperimentazione PRO.BIO.CA Bando OIGA finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali-

IL CARCIOFO 94 IL CARCIOFO NICOLA CALABRESE 95 IL CARCIOFO NICOLA CALABRESE

Colture erbacee annuali e poliennali da energia

Linea CIPOLLA e ZUCCA

SUSINO. CULTIVAR: Jannelli

MAIS DI ROCCACONTRADA CENNI STORICI ED AREA DI DIFFUSIONE

Quando si deve concimare il vigneto? Come si deve concimare?

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee >PISELLO PROTEICO

Controlli sotto Sorveglianza Ufficiale Caratteri morfologici MAIS

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE

La crescita. FRI dipende: dalla superficie fogliare dall architettura fogliare

SCHEDE PER L IDENTIFICAZIONE VARIETALE ARANCIO

IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI

Triticale. Triticum secalotriticum saratoviense meister

Cipolle: risultati finali di un biennio di prove varietali

Cereali biologici di qualità

DK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE

CANAPA AGRICOLTURA INDUSTRIA - AMBIENTE

CARCIOFO Cynara cardunculus (L.) var. scolymus (Fiori)

PIANO DI LAVORO ANNUALE anno scolastico Istituto di Istruzione Superiore. Peppuccio NASTASI Esercitazioni agrarie

Gamma Spinacio da industria

Frutti Antichi. Tipologia: Nome del frutto: Susino. Angeleno

Frumento tenero e duro: la rete regionale di confronto varietale

ORTO-FLOROFRUTTICOLTURA

Primi risultati di portinnesti alternativi all arancio amaro per la clementinicoltura calabrese

Valorizzazione delle varietà locali di olio toscane potenzialità e limiti

Sinergie e innovazioni nell orto-floricoltura SINEFLOR

SUA MAESTA IL CARCIOFO: IL RE DELL ORTO Nicola Calabrese

RETE COLTURE ORTICOLE Sperimentazione orticola in Lombardia Cavolo verza 2011

Filiera cipolla bianca di Pompei Individuazione del fabbisogno di azoto in funzione del biotipo e della destinazione commerciale.

Aspetti Qualitativi e Nutrizionali della Biodiversità Orticola Autoctona

CONFRONTO CLONALE INTRAVARIETALE DI CARCIOFO SPINOSO SARDO E VIOLETTO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON L AGENZIA AGRIS

FACTOR 20. Workshop «Energia e Sostenibilità» Dott. Agr. Fernando Di Benigno. Arundo Italia

LA COLTIVAZIONE DEL NOCE DA FRUTTO: una nuova filiera per una nuova opportunità

Esperienze di coltivazione di Sedum per il verde pensile estensivo

ZUCCHINO SERRA. introduzione

sperimentazione PRO.BIO.CA Tecnologie innovative per la produzione di biomassa di

COME CONCIMARE IL CARCIOFO IRRIGATO CON ACQUE SALMASTRE

Francesca Ossola ERSAF Lombardia. ERSAF Ente regionale per i servizi all agricoltura e alle foreste

NERO D AVOLA Numero iscrizione registro nazionale delle varietà di vite Codice: 046

AGGIORNAMENTI SULLA COLTIVAZIONE DEL MELOGRANO MARTEDI 25 APRILE Esperienze di coltivazione del melograno: Aspetti vivaistici

FINGERPRINTING DI PIANTE E FIORI: UTILE STRUMENTO PER LA CERTIFICAZIONE GENETICA DEL MATERIALE PROPAGATO DAI VIVAISTI

Tipi orticoltura e sistemi colturali

ESPERIENZE E PROSPETTIVE

Convegno Il nocciolo, territorio, filiera, qualità 10 giugno 2017 Cherasco (CN)

Responsabile scientifico: Dr. M.Isabella Sifola

2 t/ha di stallatico pellettato (Fertildung 3-3-3) 4 q/ha di complesso ternario

FAGIOLO RAMPICANTE raccolta granella cerosa. Attività di ricerca 2012 Progetto Regione Piemonte

FRUMENTO DURO TRITICALE. Sostenibilità agricola e sviluppo locale Esperienze di SEMINA SU SODO nell entroterra campano SCHEDA 1.

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca

I CAMPI SPERIMENTALI DI ARSIAL. Roberto Mariotti 10 giugno 2016

La cinaricoltura siciliana tra tradizione ed innovazione

Lattuga gentile confronto materiali pacciamanti 2014

Comune di SULZANO VALUTAZIONE SOSTENIBILITA AMBIENTALE (V.A.S.)

La raccolta dei RESIDUI DI POTATURA e del materiale ottenuto dagli ESPIANTI dei frutteti: quantitativi raccoglibili e loro caratteristiche

analisi agronomica sullo sviluppo del progetto del polo energetico di Castiglion Fiorentino

PROVA di FERTIRRIGAZIONE su POMODORO da INDUSTRIA - Anno 2008 Arsia Regione Toscana - Pavoni S.p.a. Caratteristiche della prova

Descrizione morfologica

Patata da consumo fresco: La situazione produttiva e commerciale in Europa e in Italia

LA COLTURA HERBAL CROPS TECNICA AGRONOMICA

NOCCIOLO Organizzazione economica per una filiera competitiva

Mauro Bassignana e Diego Arlian Torino, 15 maggio 2013

CRA SCV Unità di Ricerca per la Selezione dei Cereali e la Valorizzazione delle varietà vegetali. S. Angelo Lodigiano (LO) Maurizio Perenzin

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FAGIOLO

S.O.P.A.T. n. 57 CACCAMO. Relazione Finale P.L. 2008/09: (attività 2009/2010) CAMPO DIMOSTRATIVO DI CARCIOFO DA SEME A CONFRONTO CON CARCIOFO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2014 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > CASTAGNO

CETRIOLO SERRA 2013 INTRODUZIONE

Le attività del Condifesa nell ambito dell agricoltura conservativa

Il ruolo della donna per un agricoltura sostenibile in Italia

Portinnesti per i nuovi impianti di ciliegio: Sperimentazioni in corso

Ciliegio: le novità varietali. Stefano Lugli Università di Bologna

A g r i c u l t u r a l V a r i e t i e s I n n o v a t i o n

peperone e melanzana La ricerca italiana si presenta...

L Orto d Inverno. Prepara l orto, fai scorta per l inverno.

Peperone quadrato di Carmagnola. Ambiente di coltivazione:

Comune di Amatrice FRAGOLA DI AMATRICE DISCIPLINARE DI PRODUZIONE

P o t a t u r a d e l l ' o l i v o

La tecnica di coltivazione dell ASPARAGO in Italia. Marco_09

Attività del Centro Orticolo Campano

Transcript:

PROGETTO REGIONALE LR 37/99 DGR 1234/05 : RILANCIO DELL ORTICOLTURA ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DI BIODIVERSITA AUTOCTONE La coltivazione del carciofo (Cynara cardunculus var. scolymus L.): utilizzo delle biodiversità autoctone Relatore: Dott. Roberto Cappelletti Ancona 4 marzo 2011

Il genere Cynara Complesso Cynara cardunculus Cardo Selvatico (C.cardunculus var.sylvestris (Lamk) Fiori) Meno spine Gigantismo fiori Riproduzione vegetativa Meno spine Gigantismo delle foglie Propagazione per seme Differente tempo Differente luogo Carciofo (C.cardunculus var. scolymus L.) Cardo coltivato (C.cardunculus var. altilis DC) Schema di domesticazione del carciofo e del cardo AA.VV. (2009) Il carciofo e il cardo, coordinamento scientifico di N. Calabrese. Collana Coltura&Cultura, coord. Renzo Angelini, Bayer Crop Science, Ed. Script, Bologna. (Lanteri et al., 2004; Sonnante et al., 2004; Acquadro et al., 2005)

Il carciofo (Cynara cardunculus var. scolymus L.) Diffusione Ecotipo Violetto Pesaro Precoce Jesi ~ 20 ha Fonte CODMA (Fano) CJPO (Jesi) ~ 15 ha ~10 ha Fonte: FAOstat data 2007 Montelu SAU Nostra totale Italia 49000 ha pone Produzione elaboraz. totale 517999 t (ISTAT 2007) Puglia SAU 17085 ha Produzione totale 173448 t Sicilia SAU 14720 ha Produzione totale 159064 t Sardegna SAU 12952 ha Produzione totale 106859 t Campania SAU 2019 ha Produzione totale 34663 t Lazio SAU 1043 ha Produzione totale 20650 t

Il carciofo (Cynara cardunculus var. scolymus L.) Classificazione In base al periodo di raccolta (Mauromicale e Ierna, 2000) Cultivar non rifiorenti o tardive Romaneschi Violetto di Toscana Cultivar rifiorenti o precoci Spinoso Sardo Violetto di Provenza In base alla morfologia del capolino (Dellacecca et al. 1976; Porceddu et al. 1976) Violetti Catanesi Romaneschi Spinosi

Materiale Vegetale e caratterizzazione morfologica Ecotipo/varietà Az. Agraria Località Data raccolta Montelupone Precoce di Jesi Violetto di Pesaro (Az. Agr. Boni Luciano) Violetto di Pesaro (Az. Agr. Gnassi Daniele) Az. Agr. Cappelletti Romano Az. Agr. Bartolucci Marcellino Az. Agr. Cappelletti Romano Az. Agr. Cappelletti Romano Macerata 31/03/2010 Jesi 01/04/2010 Macerata 15/04/2010 Macerata 15/04/2010 Romanesco C3 Az. Agr. Spinsanti Elena Osimo 14/04/2010 Rilievo parametri feno-morfologici secondo schede CPVO Prelievo del materiale vegetale da avviare alle analisi qualitative e nutrizionali (20 capolini principali prelevati a random)

Caratterizzazione produttiva MCA n 40 pt x fila, sesto 2x0,7m impianto 10/2008 MCB n 10 piante per fila, sesto 1,5x1 m impianto 10/2009 S T R A D A V I T E P R A T O Legenda: Montelupone Violetto Pesaro (B) Violetto Pesaro (G) Precoce Jesi Romanesco C3 Rilievo del dato numero di capolini totali/pianta 1 anno produzione (campo MCA e MCB) Rilievo dati di num. Cap. Tot./pt divisi per tipologie, capolino principale, primo e secondo ordine (campo MCA)

Campo MCB Campo MCA Ecotipo Violetto di Pesaro Ecotipo Montelup one

Caratterizzazione morfologica ecotipo Montelupone A B Pianta Semi-assurgente due tipologie: A foglia con margine ondulato setti meno incisi B foglia con margine seghettato setti profondamente incisi, pennatosette Foglia Elevato grado di eterofilia, lungh. media 76cm Infiorescenza Capolino inerme, violaceo, compatto ellisoidale peso ~ 160g Elevata eterofilia nelle foglie (Bianco V.V. 1990); media vigoria, produzione da marzo a maggio, la precocità può variare a seconda delle condizioni ambientali e della tecnica di coltivazione (Trionfetti et. al., 2006). Elevata variabilità fenotipica tra le piante propagate per via vegetativa: da standardizzare l origine del materiale e la tecnica di propagazione utile a garantire una maggiore omogeneità degli impianti.

Caratterizzazione morfologica Precoce di Jesi Pianta Semi-assurgente Altezza 50 60cm Foglia Elevato grado di eterofilia, lungh. media 74cm B Infiorescenza Capolino inerme, violaceo, compatto ed ellissoidale peso ~ 150-160g Eterofilia delle foglie, (Bianco V.V. 1990); media vigoria, produzione da marzo a maggio, la precocità può variare a seconda delle condizioni ambientali e tecnica di coltivazione (Trionfetti et. al., 2006). Elevata variabilità fenotipica tra le piante propagate per via vegetativa: da standardizzare l origine del materiale e la tecnica di propagazione utile a garantire una maggiore omogeneità degli impianti. Affinità con ecotipo Montelupone, possibile caso di sinonimia?

Caratterizzazione morfologica Violetto di Pesaro A B Pianta Assurgente due accessioni: A reperita Az.Agr. Boni Luciano B reperita Az.Agr. Gnassi Daniele Altezza 80-100cm Elevato vigore:n polloni, altezza-diametro Infiorescenza Capolino spinoso, violaceo intenso compatto conico-ovoidale peso ~ 182g Foglia No eterofilia, margine seghettato setti profondi lungh. media 80cm Nervatura centrale violacea Eterofilia non osservata, spinosità del capolino carattere genotipico (Saccardo F., 2009); elevato vigore e produttività, produzione da aprile a maggio, più tardivo rispetto a Montelupone e Precoce di Jesi, ottima pezzatura e colore dei capolini delle diverse tipologie.

Caratterizzazione morfologica Romanesco C3 B Pianta Semi-assurgente Altezza 60 80cm media vigoria Infiorescenza Capolino inerme, brattee serrate con incavo centrale verdeviolaceo, subsferico peso ~ 226g C3 M Foglia Molto settate di colore verde cinereo sulla pagina superiore e grigio in quella inferiore Lungh. 76cm Clone commerciale precoce della tipologia Romanesco, diffuso nel centro-sud Italia, ottenuto mediante selezione fenotipica (linea 3 Castellammare) propagato in vitro e disponibile come piantine radicate in contenitori alveolati. Pianta di media vigoria buona produzione, classico capolino sub-sferico di peso elevato.

n capolini/pianta n capolini/pianta Caratterizzazione produttiva ecotipi locali g 1600 5 10 4,5 1400 9 4 8 1200 3,5 7 1000 3 6 800 2,5 5 42 600 1,5 3 400 2 1 200 1 0,5 8,6 Produttività ecotipi Peso campo medio MCA MCB 52 capolini 1 anno produzione 4,6 9,1 a 8,2 3,7 b n tot.cap/pt c 2,2 4,4 bc 2,2 b 5,0 media di n cap. II 4,5 media di n cap. III 3,2 3,1 1,7 2,8 0 0 Montelupone Violetto Pesaro (B) Violetto Pesaro (G) Montelupone Precoce Jesi Violetto Pesaro (B) Violetto Pesaro (G) Romanesco C3

Esigenze nutritive e concimazione Resa presunta: 54 q/ha (a fronte dei 100 q/ha coltivazioni irrigue intensive) Asportazioni per 100 kg/capolini: 1,6 N; 0,48 P 2 O 5 ; 2,7 K 2 O; 2,2 CaO; 0,4 MgO (carciofi tardivi, Magnifico et al. 1976, 1981) Importanza della concimazione organica di fondo Importanza della distribuzione azoto in copertura in 2 o 3 passaggi Passaggio dalla fase vegetativa riproduttiva Asportazione capolino principale Piena produzione

Tecnica colturale Mesi Stadio fenologico Operazioni colturali Ottobre Novembre Attività vegetativa Emissione polloni Scarducciatura Prelievo materiale di propagazione Concimazioni Dicembre Gennaio Febbraio Marzo-Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Riduzione attività vegetativa dovuta alle basse T Ripresa vegetativa post-invernale Emissione capolino primario Produzione Disseccamento parte epigea della pianta (elevate T ) Ripresa vegetativa Eventuale copertura tessuto non tessuto Controllo infestanti e Concimazioni Controllo infestanti Raccolta Dicioccatura Eventuale diserbo Controllo infestanti Eventuale irrigazione

Conclusioni I risultati ottenuti hanno permesso di identificare le principali differenze agronomiche e produttive, dei 3 ecotipi locali di carciofo a confronto con una varietà ampiamente riconosciuta a livello commerciale. I dati ottenuti hanno permesso di evidenziare le caratteristiche più interessanti dei 3 ecotipi locali di carciofo ed anche ottenere le informazione necessarie per avviare un iter di riconoscimento varietale secondo i parametri riconosciuti dal Community Plant Variety Office. Le indagini effettuate hanno anche messo in evidenza le carenze presenti in questo settore di produzione, quali ad esempio la mancanza di una massa critica di produzione, dovuta principalmente all assenza di una filiera vivaistica organizzata ed anche a tecniche di coltivazioni inadeguate (prevalentemente piccole produzioni gestite con sistemi tradizionali attualmente poco sostenibili). Lo sviluppo di tale produzione in regione necessita quindi un intervento di organizzazione delle diverse fasi della produzione, comprendendo un tentativo di promuovere associazioni di produttori utili anche per garantire una maggiore valorizzazione commerciale.