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VALUTAZIONE La valutazione degli alunni ha per oggetto il rendimento scolastico complessivo, il processo di apprendimento, il comportamento. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa, e attraverso l individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l obiettivo dell apprendimento permanente di cui alla Strategia di Lisbona nel settore dell istruzione e della formazione, adottata dal Consiglio Europeo con raccomandazione del 23 24 marzo 2000, confermata nella Comunicazione della Commissione 3 marzo 2010 Europa 2020 (COM(2010) 2020 def. non pubblicata nella Gazzetta ufficiale). VERIFICA DIAGNOSTICA IN ENTRATA VERIFICA FORMATIVA IN ITINERE valutazione della situazione di partenza su cui si regola la programmazione disciplinare e di classe controllo sistematico dei processi di apprendimento e di sviluppo personale, teso a verificare l efficienza e l efficacia della programmazione con l ottica di un suo adeguamento costante alle reali condizioni operative. Esso definisce i progressi dell alunno nell acquisizione delle conoscenze e abilità orientandolo e motivandolo verso le future scelte personali Iter Valutativo VERIFICA SOMMATIVA IN USCITA valutazione di fine quadrimestre che costituisce ed esprime una sorta di bilancio complessivo sul livello di maturazione dell alunno, tenendo conto delle condizioni di partenza, del livello delle conoscenze e competenze acquisite e dei traguardi attesi, dell interesse e della partecipazione in classe, nonché dell impegno a casa Nella programmazione annuale delle singole discipline sono riportati le conoscenze e abilità oggetto di valutazione, i criteri di valutazione, gli strumenti di verifica. La valutazione del comportamento è espressione del Consiglio di Classe, che la attribuisce sulla base delle proposte di voto dei singoli docenti. L art. 7 del D.P.R. 22-06-2009 n. 122 indica come oggetto della valutazione del comportamento l acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell esercizio dei propri diritti nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in generale. La valutazione del comportamento avviene, secondo i seguenti criteri stabiliti dalla delibera n. 23 del Collegio dei Docenti del 2 dicembre 2014, che reca quanto segue: 1. La valutazione del comportamento è espressione del Consiglio di classe che la attribuisce sulla base delle proposte di voto dei singoli docenti, formulate prendendo in considerazione l adempimento dei propri doveri, la conoscenza e l esercizio dei propri diritti, il rispetto dei diritti altrui e il rispetto delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare e in base ai seguenti descrittori:

10 9 È educato e responsabile; rispetta in ogni situazione regole, persone e cose; collabora in modo attivo e solidale alla vita di classe. È educato e responsabile; rispetta in ogni situazione regole, persone e cose; collabora in modo attivo alla vita di classe. 8 È corretto; rispetta regole, persone e cose; ha un buon rapporto con compagni e docenti. 7 6 5 Rispetta generalmente regole, persone e cose, ma non sempre riesce a controllare il suo comportamento. Fatica a rispettare regole, persone e cose, talvolta disturba l attività didattica ed è stato sottoposto a provvedimenti disciplinari. Disturba l attività didattica, non rispetta regole, persone e cose, è stato sottoposto a gravi e/o ripetuti provvedimenti disciplinari*. * superiori a quindici giorni come stabilito nello Statuto delle studentesse e degli studenti di cui all art. 4 commi 9, 9 bis e 9 ter D.P.R. 249/1998 e al art. 4 D.M. 16-01-2009 n. 5 2.1 La valutazione del processo di apprendimento e del rendimento scolastico complessivo degli alunni concorrono all elaborazione della proposta di voto che ogni docente formula al consiglio di classe per la sua disciplina; 3.1 Le proposte di voto dei singoli docenti prenderanno in considerazione la valutazione del profitto che scaturisce dalla misurazione effettuata tramite verifiche scritte, grafiche, pratiche e orali sulla base dei descrittori già in uso nella scuola e parte integrante del POF degli anni scolastici precedenti e la valutazione del processo di apprendimento che scaturisce dall osservazione e dal monitoraggio di: a. attenzione, interesse e partecipazione alle attività disciplinari; b. regolarità, ordine e impegno; c. metodo di studio e organizzazione; d. il percorso personale dell alunno. 4.1 I fattori a., b. e c. saranno monitorati e valutati regolarmente nel registro personale del docente in base ai seguenti descrittori: a. Attenzione, interesse e partecipazione alle attività disciplinari A Propositivi, produttivi, rielaborativi, costruttivi, attivi, responsabili. B Regolari, costanti, buoni. C Settoriali, alterni. L alunno/a pone domande per verificare ciò che ha appreso, è di stimolo per il gruppo, propone approfondimenti, è disponibile a seguire qualsiasi attività, valuta le proposte apportando interventi personali, pertinenti e costruttivi per il gruppo. L alunno/a si dimostra sempre interessato/a e attento/a, è autonomo/a e disponibile a seguire le attività proposte. L alunno/a si dimostra interessato/a e attento/a solo ad alcuni argomenti o durante alcune attività, talvolta va incoraggiato/a e sostenuto/a nella partecipazione. D Superficiali, discontinui, L alunno/a è condizionato da difficoltà di concentrazione, ha

passivi. E Assenti o scarsi, oppositivi. bisogno di continui stimoli e/o richiami, esegue passivamente e meccanicamente le attività proposte, spesso va sollecitato/a e guidato/a. L alunno/a non interessato/a alle proposte scolastiche, spesso rifiuta le proposte degli insegnanti, fa altro, attua comportamenti di disturbo. b. Regolarità, ordine e impegno L alunno/a porta sempre a termine le attività, sia a casa sia a scuola, A Produttivi, assidui, seri. con responsabilità, puntualità e introducendo elementi personali. B C D Adeguati, regolari, puntuali. Approssimativi, alterni, poco accurati. Discontinui, dispersivi, superficiali. L alunno/a porta sempre a termine le attività proposte con puntualità e in modo adeguato. L alunno/a lavora in maniera approssimativa, i lavori non sono sempre accurati e completi, l impegno è condizionato dall interesse. L alunno/a lavora saltuariamente e in modo superficiale; spesso richiede o necessita dell intervento di una guida, non porta a termine autonomamente il compito. E Inadeguati. L alunno/a non porta a termine gli impegni. Il lavoro sia a casa sia a scuola non è né completo, né puntuale. A c. Metodo di studio e organizzazione Efficaci, accurati, autonomi. L alunno/a organizza attivamente il proprio lavoro, elabora strategie, usa in modo accurato i materiali e gli strumenti. B C D E Funzionali, precisi, ordinati. Disorganici, poco flessibili, frettolosi. Poco efficaci, imprecisi. Carenti, non autonomi. L alunno/a organizza il proprio lavoro e lo porta a termine in modo preciso ed efficiente, utilizza i materiali e gli strumenti adeguatamente. L alunno/a lavora da solo/a, ma è dispersivo/a oppure procede in modo meccanico nello svolgimento del compito, senza utilizzare le strategie proposte. L alunno/a è insicuro/a nello svolgimento del compito e nell organizzazione del lavoro, richiede frequenti chiarimenti e conferme. L alunno/a non è ancora in grado di lavorare senza la guida dell adulto o dei compagni. 5.1 La valutazione sul percorso personale dell alunno emerge confrontando la situazione di partenza e la valutazione finale, il percorso può denotare progressione (P), consolidamento (C) o regressione (R).

La valutazione degli apprendimenti avviene secondo i seguenti criteri: LIVELLI DI ABILITÀ E CONOSCENZE mostra di non conoscere gli argomenti di studio; non ha acquisito le abilità minime richieste; non sa esporre gli argomenti d studio; si è rifiutato di eseguire le attività pratico operative; non ha conseguito alcun miglioramento rispetto alla situazione di partenza. mostra di conoscere i contenuti essenziali in modo incompleto; utilizza con scarsa autonomia le abilità minime acquisite; espone in modo confuso e scorretto; ha eseguito le attività pratico operative in modo saltuario o scorretto; ha conseguito lievi miglioramenti rispetto alla situazione di partenza. conosce i contenuti essenziali degli argomenti di studio; ha acquisito sufficienti abilità; espone in forma semplice, ma non sempre corretta; ha eseguito le attività pratico operative in modo accettabile; ha conseguito miglioramenti rispetto alla situazione di partenza. conosce adeguatamente i contenuti degli argomenti di studio; ha acquisito un discreto livello di abilità; espone in forma semplice e corretta; ha eseguito le attività pratico operative in modo adeguato; ha migliorato o consolidato la sua preparazione. conosce e comprende i contenuti degli argomenti di studio; ha acquisito un buon livello di abilità; sa operare alcuni collegamenti; espone in forma chiara e corretta; ha eseguito con sicurezza e precisione le attività pratico operative; sa utilizzare i linguaggi specifici; ha migliorato o consolidato la sua preparazione. conosce, comprende e sa utilizzare i contenuti degli argomenti di studio; sa operare collegamenti interdisciplinari; espone in forma corretta ed articolata; ha eseguito con padronanza e autonomia le attività pratico operative; sa utilizzare i linguaggi specifici adeguandoli alle singole situazioni; VOTO 4 5 6 7 8 9

ha migliorato o consolidato la sua preparazione. padroneggia tutti gli argomenti di studio; è in grado di rielaborare le conoscenze e di operare collegamenti interdisciplinari; espone con padronanza, sicurezza e proprietà; ha eseguito con padronanza, autonomia e creatività le attività pratico operative; sa utilizzare i linguaggi appropriati e adeguati alle singole situazioni; ha migliorato e consolidato la sua preparazione. 10 AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Le norme (art. 3 l. 30 ottobre 2009 n. 169 art. e art. 2 comma 7 Reg.) richiedono che l ammissione possa avvenire solo in presenza di un voto non inferiore a 6 in ciascuna disciplina e nel comportamento, tuttavia, prevedono anche che in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento si possa essere ammessi alla classe successiva o all esame conclusivo del primo ciclo. Affinché possa esprimersi una valutazione collegiale ponderata il Collegio dei Docenti è chiamato ad indicare criteri e procedure sull applicazione dei quali resta intesa la piena responsabilità di ciascun Consiglio di classe, cui è affidata dalla legge la valutazione. Premesso che deve essere discussa l ammissione di ogni singolo alunno, anche in presenza di una sola valutazione non sufficiente, il Collegio dei docenti ha deliberato a maggioranza (delibera n. 30 dell 8 aprile 2015) un sistema di debiti e crediti formativi, come criterio comune e condiviso per deliberare l ammissione o la non ammissione degli alunni alla classe successiva o all esame di Stato, rispettando la piena autonomia di ogni Consiglio di classe. il sistema è fondato sui seguenti punti: - si considerano debiti formativi i voti inferiori a 6/10 (il 4/10 corrisponde a due debiti e il 5/10 a un debito); - per sanare un debito occorrono due crediti; - sono previste soltanto le deroghe di seguito elencate: o precedenti ripetenze; o ragionevole consapevolezza che l alunno non possa recuperare gli obiettivi previsti attraverso la ripetizione dell anno scolastico, tenendo conto delle capacità personali manifestate; o considerazione del buon livello di socializzazione acquisito nel gruppo classe come fattore determinante per favorire il processo di apprendimento e il successo formativo; o presenza di fattori socioeconomici, culturali e psicologici emersi nel corso dell anno scolastico e debitamente certificati, o comunque rilevati dalle osservazioni sistematiche dei docenti del Consiglio di classe, tali da costituire ostacolo al pieno raggiungimento dei traguardi scolastici; - si considerano crediti formativi didattici o di convivenza civile e cittadinanza attribuibili all unanimità o a maggioranza dal Consiglio di classe esclusivamente quelli di seguito elencati: o crediti formativi didattici; partecipazione positiva ai corsi di recupero in orario extracurricolare;

condivisione da parte della maggioranza del Consiglio di classe della positiva valutazione del processo di apprendimento; partecipazione a corsi organizzati dalla scuola in orario extracurricolare con documentato esito positivo; frequenza di attività formative organizzate da associazioni del territorio in collaborazione con la scuola con documentato esito positivo; o crediti formativi di convivenza civile e cittadinanza: rispettare le regole condivise; collaborare con gli altri per la costruzione del bene comune; avere cura e rispetto di sé e degli altri; comprendere il senso e la necessità della convivenza civile. AMMISSIONE ALL ESAME DI STATO Visti: - l art. 11 d. lgs. 19 febbraio 2004 n. 59; - gli artt. 2 comma 3 e 3 della l. 30 ottobre 2008 n. 169; - l art. 2 della C. m. 20 maggio 2010 n. 49; l ammissione all esame di Stato degli alunni interni è prevista se sono soddisfatte le seguenti condizioni: 1. frequenza l alunno non ha superato il monte ore di assenze consentite o ha diritto ad una deroga (poiché rientra tra i casi deliberati dal Collegio dei docenti o perché le numerose assenze non hanno pregiudicato la possibilità di valutarlo); 2. comportamento il Consiglio di classe (a maggioranza) ha attribuito all alunno un voto di comportamento pari o superiore a 6/10; 3. voti disciplinari pari o superiori a 6/10 l alunno che abbia conseguito una o più proposte di voto inferiori a 6/10 nelle varie discipline viene ammesso all esame previa discussione del Consiglio di classe, che potrà decidere di attribuire il voto di consiglio applicando il sistema dei crediti e debiti deliberato nel Collegio dei docenti dell 8 aprile 2015. Se i debiti non vengono sanati il Consiglio di classe può decidere di non ammettere l alunno all esame di Stato. Nel caso di non ammissione all esame a conclusione del ciclo è opportuno tenere presente che: a. in caso di valutazione negativa viene espresso un giudizio di non ammissione all esame medesimo (C. m. 20 maggio 2010 n. 49); b. l eventuale non ammissione va votata a maggioranza del Consiglio di classe; c. nel verbale dello scrutinio vanno specificate adeguatamente le motivazioni della non ammissione; d. le famiglie degli alunni non ammessi all esame finale a conclusione del ciclo devono essere informate dell esito negativo degli scrutini prima della pubblicazione all albo dei risultati di questi (di ciò si fa carico il coordinatore di classe). GIUDIZIO DI IDONEITÀ Visto l art. 2 C.m. 20 maggio 2010 n. 49 (conforme alla l. 30 ottobre 2008 n. 169), che reca il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico

compiuto dall allievo nella scuola secondaria di primo grado, il giudizio di idoneità scaturisce dal risultato sia della valutazione del secondo quadrimestre del terzo anno sia dal percorso scolastico compiuto dall alunno nel triennio. Per gli alunni ammessi con voti pari o superiori a 6/10 in tutte le discipline e nel comportamento, il Consiglio di classe potrà votare a maggioranza l attribuzione di un punteggio del curriculum in base al percorso scolastico (innalzamento di 0,50 della media matematica dei voti). Nel caso in cui l alunno venga ammesso con uno o più voti di consiglio la valutazione positiva del percorso non viene attribuita e il giudizio di idoneità scaturirà dalla media aritmetica delle proposte di voto. L attribuzione del punteggio del curriculum per innalzare la media dei voti potrà essere decisa dal Consiglio di classe con votazione a maggioranza solo nel caso in cui non sia stato assegnato alcun voto di consiglio. Affinché il punteggio del curriculum possa essere attribuito è necessario che il Consiglio di classe verifiche che siano state soddisfatte le seguenti condizioni: - ammissione alla classe successiva nel primo e nel secondo anno senza voto di consiglio; - percorso di apprendimento in progresso rispetto al livello di partenza del primo anno (cfr. Delibera Collegio dei docenti 19 maggio 2015 n. 36);