Comunicato stampa. La carenza di iodio nella dieta provoca gravi conseguenze alla salute

Documenti analoghi
seguono generalmente una dieta ricca di cibi idratanti, ma devono in ogni caso essere più attenti all idratazione, soprattutto nel periodo estivo.

Alimentazione e Iodoprofilassi

Nutriamo le nostre ossa.. ma non solo! Maria Angela Visintin

Dal 18 al 25 maggio alla Fondazione Giovanni Paolo II controlli gratuiti per la Settimana Mondiale della Tiroide

ALIMENTAZIONE E SALUTE NELLA PRIMA INFANZIA. Elisabetta Vacca Mellin SpA 14 Novembre 2013

L alimentazione dello Sportivo

Dott.ssa Rosaria Disanto. L utilizzo dello iodio nell industria alimentare: Quali prospettive?

SAPERE QUALI BISOGNI DEVE SODDISFARE L ORGANISMO UMANO ATTRAVERSO L ALIMENTAZIONE

Ha ancora senso la iodoprofilassi (sale iodato e non solo) nel nuovo millennio?

LE ABITUDINI ALIMENTARI DEI BAMBINI

Una dieta corretta: suggerimenti e consigli

Le abitudini alimentari dei bambini

Alimentazione e Iodoprofilassi

COMUNE DI PISA 14 dicembre 2011 Dr.ssa Nadia Lo Conte Dietista

DIFFERENZE DI GENERE NELLO STUDIO MOMA: PREVALENZA DI SINDROME METABOLICA (SM) E STILI DI VITA

La qualità degli alimenti

PAT Piramide Alimentazione Toscana. Dott.ssa Corsinovi Elena UO Igiene Alimenti e Nutrizione

SALE, POCO E IODATO IL CICLO DELLO IODIO

COSA MANGIARE SE SI FA SPORT

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE

LA DIETA MEDITERRANEA dalle origini ad oggi. Dr.ssa Ylenja Persi Dietista Servizio Medicina Sportiva e SIAN USL Modena

ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E LARN

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010

MINISAL PROGRAM. Università degli Studi di Foggia - Clinica Pediatrica, Foggia, 2. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Napoli, 3

Alimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?

Alimentazione e sport

Cosa s intende per alimentazione equilibrata? Quante calorie da macronutrienti assumere durante la giornata.

PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO. Patologie croniche del fegato

Consumo di frutta e verdura GUADAGNARE SALUTE

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

ALIMENTIAMO LO SPORT CENTRO DIAGNOSTICO ITALIANO. Dott.ssa Licia Maria Colombo Medico Specialista in Scienza dell Alimentazione e Dietetica

PRINCIPI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE. Dr.ssa Caterina Magliocchetti

ALIMENTAZIONE Published on INOFOLIC (

Servono per produrre energia che viene utilizzata per svolgere tutte le attività e per mantenere costante la temperatura del corpo

LA NUTRIZIONE PRIMA E DOPO LA CHIRURGIA BARIATRICA

In Italia oltre la metà delle persone adulte hanno livelli di colesterolo elevato e ciò rappresenta

LE PROTEINE NELL ETÀ EVOLUTIVA (FASCE SCOLASTICHE) APPORTI ADEGUATI NELLA REALTÀ APPLICATIVA

Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Siamo fatti così. Il nostro corpo è fatto di acqua, proteine, lipìdi, minerali, carboidrati e anche un po di vitamine.

Comitato Locale di Senigallia Senigallia 26/27 marzo 2013

Alimentazione sana in pratica

ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni

Allegato C1) CRITERI TABELLE DIETETICHE

CAMPAGNA di SENSIBILIZZAZIONE per la GIORNATA MONDIALE della TIROIDE 25 maggio 2011

Come considerano il proprio peso le persone intervistate?

Dieta Senza Glutine:

pasta, riso, polenta pane poco salato carni, pesce, uova verdura e ortaggi latte, yogurt frutta fresca, spremute legumi, olio

Gli alimenti e la piramide alimentare

L alimentazione: dallo stato nutrizionale alla sicurezza alimentare

I VALORI NUTRIZIONALI DI QUESTO PRODOTTO SONO STATI CONFRONTATI CON QUELLI MEDI DI UNA FOCACCIA-BASE PER PIZZA

regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale

Principi nutritivi. carboidrati, proteine e grassi.

Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita

Cosa significa dieta?

Passaggi per la stesura di una dieta

DELLA SALUTE PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE

Il modello virtuoso italiano come sinonimo di mangiar bene

Neuroscienze. Psicobiologia = Biologia del Comportamento. Psicobiologia. Neuroanatomia. Neurofisiologia. Neurobiologia

Obesità : da malattia del benessere ad epidemia Agire sugli stili di vita per contrastare un emergenza globale

Le abitudini alimentari degli italiani sono ancora favorevoli alla prevenzione?

Educazione alimentare. Prof. Marco Torella lunedì 5 ottobre 2015

VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA

Consumo di sale in Italia: i risultati del Progetto MINISAL

REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 4 Chiavarese Via G.B. Ghio, Chiavari (Ge) Codice Fiscale e P. Iva

INDICE. Alcuni consigli utili pag 3 Come interpretare alcuni messaggi pag 6 Fare la spesa pag 8 Preparare e consumare i pasti pag 8

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER LA COMMISSIONE MENSA a.s

Impariamo a mangiare bene

Alimentazione. Prof. Giuseppe Sibilani

DOSSIER Mercoledì, 10 agosto 2016

Che cosa mangiano i nostri figli?

ALLEGATO B GRAMMATURE E COMPOSIZIONE DEL CESTINO PER LE SCUOLE

Le sezione del questionario relativa alla corretta alimentazione viene qui riportata:

Consigli nutrizionali

Educazione Alimentare per migliorare la salute

lo sviluppo del futuro bambino sia durante il periodo pre-concezionale

Alimentazione del bambino in età prescolare. Le abitudini alimentari si formano nei primi anni di vita. Caratteristiche di una corretta alimentazione

Schede PASSI 2016: le abitudini alimentari

Azienda Sanitaria Locale BN 1 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione

L ALIMENTAZIONE IL NOSTRO CORPO È UNA MACCHINA CHE HA BISOGNO CONTINUAMENTE DI ENERGIA ANCHE QUANDO È A RIPOSO.

Piattaforma didattica sulla corretta alimentazione per le scuole secondarie di primo grado della Provincia di Bologna

ALIMENTAZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI - BIELLA

Alcune regole sull alimentazione, sono valide per la popolazione in generale:

QUALI BUONE PRASSI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE. PROMOZIONE DI UNA SANA ALIMENTAZIONE 9 giugno 2015 ASL Brescia UO Educazione alla Salute

LARN (Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed Energia) IV revisione

PROGETTI e CORSI di FORMAZIONE in tema di alimentazione

Allo specchio Stili di vita del bambino maceratese Dietista Simona De Introna Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione Dipartimento di

I principi nutritivi

TAGLIATA DI TONNO AI SEMI DI SESAMO

GIOCA BENE LE TUE CARTE PER PREVENIRE LE MALATTIE RENALI

Monitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia

Dott.ssa Valeria Sacco Dietista Laurea in Dietistica (Univ di Palermo) Perf in Alimentazione, Esercizio fisico e Sport (Univ di Siena)

INSIEME CONTRO L OSTEOPOROSI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA

rischio cardiovascolare

Come sappiamo, non tutti i tipi di alimenti contengono tutti i principi nutritivi (acqua, carboidrati, grassi, proteine, vitamine, sali minerali).

UN PROGETTO ASSISTENZIALE DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA. Dott. Valdo Flori, Pediatra di Famiglia FIMP Firenze

Promozione di sani stili di vita: incontro con gli alunni IPSIA F. Corni. Sistema Comunicazione e Marketing Modena

Epidemiologia della salute: gli stili di vita in Toscana. Nadia Olimpi, Fabio Voller Agenzia Regionale di Sanità della Toscana

Transcript:

Comunicato stampa La carenza di iodio nella dieta provoca gravi conseguenze alla salute Uno studio dell Osservatorio Nutrizionale Grana Padano mette in luce lo scarso consumo di alimenti ricchi di iodio e i rischi per la salute, in particolare per il feto e l accrescimento dei bambini (Milano, 27 settembre 2016) La carenza nutrizionale di iodio costituisce ancora oggi un grave problema sanitario e sociale che interessa un numero elevato di persone in tutto il mondo, compreso il nostro Paese. In molti pensano che basti una passeggiata in riva al mare per fare il pieno di questo importante minerale, ma purtroppo non è così. Lo iodio si assume solo attraverso gli alimenti, in particolare il pescato marino, e la carenza è sostanzialmente dovuta ad una errata alimentazione. Si stima che circa il 29% della popolazione mondiale sia ancora esposta alla carenza di iodio. In Italia si ammalano di gozzo circa 6 milioni di

persone, più del 10% della popolazione. L insufficienza di iodio ha effetti negativi in tutte le fasi della vita perché costituente fondamentale degli ormoni tiroidei, i quali svolgono un ruolo determinante nelle fasi dell accrescimento e dello sviluppo. La gravidanza e l infanzia rappresentano le fasi in cui gli effetti della carenza possono essere più gravi poiché gli ormoni tiroidei sono indispensabili per un adeguato sviluppo del sistema nervoso centrale che inizia durante la vita fetale e continua fino ai primi anni di vita, ma anche nel mantenimento dell equilibrio metabolico dell organismo adulto; senza un adeguato apporto di iodio, il nostro metabolismo diventerebbe pigro, causando un gran numero di patologie gravi. Gli esperti dell Osservatorio Grana Padano hanno esaminato 1.200 interviste tra le 5.000 realizzate nel 2015 in tutta Italia dai dietisti dell Osservatorio, utilizzando il software online gratuito messo a disposizione sul portale Educazione Nutrizionale Grana Padano a medici, pediatri, dietisti e operatori sanitari. I dati raccolti dalle anamnesi alimentari di persone di età compresa fra i 13 e 40 anni dimostrano che la quantità media assunta normalmente con la dieta dalla popolazione è insufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero di iodio. Secondo i LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata di Nutrienti della SINU) il fabbisogno giornaliero di iodio degli adolescenti (11-17 anni) è di 130 microgrammi (μg), per gli adulti 150µg. Per le donne in gravidanza e allattamento tale quantità aumenta sensibilmente, raggiungendo i 200μg al giorno, la stessa quantità è consigliata nella pre-gravidanza per garantire le necessità del feto. L analisi dell Osservatorio ha valutato le abitudini alimentari di adolescenti e adulti, concentrandosi prevalentemente sulle donne in età fertile (visto il maggiore fabbisogno di iodio). Dall analisi è emerso che mediamente gli intervistati raggiungono solo 60µg di iodio giornaliero

con gli alimenti, pari a meno della metà della dose consigliata e che solo il 5% degli intervistati raggiunge il fabbisogno quotidiano. L intake medio giornaliero degli intervistati è di 64μg (61 per le femmine e 68,2 per i maschi); nella fascia dei giovani 13-18 anni, l intake è di 61,6μg e negli adulti è pari a 64,5. Le femmine hanno carenze più consistenti, soprattutto nella fascia dei giovani, assumendo solo 55,8μg contro 70,6 dei maschi. La carenza è determinata da uno scarso consumo di alimenti ricchi di iodio ed anche dall inosservanza delle regole dell equilibrata alimentazione in particolare per la frequenza con cui si dovrebbero consumare gli alimenti. Il contenuto di iodio è estremamente variabile; gli alimenti più ricchi di iodio sono i crostacei e i pesci di mare, i mitili e gli alimenti provenienti dal mare in generale. Anche le uova, lo yogurt, alcuni formaggi e la carne ne contengono quantità significanti, i vegetali invece sono poveri di questo minerale la cui quantità dipende dalle quantità contenute nel terreno. Anche negli alimenti di origine animale la presenza di iodio dipende da cosa hanno mangiato gli animali, per questa ragione il contenuto può essere molto variabile, tranne che negli alimenti DOP la cui costanza nutrizionale è garantita dal disciplinare di produzione. Gli alimenti che maggiormente contengono iodio sono poco consumati dagli intervistati nonostante il pescato sia la prima fonte del minerale, la seconda è rappresentata da latte e latticini, con in media un contributo di 20μg giornalieri. Garantirsi un corretto fabbisogno di iodio è fondamentale per proteggere la salute della tiroide. La strategia raccomandata dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a livello mondiale, scelta anche dal nostro Paese, per l eradicazione dei disturbi da carenza iodica, è quella di utilizzare come veicolo il sale alimentare arricchito di iodio. La Prof.ssa Michela Barichella Responsabile dell UO di Dietetica e Nutrizione Clinica ASST Gaetano Pini - Cto di Milano e membro del

Comitato scientifico dell Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, ha dichiarato: L emanazione nel marzo del 2005 della Legge n. 55, finalizzata alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica, si basa soprattutto sull obbligo da parte dei rivenditori di proporre e vendere solo sale iodato, tranne nel caso sia il consumatore a scegliere il sale senza integrazione di iodio. Sono passati più di 10 anni e quasi tutti i negozi di alimentari si sono adeguati. Tanto è stato fatto anche dall Istituto Superiore di Sanità, che svolge tuttora una campagna di sensibilizzazione verso la classe medico sanitaria; ma nonostante gli sforzi, i casi clinici non sono diminuiti significativamente e in modo non omogeneo nelle varie regioni italiane. L indagine dell Osservatorio mette in evidenza che l intake nell alimentazione abituale è ancora insufficiente. Avere a disposizione il sale iodato ha spiegato ancora Barichella - non è però certezza di utilizzo e spesso non è il sale scelto dai consumatori, non dobbiamo poi dimenticare che è comunque necessario, al tempo stesso, ridurre il consumo abituale di sale (cloruro di sodio) per prevenire tante importanti malattie a carico del sistema cardiovascolare e gastroenterico. Se si seguissero le linee guida che medici e dietisti danno ai loro pazienti (non consumare più di 5 g a testa di sale iodato il giorno) si risolverebbe sia il problema dell eccesso di sodio, sia dell introito di iodio. Pare però che siano in pochi a seguire questo consiglio. La carenza di iodio e l eccesso di sodio si può risolvere solo promuovendo la corretta ed equilibrata alimentazione che prevede sia un basso consumo di sale, sia il consumo di alimenti ricchi di iodio, che tra le altre cose sono molto buoni. Per prevenire le patologie legate all accrescimento e a un cattivo funzionamento della tiroide, gli esperti dell Osservatorio Grana Padano raccomandano d introdurre nella dieta gli alimenti che più ne contengono.

10 PRATICI CONSIGLI 1. Sale iodato, inserito nella variata ed equilibrata alimentazione al posto del sale comune utilizzandone 5 grammi al giorno (massimo consentito per un adulto) apporta di 160μg di iodio. 2. Lo yogurt di latte intero apporta circa 78µg di iodio, consigliato 1 vasetto al giorno 3. Pesce di mare 1 porzione (sgombero, cefalo, baccalà, merluzzo) apporta circa 150µg di iodio, consigliate 3 porzioni a settimana. 4. Crostacei (gamberi, mazzancolle, astici, aragosta, granchi, ecc.) 1 porzione inserita nella dieta 1 volta a settimana, può sostituire un secondo di carne perché è un ottima fonte di proteine e apporta circa120µg di iodio. 5. Condimenti, condire la pasta o il riso con vongole, cozze, bottarga di muggine o tonno, anche solo 20 grammi di questi alimenti apportano circa 30µg di iodio. 6. Mitili, consumare saltuariamente vongole o cozze cotte a piacere, 100 grammi di parte edibile apportano 140μg di iodio, non esagerare perché contengono parecchio colesterolo. 7. Un uovo di gallina contiene circa 35µg di iodio, consumare 2-3 uova a settimana come prevede l equilibrata alimentazione, non di più perché ricche di colesterolo. 8. Formaggio, la dieta equilibrata prevede quest alimento 2-3 volte a settimana come secondo, 100 grammi di formaggio come: Taleggio, Latteria, Fontina, mediamente contengono 45 µg di iodio, mentre quelli stagionati: Provolone, Pecorino Romano o Grana Padano circa 38µg, quest ultimo è pratico e si può consumare grattugiato ogni giorno per insaporire i primi e passati di verdura, 3 cucchiai da cucina apportano circa il 10% del fabbisogno quotidiano di iodio di un adulto. 9. Carne, la corretta alimentazione prevede di consumare 2-3 porzioni di carne come secondo alla settimana, per avere un maggiore apporto di iodio preferire quella di vitellone parte muscolo senza grasso visibile, ed anche il fegato.

10. Frutta secca a guscio, senza mai dimenticare di consumare 5 porzioni quotidiane di frutta e verdura, per incrementare lo iodio è preferibile consumare anche anacardi, noci, pistacchi senza esagerare perché apportano molte calorie anche se provenienti da grassi insaturi benefici per la salute. PER INFORMAZIONI ALLA STAMPA: Ufficio stampa Osservatorio Nutrizionale Grana Padano Marco Fanini Telefono: 339 6668750 e-mail: fanini1@faniniufficiostampa.com sito web:http://www.educazionenutrizionale.granapadano.it Scheda informativa sull Osservatorio Grana Padano SCHEDA INFORMATIVA L Osservatorio Grana Padano nasce nel 2004 grazie all impegno del Consorzio Tutela Grana Padano in collaborazione con FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e SIMG (Società Italiana di Medicina Generale). Dall inizio del 2005 sta fotografando gli stili alimentari della popolazione italiana con appositi questionari somministrati da Medici e Pediatri di libera scelta ai loro assistiti, ai quali nel 2007 si sono aggiunti Dietisti e altri Medici Specialisti. Dal 2015 un equipe di Dietisti residenti in tutte le regioni d Italia affiancano i medici del territorio offrendo nei loro ambulatori il servizio di anamnesi alimentare e sugli stili di vita, utilizzando il nuovo software online. I dati raccolti con le anamnesi, oltre che informare l assistito, sono elaborati per dare informazioni di carattere

osservazionale-epidemiologico che periodicamente sono diffusi alla società civile. Stato dell arte Ha coinvolto 1.451 Medici di Medicina Generale, 673 Pediatri, 372 Dietisti che hanno somministrato 30.493 anamnesi alimentari (interviste) di cui 14.347 in età pediatrica e 16.146 adulti. Obiettivi Educare l'intervistato ad una corretta alimentazione e suggerire uno stile di vita quale prevenzione primaria, secondo quanto identificato dal programma "Guadagnare Salute" del Ministero della Salute. Ottenere una stima qualitativa dell assunzione di nutrienti e delle abitudini quali fumo e attività fisica. Fornire al medico un pratico strumento operativo per somministrare l anamnesi nutrizionale. Identificare i principali errori nutrizionali e di stile di vita degli italiani e diffondere la cultura della good practice. Metodologia Ogni medico, pediatra, dietista e operatore sanitario, effettua l anamnesi in un area riservata online dove risiede il software. L anamnesi è somministrata solo a soggetti che non soffrono d importanti patologie ed è effettuata come una ricerca osservazionale (il medico intervista il suo assistito, o il genitore nel caso di minori) l intervista è guidata da un questionario elettronico che raccoglie: età, sesso, peso e altezza per calcolare il BMI, la circonferenza addominale, lo svolgimento di attività fisica, il tempo trascorso in attività sedentarie (guardare la TV, utilizzare il PC, fare giochi elettronici) e l abitudine al fumo. La parte alimentare valuta la frequenza di assunzione settimanale o mensile dei più importanti e diffusi alimenti consumati in Italia, i dati

dichiarati vengono elaborati dal software che calcola il contenuto in macronutrienti e micronutrienti e di conseguenza quanti se ne sono assunti con la dieta abituale. Il software elabora e somma i nutrienti assunti e li paragona al fabbisogno giornaliero di ogni individuo, distinto per età e sesso, per valutarne lo scostamento rispetto ai valori standard. Le eccedenze e deficienze di nutrienti significative vengono evidenziate per correggere l errore nutrizionale emerso dall anamnesi. Gli scostamenti dei nutrienti vengono poi riclassificati in cibi da assumere più o meno frequentemente. Oltre a ciò il software permette, solo al medico, di suggerire comportamenti personalizzati in base al quadro clinico del soggetto e produce un documento che può essere consegnato agli intervistati. Comitato scientifico OGP Proff.ssa Michela Barichella: Medico specializzato in scienza dell alimentazione, Responsabile medico del Servizio dietetico ICP dell Ospedale di Milano, Presidente di Brain and Malnutrition Association. Prof. Claudio Maffeis: Medico Pediatra, esperto di nutrizione e obesità infantile, Docente di metabolismo e nutrizione in età evolutiva dell Università di Verona, Direttore della UOS nutrizione clinica e obesità dell Ospedale Borgo Roma, Verona. Prof. Sergio Coccheri: Medico specializzato in cardiologia e angiologia Ordinario di Malattie cardiovascolari dell Università di Bologna. Prof. Davide Festi: Medico specializzato in gastroenterologia, Ordinario di Gastroenterologia, Direttore della Scuola di specializzazione e Preside del corso di laurea in dietetica dell Università di Bologna. Prof. Alessandro Lubisco: statistico, Docente di scienze statistiche dell Università di Bologna.